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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/11
Domande e Risposte sulla RSU

Gentile Prof. Santoro, insegno matematica e laboratorio in un isituto commerciale paritario, sezione IGEA. Sono abilitata nella classe A048 e il Preside mi ha assegnato solo il triennio perchè dice che non posso insegnare al biennio e ha affidato queste ore a due miei colleghi abilitati nella A047. Consultando le tabelle del ministero mi risulterebbe invece il contrario, cioè che io posso insegnare nel biennio e triennio e loro no. Chi ha ragione? Grazie per la risposta!!

Non sono in possesso delle tabelle ministeriali in cui sono indicati i piani di studio, il quadro orario e le relative classi di concorso. Mi dispiace.

Gentile Pino, da due anni insegno in un istituto superiore paritario, qualche mese fa è stata riconosciuta a mio padre l'invalidità del 100% in seguito ad una lunga malattia, vorrei sapere se e quanto mi può aiutare questo certificato d'invalidità e a chi mi devo rivolgere. Grazie 

Se tuo padre viene dichiarato persona handicappata in situazione di gravità hai la possibilità di fruire delle agevolazioni previste dalla legge per coloro che li assistono.

Gentile Santoro, insegno educazione tecnica nella scuola media da 29 anni. Sono entrata con il diploma nel 1975. Oggi ho saputo che con la nuova legge noi di E. Tecnica siamo tagliati fuori. Gentilmente mi vuole spiegare che fine faremo e cosa posso fare in proposito.

Tagliati fuori in che senso, mi scusi? La vs. materia diventerà opzionale, questo mi è parso di capire, anche se non ho avuto ancora il piacere di leggere il decreto.

Di quale certificazione è obbligatorio (eventualmente) corredare la domanda per le 150 ore di diritto allo studio? Quali sono i termini per il prossimo a.s.?

La domanda va presentata entro il 15 novembre di ciascun anno. Si autocertifica l'anzianità complessiva di servizio di ruolo ed il possesso di eventuali requisiti di precedenza.

2) Entrata in ruolo nell'a.s. 2000, ho presentato domanda di ricostruzione il 30 aprile 2002 dopo l'anno di prova; la pratica è di competenza della scuola o del Tesoro? Entro quanto tempo? Che strumenti ho per sollecitare tali atti?

E' di competenza della scuola, che ha 210 giorni di tempo per evadere la sua pratica.

Egregio dott. Santoro, vorrei porLe una domanda riguardo ai 3 giorni di permesso retribuito, cui i docenti hanno diritto nell'anno scolastico: se il permesso viene chiesto per motivi "personali", questi motivi vanno "specificati " e documentati come nel caso dei motivi familiari o no? La ringrazio fin d'ora di una Sua gentile risposta.

Vanno autocertificati.

Quest’anno il nostro dirigente (incaricato annuale) ci ha imposto l’obbligo di “timbrare il cartellino” (che è poi una tessera magnetica), sia all’entrata che all’uscita, e addirittura anche se usciamo nell’ora di “buco”. Noi non siamo assolutamente in linea con tale disposizione. Vorrei sapere se è legale e se il collegio può avere voce in capitolo, dal momento che la decisione è stata presa solo ed esclusivamente dal preside. Esiste una normativa di supporto? Qualche collega ha parlato di una sentenza del TAR contraria alla timbratura, in quanto è sufficiente la firma del registro di classe. Tengo a precisare che nel nostro piccolo liceo (18 classi tra classico e scientifico) il problema dell’assenteismo non esiste proprio e siamo sempre molto precisi nelle entrate e nelle uscite da scuola. Quindi la nostra protesta è solo motivata da una questione di principio e dalla consapevolezza della nostra serietà professionale. E' vero che il personale ATA timbra da sempre, ma loro hanno un orario flessibile settimanale, non docenti no (ho aggiunto questa precisazione perché il nostro preside (supplente) sostiene che lo ha inserito per correttezza verso i bidelli.

Le modalità di accertamento della presenza sul luogo di lavoro del personale docente e non attiene a modalità organizzative che ogni scuola decide in autonomia. Spetta al consiglio di istituto pronunciarsi nel merito.

Ho letto che la finanziaria 2003 prevede per gli insegnanti di poter acquistare un pc potatile con lo sconto complessivo di circa 35-40% sul costo, utilizzando la convenzione Consip con la rateizzazione della spesa che sarebbe prelevata direttamente dallo stipendio. Non riesco però a sapere come praticamente fare per usufruire di questa offerta. Potrebbe gentilmente comunicarmelo via e-mail (se naturalmente lo sa)?

Non lo so.

Quale organo ha il potere di decidere in merito all'articolazione dell'orario scolastico in sei o cinque giorni ("settimana corta")?

Il collegio dei docenti ed il consiglio di istituto.

L'ora che il docente deve destinare al ricevimento dei genitori rientra nel monte delle 40 ore funzionali all'insegnamento?

No. Il ricevimento individuale rientra nella funzione docente.

