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C.M. 19 ottobre 1984, n. 310, prot. 2337/B

Attività sportiva scolastica nell'anno 1984/85

I risultati di partecipazione alle attività sportive scolastiche e le esperienze effettuate l'anno decorso con la introduzione dei Campionati Studenteschi consentono una valutazione complessivamente positiva delle scelte adottate nel settore, in particolare per quanto attiene alle opportunità di mantenere formule diversificate per la scuola dell'obbligo e per la secondaria superiore.
Gli obiettivi - e le modalità organizzative ed operative connesse - erano stati del resto già oggetto di attenta considerazione nelle direttive impartite con circolare n. 304 dell'8 novembre 1983 alla quale si rinvia, con le modifiche e i chiarimenti che seguono:
1) si ribadisce che l'attività sportiva scolastica - quali che siano le modalità operative in cui si realizza - è parte integrante della programmazione educativa della scuola e come tale deve essere finalizzata al coinvolgimento della generalità degli alunni. Nella materia, pertanto, vale quanto precisato nell'art. 4, lettera a) del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416, circa il potere deliberante e le responsabilità del collegio dei docenti. Restano naturalmente ferme le competenze dei consigli di istituto in merito all'adesione degli istituti interessati ad attività sportive interscolastiche, ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 416 sopracitato, quali ad esempio i Giochi della Gioventù, i Campionati Studenteschi, il concorso Esercito - Scuola o iniziative più circoscritte indette a livello provinciale o regionale.
2) E' emersa dall'esperienza dell'anno decorso l'esigenza di un più forte radicamento del comitato tecnico sportivo nella realtà delle singole scuole. In tal senso si ravvisa l'opportunità che detto Comitato, soprattutto nella scuola secondaria superiore, possa coinvolgere rappresentanze di alunni e di tutte le altre componenti presenti nella scuola che abbiano effettivo interesse ad impegnarsi in un'incisiva opera promozionale e di gestione in favore dello sport scolastico.
3) Si richiama l'attenzione delle SS.VV. sull'utilità di intese di collaborazione con gli enti locali, ovunque ciò sia possibile, nello spirito dei decreti delegati. Là dove tali intese si sono realizzate, le iniziative indette dalla scuola hanno avuto, negli anni scorsi, apporti significativi e ampia risonanza nel territorio.
4) L'esperienza passata - per quanto attiene ai Campionati Studenteschi - ha fatto emergere qualche incertezza organizzativa collegata alla mancanza o alla non attivazione in determinate fasi, di un duplice referente: quello del CONI nella fase provinciale e quello della scuola nella fase regionale. A tale proposito, da una parte, si richiama la funzione del delegato provinciale del CONI, quale organo di coordinamento delle attività delle federazioni sportive, dall'altra si segnala l'opportunità che i Sovrintendenti scolastici regionali o interregionali si rendano promotori di incontri con i Provveditori agli Studi delle province interessate, anche ai fini della costituzione di un organismo informale di raccordo a livello regionale o interregionale, che abbia fra l'altro il compito della scelta della sede e dell'affidamento al Provveditore competente dell'organizzazione della fase regionale o interregionale.
5) Per quanto attiene ai finanziamenti si precisa quanto segue:
A) Si sottolinea l'esigenza di un rafforzamento dell'autonomia di ciascuna scuola per quanto riguarda le spese per l'attività sportiva.
E' opportuno che le scuole che aderiscono ai Giochi, ai Campionati o ad altre manifestazioni sportive scolastiche deliberino e predispongano per tempo i mezzi finanziari per far fronte agli oneri relativi.
A tal fine soprattutto nelle scuole secondarie superiori, eventuali modiche contribuzioni volontarie da parte degli alunni, saranno gestite secondo le vigenti norme di contabilità in analogia a quanto suggerito al punto 3.2 della circolare n. 214 del 13 luglio 1982 avente per oggetto indicazioni in materia di "visite guidate e viaggi d'istruzione o connessi ad attività sportive"
B) I contributi erogati dal Ministero ai Provveditorati per l'attività sportiva scolastica dovranno essere utilizzati prevalentemente per le attività promozionali nell'ambito della provincia e - in via sussidiaria - a parziale copertura delle spese di organizzazione delle altre iniziative, escluse le manifestazioni provinciali, sia dei Giochi, che dei Campionati Studenteschi;
C) in base alle intese intercorse, i contributi erogati dal CONI ai propri organi provinciali, diversificati rispettivamente per i Giochi della Gioventù e per i Campionati Studenteschi, dovranno essere utilizzati per la copertura degli oneri finanziari relativi alla organizzazione delle anzidette manifestazioni, in particolare di quella provinciale. Analogamente graveranno sui fondi del Comitato Olimpico gli oneri relativi alle manifestazioni regionali,
interregionali e nazionali sia per quanto attiene alle spese d'organizzazione, logistiche e di sistemazione alberghiera, sia per quanto attiene alle spese di viaggio delle rappresentative;
D) in relazione a quanto sopra i provveditori agli studi, come per l'anno decorso, vorranno predisporre ed inviare entro il 15 dicembre p.v. un piano organizzativo e finanziario distintamente articolato per i Giochi della Gioventù, per i Campionati Studenteschi e per altre attività eventualmente ed autonomamente programmate a livello provinciale.
Non essendo ancora noti in forma certa gli stanziamenti di cui si potrà disporre nell'anno 1985 sia da parte del Ministero sia da parte del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, i provveditori vorranno prudenzialmente contenere le previsioni nel limite delle disponibilità avute nel 1984, unendo eventualmente un programma aggiuntivo per l'ipotesi che le disponibilità possano essere maggiori

6) Si richiama infine l'attenzione delle SS.VV. sulla opportunità di indire quanto prima incontri e riunioni con gli operatori scolastici interessati alle iniziative di cui alla presente circolare per chiarire che le finalità e gli obiettivi che il Ministero si propone sono per definizione finalità ed obiettivi educativi come tali conseguibili appieno solo attraverso la più ampia partecipazione degli alunni all'attività sportiva scolastica. L'esito delle iniziative programmate sarà pertanto valutato non in relazione ai risultati tecnici conseguiti, ma in base all'azione promozionale svolta. In tal senso le SS.VV. vorranno sottolineare l'esigenza di una continuità di impegno da parte dei docenti, soprattutto nell'ambito della rispettiva scuola, per l'intero anno scolastico indipendentemente dai risultati di partecipazione ai Giochi o ai Campionati Studenteschi.
Per la propria parte questo Ministero medesimo mentre da un lato è disponibile per ogni possibile collaborazione sul piano dell'eventuale approfondimento dei contenuti e degli obiettivi dell'attività sportiva scolastica, dall'altro, si impegna a programmare ogni opportuno accertamento, anche ad integrazione delle iniziative promosse in tal senso dalle SS.VV. in particolare sulle modalità di effettuazione delle attività sportive scolastiche e sul livello di partecipazione degli alunni in relazione al numero degli insegnanti utilizzati.
Per tutto quanto non previsto nella presente circolare si rimanda alle circolari prot. n. 2539/B del 30 novembre 1983 e n. 304 dell'8 novembre 1983 dell'anno decorso sia per il compenso ai docenti sia per le altre misure organizzative e gestionali. Valgono inoltre integralmente anche per il corrente anno scolastico le disposizioni relative al progetto tecnico e ai regolamenti dei Giochi della Gioventù.
Per quanto concerne i Campionati Studenteschi, ferme restando le linee generali previste con la circolare n. 304 sopracitata, sono state apportate alcune modifiche tecniche ai regolamenti, attualmente in corso di stampa.


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