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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Le Linee Strategiche per un politica scolastica Europea e Territoriale
(risciacquo dei panni….di una proposta di lettura delle "intenzioni" e delle "realtà")

 

Premessa

Il programma di lavoro concordato a livello di Consiglio d’Europa sugli obiettivi da raggiungere, a partire dalle considerazioni del Marzo 2000 a Lisbona,individua il raggiungimento realisticamente possibile entro il 2010 dei traguardi strategici espressi qui in maniera sintetica:

Qualità dell’istruzione e della formazione affinchè l’Europa possa diventare un termine di riferimento a livello mondiale(!)

Compatibilità dei sistemi di istruzione e formazione in Europa per consentire ai cittadini la "migrazione" attraverso essi.

Reciproca validità delle qualifiche e delle conoscenze e competenze per la carriera professionale dei cittadini e la loro ulteriore formazione.

Accesso per tutti i cittadini senza discriminazioni all’istruzione e formazione permanente

Cooperazione dell’Europa,che potrà essere meta favorita di tutte le altre regioni del mondo,per gli studenti, gli studiosi e i ricercatori

L’obbiettivo fondamentale che li riassume tutti è legato alla svolta risultante dai problemi della globalizzazione e, in particolare, dai bisogni che essa ingenera:

Coesione sociale

Prevenzione della discriminazione, del razzismo e della xenofobia

Promozione della tolleranza e dei diritti umani

Istruzione e formazione non solo per il lavoro ma per la vita sociale e civile dei cittadini d’Europa.

All’interno delle linee strategiche fondamentali dell’Europa nel campo dell’istruzione e della formazione, si declinano gli obiettivi particolari e specifici rispetto ai quali si possono effettuare " a latere" considerazioni sulle azioni messe in campo a livello nazionale e locale e spunti per concrete azioni future.

MACROOBIETTIVI E TRAGUARDI SPECIFICI

ESEMPI DI AZIONI MESSE IN CAMPO A LIVELLO CENTRALE O TERRITORIALE IN ITALIA

SPUNTI E RIFLESSIONI

Qualità ed efficacia

   

Istruzione e formazione dei docenti

Progetti di formazione delle singole scuole su varie tematiche.

Formazione iniziale pre-reclutamento (Specializzazione per l’insegnamento)

Formazione docenti neoassunti

Iniziative di formazione ad hoc: Sicurezza,innovazioni,lingue,integrazione,intercultura…

Interventi territoriali di formazione integrati con quelli centrali.

Iniziative di formazione nell’ambito dei numerosi Progetti di rete.

Necessità di conoscenza e diffusione delle pratiche di successo.

Competenze per la società della conoscenza (Basic skills)

Avvio degli studi sui profili formativi e sull’apprendimento personalizzato. Definizione livelli di conoscenze ,competenze e capacità.

 

 

Desumere dalle ricerche sul campo effettuate nelle scuole gli elementi per la costruzione dei " percorsi personalizzati" e la determinazione delle competenze basilari.

Accesso alle Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione per tutti

Piano Nazionale sulle Nuove Tercnologie Didattiche. Dotazioni informatiche per le scuole.

Avvio e finanziamento delle reti telematiche

Frmazione dei docenti sulle TIC

Necessità di una reale verifica della situazione di uso e diffusione delle TIC con strumenti meno approssimativi di quelli statistici e modelli più realistici.

Collegamenti tra usi scolastici, domestici e lavorativi….

Interesse verso gli studi scientifici e tecnici

Progetto SET. Esperienze progettuali locali con Università, Reti di Scuole….

Esperienze sulle mappe concettuali( Novak)in tutti i gradi scolastici.

Potenziamento degli input nella scuola primaria per attivare interesse e facilitare l’apprendimento.

Formazione ad hoc dei docenti.