Caro Pino. sono un' insegnante elementare su posto di sostegno, titolare da 19 anni. Mia mmma usufruisce della L.104 /92. Vorrei sapere se posso chiedere un orario agevolato (se esiste qualche comma...) per entrare od uscire ad orari piu adeguati alle esigenze di famiglia, pur lavorando nella settimana 24 ore come stabilito dal ns contratto. Faccio presente che comunque essendo di sostegno e sempre in compresenza la classe resta comunque coperta da altri insegnanti.

Sì, lo puoi pretendere anche alla luce di quanto stabilisce la recente legge sui congedi parentali.

Gradirei cortesemente sapere come vengono ripartiti i fondi (ist.) da destinare alle funzioni obiettivo: esiste una tabella per i compensi? che cosa avviene in termini remunerativi in situazioni che registrano l'aggiunta di ulteriori ff.o.?

La materia sarà disciplinata da apposita sequenza contrattuale, che avrebbe dovuto concludersi entro trenta giorni dalla firma del CCNL.

Gentile referente, sono un'insegnante di ruolo che attualmente è in aspettativa per dottorato di ricerca. Sto godendo di tale aspettativa dallo scorso mese di marzo quando ho cominciato a frequentare regolarmente il dottorato. Sono a chiederle un parere riguardo ad un dubbio che ho e che vorrei togliermi. Le chiedo (domanda che ho già posto alle segreteria dello stesso dottorato ma che non ha avuto risposta) se è possibile per me rinunciare al dottorato (non godo di borsa di studio ma usufruisco dei benefici della scorsa finanziaria per cui ho continuato a percepire regolarmente lo stipendio dalla scuola) e rientrare in servizio a scuola (e so che potrei farlo dopo il prossimo 30 aprile) senza dover restituire alla scuola stessa o meglio al Tesoro gli stipendi ricevuti nei mesi scorsi. Da quello che so, dalle informazioni reperite, nessuna norma regola questa eventualità e dalla legge relativa all'aspettativa per dottorato di ricerca (non ricordo gli estremi) si sa che solo nel caso in cui, dopo i tre anni di dottorato, il docente si dovesse licenziare, è tenuto a restituire tutti i soldi alla scuola, ma solo e soltanto in questo caso. I miei colleghi docenti sostengono che non si deve restitiure alcunché, così, chiedo un chiarimento sulla controversa questione a lei. In attesa di un gentile riscontro, la ringrazio in anticipo e la saluto cordialmente!!

Non sono in grado di sciogliere i suoi dubbi, dal momento che la norma è recente e mancano disposizioni applicative.

Sono un insegnante elementare di ruolo. Desideravo informazioni circa l'anno sabatico, ossia la possibilità di assentarsi per un anno dalle attività didattiche senza percepire stipendio. Ci sono proposte in merito?

Proposte in che senso, mi scusi? C'è il CCNL che disciplina questi istituti, per cui la rimando alla sua lettura.

Gentile prof. Santoro, in qualità di componente delle RSU vorrei porle alcuni quesiti. Potrebbe esserci un ulteriore collaboratore del DS che avendo anche l'incarico di funzione strumentale acceda al fondo di istituto solo per compensare quest'ultima e nulla percepisca come collaboratore?

No. Il collaboratore non può anche essere funzione strumentale.

E' possibile utilizzare i docenti di sostegno per le supplenze i primi giorni di scuola e non destinarli subito agli alunni?

No.

Dato che durante la prima settimana di lezioni composta da 4 giornate lavorative solo alcuni docenti sono stati impegnati (con orario provvisorio) 4 giorni mentre il resto ha goduto di un altro giorno libero, è possibile chiedere a fini di equità di usufruire di 3 ore di permesso retribuito non recuperabile?

No.

Cara redazione, dovendo sopprimere nell'Istituto di mia figlia una classe ed accorpare gli alunni ad altre, vorrei conoscere la normativa in materia. La situazione attuale è la seguente: 3A: 14 alunni; 3B: 19 alunni; 3C: 19 alunni. Ringrazio e porgo distinti saluti

Una classe non può avere più di ventinove alunni, ma nel suo caso siamo ben lontani da tale limite.

Sono un assistente tecnico con contratto a tempo indeterminato che, dal 01.09.2003, fa il part-time "orizzontale". Essendoci nell'Istituto delle ore sul corso serale, vorrei sapere se posso ottenere di svolgere il servizio su tale serale, anche perché vorrei svolgere un'altra attività (sembra previsto dalla legge sul part-time). Il DSGA si può opporre?? Se no, in base a quale legge?? La legge Biagi si può applicare anche nel ns. settore???

L'orario del part-time va contrattato con il dirigente dell'istituto.

Mi pregio sottoporre il seguente parere. Da settembre 2002 al giugno 2003 dello scorso a.s. ho effettuato n. 3 ore di docenza eccedenti l'orario di cattedra, regolarmente remunerate dalla D.P.S.V. di Salerno. Ho presentato istanza, a tale Ufficio, di provvedere al conguaglio dei compensi su indicati, secondo gli aumenti del nuovo contratto 2002/2005. L'impiegato, pur avendo acquisito la domanda, mi ha chiaramente detto che l'esito della richiesta non dipende da quell'Ufficio, ma dal centro meccanografico, che vi provvederebbe in relazione al software che utilizzano; in definitiva, ha fatto intendere che la mia richiesta non avrà alcun seguito. Desidero sapere se tale conguaglio mi spetti e quali sono le modalità corrette per ottenerlo. Grato per la sicura risposta, colgo l'occasione per porgere distinti saluti.

