Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'Istruzione Scolastica
Ufficio V

Nota 18 gennaio 2005

Prot. n. INT/153/5

Oggetto: Fondi Strutturali - Programma Operativo Nazionale "La Scuola per lo sviluppo" 1999 IT 05 1 PO 013. Azioni di pubblicizzazione. Attuazione Regolamento Commissione Europea (CE) n. 1159/00

A seguito della recente attività di Audit di Sistema operata dalla Commissione Europea sul PON Scuola, si ritiene opportuno ribadire e precisare ulteriormente i modi, le forme e gli strumenti possibili dell'attività di informazione e pubblicizzazione dei progetti prevista dal Programma.

Tale attività rappresenta, a norma dei regolamenti comunitari, un elemento essenziale di ogni intervento finanziato con i Fondi Strutturali: Fondo Sociale Europeo e Fondo Europeo Sviluppo Regionale (FSE e FESR ). In forza dell'articolo 18, paragrafo 3 e articolo 19, paragrafo 4 del regolamento (CE) n.1260/1999, per ciascun Programma operativo il Complemento di programmazione individua le misure che devono garantire l'informazione e la pubblicità degli interventi.

In tutti i casi le azioni informative e pubblicitarie, a cura degli Stati membri sugli interventi dei Fondi Strutturali, sono disciplinate dal regolamento (CE) n.1159/2000.

Come specificato nelle "Linee guida e norme per la realizzazione degli interventi", la pubblicità in loco dei singoli interventi spetta agli attuatori degli stessi.

L'autorità di gestione fino adesso ha operato, nel campo della comunicazione, secondo due direttrici principali:

  a.  interventi a gestione centralizzata di informazione e di pubblicizzazione del PON scuola, attraverso seminari, sito Web, articoli di stampa, pubblicazioni;

  b.  interventi affidati agli attuatori dei singoli progetti delle varie misure, che erano, per l'appunto, tenuti a riservare idee e risorse allo scopo e che per lo più si sono concretizzati in targhe, manifesti, giornalini, prodotti multimediali.

Lo sviluppo del Programma, la diffusa e massiccia partecipazione delle scuole, degli studenti e delle loro famiglie, l'attenzione sempre più vigile della Commissione ai temi della Comunicazione hanno richiesto un salto di qualità in questo campo che possa meglio valorizzare quanto prodotto e favorire una ulteriore crescita del grado di partecipazione ai progetti degli anni conclusivi del PON scuola.

A tal fine l'Autorità di gestione, a poco più della metà del percorso, ha deciso di affidare il servizio della Comunicazione ad una società specializzata in comunicazione, previo bando pubblicato sulla Guce il 10 marzo 2004 e aggiudicandolo il 28 luglio 2004.

Tra le attività previste nell'affidamento rientra anche la pubblicazione periodica di una Newsletter, a redazione centralizzata, che sarà inviata alla Direzioni Scolastiche Regionali, alle Regioni, alle parti sociali ed alle scuole e che si avvarrà dei contributi informativi che le strutture sopramenzionate e le stesse scuole potranno far pervenire alla redazione secondo uno schema che sarà in seguito suggerito. Un'altra iniziativa prevista nel piano di comunicazione, che qui si vuole anticipare, sarà un concorso nazionale che coinvolgerà gli studenti e le scuole che partecipano al PON. Sarà, infine, rivisitata la pagina web dedicata ai Fondi strutturali per migliorarne la fruibilità e facilitarne la consultazione.

L'affidamento a società specializzate di alcune attività di informazione e di pubblicizzazione non solo non toglie lo spazio e le risorse per le attività in loco ad opera delle scuole, ma le rende ancora più rilevanti riservando ad esse il compito delicato della ricaduta sul territorio delle iniziative del PON attraverso l'esempio delle concrete realizzazioni e delle esperienze vissute dagli studenti e dalle loro famiglie. I percorsi formativi, favoriti dai progetti del PON "La Scuola per lo Sviluppo", dovranno essere i tramiti più efficaci dell'importanza dei programmi europei e del ruolo dell'Unione europea nei processi di coesione sociale.

