Nota prot.19700/BL del 17 settembre 1997

Oggetto: Domande di dimissioni dal servizio a decorrere dal 1/9/1997. Applicazione art. 1, comma 74, della legge 23-12-1996, n. 662.

È stato segnalato da alcuni Provveditorati agli studi che codesta Direzione Generale ha restituito loro, non accolte, domande di dimissioni dal servizio prodotte da dirigenti scolastici con decorrenza 1/9/1998.

Secondo quanto sostenuto da codesta Direzione Generale, dopo l'entrata in vigore dell'art. 1 comma 74 della legge 23 dicembre 1996 n. 662, gli interessati, per ottenere il collocamento a riposo dall'1/9/1998, dovranno presentare nuove istanze di dimissioni entro i termini stabiliti con il decreto ministeriale di cui al citato art. i, comma 74, che sarà emanato per l'anno scolastico 1998/99.

Al riguardo questo Gabinetto è del parere che la normativa che demanda al Ministro della pubblica istruzione la fissazione, con proprio decreto, dei termini entro i quali il personale di ruolo può presentare o revocare la domanda di dimissioni non ha stabilito un termine dal quale la domanda deve essere presentata: fermo quindi il termine finale di presentazione delle domande di dimissioni e di revoca delle stesse fissato dal richiamato decreto per gli effetti a valere dal 1° settembre successivo, non si ravvedono motivi per non accettare le domande di dimissioni presentate con un anno di anticipo rispetto alla richiesta di decorrenza del pensionamento, imponendo limitazioni che la legge non prevede.

Si informa inoltre che le Direzioni Generali dell'elementare, classica, tecnica e professionale, contattate per le vie brevi dallo scrivente, hanno tatto sapere di aver accolto tutte le domande di dimissioni dei dirigenti scolastici per il 1° settembre 1998.

Ciò premesso, si prega codesta Direzione Generale anche al fine di assicurare la necessaria uniformità di comportamenti dell'amministrazione e per evitare disorientamento presso gli Uffici scolastici provinciali, competenti peraltro all'accettazione delle dimissioni del restante personale scolastico, di uniformarsi cortesemente all'indirizzo espresso con la presente lettera.