Il conguaglio le spetta, dal momento che il contratto, per quanto riguarda gli aspetti economici, ha decorrenza 1.1.2002.

Gent.mo prof. Santoro, da pochi giorni ho scoperto la tua rubrica. La ritengo interessante ed utile, pertanto Ti ringrazio anticipatamente per il tuo chiarimento. Sono un docente di Scuola media ed insegno Mat e scienze. Nella mia scuola, nell’anno scolastico 2002/03 il DS ha attuato i “laboratori” con l’obiettivo (condiviso anche da me) di offrire agli alunni un maggior ventaglio di offerte formative. Per la loro realizzazione l’orario è stato ristrutturato in “spazi” di 55 minuti per un totale di 20 per ogni docente. Volendo quantizzare, si nota facilmente che l’orario di cattedra diventa di 18 ore + 20 minuti. Voglio tralasciare il problema dei 20 minuti perché ritengo, non so se giustamente, che il problema sia un altro. Veniamo al dunque.  Io, docente di matematica e scienze, ho utilizzato il mio orario di cattedra in 17 ore per la mia disciplina + 1 ora per il laboratorio di informatica. Lo stesso è valso per gli altri docenti. Ecco la domanda. Mi chiedo e ti chiedo, è corretto privare gli alunni di 1 ora di lezione in favore di un’altra attività (informatica, teatro, decupage ecc.)? Così facendo non si aggiunge nulla, si è semplicemente fatto uno scambio. Si può parlare di ampliamento dell’offerta formativa? Personalmente ritengo di no. Non sarebbe stato più corretto attuare un orario di 18 ore + 1 ora. Ho la sensazione che la soluzione adottata dal DS non sia legale e corretta. Se ritieni corretta la mia soluzione come dovrebbero essere retribuite le ore in più di attività? Non pensi che doveva essere la RSU della scuola a contrattarne il pagamento? Quali fondi andrebbero utilizzati? Ancora grazie per la tua pazienza. Saluti dal PROFONDO SUD. Dimenticavo, si potrebbe avere il famoso libercolo?

Il regolamento sull'autonomia autorizza le scuole a modificare il curricolo nazionale fino ad un massimo del 15% del monte ore annuale delle discipline. Per cui non mi pare che nella tua scuola siano stati commessi abusi. Quanto alla retribuzione delle prestazioni aggiuntive degli insegnanti, questa è materia che attiene alla contrattazione integrativa di istituto, così come l'utilizzo del personale docente rispetto al POF.

Sono un collaboratore scolastico di ruolo, volevo dei chiarimenti in merito alle ultime disposizioni sull'art. 5 (8 marzo 2002). Cosa si intende per: il personale ATA può accettare incarichi a tempo determinato per una durata non inferiore ad un anno? Se a chiamare sono i Dirigenti Scolastici dalla  3 fascia, l'incarico deve necessariamente cessare il 31 agosto per essere in regola con l'art. 5? E se i posti vacanti da coprire negli Istituti sono di diritto, i Dirigenti Scolastici devono fare contratti fino il 31 agosto o al 30 giugno?

Per anno si intende 30 giugno, secondo me. In ogni caso sui posti vacanti si nomina fino al 31 agosto.

Gentile prof. Santoro, desidererei sapere se esiste una norma (se sì mi sarebbe utile il riferimento) che impone per la presentazione di documenti, da assumere al protocollo della scuola, il visto preventivo del Dirigente scolastico. Preciso che non mi riferisco alla posta ma a documenti inoltrati direttamente da docenti o personale A.T.A. e relativi a questioni sia di carattere personale (richieste di permessi ecc.) che di carattere generale. Preciso pure che conosco gli aspetti normativi e, come dire "teorici", connessi con il nuovo ruolo di dirigenti assunto dai Presidi ma la mia domanda è precisa: c'è una norma che impone il visto preventivo o tutto deve essere visto alla luce di consuetudini amministrative di sabauda memoria o delle regole del "buon vivere"?

Non conosco questa norma, che per altro lo stesso dirigente non sarebbe in grado di invocare, dal momento che non esiste.

Vorrei porre questo quesito anche a nome dei miei colleghi: è legittimo che il dirigente scolastico imponga ai suoi docenti di timbrare un cartellino orario di entrata e di uscita da scuola? Se la risposta sarà negativa dove posso trovare " pezze d'appoggio" per motivare il ns. rifiuto. Anticipatamente ringrazio e rimango in attesa di una pronta risposta.

E' legittimo, non c'è dubbio che sia legittimo.