Ottimizzazione delle risorse

Monitoraggi sui rapporti costi-benefici dell’ offerta formativa e della progettualità nel territorio Aumento degli investimenti ( anche quelli che a prima vista possono apparire meno produttivi) e linee guida per le istituzioni scolastiche autonome circa il loro corretto impiego.(Formazione sulla Pianificazione economica di gestione)
     

Accesso a tutti al sistema di istruzione e formazione

   

Apertura all’apprendimento permanente

Attrazione dell’apprendere per tutto l’arco della vita: sistemi scolastici-famiglia-lavoro-comunità locali

Esperienze dei centri di educazione per gli adulti. I corsi serali dell’istruzione secondaria superiore Necessità di integrazione tra le azioni delle diverse agenzie formative nel territorio.Occorre un vero progetto per l’educazione, l’istruzione e la formazione riocorrenti e permanenti.
     

Cittadinanza attiva-coesione sociale-pari opportunità

L’integrazione scolastica e lavorativa degli alunni disabili: progetti e buone pratiche.

L’interculturalità e la multiculturalità: l’integrazione scolastica e lavorativa degli alunni immigrati: i centri territoriali,le esperienze interistituzionali.

I progetti contro la dispersione scolastica e le problematiche delle aree a rischio . Accordi di programma ed intese tra le diverse Agenzie del territorio: Enti locali- Prefetture-altre Amministrazioni Pubbliche -Associazionismo e volontariato.

Omogeneizzare i sistemi evitando l’assistenzialismo a favore delle pari opportunità e di una reale integrazione delle diversità

con adeguate risorse per adeguate necessità.

Pianificare le azioni per risolvere le difficoltà di apprendimento con la personalizzazione dei percorsi e la formazione di tutti i docenti a gestire tutte le situazioni di difficoltà di apprendimento.

Apertura dei sistemi di istruzione e formazione al mondo

   

Spirito imprenditoriale

Interventi sulla Qualità dell’istruzione. in collaborazione con le associazioni degli industriali.

I progetti nazionali sull’orientamento tesi a sviluppare la consapevolezza di sé,l’autonomia e le competenze: elementi indispensabili per acquisire il senso del "lavoro" e della responsabilità.

Partnership per esperienze di scuola-lavoro tra l’istruzione secondaria,le aziende,gli enti locali..Protocolli ed intese,

Progetti di orientamento formativo e lavorativo.Job Orienta. Applicazione delle norme sull’ obbligo formativo.

Superare l’occasionalità degli interventi tesi a stimolare il senso imprenditoriale degli studenti e delle persone in termini di creatività ed autonomia.

Recuperare i fattori di successo del cosiddetto "made in Italy" per individuare il modello che ha generato lo spirito di iniziativa e la versatilità di certe conoscenze e competenze..

Conoscenza di almeno due lingue straniere

Progetti di introduzione delle lingue nella scuola primaria. Progetto Lingue 2000. Iniziative di qualità delle scuole e di reti di scuole (esempi anche regionali da esportare) Puntare alla formazine dei formatori, alla diffusione della conoscenza anche nelle famiglie .Promozione di iniziative formative con agevolazioni e uso delle tecnologie didattiche ( e-learning.. etc..)

Censimento a tappeto delle competenze linguistiche dei docenti, dei cittadini,dei giovani, dei bambini.

Mobilità e scambi in ambito europeo

 

Cooperazione e riconoscimento delle qualifiche in ambito europeo

Progetti europei consolidati, (Socrates,Leonardo…)scambi tra scuole e studenti. Iniziative spurie e locali.Corrispondenze tra classi. Incentivare le forme di migrazione culturale e lavorativa,di studio e di ricerca. Rendere normale la conoscenza reciproca dei sistemi di istruzione dei vari paesi fin delle fondamenta storiche e culturali che li hanno generati .

Favorire ed estendere gli scambi tra docenti e famiglie.

Costruzione di sistemi di istruzione e formazione con "scartamenti" compatibili, condividendo protocolli di accertamento delle conoscenze e delle competenze e di riconoscimento delle qualifiche in termini di " sapere" "saper essere" e "saper fare"

Viene in mente come considerazione conclusiva e proposta di riflessione una sintesi originale del Programma di azione nel campo dell’istruzione avviato dagli Stati Uniti d’America per gli obiettivi che dovevano essere perseguiti entro l’anno 2002 (U.S.Department of Education Framework of Strategic Plan Goals and Objectives- September 1997) fino allo slogan che sottintende un programma o una semplice dichiarazione di intenti sull’istruzione: No child left behind

States develop and implement challenging standards and assessment for all students in core academic subjiects.

