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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/50
Domande e Risposte sulla RSU

Una informazione da Te che sai quasi tutto: in sede di consiglio di classe, quando ci sono gli scrutini, il Preside ha l'obbligo di presenziare oppure può delegare tutto ai coordinatori ed al consiglio?

La seconda che hai detto.

Carissimo Prof. invio questa email per mettere un po' di ordine nella mia mente. Mi riferisco alla legge 104, mio figlio è nato con una malformazione ho presentato domanda per la legge 104, l'asl di competenza a causa dei lunghi tempi di attesa per effettuare la visita medica mi ha spiegato che posso ottenere gli stessi benefici previsti dall'art. 33 allegando alla copia della domanda di riconoscimento della L. 104/92 con un certificato medico rilasciato da uno specialista. Questo è tutto vero?

Sì, lo prevede l'art. 2 della legge 423/93.

Il mio D.S. può fare obiezione?

No.

La normativa è l'art. 2 della L. 27 ottobre 1993, n. 423?

Bravo!

Può darmi qualche suggerimento su cosa devo fare? Grazie per la gentilezza attendo con ansia una risposta che possa schiarirmi tutte le idee....

Faccia come prevede la legge.

Egregio Sig. Santoro, desidererei sapere se, ai fini della ricostruzione di carriera, vengono considerate, per il computo degli anni di servizi pre-ruolo, le supplenze di matematica svolte senza il possesso della laurea.

No.

Sa niente del fondo ESPERO?

Come niente: so tutto.

E' vero che entro il 30 aprile bisogna produrre domanda in triplice copia (Dirigente Scolastico, INPDAP e MIUR di NON adesione a questo fantomatico fondo?

Non è vero. Si tratta dell'ennesima stupidaggine che circola nelle scuole messa in giro dai Cobas.

Gentilissimo Pino, sono un'insegnante a tempo indeterminato di Scienze agrarie, Le scrivo per un'informazione. Mi è stato proposto un contratto di collaborazione dalla struttura dipartimentale dell'università nella quale ho svolto attività di ricerca per circa dieci anni a diverso titolo (borsa di studio, dottorato di ricerca, ecc.), prima di essere immessa in ruolo nella scuola nel 2001. Si tratterebbe di un contratto di collaborazione esterna per un lavoro per nulla vincolante, da svolgere probabilmente in estate e destinato ad esaurirsi nel giro di poche settimane. So che molti colleghi svolgono attività extra scuola e mi chiedo, pertanto, se sia possibile accettare tale incarico di
breve durata ed eventualmente quale comportamento adottare nei confronti della scuola in cui presto servizio.

Nessun problema. Deve comunque ottenere l'autorizzazione dal suo capo d'istituto.

Gentilissimo prof. Santoro, mi aiuti per favore a risolvere questo problema: sono un insegnante di scuola Primaria che quest'anno ho avuto l'incarico della Funzione strumentale: "coordinamento delle attività extracurriculari". Purtroppo per una serie di motivi che non sto a elencare sono entrata in contrasto con il Dirigente Scolastico, lascio immaginare quindi come sono i rapporti e come questo mi abbia messo nelle condizioni di non poter svolgere la funzione assegnatami agli inizi di Dicembre. Il problema è che voglio dimettermi e non accettare il compenso, ma mi è stato detto
che non posso farlo e che rischio una sanzione disciplinare! Mi aiuti per favore a uscire da questa situazione che per me appare complicatissima. Ci tengo a dire che già in precedenti anni scolastici ho svolto la funzione in maniera positiva e tanti altri incarichi affidatomi e dal Dirigente e dal Collegio! Inoltre effettivamente dal momento della nomina e fino a questo momento c'è stato solo un Collegio a cui io potevo consegnare le dimissioni e nel mese di Gennaio.

Può tranquillamente dimettersi dall'incarico.

Gentile Santoro, sono un collaboratore scolastico R.O. e per il 2° a.s., grazie all'art. 58 del CCNL, presto servizio come assistente amministrativo a T.D. Sempre in base al contratto dopo il prossimo a.s. (il 3°), non sarà più possibile accettare incarichi annuali nel profilo superiore. Cosa si prospetterà per noi? In definitiva in questi 3 anni di esperienza lavorativa, abbiamo acquisito una certa professionalità. Cosa dobbiamo aspettarci? Una proroga? Un passaggio in ruolo? O dobbiamo tornare nel nostro profilo come niente fosse?