Buonasera, sono in cerca di qualcuno con cui condividere la mia situazione. Ho chiesto il congedo per dottorato di ricerca ai sensi della  Legge  476/84 art. 2 poi integrata con la legge 28.12.2001 n. 448, art. 52, comma 57. Il congedo però mi è stato negato dal dirigente scolastico in quanto il nuovo CCNL, pur richiamando l'art. 453 del T.U., sembra non aver recepito la normativa precedente. Si tratta infatti di una svista marchiana di ARAN e sindacati da più parti annunciata. Aiuto!!!

Secondo me il dirigente non può disconoscere l'esistenza della legge e negarle l'aspettativa.

Gentilissimi Direttore e Redazione: è possibile che il Dirigente Scolastico, dopo aver assegnato le classi e gli ambiti disciplinari a tutti i docenti della scuola elementare in sede di Collegio Docenti 8 settembre 2003, dopo che gli stessi si sono impegnati nella rispettiva preparazione - relazioni sociali con il team, reperimento e organizzazione del materiale, ordinamento a grandi linee delle idee sulla programmazione ecc.. possa il giorno 15 settembre convocare una docente e cambiarle classe - dalle quarte tempo modulare ambito antropologico - alla prima tempo pieno con italiano, matematica ed educazioni da definire? Aggiungo che sono un'insegnante di ruolo che ha ottenuto il trasferimento ed è in servizio nel circolo dal 1 settembre 2003.

L'assegnazione degli insegnanti alle classi spetta al dirigente scolastico sulla base delle proposte del collegio dei docenti e dei criteri stabiliti dal consiglio di circolo o istituto.

Buongiorno, sono una docente di lingua che per motivi di salute ha chiesto ed otteunuto l'utilizzazione permanente in altri compiti (art 23 del contratto). Quello che non sapevo però, avviando la pratica di utilizzazione, è che sarei scomparsa dagli organici della scuola o peggio che sarei stata inserita tra il personale ATA. Nonostane la scrivente abbia conseguito due Master di specializzazione (Università di Padova e di Viterbo) per "docente documentalista" della biblioteca scolastica, è stata volontariamente umiliata con l'obbligo della firma sul registro del personale ata, l'inserimento di fatto nell'organico ata, l'esclusione dalla contrattazione sindacale per quanto riguarda attribuzioni, orario, incentivi. Si è voluto cioè appiattire una funzione eminentemente didattica e culturale su un profilo meramente amministrativo. Lanciando un messaggio a tutta la comunità scolastica del rilievo da attribuire a questa figura professionale, vorrei sapere se ci sono norme chiare in merito o se ogni scuola si regola sulla base della sensibilità del preside. Conterei sulla vostra sollecitudine, date alcune scadenze imminenti. Con molti ringraziamenti.

Il docente collocato fuori ruolo conserva il suo "status" di docente, compreso il trattamento economico. La finanziaria di quest'anno purtroppo prevede che se entro cinque anni non transiterà nei ruoli amministrativi venga collocato in mobilità e quindi licenziato. Quindi, al momento lei non appartiene al personale ATA della scuola e come tale non può essere impiegata.

Gentilissimi, sono un insegnante di ruolo di Ed. Musicale. Il mio problema è: ho chesto un part time di 12 ore. I colleghi che stendono l'orario me l'hanno distribuito in tre gg di cui due mattine e un pomeriggio 11/16.35. In quest ultimo giorno ho due buchi. La domanda è: posso pretendere di non avere buchi avendo il part time (e dato che in questa scuola non ne hanno neanche i colleghi con 18 ore) e soprattutto che l'orario sia articolato solo il mattino?

L'articolazione del part-time ed il relativo orario di servizio è frutto di accordo tra dipendente e dirigente. Tale regime, una volta definito, non può essere modificato se non previa intesa. Così dovrebbe essere, anche se so che nella scuola accade di tutto e di più.

Sono una RSU di scuola media inferiore, le sarei grato se dovesse rispondere alla richiesta di alcuni quesiti. Può il DS sorvolare in seduta di collegio all'approvazione del verbale della seduta  precedente, affermando di non ritenere "opportuno" farlo perchè in prima seduta c'erano molti docenti nuovi? E' un atto dovuto farlo?

Il verbale si approva, secondo modalità che il regolamento di funzionamento dell'organo collegiale dovrebbe indicare. Docenti nuovi o vecchi non mi pare siano elemento in ogni caso da prendere in considerazione.

Può il DS ed i suoi collaboratori "stretti" formare le prime classi, senza sentire né le proposte del collegio, né aver stabilito i criteri all'internodel consiglio d'istituto? Se ciò è stato fatto cosa si può fare ormai in questo periodo?

La formazione delle classi non è questione rimessa alla decisione autonoma ed insindacabile del dirigente scolastico, per le implicazioni organizzative e didattiche che una simile decisione comporta.

Qual è la normativa completa che regola le competenze del consiglio d'istituto? E' vero che in materia di attribuzioni, ed altro, il D.L.vo n°297 del 1994 è stato superato?

No. Le competenze sono ancora quelle indicate nel testo unico, che per altro riprende la normativa dei vecchi ma gloriosi decreti delegati del 1974!

