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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

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 GRIGLIA DI VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE DEGLI ALUNNI DI SCUOLA PRIMARIA,  RELATIVA ALLE FINALITA’ EDUCATIVE ED AGLI OBIETTIVI GENERALI DI APPRENDIMENTO/FORMAZIONE ISTITUZIONALMENTE PRESUPPOSTI ALLE PROGRAMMAZIONI DIDATTICHE DEL CURRICOLO ORDINARIO ED AI CORRELATI PROGETTI DI ARRICCHIMENTO/AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA=

 

di Gianfranco Purpi

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1:   L’alunno a scuola elementare ha per suo fine la formazione dell'uomo e del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione della Repubblica; essa si ispira, altresì, alle dichiarazioni internazionali dei diritti dell'uomo e del fanciullo e opera per la comprensione e la cooperazione con gli altri popoli.

   I risultati formativi dell’alunno verso il perseguimento di tale fine sono

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) (del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta): ____________________________________________________________________

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2:   La scuola elementare, che ha per compito anche la promozione della prima

alfabetizzazione culturale, costituisce una delle formazioni sociali basilari per lo sviluppo della personalità del fanciullo.

   I risultati di motivazione,interesse,apprendimento,formazione ed istruzione,dell’alunno (riguardo tale alfabetizzazione culturale),sono:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta): ____________________________________________________________________

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3:   La scuola elementare dà un sostanziale contributo a rimuovere "gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini,impediscono il pieno sviluppo della persona umana" (art. 3 della Costituzione) e pone le premesse all'esercizio effettivo del diritto-dovere di partecipare alla vita sociale e di "svolgere, secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società" (art. 4 della Costituzione):

    In relazione a tali finalità fondamentali,i conseguenti interessi motivazionali,gli apprendimenti di relazionalità,i processi di socializzazione,le orientazioni di valore (al senso di appartenenza al gruppo ed al senso di cittadinanza all’indirizzo dei diversi approcci di partecipazione alla vita paesana),la contestuale scolarizzazione e la correlata formazione all’impegno socio/etico dell’alunno all’indirizzo dei suoi universi di relazione,risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta): ____________________________________________________________________

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4:      La scuola primaria di base contribuisce, in ragione delle sue specifiche finalità educative e didattiche  a promuovere la continuità del processo educativo, condizione questa essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità della istruzione obbligatoria.

   Ciò,sia mediante momenti di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo con la scuola materna e con gli altri gradi scolastici della scuola secondaria superiore,in prospettiva di continuità verticale; e sia mediante raccordo pedagogico ed educativo/formativo con la famiglia e le altre agenzie educative extrascolastiche del territorio (parrocchia,ambiente di gioco esterno e di socializzazione extrascolastica,mass/media,fonti culturali multimediali,modelli di identificazione del territorio,compagni di gioco e pari; ecc.),in prospettiva di continuità orizzontale.

   In relazione a tale finalità fondamentale,la scolarizzazione ed i conseguenti processi di apprendimento ed educativi dell’alunno risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

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5:    La scuola primaria di base  riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative: pertanto,nell'esercizio della propria responsabilità e nel quadro della propria autonomia funzionale favorisce, attraverso la partecipazione democratica dell’utenza ed attraverso i rapporti tra docenti e genitori, l'interazione formativa dell’educazione scolastica con quella della famiglia (sede primaria dell'educazione del fanciullo) e con le influenze socio/educative della più vasta comunità sociale.

   In relazione a tale finalità fondamentale,la scolarizzazione dell’alunno,le sue motivazioni,i suoi interessi,la sua partecipazione all’impegno,e la continuità tra i modelli educativi ed i processi apprenditivo/formativi scolastici e quelli extrascolastici (in particolar modo quelli dell’ambiente familiare e socio/culturale di origine) risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

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6:   La scuola elementare valorizza nelle programmazioni educative e didattiche (di lungo termine,di medio termine e di breve termine) le risorse culturali, ambientali e strumentali offerte dal territorio e dalle strutture in esso operanti, e nello stesso tempo educa il fanciullo a cogliere il valore dei processi innovativi come fattori di progresso della storia.

   In relazione a tale finalità fondamentale,la scolarizzazione,le motivazioni,gli interessi,gli atteggiamenti,gli orientamenti di valore ed i conseguenti processi apprenditivo/formativi dell’alunno risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

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7:   La vita scolastica ed extra scolastica ed i mezzi di comunicazione di massa offrono occasioni continue di un confronto vario e pluralistico.

Sin dalla prima infanzia il fanciullo è coinvolto in una realtà sociale caratterizzata da rapidi e profondi processi di mutamento dei costumi, da atteggiamenti, comportamenti individuali e collettivi che lo stimolano ad interrogarsi, rendendo forte l'esigenza di conoscere adeguatamente e di comprendere nella sua complessità la realtà che lo circonda.

