Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

PROTOCOLLO D’INTESA

tra il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca,
nel seguito denominato MIUR,
rappresentato dal Capo del Dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione

e

la Provincia Autonoma di Trento,
rappresentata dall’Assessore all’Istruzione, Formazione Professionale e Cultura

PREMESSO E CONSIDERATO CHE

  • il precedente protocollo d’intesa tra Ministero della Pubblica Istruzione e Confederazione Cooperativa Trentina firmato in data 3 maggio 1995 ha consentito di introdurre nelle scuole l’educazione cooperativa;
  • la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3 concernente "Modifiche al titolo V della seconda parte della Costituzione" stabilisce anche che il Trentino Alto Adige dispone di forme e condizioni particolari di autonomia;
  • il decreto del Presidente della Repubblica 1 novembre 1973, n.689 concernente "Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino Alto Adige concernente addestramento e formazione professionale" stabilisce che le attribuzioni dello Stato in materia sono esercitate dalla Provincia di Trento nell’ambito della propria competenza esclusiva;
  • il decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n.405, modificato dal decreto legislativo 24 luglio 1996, n. 433 concernente "Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino Alto Adige in materia di ordinamento scolastico in provincia di Trento" stabilisce che le attribuzioni dello Stato in materia di istruzione sono esercitate dalla Provincia di Trento nell’ambito della propria competenza concorrente;
  • la legge n. 59 del 1997 disciplina all’art.21 l’autonomia delle istituzioni scolastiche ed al comma 20 del medesimo articolo fa salve le competenze della Provincia di Trento;
  • il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.275 ha emanato il regolamento recante le norme in materia di autonomia didattica e organizzativa delle istituzioni scolastiche;
  • il decreto del Presidente della Giunta Provinciale 18 ottobre 1999, n. 13-12/Leg. Relativo al "Regolamento concernente norme per l’autonomia delle istituzioni scolastiche" e in particolare l’art. 11 del predetto regolamento disciplina "Iniziative finalizzate all’innovazione" comprendenti la possibilità di attivare progetti volti ad esplorare possibili innovazioni riguardanti gli ordinamenti degli studi, la loro articolazione e durata, l’integrazione tra sistemi formativi, i processi di continuità e di orientamento, definendone durata e obiettivi;
  • il protocollo d’intesa sottoscritto tra il MIUR e la Provincia Autonoma di Trento in data 12 giugno 2002 permette la sperimentazione di processi di continuità e di orientamento nella scuola trentina;
  • gli obiettivi individuati dal MIUR a valenza nazionale hanno rilevanza per le azioni efficaci di continuità e di orientamento scolastico e professionale articolate in sviluppo armonico della persona, integrazione scuola-lavoro, partecipazione democratica;
  • l’esperienza maturata nelle scuole della Provincia di Trento relativa alla gestione di attività formative finalizzate a promuovere la cultura e l’educazione cooperativa nella scuola è stata ordinata attraverso il protocollo d’intesa 26 settembre 2001 sottoscritto tra Sovrintendenza scolastica-Agenzia Provinciale per l’istruzione-,Assessorato regionale per la Cooperazione e la Federazione Trentina delle Cooperative, che ha promosso efficaci azioni di sviluppo della persona, integrazione scuola-lavoro, assunzione di responsabilità nel contesto sociale;

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

ARTICOLO 1

Il MIUR e la Provincia Autonoma di Trento, nell’ambito dello scenario aperto dalla riforma del sistema scolastico, s’impegnano, di comune intesa ed in stretta connessione con le istituzioni scolastiche, ad attivare modalità di collaborazione e di consultazione permanente, al fine di offrire, in ambito nazionale, alle autonomie scolastiche percorsi didattici basati sulla sperimentazione della pratica cooperativa e sullo sviluppo della sua cultura, per favorire esperienze di:

  • collaborazione e solidarietà,
  • partecipazione democratica,
  • assunzione di impegni responsabili,
  • conoscenza delle attitudini personali in relazione agli sbocchi occupazionali,
  • avvicinamento al lavoro.

I percorsi didattici articolati secondo il metodo cooperativo, permetteranno una gestione dei programmi, che renda docenti ed allievi maggiormente attivi e protagonisti del processo di insegnamento e di apprendimento della cultura cooperativa.

ARTICOLO 2

A tal fine le Parti firmatarie il presente Protocollo attiveranno iniziative tese a raggiungere obiettivi primari quali:

  • lo sviluppo della cultura cooperativa, attraverso l’illustrazione della storia, dell’organizzazione e della legislazione cooperativa a livello locale, nazionale e internazionale;
  • l’applicazione pratica dei principi cooperativi nell’attività didattica e nella vita scolastica, attraverso esperienze gestite con la modalità del lavoro di gruppo, della collaborazione reciproca;
  • lo sviluppo nel mondo della scuola del concetto di bene comune, mediante iniziative di sensibilizzazione alla cultura della legalità, dell’etica, della solidarietà, del risparmio e del credito in forma cooperativa;
  • la costituzione fra gli allievi di Associazioni Cooperative Scolastiche (ACS), attraverso le quali sperimentare il metodo cooperativo;
  • l’educazione imprenditoriale in forma cooperativa, attraverso esperienze di collegamento tra scuola, territorio e mondo del lavoro, anche con la costituzione di cooperative per la transizione scuola-lavoro (CPT).