Chiedo ancora una volta una cortese risposta al seguente quesito: la recente normativa sull'autonomia rende possibile l'utilizzo di un docente elementare specializzato di lingua straniera anche su progetto nella scuola dell'infanzia (1 ora settimanale) quando il suo orario di servizio prevede già 18 ore frontali con 7 classi elementari?

Secondo me questa non è materia che c'entra con il regolamento sull'autonomia, ma con la contrattazione integrativa di istituto, in particolare quella che dovrebbe stabilire i criteri generali di utilizzo del personale docente ed ATA riguardo al POF (art. 6 CCNL 24/7/03).

Le rsu sono in questi giorni impegnate nella definizione dei nuovi contratti e protocolli d'istituto, può presentare i modelli aggiornati con la normativa del nuovo contratto, al posto di quelli già pubblicati che sono stati molto utili.

Ci stiamo lavorando.

Egr. Sig. Santoro, Le chiedo delucidazioni in merito: sono un docente di educazione fisica di scuola media a tempo indeterminato. Le 18 ore sono distribuite in due scuole medie e tempo prolungato facenti parte dello stesso Istituto Comprensivo. Il dirigente scolastico mi ha chiesto di effettare due ore di educazione fisica nella scuola elementare di un altro plesso scolastico. Per effettuare queste due ore il Dirigente mi ha chiesto di rinunciare alle due ore di mensa oppure a due ore di compresenza previste nell'orario di cattedra. Se dovessi accettare incorro in qualche violazione di legge?

Ma perché dovrebbe accettare? Quale è la convenienza?

In alternativa posso chiedere al Dirigente di integrare il mio orario di cattedra con le due ore da incentivare con il "fondo d'Istituto"?

Esatto. La proposta mi sembra molto più convincente della prima soluzione.

Vorrei porre un quesito. E' possibile che un Collaboratore del Dirigente Scolastico, I.T.P. (in possesso di Diploma) possa svolgere le funzioni Vicarie in assenza del Capo di Istituto per brevi o lunghi periodi (laddove è prevista il Diploma di Laurea)?

Secondo me sì, visto che da nessuna parte è detto che il dirigente non possa scegliersi come collaboratore un ITP.

Gent.mo Pino Santoro, nel ringraziarti per l'attenzione sempre dimostrata nel rispondere ai precedenti quesiti, ti chiedo una ulteriore delucidazione. Fino ad oggi ero convinta di saper leggere ed interpretare gli scritti, ma considerate le divergenti opinioni con il Dirigente Scolastico, ti chiedo: con l'approvazione del Decreto del 12 settembre u.s., bisogna attuare la riforma nelleprime e seconde elementari prevedendo la nuova figura del docente tutor e tutto quanto previsto o rimane ancora una scelta che opera il collegio dei docenti (alias D.S.!)! Si può decidere di iniziare solo con la prima classe e di lasciare la seconda così com'è organizzata con il tradizionale modulo? Attualmente afflitta, ti prego di rispondermi celermente.

Non farti ingannare: la riforma non esiste se non per quei collegi dei docenti che decidono di sperimentarla. L'unica cosa che deve essere assicurata e l'insegnamento dell'inglese e dell'informatica.

Gentile Santoro, buona sera. Sono un docente di Inglese della Scuola media. Sono di ruolo dal 01.09.2001. Non avendo servizio pre-ruolo di nessun tipo devo in ogni caso sempre presentare tutta la documentazione per la ricostruzione di carriera? Naturalmente ho superato l'anno di prova.

Naturalmente no.

Un preside di mia conoscenza vorrebbe introdurre il numero chiuso nel suo istituto (non so con quali modalità), facendo approvare al Collegio dei Docenti una sorta di tetto programmato per le iscrizioni, in modo da far corrispondere il numero futuro delle classi alle aule disponibili. Lo può fare?

No.

Non si pregiudicano, così il diritto all’insegnamento pubblico degli alunni e le cattedre dei docenti?

Certo, per altro contraddicendo quanto prevede la Carta dei servizi.

Il Preside risponde che  esiste un istituto analogo a sei Km. di distanza; e che egli avrebbe addirittura l’obbligo di non accettare iscrizioni oltre un certo limite e di “dirottare” in quella seconda scuola gli aspiranti iscritti in eccesso. Ha senso tutto ciò?

No. Esistono obbligati soltanto nella scuola elementare.

Puoi indicarmi qualche fonte giuridica da consultare?

Il DPCM che istituisce l'obbligo per le scuole di adottare la Carta dei servizi.

Gentilissimo SANTORO vorrei sapere se è possibile formare cattedre assegnando classi del triennio di un liceo scientifico, a docenti di ruolo per la classe di concorso A047 - MATEMATICA. Mi può indicare la normativa di riferimento per la formazione delle cattedre (A047-A049)?

Si può, con la finanziaria di quest'anno ormai si può tutto.

Gentilmente si vuole sapere se la componente genitori è decaduta il Consiglio d'Istituto può funzionare?