Nel Piano di lavoro concordato con la società affidataria del servizio di Informazione e Pubblicità è prevista, tra l'altro, anche la pubblicazione di un opuscolo che dia indicazioni sul modo di praticare l'attività di comunicazione da parte dei soggetti attuatori di progetti.

E' importante, allora, definire alcune linee guida per la migliore e più efficace realizzazione delle iniziative di comunicazione che le singole istituzioni scolastiche dovranno prevedere e attuare all'interno dei progetti PON scuola.

Si indicano, a puro titolo di esempio, alcuni possibili percorsi attuativi delle suddette iniziative.


FINALITA'


-  Visibilità, trasparenza e ruolo dell'Unione Europea: queste le finalità delle azioni di comunicazione.

-  Visibilità per sollecitare una partecipazione consapevole dei potenziali beneficiari, trasparenza per dare di ogni fase di attuazione del progetto piena contezza ai cittadini e ruolo dell'Unione Europea per diffondere nell'opinione pubblica la consapevolezza del ruolo delle istituzioni europee nella pratica dei diritti di cittadinanza attraverso iniziative di coesione e sviluppo sociale.


AZIONI RIVOLTE AI BENEFICIARI FINALI


Gli strumenti comunicativi possono essere i più vari ( targhe, pieghevoli, SMS mirati, manifesti, lettere alle famiglie, siti web, newsletter, contratti formativi, comunicati stampa, prodotti multimediali...) ma dovranno avere in comune la capacità:
 

  • di invogliare i potenziali utenti a partecipare, e in modo consapevole, magari utilizzando come testimonial studenti, insegnanti e genitori che hanno già alle spalle esperienze di partecipazione ai progetti del PON "La Scuola per lo Sviluppo";
  • di rendere trasparenti le procedure di attuazione e di selezione;
  • di diffondere i risultati dei progetti realizzati, invitando l'insieme del corpo studentesco e docente a discuterne criticità e positività.

Le istituzioni attuatrici devono far sì che ciascun soggetto beneficiario abbia consapevolezza degli obiettivi e delle caratteristiche del percorso formativo che dovrà intraprendere. Si suggerisce che a ciascun soggetto coinvolto in un progetto venga fornita per iscritto un'adeguata informazione in proposito, che ponga in evidenza il cofinanziamento dell'Unione Europea, e che venga generalizzata ovunque possibile l'applicazione di un "contratto formativo" che espliciti diritti e doveri relativi alla partecipazione al progetto.

Fa parte degli obblighi di pubblicizzazione, ai fini della trasparenza, anche un'adeguata informazione e diffusione delle richieste riguardanti l'acquisizione degli esperti, docenti, consulenti, ecc. che verranno, poi, selezionati attraverso la valutazione comparativa dei curricoli.

Le istituzioni attuatrici devono garantire, con la massima cura, la visibilità degli interventi dell'UE anche con apposite targhe e cartelloni che potranno sia riferirsi a specifiche iniziative di particolare rilievo (ad esempio, interventi infrastrutturali nell'ambito delle Misure 2 e 4) che, più genericamente, al fatto che "nell'istituzione scolastica vengono attuati progetti cofinanziati dai Fondi strutturali europei".

Si ricorda, a tal proposito, che è obbligatorio collocare sui prodotti, sulle attrezzature e sul frontespizio di eventuali pubblicazioni, anche se di tipo informatico (C.D. rom ecc.), - preferibilmente in alto ed in orizzontale - il seguente logo comunitario (bandierina rettangolare blu con stelline gialle):

 

Logo UE
Unione Europea
Fondo Sociale Europeo

                 

Logo UE
Unione Europea
Fondo Europeo Sviluppo Regionale

     



Occorre indicare, nello spazio sottostante la bandiera europea il tipo di fondo utilizzato: Fondo Sociale Europeo o Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Andrà sempre esplicitata, inoltre, la dicitura del Programma Operativo ("La Scuola per lo Sviluppo"), nonché la Misura e l'Azione di riferimento. Nel sottolineare l'importanza di attuare le forme di pubblicità comunque previste, si richiama l'attenzione sul fatto che l'inottemperanza a tale obbligo, anche riscontrata in sede di controllo successivo al termine del progetto, comporterà la restituzione dei fondi sia pure già spesi.