Propendo per questa ultima ipotesi.

Gent.mo Prof. Santoro, sono entrata in ruolo il 1 Settembre 2004. Vorrei sapere come si calcolano i 180 giorni di servizio effettivo validi per il superamento dell'anno di prova. Il mio Preside dice che non vanno calcolate le domeniche e i festivi, oltre ovviamente alle malattie, ferie, ecc. Portrebbe darmi un riferimento normativo a riguardo?

Le mando un libello.

Gentile prof. Santoro, vorrei porle questa domanda: può un docente di ruolo, vincendo un concorso da ricercatore universitario, prendere servizio nel nuovo ruolo e conservare la titolarità nella scuola fino al superamento del periodo di prova nel nuovo lavoro (dura tre anni)?

Sì.

Caro prof. Santoro, sono alla ricerca del testo delle note ministeriali 7/10/04 prot. 2365 e 26/1/05 prot. 238. Non sono riuscito a trovarle sul sito del ministero né da altre parti, ma ho letto una tua risposta (FAQ/642) che qui ti riporto... Visto l'aggiornamento delle graduatorie permanenti ... Vista la nuova interpretazione del MIUR del periodo di aspettativa per assegno di ricerca valido "a tutti gli effetti" come periodo di servizio (cioè che include anche carriera e previdenza. vedi note del 7.10.2004, prot. n. 2365; e del 26.1.2005, prot. n. 238. allegate secondo voi: posso inserire il periodo di Aspettativa per assegno di ricerca che ho ottenuto durante quest'anno scolastico a partire dal 15 dicembre 2004 fino al 15 marzo? Sì. Come faccio ad avere il testo? E, se puoi aiutarmi tu, queste note valgono per docenti sia di ruolo che precari? Ti ringrazio e ti saluto.

Il periodo in aspettativa per assegno di ricerca è a tutti gli effetti valido, sia per docenti di ruolo che precari.

Caro Pino, un insegnante di scuola superiore decide, dopo numerosi richiami verbali, di allontanare fuori dall'aula alcuni alunni che disturbano il regolare svolgimento della lezione, annotando tale provvedimento sul registro di classe. Iinterviene il dirigente scolastico e decide, invece, annotandolo sempre sullo stesso registro, che possono rientrare in classe. LO PUO' FARE??

Essendo un tuo superiore gerarchico, può impartire ordini che devono essere eseguiti sempre, a meno che non obblighino a commettere dei reati, nel qual caso possono essere disattesi. Solo in un momento successivo possono essere contestati, qualora ne ricorrano naturalmente le condizioni.

Sono una docente teorica di chimica in un istituto tecnico industriale ad indirizzo chimico e vorrei chiederle se è possibile discutere in sede di contrattazione d'istituto sulla condizione di sub assegnatario di strumentazione dei docenti responsabili di laboratorio; in particolare sulla possibilità di condivisione di responsabilità di custodia con l'assistente tecnico assegnato al laboratorio nel suo orario di servizio. In riferimento alla problematica si mette in evidenza: la peculiarità della funzione docente del Coordinatore di Laboratorio con l’evidente ruolo di collegamento didattico tra la figura dell’Assistente Tecnico ed il personale docente che utilizza il laboratorio; il numero limitato di ore di frequenza del laboratorio da parte di un docente (Max 18 ore antimeridiane per i docenti tecnico pratici SE incaricati su un'UNICA tipologia di insegnamento); la irrisoria corrispondenza economica per un incarico di tale responsabilità ed onere lavorativo; l’assenza allo stato attuale della possibilità di un controllo reale della strumentazione e del suo utilizzo; l’assenza di una ricognizione completa ed ordinata del materiale presente in ogni laboratorio; la mancata consegna del materiale al responsabile di laboratorio da parte del DSGA; la presenza per ogni tipologia di laboratorio di una figura il cui profilo professionale ed orario di lavoro si adatta all’incarico suddetto; la presenza della stessa figura nelle attività laboratoriali pomeridiane che si svolgono nell’Istituto; la possibilità contrattuale da parte del D.S, in collaborazione con il DSGA e le componenti RSU di conferire incarichi, coerenti con il profilo professionale della figura dell’Assistente Tecnico, il cui svolgimento sia subordinato alle esigenze di funzionamento dell'Istituzione scolastica e alla retribuzione stabilita con la contrattazione di scuola tra RSU e Dirigente. In attesa di un sollecito riscontro le porgono i più cordiali saluti.