Fintantoché è possibile assicurare il quorum strutturale per deliberare (art. 37 del d.l.vo 16 aprile 1994, n. 297): la metà più uno dei membri in carica. Per membri in carica si devono intendere tutti quelli nei cui confronti non siano stati adottati provvedimenti di decadenza. Formalizzata la decadenza, il numero dei componenti in carica si riduce e con esso il quorum strutturale. Per restare all'esempio, decaduti otto genitori, restano in carica otto insegnanti, due ATA ed il dirigente. Il quorum strutturale è di 6,5. Quindi, è sufficiente che siano presenti alla riunione almeno 7 membri. Si può scendere fino a tre, che è il numero minimo per ché un organo si possa dichiarare validamente costituito. E' ovvio che bisogna indire le elezioni suppletive.

Se si, chi svolge la funzione di presidente?

Direi, il dirigente scolastico, nell'attesa di ricostituire la componente genitori e procedere ad una nuova votazione.

Vi ho scritto pensando che forse voi potete darmi una spiegazione o indirizzarmi dove poterla trovare: io sono un presidente di circolo di cui con i consiglieri dello stesso abbiamo bocciato il bilancio 2002-2003 la dirigente ci ha informato che ora verrà commissariato il circolo, quali saranno ora i vari passaggi. Il consiglio di circolo rimane o verrà sciolto?

Non è esatto affermare che il consiglio di circolo viene commissariato. La norma (regolamento 44/2001) prevede che, se il preventivo non è approvato entro il 14 febbraio (quest'anno il termine è slittato alla fine di marzo), il d.s. informa l'U.S.R., il quale provvede a nominare un commissario ad acta. Ciò significa che viene qualcuno, predispone il bilancio, se lo approva mentre il consiglio continua la sua attività fino a scadenza del mandato. Non esistono formule di commissariamento per indegnità, infiltrazioni mafiose e quant'altro, c'è solo l'intervento di un esterno per fare una cosa non per sostituirsi al consiglio nello svolgimento di tutta la sua attività.

Grazie della vostra attenzione.

Caro amico, la sintassi del tuo quesito è un po' scazonte.

Gradirei sapere come è stato risolto il problema della delega alla firma degli atti amministrativi, ordini del giorno, pagamento di reversali, tipici della vita di ogni istituto scolastico, dal momento che il nuovo contratto non prevede più la figura del collaboratore vicario. Infatti ora il dirigente scolastico nomina due collaboratori ma non si sa chi lo può sostituire nella firma degli atti suddetti. Gradirei per cortesia delle notizie al riguardo.

Deleghi la funzione ad uno dei due collaboratori.

Mi scusi in anticipo.. non so se sto rivolgendomi alla persona giusta per poter avere un chiarimento. Sono una docente di scuola elementare ed insegno in un modulo 4/3 a scavalco tra due plessi distanti fra loro. Vorrei sapere se e come sia possibile cautelarsi quando si lascia la classe per lo spostamento e durante il tragitto tra le due scuole. A chi bisogna affidare la classe per effettuare lo spostamento?

Anche al collaboratore scolastico, secondo me.

Nel caso che i bambini dovessero farsi male, chi ne risponde?

Chi in quel momento era tenuto alla loro vigilanza.

I docenti devono fare una dichiarazione cautelativa al Dirigente?

In che senso?

Gent.le Dott. Santoro, sono un'insegnante di inglese alle medie, nominata su due scuole. Per quanto riguarda gli impegni collegiali, è vero che sono obbligata a fare 40 ore di collegi docenti e altre 40 ore di consigli di classe?

Sì.

Nelle prime  40 ore, se ho capito bene, rientrerebbero anche gli incontri per materia, gli incontri scuola - famiglia e i collegi docenti?

Sì; gli incontri scuola-famiglia collegiali, non individuali.

Cosa devo fare per evitare di farne di più, visto che lavoro in due scuole diverse?

Se supera il tetto delle 40 ore collegiali ha diritto ad essere pagata.

Ciao Pino, sono ancora qui a chiederti qualcosa sul congedo facoltativo parentale, visto che ho un pupo di 4 mesi. Presso la scuola in cui ho preso servizio il giorno 15/9 (cattedra fino al 30/6), mi è stato consigliato di chiedere i 6 mesi frazionati, con rientri prima e dopo le vacanze “lunghe” tipo quelle di natale; questo per “allungare” il periodo, onde rientrare dopo il 30/4, in modo da non essere più tenuta a prestare servizio sulla classe assegnata negli ultimi mesi di scuola (ma essere adibita ad eventuali supplenze ad esempio) ed anche per poter proporre al mio successore una supplenza lunga… Inoltre io non perderei le ferie (da quanto ho capito). Quindi ho chiesto per ora 98 giorni di congedo; come faccio a regolarmi per contare i giorni successivi che mi spettano, avendo chiesto l’astensione frazionata, ovvero quanti giorni s’intendono esattamente nel computo dei 6 mesi?

