Il Ministro della Pubblica Istruzione

 

8 aprile 1998

Cari Dirigenti, cari Docenti,

ho il piacere di inviarvi il Documento sui "contenuti essenziali della formazione di base" perché diventi un importante momento di confronto e di partecipazione. Non si tratta di una trovata estemporanea: il Documento nasce dall'ampio lavoro della Commissione cosiddetta dei Saggi, che ha operato nei primi mesi del 1997, lavoro ripreso poi da un più ristretto gruppo di esperti e presentato all'Accademia dei Lincei lo scorso 20 marzo.

Ritengo ora indispensabile dare di nuovo la parola alle scuole, dopo la consultazione che abbiamo già avviato sui regolamenti dell'Autonomia, anche se mi rendo ben conto dell'insieme di adempimenti e scadenze che gravano su di voi in questa fase dell'anno.

E tuttavia ritengo essenziale che tutte le componenti della scuola partecipino direttamente, in modo ovviamente del tutto volontario, al processo di rinnovamento dei nostro sistema formativo: è infatti mia convinzione che la grande scommessa della riforma non può essere vinta senza il contributo decisivo di chi fa scuola tutti i giorni, senza far tesoro di tutte le esperienze di cui il nostro sistema scolastico ha saputo farsi variamente promotore, senza costruire le vie e gli strumenti per un'adesione e un consenso non formali, ma davvero meditati e consapevoli.

A tal fine - converrete con me - occorre innanzitutto conoscere la natura effettiva dei problemi sul tappeto, interrogarsi - al di là delle polemiche - sulle prime ipotesi di soluzione. Al riguardo le due consultazioni che si sono avviate costituiscono le due facce di una medesima medaglia: il non facile processo del decollo dell'autonomia scolastica non può prescindere, infatti, dalla paziente costruzione di una rete dei saperi capace di coniugare le esigenze del pluralismo e il rispetto delle differenze con la ricerca di un'identità comune in cui possano liberamente e legittimamente riconoscersi i cittadini del Duemila.

La nuova scuola deve porsi la finalità di stimolare nel giovane un processo di responsabilizzazione in ordine alla propria formazione personale e sociale, la capacità di "navigare" in una società complessa. Il nodo da sciogliere diviene oggi, dunque, quello di rendere capace di innovarsi un impianto scolastico che pure è segnato da una illustre tradizione formativa: innovarsi proprio per non sciupare le acquisizioni di volta in volta raggiunte. La scuola dovrà insomma, nel suo insieme, aggiornare i saperi che ritiene di dover trasmettere. Sarà in grado di farlo, a mio parere, se riuscirà a rispondere a diverse esigenze alle quale fa ampio riferimento il testo che vi viene inviato. Tra di esse non va dimenticata quella di un'attenta riflessione sulla moderna pluralità dei linguaggi per portare - .solo per fare un esempio - a una più ampia e articolata acquisizione di quelli delle arti sonore e visive. Al tempo stesso, la nuova scuola dovrà essere in grado di puntare in modo più incisivo di oggi sul valore formativo della conoscenza scientifica. In questo quadro, l'illustre tradizione della cultura classica non potrà non vivere anche al livello della formazione di base (e dunque più diffusamente di oggi), in maniera tale da sottrarla, una volta per tutte, al suo destino di appartenere a un élite.

Proprio per questo la consultazione sui "contenuti essenziali della formazione dì base" intende coinvolgere tutte le scuole italiane, indipendentemente dalla loro collocazione nell'attuale sistema formativo. Tra i nodi da sciogliere c'è infatti anche quello della frammentazione e dello iato che si sono tradizionalmente determinati tra le diverse fasi del processo educativo: è giunto il momento di riflettere insieme intorno a una visione unitaria dell'intero percorso formativo che, partendo da una rinnovata griglia dei saperi, superi non solo incomprensioni e arroccamenti gerarchici, ma anche ciclicità, ridondanze e ripetizioni, realizzando con metodologia adeguata agli stadi di età degli alunni una effettiva solidarietà culturale e operativa tra quanti sono comunque impegnati nel grande compito del fare scuola.

Ecco allora il senso del Documento: è il primo passo di un percorso lungo il quale desidero chiamare a raccolta le energie intellettuali del Paese per procedere alla innovazione dei saperi. Esso viene perciò offerto alla discussione dei capi di istituto, dei docenti, degli studenti, dei genitori, ma anche all'esame degli esperti, delle accademie, dell'università. L'auspicio è in primo luogo che la discussione sia propositiva e, in secondo luogo, che essa non si fermi agli aspetti settoriali e disciplinari, ma guardi invece all'interesse generale, tenendo ben salda l'ottica dell'equilibrio tra i saperi e quella della loro trasversalità.