AZIONI RIVOLTE ALL'OPINIONE PUBBLICA SUL RUOLO DELL'UNIONE EUROPEA


E' questo il versante dove la comunicazione locale non ha avuto sviluppo e dunque risultati apprezzabili e, del resto, riuscire a dare un'idea al grande pubblico del ruolo svolto dall'Unione Europea nello sviluppo dell'istruzione, della formazione, della occupabilità, delle pari opportunità e del rispetto dell'ambiente richiede mezzi e competenze che spesso il singolo progetto non possiede.

Per sopperire a ciò l'attività programmata dalla società affidataria del servizio opererà, in modo particolare, su questo versante soprattutto attraverso spot televisivi e radiofonici e inserimenti pubblicitari sui giornali.

E, tuttavia, anche in loco è possibile integrare forme efficaci di comunicazione rivolta all'opinione pubblica. A tal fine si indica, quale strumento funzionale a tale scopo, la possibilità di utilizzare parte dei fondi previsti dai singoli progetti per la pubblicità e l'informazione in forma associata sia all'interno dell'istituto dove si attuano varie misure, sia tra istituti del territorio provinciale o regionale nel quali si realizzino progetti PON scuola.

Attraverso opportuni accordi in comune, formalizzati da eventuali protocolli di intesa, possono drenarsi risorse sufficienti per piani di comunicazione diversamente inaccessibile per costi e complessità realizzative. A puro titolo di esempio si indicano iniziative che potrebbero realizzarsi nel suddetto modo:
 

  • Spot radiofonici o televisivi da veicolare nelle emittenti locali che diano il senso della missione sociale dell'Unione Europea;
  • Fiere o mostre sui prodotti didattici;
  • Giornali a stampa o telematici autoprodotti;
  • Concorsi a premi provinciali per le famiglie degli studenti.

Si tratta soltanto di alcuni esempi di un campo attuativo dove la fantasia, la creatività degli studenti e dei docenti potrebbero espandersi felicemente.

Si ringrazia per la collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
Antonio Giunta La Spada


Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'Istruzione Scolastica
Ufficio V

Nota 31 dicembre 2004

Prot. n. INT/3528/5

Oggetto: Fondi Strutturali - Programma Operativo Nazionale "La Scuola per lo sviluppo" 1999 IT 05 1 PO 013. Azioni di pubblicizzazione. Attuazione Reg.CE n. 1159/00 Obbligatorietà dell'utilizzo del Logo dell'Unione Europea

Anche a seguito della recente visita di Audit effettuata dalla Commissione Europea presso questo Ufficio, si ritiene opportuno ricordare a tutti gli Istituti scolastici, titolari di progetti co-finanziati con i fondi strutturali europei (FSE-FESR), che è indispensabile rispettare tutte le indicazioni relative alle azioni di pubblicizzazione di cui al Regolamento CE sopraccitato e contenute nelle "Linee Guida e Norme" per l'attuazione dei progetti.

In particolare, è obbligatorio collocare sui prodotti, sulle attrezzature e sul frontespizio di eventuali pubblicazioni anche se di tipo informatico (C.D.rom ecc.), - preferibilmente in alto ed in orizzontale - il seguente logo comunitario (bandierina rettangolare blu con stelline gialle):

Logo UE
Unione Europea
Fondo Sociale Europeo

                 

Logo UE
Unione Europea
Fondo Europeo Sviluppo Regionale

Occorre indicare nello spazio sottostante il tipo di fondo utilizzato: Fondo Sociale Europeo, ovvero, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Andrà aggiunta, inoltre, la dicitura del Programma Operativo, nonché la Misura e l'Azione di riferimento. Nel sottolineare l'importanza di attuare tutte le forme di pubblicità comunque previste, si richiama l'attenzione sul fatto che l'inottemperanza a tale obbligo, anche riscontrata in sede di controllo successivo, comporterà la restituzione dei fondi sia pure già spesi.

Si ringrazia per la collaborazione.

IL DIRIGENTE
Annamaria Leuzzi


La pagina
- Educazione&Scuola©