In relazione a tale finalità fondamentale,la scolarizzazione,le motivazioni,gli interessi,gli atteggiamenti,gli orientamenti di valore, ed i conseguenti processi di apprendimento e di formazione dell’alunno risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

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8:   La scuola, rispettando le scelte educative della famiglia, costituisce un momento di riflessione aperta, ove si incontrano esperienze diverse; essa aiuta il fanciullo a superare i punti di vita egocentrici e soggettivi, così come ogni giudizio sommario che privilegi in maniera esclusiva un punto di vista e un gruppo sociale a scapito d'altri.

In relazione a tale finalità fondamentale,la scolarizzazione,le motivazioni,gli interessi, ed i conseguenti processi di apprendimento,di socializzazione,di relazionalità interpersonale,di partecipazione agli impegni, e di contestuale formazione dell’alunno risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

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9: Il fanciullo deve essere  portato (anche dalla funzione docente della scuola elementare) a rendersi conto che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione,di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" (art. 3 della Costituzione).

In relazione a tale finalità fondamentale,la scolarizzazione,gli atteggiamenti,le consapevolezze ed i conseguenti processi di apprendimento,di socializzazione e di formazione dell’alunno risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

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10:   La scuola è impegnata ad operare perché, il  fondamentale principio etico/pedagogico della convivenza democratica non venga inteso,nei diversi processi di scolarizzazione e di istruzione/formazione,come passiva indifferenza e sollecita gli alunni a divenire consapevoli delle proprie idee e responsabili delle proprie azioni, alla luce di criteri di condotta chiari e coerenti che attuino valori riconosciuti.

In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di  scolarizzazione, dell’alunno , risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

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11:   Il fanciullo, quando inizia la sua esperienza scolastica, ha già cumulato un patrimonio di valori e di esperienze relative a comportamenti familiari, civici, religiosi, morali e sociali.

La scuola, nel corretto uso del suo spazio educativo e nel rispetto di quello della famiglia e delle altre possibilità di esperienze educative, ha il compito di sostenere l'alunno nella progressiva conquista della sua autonomia di giudizio, di scelte e di assunzione di impegni e nel suo inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base dell’accettazione e del rispetto dell'altro, del dialogo, della partecipazione al bene comune.

In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,gli atteggiamenti e gli approcci critici,il senso di responsabilità,l’impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di  scolarizzazione,la contestuale relazionalità socio/etica dell’alunno , risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

 

12:   Gli insegnanti in primo luogo debbono stimolare  le energie interiori dell’alunno per promuovere una produttiva riflessione sulle concrete esperienze della vita ed in particolare su quelle concernenti i rapporti umani.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di  scolarizzazione, dell’alunno,risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

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13:    La scuola deve operare perché  l’alunno  prenda consapevolezza del valore della coerenza tra l'ideale assunto e la sua realizzazione in un impegno anche personale.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno,risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

 

14:   La scuola deve operare affinché  l’alunno   abbia più ampie occasioni di iniziativa, decisione, responsabilità personale ed autonomia e possa sperimentare progressivamente forme di lavoro di gruppo e di vicendevole aiuto e sostegno, anche per prendere chiara coscienza della differenza fra "solidarietà attiva" con il gruppo e "cedimento passivo" alla pressione di gruppo,tra la capacità di conservare indipendenza di giudizio ed il conformismo, tra il chiedere giustizia ed il farsi giustizia da sé.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione,dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

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15:   La scuola deve operare affinché l’alunno abbia basilare consapevolezza delle varie forme di "diversità e di emarginazione" allo scopo di prevenire e contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

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La scuola deve operare affinché  l’alunno sia sensibile ai problemi della salute e dell'igiene personale, del rispetto dell'ambiente naturale e del corretto atteggiamento verso gli esseri viventi, della conservazione di strutture e servizi di pubblica utilità (a cominciare da quelli scolastici), del comportamento stradale, del risparmio energetico.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

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16:   La scuola deve operare affinché  l’alunno sia progressivamente guidato ad ampliare l'orizzonte culturale e sociale oltre la realtà ambientale più prossima, per riflettere, anche attingendo agli strumenti della comunicazione sociale, sia sulla realtà urbana ed ambientale più prossima al suo insediamento abituale che sulla realtà culturale e sociale più vasta, in uno spirito di comprensione e di cooperazione.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione,dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta): ___________________________________________________________________

 

 

17:   La scuola primaria di base, nell'accogliere tutti i contenuti di esperienze di cui l'alunno è portatore, contribuisce alla formazione di un costume di reciproca comprensione e di rispetto anche in materia di credo religioso.