Gli esiti della consultazione, che verranno rilevati da appositi gruppi di lavoro, non solo vi saranno resi noti, ma, soprattutto costituiranno un indispensabile contributo al lavoro successivo. Solo in un secondo momento, infatti, apposite commissioni di esperti lavoreranno alla definizione degli obiettivi formativi specifici. Su questa base, rispondendo alle esigenze poste dall'autonomia scolastica, si dovranno individuare gli standard disciplinari. Sarà quella la fase delle scelte: perché siano all'altezza dei tempi, perché rispondano alle esigenze della crescita del Paese, è cruciale che tali scelte non piovano dall'alto o, peggio, siano il frutto di meditazioni corporative o burocratiche.

Proprio per questo, cari dirigenti e cari insegnanti, chiedo a voi, alla vostra scuola, al territorio in cui essa opera, uno sforzo ulteriore di lavoro, di passione e di fantasia. Sono convinto di poterci contare.

(Luigi Berlinguer)

 


MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

 

     
     
     
     
     
    i saperi essenziali
     
     
     
    La parola
    alle
    scuole
     
     
     
     
   

Consultazione nazionale relativa
al documento sui contenuti essenziali
per la formazione di base

     
   

aprile - giugno 1998

     

I saperi per la scuola di tutti

 


 

 

scuola/istituto (ordine e denominazione)

 

città

prov.

 

 

 

 

gruppo che risponde

 

 

Note per la raccolta delle risposte alla consultazione

 

La consultazione è libera e volontaria. Lo scopo è di raccogliere osservazioni, critiche e proposte in relazione al "Documento sui contenuti essenziali per la formazione di base" del marzo 1998, elaborato dal gruppo ristretto del Comitato dei 44 saggi.

La consultazione è rivolta a dirigenti e insegnanti, a studenti e genitori, riuniti sia in "gruppi" formali (es. consigli di classe, collegio docenti, consiglio di istituto, dipartimenti, ecc ... ), sia in "gruppi" spontaneamente organizzati (es. gruppo di insegnanti, di studenti, di genitori, ecc..).

Nell'apposito spazio in testa a queste note va indicato il "gruppo" che risponde alla consultazione.

La consultazione si suddivide in due parti:

A. Osservazioni e suggerimenti sulle diverse parti del Documento;

B. Proposte di carattere trasversale e generale sul Documento stesso.

I "gruppi" (ovviamente anche più di uno per ciascuna scuola) possono scegliere di affrontare sia tutte sia soltanto alcune delle tematiche proposte.

Si sono esclusi questionari a risposta chiusa per favorire la massima libertà di espressione.

Poiché ogni scheda verrà trattata analiticamente da una équipe di esperti con la metodologia Statistica e qualitativa della frequenza lessicale, si prega di riportare le osservazioni entro le griglie predisposte, al fine di agevolare il lavoro di elaborazione dei dati.

Le schede compilate da ciascun "gruppo" saranno inviate ai rispettivi Provveditorati agli studi, secondo le indicazioni che essi forniranno alle scuole.

Le scuole saranno puntualmente informate sugli esiti della consultazione con un documento di sintesi nazionale.

Si ringrazia per la collaborazione.

 


 

A

OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI SULLE PARTI DEL DOCUMENTO

Il "gruppo" è pregato di esprimere, in forma sintetica, la propria opinione su tutti o solatnto su alcuni dei punti sotto elencati

 

La premessa

 
 
 
 
 
 
 
 

 

I contenuti irrinunciabili

 
 
 
 
 
 

 

1. Il discorso parlato e scritto (italiano e lingua straniera)

 
 
 
 
 
 

 

2. I linguaggi e la multidisciplinarità

 
 
 
 
 
 

 

3. Le conoscenze scientifiche e la matematica

 
 
 
 
 
 

 

4. La storia, le scienze sociali, l'ambiente

 
 
 
 
 
 

 

5. La filosofia

 
 
 
 
 
 

 

6. La tradizione classica

 
 
 
 
 
 

 

7. Le arti

 
 
 
 
 
 

 

8. Le nuove tecnologie

 
 
 
 
 
 

 

B

PROPOSTE DI CARATTERE TRASVERSALE E GENERALE

Il "gruppo" può qui fare osservazioni propositive relativamente ad aspetti trasversali generali.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

data e firma del dirigente scolastico o del responsabile che invia questa scheda