Decreto Ministeriale 6 aprile 2000
(in GU 14 aprile 2000, n. 88)

VISTA la legge 11 gennaio 1996, n. 23 ed in particolare gli articoli 2 e 4;

VISTO il D.M. 18 aprile 1996, n. 152, pubblicato sulla G.U. 30.4.1996,relativo al primo triennio di programmazione attivato ai sensi della normativa in precedenza indicata;

VISTO il D.M. 6 settembre 1999, n. 212, pubblicato sulla G.U. 11 settembre 1999, con il quale sono state indicate le somme disponibili per la prima annualità del secondo triennio di applicazione nonché stabiliti, per il medesimo triennio, gli indirizzi diretti ad assicurare, al fine di un'idonea programmazione scolastica nazionale, il necessario coordinamento degli interventi regionali ed i criteri e le modalità di riparto;

VISTA la legge 23 dicembre 1999, n. 488, ed in particolare l'articolo 54, comma 1, tabella 3, che ha previsto l'attribuzione di una somma di £. 40 miliardi come impegno quindicennale, decorrente dall'anno finanziario 2001, per l'attivazione di mutui diretti all'effettuazione di opere di edilizia scolastica ai sensi della normativa di riferimento;

CONSIDERATA la necessità di procedere alla ripartizione, tra ciascuna Regione e Provincia Autonoma di Trento e Bolzano, dei fondi come sopra disponibili, al fine di consentire la puntuale attivazione degli interventi di cui ai precitati articoli 2 e 4 della legge 23/96, relativi al secondo piano annuale del secondo triennio di programmazione regionale per l'annualità relativa all'anno 2000;

PRESO ATTO che - come da note 23 febbraio 2000 prot. n. 667 ed 8 marzo 2000 prot. 863 al Ministero del Tesoro ed alla Cassa DD.PP. - a fronte di un importo globale di £. 401.027.068.830, puntualmente quantificato dall'Istituto mutuante con nota 3 marzo 2000 prot. n. 42, la somma concretamente ripartibile ammonta a £. 398.000.000.000; in ciò tenuto anche conto, ad ogni fine di legge, del necessario preaccantonamento;

TENUTO CONTO dell'avviso espresso nella seduta del 5 agosto 1999 dalla Conferenza Stato-Regioni, che, nell'esprimere parere favorevole sullo schema di provvedimento relativo al presente secondo triennio ed alla prima annualità dello stesso, formulava l'impegno ad un riavvio del confronto tra le Amministrazioni interessate, al fine di un'eventuale revisione dei criteri di riparto delle risorse destinate alla corrente annualità 2000;

PRESO ATTO che, come da nota 29 febbraio 2000, prot. n. 44 C.I. del competente Coordinamento interregionale per l'edilizia scolastica, a conclusione del suindicato confronto si conveniva sull'opportunità di mantenere inalterati - per la presente seconda annualità - i criteri e le modalità di riparto già utilizzati per la prima, confermando, altresì, la medesima percentuale di ripartizione in essa adottata relativamente alla parametrazione al numero delle strutture scolastiche, senza ulteriormente incrementarla secondo quanto originariamente contemplato dal precitato D.M. 6 settembre 1999;

RITENUTO, inoltre, secondo gli indirizzi consolidati già assunti al riguardo in sede di ripartizione afferente alla prima triennalità disposta ai sensi del richiamato D.M. 18 aprile 1996, di storicizzare la situazione complessiva degli edifici scolastici a quella, come nota all'atto della definizione del D.M. 6 settembre 1999 afferente alla seconda triennalità, anche al fine di assicurare una base di calcolo univoca e di valenza uniforme sull'intero territorio nazionale adottabile per tutto il citato triennio e non fondata su presupposti di carattere occasionale o contingente, anche a fronte della diversa tempestività nella comunicazione di modifiche del patrimonio scolastico eventualmente intervenute nel contempo;

ACQUISITO, come formulato nella seduta del 4 aprile2000 (Rep. Atti n. 491 di pari data), il parere favorevole della Conferenza Permanente tra Stato, Regioni e Province autonome di Bolzano e Trento e fatte salve le norme speciali relative a queste ultime;

DECRETA

Art. 1 -

Ai sensi e per gli effetti di quanto in premessa indicato, per l'attivazione della seconda annualità del secondo piano di programmazione triennale contemplato dall'articolo 4 della legge 11 gennaio 1996, n. 23, è complessivamente disponibile la somma di £. 398.000.000.000, sotto forma di mutui con ammortamento a totale carico dello Stato accendibili presso la Cassa DD.PP..

Art. 2 -

La ripartizione dei finanziamenti previsti per il citato secondo piano annuale di attuazione come sopra determinato è predisposta con i criteri ed il procedimento rappresentati nell'allegato n.1 al presente decreto del quale costituisce parte integrante.