      In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

 

18:   La scuola statale non ha un proprio credo da proporre nè un agnosticismo da privilegiare.

Essa riconosce il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale di cui il fanciullo ha esperienza ed, in quanto tale, la scuola ne fa oggetto di attenzione nel complesso della sua attività educativa, avendo riguardo per l'esperienza religiosa che il fanciullo vive nel proprio ambito familiare ed in modo da far maturare allo stesso alunno sentimenti e comportamenti di rispetto delle diverse posizioni in materia di religione e di rifiuto di ogni forma di discriminazione.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

19:   La scuola concorre a sviluppare la potenziale creatività del fanciullo. Due aspetti di essa devono essere sottolineati in modo particolare:    

-§:   Il primo riguarda la necessità che le funzioni motorie, cognitive ed affettive giungano ad operare progressivamente e puntualmente in modo sinergico, suscitando nel fanciullo il gusto di un impegno dinamico nel quale si esprime tutta la personalità. -§:   Il secondo riguarda la necessità di non ridurre la creatività alle sole attività espressive, ma di coglierne il potere produttivo nell'ambito delle conoscenze in via di elaborazione nei processi di ricerca.

   In relazione a tali due aspetti  di tale finalità educativa fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

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20:   L'attenzione alla creatività nel vivo della funzione docente rappresenta, in sostanza, l’esigenza di promuovere nel fanciullo la consapevolezza delle proprie possibilità e la "consapevolezza di sè", come progressiva capacità di autonoma valutazione dell'uso delle conoscenze sul piano personale e sociale.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

21:    Considerato che la scuola deve porsi fondamentalmente come ambiente educativo di apprendimento;  la scuola primaria di base,in particolare, il cui intervento è intenzionale e sistematico, realizza il suo compito specifico di alfabetizzazione culturale partendo dall'orizzonte di esperienze e di interessi del fanciullo per renderlo consapevole del suo rapporto con un sempre più vasto tessuto di relazioni e di scambi.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

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22:     Attraverso detta  alfabetizzazione culturale,la scuola elementare promuove l'acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità, delle modalità di indagine essenziali alla comprensione del mondo umano, naturale e artificiale.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

 23:    Al fine di poter perseguire un’alfabetizzazione culturale,d’istruzione/insegnamento  e di apprendimento all’indirizzo dell’alunno,è essenziale che la funzione docente riesca a realizzare un clima sociale positivo nella vita quotidiana della scuola e delle classi, organizzando forme di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco e favorendo l'iniziativa, l'autodecisione, la responsabilità personale degli alunni.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

24:   Attraverso le condizioni necessarie dell’apprendimento che viene sollecitato da detta alfabetizzazione culturale, ogni alunno deve vivere  la scuola come "ambiente educativo e di apprendimento", nel quale maturare progressivamente la propria capacità di azione diretta, di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione e di studio individuale.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

25:   Le sollecitazioni culturali, operative e sociali offerte dalla scuola primaria di base debbono promuovere la progressiva costruzione della capacità di pensiero riflesso e critico,potenziando nel contempo creatività, divergenza e autonomia di giudizio, sulla base di un adeguato equilibrio affettivo e sociale e di una positiva immagine di sé dell’alunno.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

26:  Premesso che la scuola elementare  realizza concretamente il rapporto fra istruzione ed educazione,la scuola primaria di base  pone,così,le basi cognitive e socio-emotive necessarie per la partecipazione sempre più consapevole alla cultura e alla vita sociale; basi che si articolano, oltre che nelle conoscenze e nelle competenze prima indicate, anche nella motivazione a capire ed a operare costruttivamente, nella progressiva responsabilizzazione individuale e sociale, nel rispetto delle regole di convivenza, nella capacità di pensare il futuro per prevedere, prevenire, progettare, cambiare e verificare.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

 

27:      La scuola primaria di base valorizza le diversità e offre servizi educativi/formativi in grado di promuovere nel miglior modo possibile lo sviluppo di tutte le risorse del potenziale umano dell’alunno e la formazione integrale/armonica della sua personalità.

   In questo senso,la scuola elementare deve indirizzare ed orientare gli alunni attraverso  modelli educativi dell’uomo e della società in cui l’uguaglianza si risolva sempre in tale valorizzazione e presupponga sempre l’ottimizzazione della funzione docente; verso la prospettiva dell’uguaglianza delle opportunità educative e l’equipollenza dei risultati formativi (dunque,degli obiettivi di apprendimento raggiunti e della qualità dei livelli di capacità/abilità/padronanze/competenze acquisite; sia pur nell’orizzonte della differenziazione/personalizzazione dei processi d’insegnamento/apprendimento e delle programmazioni didattiche a scansione annuale e di breve termine).