Every state has a school-to- work system that increase studente achievement, improves tecnical skills and broadens career opportunities for all

School are strong,safe,disciplinated ad drug-free..

A talented and dedicated teacher is in every classroom in America

Families and communities are fully involved with schools and school improvement efforts

Schools use avanced technology for all students and teachers to improve aducation

All the children enter school ready to learn

Every child reads indipendently by the end of the third grade

Every eght grader masters challenging mathematics,including the fundation of algebra and geometry

Special populations receive appropriate services and assessments consistent with high standards

Adults can strengthen their skills and improve their earning power over their lifetime through lifelong learning

All students will be knowledgeable about the diverse cultural heritage of this Nation and about the world community

By the year 2000 every school will promote and increase parental involvement and partecipation…

Riflessioni e considerazioni di sintesi tratte da una lettura del "territorio" regionale della scuola militante.

Gli spunti utilizzati per sollecitare il coinvolgimento delle scuole autonome nella programmazione delle strategie di politica scolastica sono legati agli obiettivi,argomentati in premessa, che l’Europa si pone in relazione nel campo dell’istruzione e della formazione entro il 2010 e che avrebbe in parte dovuto conseguire entro il 2002.

Da queste e da altre considerazioni, sono emerse le tipologie costanti e ricorrenti dei bisogni della scuola e i suggerimenti che provengono dagli utenti e dalla società civile per una lettura non più burocratica del ruolo dell’amministrazione scolastica.

Prerequisiti di metodo:

Accordo quadro con gli enti locali

Conoscenza e documentazione a tutto campo del sistema scuola delle Marche

Omogeneizzazione della comunicazione istituzionale per l’istruzione e la formazione (il portale unico)

Indagini specifiche sulle tematiche nelle quali intervenire

Avvio di gruppi di lavoro interistituzionali

Tematiche costanti su cui progettare e programmare

Formazione integrata del personale della scuola

Progettualità e scambi con l’Europa

Accesso alle tecnologie della comunicazione e dell’informazione

Analisi del sistema di reti e loro promozione e sviluppo

Qualità e autovalutazione

Pari opportunità di istruzione e formazione,integrazione scolastica,orientamento e dispersione,accesso al mondo del lavoro…

La traduzione degli obiettivi europei di cui si è fatto cenno alla scala nazionale e regionale, fa parte della funzione di indirizzo dell’amministrazione scolastica che si esplicita anche nell’individuazione delle priorità attraverso la ricognizione delle esigenze del territorio di pertinenza oltre che attraverso le funzioni di organizzazione e allocazione delle risorse.

Le sue azioni principali sono istituzionalmente tese a promuovere la risposta alle esigenze formative e a sviluppare l’offerta nel territorio; ad assistere e supportare le scuole autonome; a curare la comunicazione e l’informazione.

Un aspetto irrinunciabile e decisamente propedeutico alla programmazione nel territorio è ,come visto, quello conoscitivo e di interpretazione dei bisogni per "tarare" gli interventi sugli obiettivi realistici da perseguire.

Esistono troppe e separate banche dati risultanti da indagini e censimenti su vari aspetti dell’offerta formativa delle scuole….

Le informazioni raccolte da enti diversi e per scopi diversi possono essere finalmente interpolate e rielaborate in modo da consentire una lettura omogenea e funzionale al supporto per le decisioni di politica scolastica tra tutte le "agenzie" istituzionalmente coinvolte.

Contemporaneamente allo svolgimento della fase ricognitiva e di interpretazione dei dati

(che implicitamente suggeriscono necessità ed esigenze) utilizzandone man mano le informazioni si può agire "per progetti e programmi" servendosi, come modelli, degli insiemi di dati acquisiti per gli ambiti fin qui individuati come prioritari:

IL SUPPORTO AI COMPITI EDUCATIVI COSTITUZIONALI

IL DIRITTO-DOVERE ALL’ISTRUZIONE

INFORMAZIONE CONOSCENZA E RIFLESSIONE

LA FORMAZIONE

LE TECNOLOGIE

In questo contesto si colloca il significato di "qualità ed efficacia" dei documenti europei che ne declinano gli aspetti essenziali e non dilazionabili:

La scuola dovrà essere "quello che è la sua essenza":e chi la governa dovrà perseguire in tempi brevi e non solo con slogans:

Gli obiettivi inerenti le competenze di base per la società della conoscenza

La padronanza della scienza, della tecnica e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Più investimenti e più mirati in termini di risorse umane e materiali

La democrazia per l’accesso all’istruzione e alla formazione a tutti i cittadini garantendo la la cittadinanza attiva, la coesione sociale,l’educazione permanente.