Convenzionalmente il mese è di trenta giorni. Comunque sappi che se non rientri in servizio effettivo almeno un giorno le vacanze "lunghe" vengono ricomprese nell'aspettativa. E' chiaro che rientrando in servizio fai licenziare il supplente e riscorrere la graduatoria. Per altro in questo modo non benefici della possibilità di rientrare a disposizione dopo il 30 aprile.

Se non si usufruisce dei trenta giorni di malattia del figlio di eta’ inferiore ad un anno, entro il primo anno di vita, questi giorni possono essere utilizzati durante il secondo anno di vita oltre ai trenta previsti?

No.

Vorrei porvi un quesito riguardo un viaggio all'estero che mi hanno proposto. Sono una docente a tem. ind. nella scuola media di lingua inglese. Una agenzia mi propone di accompagnare i miei alunni per 15 in una vacanza studio a Londra la prossima estate (naturalmente con compenso salariale). Posso organizzare il viaggio senza dirlo al preside che non vuole? I genitori sarebbero ben lieti di affidarmi i minori.

Il problema è il compenso: deve essere autorizzata dalla scuola per svolgere attività libero professionali.

Egregio Dott. Santoro, il dirigente scolastico dell'Istituo di Milano presso il quale sono Rsu, ha affermato ripetutamente che l'astensione durante la votazione in collegio docenti va motivata per norma. Ho effettuato una ricerca normativa ma non ho trovato nessuna indicazione in tal senso. Fermo restando che il DS abbia tutto il diritto di chiedere la motivazione di un voto, contrario o astenuto che sia, esiste effettivamente una fonte che obbliga in tal senso il votante? Gradirei una sua risposta, i colleghi sono piuttosto perplessi e mi hanno interpellato più volte in proposito.

Non conosco norme che prevedano questo obbligo, a meno che il regolamento di funzionamento del collegio approvato nella vs. scuola non lo richiami espressamente.

Sono un docente di un Liceo socio-psico-pedagogico, collaboratore del Capo d'istituto con semiesonero, in più da quest'anno ho anche il semiesonero come supervisore del tirocio alla SSIS. Naturalmente, ho dato al Capo d'Istituto garanzie circa la mia permanenza a scuola durante la settimana per la riconferma dell'incarico di collaboratore. Vorrei sapere se in questa situazione posso svolgere occasionalmente delle ore eccedenti e per quante ore settimanali. Questa materia riguarda le RSU?

L'utilizzazione del personale riguardo al POF è materia di contrattazione integrativa di istituto. In ogni caso nulla osta, secondo me, che lei possa svolgere occasionalmente ore eccedenti.

Vorrei risolvere un dubbio che mi trascino da tempo. La mia cattedra comporta diciassette ore di insegnamento. Nel mio istituto c' è uno "spezzone" residuo, per la medesima disciplina, di tre ore. Me lo si vorrebbe affidare a tutti i costi. Sono costretto ad accettarlo o posso rifiutarmi?

Nessun obbligo oltre le 18 ore.

Come si giustificherebbe l'eventuale aggravio di spesa che si produrrebbe se lo spezzone venisse affidato a un supplente?

Aggravio di spesa da giustificare? Ma non staremo mica scherzando?!

Gentilissimo Pino, le scrivo per chiederle se è a conoscenza di una recente ordinanza o circolare ministeriale circa l'impossibilità di superare le quattro ore giornaliere di insegnamento. Grazie anticipatamente

Non ci può essere nessuna ordinanza o circolare che interviene su questa materia, che deve essere disciplinata contrattualmente.

Chiediamo parere in ordine all'assegnazione ai plessi e all'assegnazione alle classi per una docente utilizzata nell'a.s. 2002/2003 su sostegno, nello stesso istituto, che nell'as 2003/2004 rientra sulla propria materia (italiano e storia). La medesima docente rivendica un diritto di continuità sulla sede che, a ns parere non sussiste. In merito si precisa che la contrattazione d'istituto, non ancora rinnovata per il corrente anno scolastico, prevede come primo criterio quello della continuità sulla sede; il collegio dei docenti ha deliberato: attribuzione delle 18 ore per sede di servizio; l'assegnazione delle cattedre di italiano e storia suddividendole tra biennio e triennio; continuità didattica sulle classi per 3-5 anni nella stessa sede di servizio; verticalizzazione; alternanza.

La materia non è disciplinata dalla contrattazione integrativa di istituto, dal momento che i docenti della secondaria sono titolari sulla scuola, per cui non possono essere spostati. Quanto all'assegnazione alle classi, la competenza è del dirigente scolastico, sulla base delle proposte del collegio e dei criteri stabiliti dal consiglio di istituto.

Trattasi di una cattedra della classe di concorso 51/A assegnata, causa assenza per motivi di salute della titolare, nel limite di 12 ore, avendo la stessa rinunciato alle rimenenti 6 ore. Si precisa che trattasi di un istituto pedagogico che prevede, per l'insegnamento di lettere, entrambe le classi di concorso 50/A e 51/A. Il tentativo del dirigente scolastico di assegnare le suddette ore al personale docente di ruolo della cl. 51/A si è esaurito per indisponibilità dello stesso. In presenza di personale docente di ruolo della cl. 50/A, provvista anche di abilitazione della cl. 51/A, già titolare di cattedra di 18 ore nella cl. 50/A, rispetto ad altre fonti di approvvigionamente di personale esterno all'istituto, questo ha diritto, in via prioritaria, alla assegnazione delle suddette ore, da parte del dirigente scolastico?