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

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28:   Per assicurare la continuità dello sviluppo individuale delle esperienze educative

precedenti, la scuola elementare è impegnata a conoscere e valorizzare le attitudini

individuali, le conoscenze acquisite da ogni alunno (anche attraverso i mezzi di

comunicazione di massa) e le sicurezze raggiunte sul piano affettivo, psicologico e

sociale.   Pertanto è essenziale, per procedere al loro potenziamento, accertare fin dai primi giorni le abilità di base esistenti, relative al piano percettivo, psicomotorio e manipolativo, ai processi di simbolizzazione, alle competenze logiche, espressive, comunicative e sociali,alla rappresentazione grafica, spaziale e ritmica ed ad ogni altra espressività di linguaggio alternativo a quello logico/verbale.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

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29:      Eventuali difficoltà e ritardi richiedono la utilizzazione di tutti i canali della comunicazione oltre a quella verbale, per perseguire,attraverso una appropriata metodologia, una sostanziale equivalenza di risultati.

E' dovere della scuola primaria di base evitare, per quanto possibile, che le "diversità" si trasformino in difficoltà di apprendimento ed in problemi di comportamento, poiché, ciò quasi sempre prelude a fenomeni di insuccesso e di mortalità scolastica e

conseguentemente a disuguaglianze sul piano sociale e civile.

   In relazione a tale finalità fondamentale,le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’ impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno, risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

30:   (Segmento di valutazione da considerare soltanto in relazione a ciascun alunno portatore di handicap ovvero,anche se non portatore di handicap,in relazione a ciascun alunno svantaggiato,disadattato,culturalmente e/o  linguisticamente deprivato  comunque necessitante di programmazione didattica differenziata/personalizzata):

    Per quanto concerne l’integrazione e l’inserimento degli alunni in difficoltà di apprendimento e/o di soggetti portatori di handicap; si consideri che l'esercizio del diritto all'educazione ed all'istruzione nell'ambito dell'istruzione obbligatoria

non può essere impedito dalla presenza di difficoltà nell'apprendimento scolastico, siano esse legate a situazioni di handicap o di svantaggio che, peraltro, non vanno tra loro confuse.

   La condizione di svantaggio infatti è legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio  economico e sociale, a divari culturali e linguistici dovuti a scarsità di stimolazioni intellettuali; mentre lo stato di handicap è rilevabile/riconoscibile  soltanto in presenza di minorazioni fisiche e/o psico/fisiche.

   In relazione a tale contesto di finalità pedagogiche,istituzionali ed educative, le motivazioni,gli interessi,i processi di apprendimento/formazione e di socializzazione,gli orientamenti di valore,l’impegno e la partecipazione agli approcci di vita comunitaria e di scolarizzazione, dell’alunno,risultano:

(ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

 

 

 

 

31: (Segmento di valutazione da considerare soltanto in relazione a ciascun alunno portatore di handicap ovvero,anche se non portatore di handicap,in relazione a ciascun alunno svantaggiato,disadattato,culturalmente e/o  linguisticamente deprivato  comunque necessitante di programmazione didattica differenziata/personalizzata): 

    Nel complesso,la scolarizzazione e l’integrazione dell’alunno portatore di handicap o  dell’alunno svantaggiato/disadattato (o comunque deprivato sul piano linguistico/socio/culturale e dei prerequisiti di partenza) ha fatto registrare piani didattici individualizzati,programmazioni didattico/educative, processi di insegnamento curricolare e di sostegno,approcci contestuali di funzione docente ed obiettivi formativi e di apprendimento raggiunti; così risultanti: (ottimi),(soddisfacenti),(apprezzabili),(accettabili),(stentatamente sufficienti),(carenti),(comunque in sintonia con gli obiettivi minimi delle programmazioni didattiche personalizzate di breve termine e con il curricolo del relativo piano didattico individualizzato) ,(del tutto insoddisfacenti); o comunque altrimenti definibili (con enunciazione specifica introdotta dall’insegnante che valuta):

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

APPENDICE:

 

    Il curricolo fondamentale in quanto criteriologia di programmi istituzionali e di programmazioni didattiche curricolari per una scuola primaria di base fondata sulle didattiche della pedagogia scientifica dell’insegnamento progettuale e sulla centralità docimologia della valutazione sperimentale: lineamenti strutturali:

 

di Gianfranco Purpi

                                       =========

 

 

1:   La caratterizzazioni didattico/pedagogiche di fondo:

 

a)Per attuare i fini istituzionali,la scuola primaria di base si organizza in modo funzionale rispetto agli obiettivi educativi da perseguire; pertanto, mentre segue le linee di un curricolo/programma che prescrive sul piano nazionale quali debbano essere gli apprendimenti standard,i contenuti formativi e le competenze/abilità/padronanze fondamentali da conseguire, predispone una adeguata organizzazione didattica, affinché lo stesso curricolo programmatico nazionale possa essere svolto muovendo dalle effettive capacità ed esigenze di

apprendimento degli alunni.