Art. 3 -

Le somme attribuite alle Amministrazioni beneficiarie per l'attivazione delle opere relative alla seconda annualità del secondo triennio, in applicazione dei richiamati criteri e procedimento di cui al precedente articolo 2, sono quelle a lato di ciascuna di esse indicate, come nel seguito riportate:

PIEMONTE L. 22.955.048.000
VALLE D'AOSTA L. 1.361.956.000
LOMBARDIA L. 38.725.400.000
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO L. 1.966.324.000
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO L. 2.110.788.000
VENETO L. 24.073.428.000
FRIULI-VENETO GIULIA L. 10.574.064.000
LIGURIA L. 12.485.260.000
EMILIA-ROMAGNA L. 26.043.528.000
TOSCANA L. 31.601.996.000
UMBRIA L. 6.799.432.000
MARCHE L. 13.242.256.000
LAZIO L. 25.955.172.000
ABRUZZO L. 15.308.672.000
MOLISE L. 5.950.896.000
CAMPANIA L. 33.201.160.000
PUGLIA L. 28.311.332.000
BASILICATA L. 6.925.200.000
CALABRIA L. 30.164.420.000
SICILIA L. 42.548.588.000
SARDEGNA L. 17.695.080.000

Art. 4 -

Resta confermata, in quanto compatibile con l'attuale provvedimento, ogni altra disposizione, modalità, termine, indirizzo, finalità o criterio contemplati nel precedente decreto 6 settembre 1999, n. 212 indicato nelle premesse che integralmente si richiamano nel presente dispositivo.


ALLEGATO 1

CRITERI E PROCEDIMENTO PER IL RIPARTO

A) A fronte dell’importo complessivamente ripartibile per la seconda annualità del secondo triennio di programmazione regionale, pari a £.398.000.000.000, alle finalità contemplate dall’articolo 1, comma 2, lettera a) (soddisfacimento del fabbisogno immediato di aule, con riguardo anche alla progressiva eliminazione del fenomeno delle locazioni onerose) e c) (adeguamento alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza ed igiene) della legge 11 gennaio 1996, n. 23 è stata riconosciuta la maggiore priorità;

B) nell’ordine, è stato, poi, assegnato un grado progressivamente decrescente di valenza alle altre finalità previste dall’articolo 1, comma 2, lettera e) (equilibrata organizzazione territoriale del sistema scolastico), lettera f) disponibilità di palestre ed impianti sportivi di base) e lettera b) (riqualificazione del patrimonio esistente), della citata legge n. 23/96;

C) sono stati, poi, determinati i seguenti sei indicatori rappresentativi delle situazioni di fatto connesse alle finalità di cui alle precedenti lettere A) e B), sulla base dei più recenti dati, come storicizzati, a disposizione del Ministero relativi agli edifici scolastici:

1) indicatore sintetico dell’affollamento delle strutture;

2) indicatore sintetico della precarietà degli edifici e degli impianti;

3) indicatore sintetico della distribuzione territoriale;

4) indicatore semplice della carenza di palestre ed impianti sportivi;

5) indicatore semplice degli edifici soggetti a vincolo storico-monumentale;

6) indicatore semplice degli edifici in affitto.

D) le informazioni inerenti agli edifici scolastici sono state, quindi, classificate secondo tali indicatori, determinando una situazione comparabile delle diverse Regioni tra di loro e successivamente aggregati in un unico indice sintetico con i seguenti pesi:

0,35 per gli indicatori relativi all’affollamento delle strutture ed alla precarietà di edifici ed impianti;

0,10 per quelli concernenti la distribuzione territoriale e la carenza di palestre o di impianti sportivi;

0,05, infine, per quelli inerenti agli edifici in affitto ovvero soggetti a vincolo storico o monumentale.

E) il 90% dell’importo totale dei £. 398.000.000.000 assegnabili, pari a £. 358.200.000.000, è stato suddiviso tra le singole Regioni secondo l’indice relativo sintetico di cui alla lettera D). Al fine della necessaria rimodulazione riequilibrativa del riparto esso è stato, però, parzialmente parametrato anche al numero degli immobili scolastici insistenti nei singoli ambiti territoriali interessati, rapportando il 60% della somma complessivamente utilizzabile a tali fini al solo indicatore sintetico citato ed il restante 40% all’indicatore medesimo "pesato" col numero degli edifici scolastici come sopra determinato, sommando successivamente i due parziali così ottenuti;

F) il restante 10% (pari a £. 39.800.000.000) è stato, poi, suddiviso tra tutte le Regioni in rapporto ad un indice ponderato rappresentativo della capacità di spesa di ciascuna di esse, valutato sulla base del rispettivo livello di concreto utilizzo, all’atto dell’effettuazione del presente riparto, di precedenti finanziamenti assegnati ai sensi dell’articolo 4 della legge 11 gennaio 1996, n. 23.