Certo.

Si ringrazia per l'attenzione, pregando nella risposta di voler cortesemente citare la relativa normativa.

La finanziaria dell'anno scorso.

Sono docente di Informatica presso l'ITC "Salvemini" di Fasano. Ad inizio anno scolastico abbiamo appreso che la Cattedra di informatica per i Corsi Programmatori degli Istituti Tecnici Commerciali è passata da 16 ore + 2 disposizioni, a una descrizione del tipo: Orario minimo = 16 Orario massimo = 0, a seguito di un Decreto che non riesco a rintracciare in quanto non si riesce ad averne gli estremi.

Non esiste nessun obbligo ad insegnare oltre le 18 ore settimanali.

Non sono un'addetta ai lavori, pertanto ho serie difficoltà a districarmi nei meandri scolastici. Dopo aver - al momento inutilmente - interpellato Dirigenza Scolastica e Ufficio Scolastico Regionale, mi rivolgo a Codesta Redazione con la speranza di avere qualche chiarimento o indirizzo giusto. Il problema è il seguente: Il Consiglio dell'Istituto Centro Sud Est (o il Collegio docenti?! non è dato sapere!) ha deliberato l'incremento quotidiano dell'orario a tempo pieno della Scuola Elementare Montessori di Ancona di 1ora e 15-30 minuti dal 16/09 al 3/10/03. Gradirei sapere se tale competenza è riconosciuta ad uno di tali organi e se è da considerarsi tassativa la previsione di orario massimo giornaliero prevista dall'art. 129-130 del TU (dlgs 297/94). Per inciso tale incremento di orario andrebbe a recupero di n. 2 giorni di sospensione delle lezioni previsto per il 19-20/02/2004 (ufficiosamente destinato ad "istituzionalizzare la settimana bianca"). Per ulteriore inciso l'istituto avrebbe a disposizione 2 giorni di sospensione delle lezioni, ma evidentemente intende utilizzarli in altro periodo.

Il DPR 275/99 autorizza la scuola ad adottare queste forme di flessibilità didattica ed organizzativa.

Salve, sono un docente di informatica e Le vorrei porre il seguente quesito: sono stato interpellato da un centro di formazione per una docenza di 50 ore (tutte extra curriculari) in un corso post diploma, in qualità di esperto informatico. Ho chiesto al mio Preside la relativa autorizzazione, ma mi ha posto dei dubbi, in quanto il contratto prevede che un docente non debba svolgere più di 24 ore settimanali. E' giusta l'osservazione del mio Preside, nonostante che l'incarico sia occasionale?

No, visto che si tratta di attività libero professionale non soggetta a regolamentazione contrattuale.

Spett.le redazione, in questi giorni mi trovo a ipotizzare un possibile parziale/contenuto esonero dall'insegnamento, visto che l'art. 30 c. 2 del nuovo CCNL ne esclude il completo, per gratificare qualcuna fra le più impegnative figure strumentali al POF insieme con prevedibili più ridotti compensi, dato l'accresciuto numero delle figure individate dal CD. Ritenete che sia una strada percorribile? Sarei molto grato per una valutazione "terza" così apprezzabile.

Non ho capito la domanda.

Sapete dirmi la differenza, se esiste, tra scuola parificata e scuola paritaria. Il contributo previsto dal dal decreto interministeriale, a sostegno delle famiglie con figli iscritti alla paritaria, spetta anche se la scuola è paritaria parificata?

Le scuole paritarie sono quelle riconosciute tali dalla recente legge sulla parità. Le altre sono scuole private e basta.

L'ARTICOLO 30 DEL CCNL AFFERMA CHE LE RISORSE UTILIZZABILI PER LE FUNZIONI STRUMENTALI , A LIVELLO DI CIASCUNA ISTITUZIONE SCOLASTICA, SONO QUELLE COMPLESSIVAMENTE SPETTANTI NELL'ANNO SCOLASTICO 2002-2003 .ORA PER IL 2003-04 IL MIO DIRIGENTE SCOLASTICO VUOLE PREVEDERE 11(UNDICI) FUNZIONI STRUMENTALI DA SOSTITUIRE ALLE 6 (SEI) FUNZIONI OBIETTIVO DEL 2002-03 , QUESTA POSSIBILITÀ DIMINUIRÀ LA CIFRA CHE OGNI DOCENTE POTRÀ PERCEPIRE PER IL SUO LAVORO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO . PUÒ IL DIRIGENTE ACCEDERE AD ALTRE VOCI DEL FONDO D'ISTITUTO PER FAR SI CHE OGNI FUNZIONE STRUMENTALE POSSA PERCEPIRE ALMENO LA STESSA CIFRA DEGLI SCORSI ANNI?  

La misura del compenso è decisa in sede di contrattazione integrativa di istituto.

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