   Questo curricolo/programma , necessariamente articolato al suo interno, mira ad aiutare l'alunno,impegnato a soddisfare il suo bisogno di conoscere e di comprendere, a possedere unitariamente la cultura che apprende ed elabora.

   La peculiarità del programma scaturisce dall'intento di aiutare l'alunno a penetrare il

significato della lingua, ad avviare seriamente una preparazione scientifica, a cominciare ad elaborare una conoscenza attenta della vita umana e sociale nelle sue varie espressioni, ad interrogare criticamente quegli aspetti della realtà che più lo colpiscono (a cominciare dal mondo delle immagini).

 

 b) Ogni progettualità di formazione e di insegnamento/apprendimento scolare si viene a fondare su di una curricolare programmazione didattico/educativa per obiettivi di apprendimento di lungo termine; ed in ragione di una conseguente organizzazione didattico/gestionale ed educazionale.

   In questo senso,ogni programmazione didattica ed educativa hanno un valore determinante per il processo innovativo che,con i nuovi curricoli, si deve realizzare nella scuola elementare.

   Spetta ai docenti, collegialmente ed individualmente, effettuare con ragionevoli previsioni la programmazione didattico/educativa e didattico/operativa, stabilendo le modalità concrete per mezzo delle quali conseguire le mete fissate dal curricolo programmatico strutturale; nonché la scansione più opportuna di esse, tenuto

conto dell'ampliamento delle opportunità formative offerte dal curricolo, sia con

l'inserimento di nuove attività, sia con la valorizzazione degli insegnamenti tradizionali.

  La programmazione, nel quadro della prescrittività delle mete indicate dal programma,delineerà i percorsi e le procedure più idonee per lo svolgimento dell'insegnamento,tenendo comunque conto che i risultati debbono essere equivalenti qualunque sia l'itinerario metodologico scelto.

   La programmazione didattica deve essere assunta e realizzata dagli insegnanti anche come sintesi progettuale e valutativa del proprio operato.

 

c) Il principio della scansione in cicli si attua secondo una logica pedagogica che può non essere la medesima per tutti gli alunni e per tutti gli insegnanti.

    Possono essere previste nell'arco del QUINQUENNIO DELLA SCUOLA ELEMENTARE anche scansioni diverse, sia per rispettare i ritmi di crescita individuale degli alunni, sia per consentire una verifica e una frequente valutazione a scopo formativo in corso di apprendimento, da raccordarsi con quella consuntiva terminale.

   L'unitarietà dell'insegnamento, che costituisce la caratteristica educativo-didattica

peculiare della SCUOLA PRIMARIA di base, è assicurata sia dal ruolo specifico degli insegnanti curricolari delle classi di un dato modulo, e sia dall'intervento di più insegnanti sullo stesso gruppo classe o su gruppi di alunni di classi diverse organizzati in un sistema didattico a classi aperte.

   In particolare nelle classi della scuola primaria di base, si prevede la utilizzazione di una pluralità di docenti, ferma restando la classe ed il modulo di due classi su tre docenti curricolari quale  base dell'organizzazione istituzionale della

scuola.

   In questo senso, l'organizzazione didattica deve basarsi sulla valorizzazione delle esperienze e degli specifici interessi culturali degli insegnanti.

 A tale fine essenziali sono la collaborazione ed il lavoro collegiale e altresì le modalità di raggruppamento permanenti e temporanee degli alunni.

L'organizzazione didattica utilizzerà, inoltre, attività didattiche di sostegno e di didattica differenziata per aree d'intervento specifico, coordinate all'attività didattica generale; valorizzerà le tecnologie educative che promuovono un ambiente di comunicazioni multimediali.

 

d)   Per quanto concerne la valutazione degli approcci di apprendimento e delle contestuali forme di partecipazione degli alunni nella sistemicità di tutte le variabili della loro scolarizzazione;

   al fine di assicurare un'effettiva valutazione dei punti di partenza e di arrivo, dei processi,delle difficoltà riscontrate e degli interventi compensativi attuati, gli insegnanti devono raccogliere in maniera sistematica e continuativa informazioni relative allo sviluppo dei quadri di conoscenza e di abilità, alla disponibilità ad apprendere, alla maturazione del senso di sè, di ogni alunno.

   Le informazioni devono essere raccolte in forma sintetica, secondo criteri che assicurino un positivo confronto dei livelli di crescita individuali e collettivi.