ARTICOLO 3

Tutti i materiali didattici prodotti in attuazione della presente Intesa saranno di proprietà del Ministero, che potrà diffonderli attraverso il sistema di documentazione educativa curato dall’INDIRE, gli Uffici scolastici territoriali e le Reti di scuole.

ARTICOLO 4

Per la promozione, progettazione, monitoraggio e valutazione delle azioni finalizzate agli obiettivi previsti dalla presente intesa, si costituirà, entro 30 giorni dalla sottoscrizione, un apposito Comitato con le rappresentanze istituzionali delle parti contraenti. La Provincia Autonoma di Trento, per realizzare i compiti di attuazione e coordinamento operativo delle iniziative nelle scuole definiti nel presente protocollo, si avvarrà delle esperienze e delle competenze maturate nell’ambito dell’intesa tra Sovrintendenza Scolastica Provinciale di Trento, Assessorato Regionale per la cooperazione e Federazione Trentina delle Cooperative-Ufficio per l’educazione cooperativa.

Il Comitato sarà presieduto da un rappresentante del MIUR. La prima riunione avverrà nei 30 giorni successivi alla sua formale istituzione in Roma, presso la sede del MIUR, dove, salvo particolari esigenze, verranno tenute anche le successive riunioni, con spese a carico delle singole componenti.

ARTICOLO 5

Il Comitato, di cui all’ art. 4, avrà il compito di predisporre annualmente un piano di attività per l’offerta dei servizi alle scuole, che prevederà:

A-per gli insegnanti:

  • incontri per la coprogettaione degli interventi di educazione cooperativa nell’ambito delle varie discipline e dei relativi piani di studio scolastici;
  • servizi di consulenza e formazione agli operatori della scuola impegnati nell’educazione cooperativa;
  • servizi di documentazione e di studio a supporto delle varie attività di educazione cooperativa;
  • predisposizione di materiali e strumenti didattici a supporto dell’attività didattica;
  • creazione di una rete di referenti del progetto cooperativo, presso gli istituti scolastici interessati;
  • incontri con gli esponenti delle società cooperative e visite alle loro organizzazioni;
  • incontri di verifica sulle iniziative in atto.

B-per gli allievi:

  • lezioni in classe sulla cooperazione;
  • attività mirate a promuovere una riflessione sulle prospettive occupazionali dei giovani, con riferimento alle imprese cooperative;
  • organizzazione e gestione di esercitazioni pratiche di gruppo;
  • ricerche individuali e di gruppo;
  • simulazioni ed elaborazione di progetti imprenditoriali cooperativi;
  • predisposizione di materiali e strumenti didattici a supporto della formazione culturale ed imprenditoriale di tipo cooperativo;
  • consulenza e tutoraggio alle Associazioni Cooperative Scolastiche (ACS) ed alle Cooperative per la transizione scuola-lavoro (CPT);
  • visite di studio e stage presso le imprese cooperative e loro organizzazioni.

ARTICOLO 6

Per l’attuazione dei programmi previsti dalla presente Intesa, le Parti metteranno a disposizione le loro strutture e la propria rete di rapporti istituzionali a livello nazionale, nonché le proprie risorse e competenze, contribuendo alle iniziative nella misura da definire di volta in volta.

ARTICOLO 7

I profili organizzativi e di gestione afferenti all’attuazione del Protocollo d’Intesa saranno curati dalla Direzione Generale degli Ordinamenti che assicurerà, altresì, il necessario coordinamento con gli Uffici centrali interessati.

ARTICOLO 8

Al termine di ciascun ciclo di iniziative, il Comitato redigerà un’apposita relazione, che accompagnerà i rendiconti finanziari delle istituzioni scolastiche alle quali dovessero essere assegnati fondi specifici per le attività.

ARTICOLO 9

Il presente Protocollo d’Intesa entrerà in vigore alla data della stipula, avrà durata triennale e sarà rinnovato per un uguale periodo, salvo diverso avviso da una delle Parti, espresso almeno tre mesi prima della scadenza dei termini dell’Intesa.

Quanto sopra è stato letto, approvato e sottoscritto dalle Parti.

Roma, 8 MAGGIO 2003

Il Capo Dipartimento per lo Sviluppo dell’ Istruzione:
F.TO PASQUALE CAPO

L’Assessore all’Istruzione, Formazione Professionale e Cultura:
F.TO CLAUDIO MOLINARI


La pagina
- Educazione&Scuola©