Per "governo" si intende tutto il sistema che va dallo Stato,alle Regioni,alle Provincie, ai Comuni, alle autonomie scolastiche che sono nel mezzo del cammino per raggiungere la consapevolezza che l’autonomia non è né il silenzio, né la ridondanza delle attività ma neppure l’attesa di un deus ex-machina,bensì la capacità e la responsabilità di offrire un servizio anche con poche risorse senza ricorrere alle "distorsioni" interpretative che il termine "autonomia" spesso porta con sé ingenerando confusione, timori e spesso rassegnazione.

Anche ad una prima sommaria lettura, sono emerse alcune anomalie che denunciano interpretazioni disforiche del termine "autonomia" che vanno da forme di splendida " autarchia" ad incontrollate aperture " a tutto tondo" nel territorio ed alla solita "progettite" malattia endemica del sistema scolastico degli ultimi anni.

I Piani dell’Offerta Formativa spesso, invece di essere il "biglietto da visita" dell’Istituzione Scolastica, l’operazione seria a organica di Pianificazione, diventano l’ "antologia" dei progetti occasionali e del marketing spicciolo, l’insieme dei "luoghi comuni" della scuola che deve "vendersi " per gli iscritti e gli enti locali, per l’acquisizione di risorse economiche "comunque sia". In questo contesto si perdono le migliori pratiche e si fatica a ricostruire una immagine realistica e omogenea dell’istruzione nel territorio.

D’altra parte l’incombente ruolo degli Enti locali nella gestione e nella organizzazione del "servizio" scolastico sta generando incomprensioni e conflitti di competenze ancor prima di aprire un tavolo comune di ricerca e di studio per concepire linee programmatiche condivise e convergenti.

Da queste brevi considerazioni e da altre che si vorrebbero egualmente esprimere ma che travalicano la sfera meramente tecnica nasce in primis l’esigenza di CONOSCERE E DOCUMENTARE prima di avviare programmi e progetti.

Questa esigenza di conoscenza dovrà essere soddisfatta con un intervento sinottico dei diversi soggetti interessati ,intervento che dovrebbe raccogliere dati sull’attuale sistema scolastico e " leggerli" con un unico "coup d’oeil".

Non si commetta ancora l’errore di "Pianificare, Progettare e Programmare" al buio: senza una conoscenza ed una documentazione puntuale dei fenomeni in atto e in fieri nel panorama dell’educazione, dell’istruzione e della formazione dei nostri territori.

Si consideri anche come,nel contesto socio-economico, non sia tutto "oro" quel che riluce e come anche nelle regioni considerate economicamente "felici" vi siano invece aree di sofferenza e siano presenti segnali, per fortuna ancora deboli, di peggioramento delle condizioni sociali ed economiche che costituiscono il " luogo" primario di azione della scuola…il campo in cui si "…parrà la sua nobilitate.."

L’analisi di contesto è pertanto indispensabile e propedeutica rispetto a qualsiasi ipotesi di intervento: sugli ordinamenti scolastici, sulle innovazioni pedagogiche e didattiche,sulla qualità dell’offerta formativa ( ndr su "qual è l’offerta formativa….)sulla formazione del personale, sull’obbligo scolastico e formativo,l’orientamento e la dispersione, l’integrazione scolastica e sociale delle fasce deboli della popolazione………..

Per leggere in modo congiunto i fenomeni che interessano occorre anche condividere ( e ciò appare sconcertante ma non scontato) il significato delle parole che contraddistinguono la " scuola" e la fanno tale.

A tal proposito è utile riflettere sui termini riportati nelle note in calce alla presente e sulla gerarchia operativa che li lega per sapere ogni volta senza equivoci ciò di cui si sta parlando.