   Le modalità e gli strumenti della raccolta di informazioni saranno differenti e sempre pertinenti al tipo di attività preso in considerazione: in alcuni casi sarà utile rifarsi a prove oggettive, in altri a forme di registrazione proprie dell'esperienza didattica meno formalizzata.

   Il complesso delle osservazioni sistematiche effettuate dagli insegnanti nel corso

dell'attività didattica costituirà lo strumento privilegiato per la continua regolazione della programmazione didattica, permettendo agli insegnanti di introdurre per tempo quelle modificazioni o integrazioni che risultassero opportune.

   La comunicazione dei risultati di tale attività di valutazione ai soggetti interessati (famiglie e scuole) deve documentare anche quanto la scuola ha fatto e si impegna a fare in ordine allo sviluppo del singolo e del gruppo.

   Prendiamo ora in esame la valutazione,la verifica,la rilevazione ed il monitoraggio dei diversi significati relativi alle variabili della funzione docente ed agli interventi d’insegnamento/istruzione/educazione degli insegnanti attraverso cui la stessa funzione docente viene ad inverarsi e progettarsi curricolarmente.

  Si consideri che l'attività di programmazione,di progettualità,di rapportualità didattico/educativa  e di verifica/valutazione rivolta all’indirizzo degli alunni, deve consentire agli insegnanti di valutare l'approfondimento della loro preparazione psicologica, culturale e didattica anche nella prospettiva della formazione continua.

 

e) Il curricolo programmatico fondamentale della scuola primaria di base assegna al progetto contestuale didattico/educativo e culturale/pedagogico la necessità di essere svolto secondo un passaggio continuo che va da una impostazione unitaria pre-disciplinare all'emergere di ambiti disciplinari progressivamente differenziati.

   L'educazione linguistica viene ricondotta nell'ambito dei linguaggi, intesi quali opportunità di simbolizzazione, espressione e comunicazione.

   Poiché, ogni linguaggio esprime la capacità dell'essere umano di tradurre in simboli e segni il suo pensiero e i suoi sentimenti, l'educazione linguistica, che concerne

specificamente il linguaggio verbale, dovrà non disattendere gli apporti comunicativi ed espressivi prodotti dall'uso di altre forme di linguaggio (l'iconico, il musicale, il corporeo, il gestuale, il mimico).

   L'educazione linguistica, in un'epoca di intense comunicazioni e nella prospettiva di un crescente processo di integrazione nella Comunità europea, non può prescindere da un approccio alla conoscenza di una lingua straniera.

  Un breve tempo dedicato quotidianamente alla lingua straniera durante le normali attività didattiche assicurerà la necessaria continuità nell'educazione linguistica e sarà ausilio non indifferente per rinforzare il processo di apprendimento.

   Componenti essenziali dell'unità educativa della persona sono considerate, nel nuovo curricolo programmatico della scuola di base, anche l'educazione estetica, musicale e motoria.

   La lettura e l'interpretazione dei linguaggi iconico, musicale e motorio, con i quali il

fanciullo ha così forte consuetudine, possono favorire anche gli apprendimenti più

complessi dell'area linguistica e logico-matematica.

   Così,questo curricolo strutturale prevede uno spazio riservato all'insegnamento delle scienze, che consentirà una più approfondita comprensione delle realtà naturale ed umana e del mondo tecnologico.

   Questa disciplina, insieme alla matematica, tende a sviluppare la capacità di percepire i problemi e a dare spiegazioni rigorose delle soluzioni.

    Organica attenzione viene prestata anche alle dinamiche della vita umana, intesa nel suo sviluppo storico, nella sua collocazione geografica,nonchè  nella sua organizzazione/dimensionalità socio/istituzionale e socio/politica.

   Questa area disciplinare è stata definita per consentire al fanciullo di conoscere il patrimonio culturale in cui è immerso e di elaborare progressivamente una coscienza del suo significato.

   Per la religione la scuola primaria di base offre a tutti gli allievi uguali opportunità di conoscenza, di comprensione e di rispetto dei valori religiosi.

   Nello sviluppo complessivo del curricolo di base e negli obiettivi della programmazione e delle diverse progettualità prassiche, è indispensabile che la scuola primaria di base preveda un graduale accostamento al mondo del lavoro ai livelli consentiti dalle esperienze proprie dell'età.

   Questo approccio culturale obbedisce, altresì, alle caratteristiche psicologiche proprie dell'età in chiave di operatività e di manipolazione; in ragione di competenze ed esigenze di ordine tecnologico,percettivo/motorio e  logico/rappresentative.

 

                              ============================

2:   Le premesse giuridico/normative fondamentali di legittimazione istituzionale:

Così,in vista del   “””blocco della riforma dei cicli”””    e di tutti i provvedimenti ministeriali della precedente legislatura,si possono comunque rinvenire dei punti fermi normativi che consentono di configurare l’assetto ordinamentale della scuola di base in ragione di certezze di diritto e,quindi,attraverso una sussistente  consolidata identità  autonomistica e normativa.

   In questo senso,si consideri che:

-§:    la sospensione della Riforma dei cicli e dei Nuovi Curricoli determinata dalla presente legislatura e dal presente potere governativo ministeriale,non azzera comunque e nemmeno stravolge l’attuazione della Riforma dell’autonomia di cui al D.P.R. 275 dell’8 marzo 1999 (Regolamento dell’autonomia scolastica), entrato pienamente in vigore il 1° settembre 2000.

    Le scuole continueranno,dunque,a funzionare attuando il Regolamento dell’autonomia scolastica di cui al D.P.R.n.275 dell’08/03/99 e quindi seguitando ad esplicare l’identità autonomistica che promana,in particolare,da tale Decreto e dalla L.n.59/97-art.21.

   Così,in atto,l’impianto autonomistico della gestione didattico/organizzativa e della correlata funzione docente della scuola di base,può continuare a fondarsi ed a riferirsi con certezza di diritto e di prospettiva pedagogico/istituzionale  alle formulazioni del Regolamento dell’autonomia (D.P.R. n.275/99);     “””ed,in particolare, per ciò che attiene gli aspetti curricolari, alle disposizioni contenute nel D.I. 26 giugno 2000, n. 234…(…)…restando in materia confermata la normativa vigente””” (nota min cit.del 05/07/2001).

-§:   Alla luce di quanto sopra premesso,si consideri allora che il Regolamento dell’autonomia (D.P.R.n.275/99) veniva già a prospettare e determinare le architravi normative in materia di curricoli e di obiettivi di apprendimento anche in riferimento a periodi e situazioni in cui non fossero stati ancora emanati i curricoli la cui definizione era stata prevista all’art.8 dello stesso Regolamento.

   Infatti,l’art.13 di quest’ultimo Regolamento veniva (e quindi continua)  a determinare che    “””fino alla definizione dei curricoli di cui all'articolo 8 si applicano gli attuali ordinamenti degli studi e relative sperimentazioni, nel cui ambito le istituzioni scolastiche possono contribuire a definire gli obiettivi specifici di apprendimento di cui all'articolo 8 riorganizzando i propri percorsi didattici secondo modalità fondate su obiettivi formativi e competenze>>.(Art. 13-D.P.R.n.275/99,succitato).

   Ricordiamo,peraltro,che l’art.8 del Regolamento dell’autonomia in questione (D.P.R.n.275/99) veniva e viene così testualmente a recitare:

“””…(…)…1. Il Ministro della Pubblica Istruzione, previo parere delle competenti commissioni parlamentari sulle linee e sugli indirizzi generali, definisce a norma dell'articolo 205 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, sentito il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, per i diversi tipi e indirizzi di studio:

a) gli obiettivi generali del processo formativo;
b) gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni;
c) le discipline e le attività costituenti la quota nazionale dei curricoli e il relativo monte ore annuale;
d) l'orario obbligatorio annuale complessivo dei curricoli comprensivo della quota nazionale obbligatoria e della quota obbligatoria riservata alle istituzioni scolastiche;
e) i limiti di flessibilità temporale per realizzare compensazioni tra discipline e attività della quota nazionale del curricolo;
f) gli standard relativi alla qualità del servizio;
g) gli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni, il riconoscimento dei crediti e dei debiti formativi;
h) i criteri generali per l'organizzazione dei percorsi formativi finalizzati all'educazione permanente degli adulti, anche a distanza, da attuare nel sistema integrato di istruzione, formazione, lavoro, sentita la Conferenza unificata Stato-regioni-città ed autonomie locali. …(…)…”””.

-§:   Risulta,dunque,evidente che nel presente periodo:

a)      “””Gli obiettivi generali del processo formativo”””    continuano ad essere  definiti ed indirizzati alle istituzioni scolastiche ed alle competenze della funzione docente in ragione del dettato dei Programmi Scolastici Elementari (D.P.R.n.105/85)  -comunque sempre in vigore nella loro integralità-;   nonché sempre alla luce dell’articolato vigente ed applicabile del  D.L.vo n.297/94 (Testo Unico delle Leggi della scuola); dunque anche in riferimento al dettato della L.n.148/90 e della successiva normativa che è venuta ad integrare e modificare quest’ultima Legge di Riforma; nonché in ragione dei Programmi Scolastici per la scuola media del 1979; e degli Nuovi Orientamenti  del 1991 per quanto riguarda la scuola materna.

b)      “””Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni”””   si debbono continuare a ricavare,nelle loro formulazioni strutturali,dai Programmi,dagli Orientamenti e dalla contestuale legislazione ordinamentale di cui al precedente punto a)-;  pur sempre vigenti e precedenti all’emanazione della Legge sulla riforma dei cicli (L.n.30/2000).