Altra esigenza,prima di mettersi al lavoro, è quella di un "risciacquo dei panni linguistici" e una pulizia dalle perniciose prassi consolidate che si esprimono nei luoghi comuni dei tecnicismi, del "didattichese", degli " psicologismi" d’importazione, dei transfert aziendali, della comunicazione, della sociologia rampante etc. Tutto ciò, spesso usato malamente e per autoreferenzialità, ha inquinato la " scuola".

Essa va invece ricondotta al suo ruolo che è quello filosofico del luogo dell’educazione dell’istruzione e della formazione" e quello politico del dettato costituzionale ben noto a tutti ma anch’esso spesso letto equivocamente o "pro domo sua"….

Vediamo nel dettaglio ciò che si potrebbe focalizzare e ciò su cui si potrebbe "con juicio" intervenire, per le scuole impegnate ad attuare l’autonomia " distillando" i suoi capitoli per comporre una sorta di "breviario"

1)L’autonomia si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.

 

Progettazione e realizzazione: analisi dei differenziali e delle costanti tipologiche.

Coerenza delle attività progettuali ed esecutive con gli obiettivi caratterizzanti il sistema di istruzione vigente , con la domanda delle famiglie e del territorio.

Insegnamento con percorsi individualizzati.

2)Ogni istituzione scolastica predispone,con la partecipazione di tutte le sue componenti,il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.

Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.

Identikit del POF nella regione.E’ un Piano o un progetto?

Coerenza e integrazione con il fabbisogno e l’offerta formativa del territorio. Partecipazione alla progettualità.

3) Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.

Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune …

 

Percorsi personalizzati e flessibilità. Classificazione delle diverse forme di pratica.

Innovazioni nei tempi dell’insegnamento: tipologie e fattori di successo.

4) Le istituzioni scolastiche adottano, anche per quanto riguarda l'impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa.

 

Organizzazione e libertà progettuale. Sostegno ai processi di innovazione e miglioramento dell’offerta formativa.

5) Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e curando tra l'altro:

a) la progettazione formativa e la ricerca valutativa;

b) la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico;

c) l'innovazione metodologica e disciplinare;

d) la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi;

e) la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola;

f) gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici;

g) l'integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale.

 

6) Le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali.

L'accordo può avere a oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia dei singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali; se l'accordo prevede attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, è approvato, oltre che dal consiglio di circolo o di istituto, anche dal collegio dei docenti delle singole scuole interessate per la parte di propria competenza.

 

Censimento, analisi e diffusione delle tipologie di:

Progettazione

Formazione

Innovazione

Ricerca didattica e sulle TIC

Documentazione e scambio

Integrazione fra sistemi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le reti: censimento delle intese formalizzate e modalità di formalizzazione di quelle spontanee e di qualità.

Temi:

Attività didattiche

Ricerca

Sperimentazione

Amministrazione e gestione

Reperimento risorse e acquisti

Organizzazione

7) Le istituzioni scolastiche, singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate, realizzano ampliamenti dell'offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali. I predetti ampliamenti consistono in ogni iniziativa coerente con le proprie finalità, in favore dei propri alunni e, coordinandosi con eventuali iniziative promosse dagli Enti locali, in favore della popolazione giovanile e degli adulti.

Forme di ampliamento dell’offerta formativa.

Coerenza con i bisogni del contesto territoriale.

Coordinamento con enti locali.

Giuseppe Campagnoli
Dirigente Scolastico


Promemoria e repertorio etimologico

Progetto: Intenzione di fare qualcosa –insieme di operazioni secondo le quali deve essere qualcosa

Programma: elenco particolareggiato di ciò che si vuole fare

Piano: progetto di qualcosa secondo un programma prestabilito

Istruzione: Attività tesa mediante l’insegnamento a lla preparazione culturale generale e specifica dell’individuo

Educazione :Guidare e formare una persona attraverso l’insegnamento e l’esempio per indirizzare e sviluppare le facoltà intellettuali.

Formazione: educazione e preparazione intellettuale e morale; preparazione e addestramento ad un compito ad una attività; insieme degli studi compiuti o da compiere.

Pedagogia. Scienza che studia problemi e metodi dell’educazione dei giovani


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