   Ovviamente,tali stessi   “””obiettivi specifici di apprendimento”””,nelle loro articolazioni curricolari di “breve termine” e di unità didattica d’insegnamento/apprendimento, continuano ad essere enunciati e formulati in ragione del contesto territoriale,socio/culturale d’ambiente e delle diverse variabili inerenti i bisogni formativi degli alunni; attraverso la definizione delle diverse progettazioni e programmazioni didattiche di competenza dei singoli “gruppi docenti” modulari e che risultano intrinseche al Piano dell’Offerta Formativa.

   Ciò,che viene legittimato,tra l’altro,dal succitato art.13 del Regolamento dell’autonomia che,come si diceva,prevede che    “””…(…)…fino alla definizione dei curricoli di cui all'articolo 8 si applicano gli attuali ordinamenti degli studi e relative sperimentazioni, nel cui ambito le istituzioni scolastiche possono contribuire a definire gli obiettivi specifici di apprendimento di cui all'articolo 8 riorganizzando i propri percorsi didattici secondo modalità fondate su obiettivi formativi e competenze…(…)…””” (Art. 13-D.P.R.n.275/99).

c)      “””Le discipline e le attività costituenti la quota nazionale dei curricoli e il relativo monte ore annuale””” ;     “””l'orario obbligatorio annuale complessivo dei curricoli comprensivo della quota nazionale obbligatoria e della quota obbligatoria riservata alle istituzioni scolastiche”””;  e   “”” i limiti di flessibilità temporale per realizzare compensazioni tra discipline e attività della quota nazionale del curricolo”””;   continuano sostanzialmente a ricalcare le relative enunciazioni e formulazioni normative evincibili dai  vigenti ordinamenti scolastici così come configuratisi precedentemente l’emanazione della Legge sulla Riforma dei Cicli (L.n.30/2000).

   Ciò, fermi restando gli spazi ed i poteri di gestione autonomistica e didattico/organizzativa già predefiniti prospetticamente dal più volte citato (sempre in vigore,dal 1° settembre 2000) Regolamento dell’autonomia (D.P.R.n.275/99); così come compendiato,integrato e  declinato,in materia di definizione dei curricoli,dalle normative di regolamentazione del sempre vigente D.I. 26 giugno 2000, n. 234   (Decreto di regolamentazione che doveva integrare il Regolamento dell’autonomia soltanto per l’anno scolastico 2001/2000; ma che il Ministro Moratti  ha riesumato in vigore fintantoché non saranno ridefiniti i contenuti ordinamentali e curricolari della nuova Riforma dei cicli “in cantiere” ;…sulle ceneri della Riforma che era stata legiferata dalla L.n.30/2000).

d)      Anche   riguardo “””gli standard relativi alla qualità del servizio”””;    riguardo   “””gli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni, il riconoscimento dei crediti e dei debiti formativi”””; e riguardo    “”” i criteri generali per l'organizzazione dei percorsi formativi finalizzati all'educazione permanente degli adulti, anche a distanza, da attuare nel sistema integrato di istruzione, formazione, lavoro, sentita la Conferenza unificata Stato-regioni-città ed autonomie locali”””;        valgano le normative di riferimento sussistenti applicabili ed eventualmente “adeguabili”  (e,comunque, “evincibili” dai vigenti ordinamenti scolastici così come configuratisi precedentemente l’emanazione della Legge sulla Riforma dei Cicli n.30/2000).

8:    Il Ministro Moratti ha precisato che le differenze tra i "vecchi" Programmi didattici di scuola materna,elementare e media, ed i Nuovi Curricoli (Indirizzi per l’attuazione del curricolo) non sono  rilevanti ; e sostanzialmente ricalcano lo stesso itinerario  epistemologico di ricerca pedagogica e di razionalizzazione curricolare.

   Molti  hanno sempre evidenziato la fondamentale  attualità e l’apprezzabile stesura didattico/pedagogica degli Orientamenti 91 (di scuola materna), dei Programmi dell’85 (di scuola elementare) e dei Programmi del  79 (di scuola media).

   Comunque nel presente,fino alla definitiva emanazione della nuova Riforma dei Cicli del Ministro Moratti e dei conseguenti nuovi curricoli nazionali; ancora oggi  come ieri, i docenti debbono esplicare le cifre e le dimensioni della loro professionalità attraverso un approccio di “individuazione”,“formulazione”,”enunciazone”  e “traduzione“   degli “””obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni”””   dal testo dei Programmi Scolastici e degli Orientamenti anzidetti.


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