Non ho capito che cosa c'entri la contrattazione di istituto con l'individuazione dei docenti responsabili di laboratorio. La contrattazione si limita a retribuire la prestazione, ma non a definire assetti organizzativi e relative responsabilità.

Ill.mo prof. SANTORO, SONO UN'INSEGNANTE NON A TEMPO DETERMINATO CON SUPPLENZA DAL 14 FEBBRAIO 2005 AL 30 GIUGNO 2005 VORREI SAPERE GENTILMENTE QUANTE FERIE ACCUMULERO' FINO AL 30 GIUGNO.

Il pro quota rispetto ai 30 giorni spettanti su base annua.

In un istituto in cui esistono due organici diversi per i corsi antimeridiani e il corso sperimentale Sirio, il d.s. ha facoltà di nominare fiduciario del Sirio (serale) un docente appartenente all'organico dei corsi antimeridiani, o è vincolato a sceglierlo fra coloro che insegnano nei corso serali?

Secondo me tale vincolo non esiste.

Spettabile Pino Santoro, vorrei porle qualche domanda riguardante il congedo parentale. Il mio problema è il seguente: avendo avuto un bambino nato il 30/03/2004, ho deciso, dopo l'astensione obbligatoria di usufruire anche del congedo parentale. Dopo aver usufruito di un mese con stipendio intero, il secondo mese richiesto è stato ridotto (giustamente) al 30%. In seguito, a febbraio 2005 (entro il primo anno di vita del bambino), ho richiesto un mese per malattia del bambino (artt.47-52 del decreto legislativo n. 151 del 26/03/2001 e CCNL 24/07/2004 art. 12 comma 5), con certificato medico del pedriata, ma il Dirigente Scolastico della scuola in cui lavoro, con contratto a tempo determinato su nomina del CSA, ha comunicato alla Ragioneria Provinciale e alla sede provinciale del Ministero dell'Economia e Finanze il decreto di riduzione al 30% anche per questo periodo. La mia richiesta è: la malattia del bambino è cumulabile con il primo mese di congedo parentale (artt.32-38 del decreto legislativo n. 151 del 26/03/2001 e CCNL 24/07/2004 art. 12 comma 4) e cioè sono entrambi retribuiti al 100% nel primo anno di vita del bambino?

No, non è cumulabile.

Sono disponibili modelli di verbali per le riunioni delle RSU da utilizzare come schema guida?

No.

Buongiorno, sono un'insegnante elementare in maternità, vorrei sapere se al rientro in servizio posso chiedere di prestare sevizio nella scuola del comune in cui abito. Ringrazio anticipatamente. 

Chiedere è lecito, sempre.

Carissimi, sono una docente sc. infanzia, supervisore a tempo parziale c/o Sc. Form. Primaria-Padova. Ho una serie di difficoltà nella gestione dell'orario di servizio e non riesco a far applicare la CM 130/2000 nel mio I. Comprensivo. Se vi trasmetto dei dettagli di contesto, potreste "valutare il CASO" e la sua esigibilità anche presso il giudice del lavoro??

No. Forniamo consulenza, ma non legale.

Da un controllo sistematico, verificato nei numerosi casi di richiesta si è preso atto che alcuni docenti e ATA di questo Istituto non avrebbero dovuto usufruire dei 3 giorni al mese (o, per gli ATA anche di ore per un totale di 18 mensili), previsti dalla L. 104/92: infatti tale diritto spetterebbe a chi risulta, sia a livello personale, sia in famiglia, con handicap in situazione di gravità (v. comma 6 art. 33 L. 104/92). DOMANDE: gli Uffici possono (o devono) disporre il recupero per usufruizione godute e non legittime?

Certo.

La decorrenza inizia dal giornodell’accertamento o dal periodo in cui la Dirigente è stata assegnata nella sede? A parere della scrivente, poiché per gli ATA non si è proceduto a nomine di supplenza, si può effettuare il recupero con variazione di decreti da L. 104/92 a 3 gg.di motivi di famiglia all’anno, poi ferie. (v. C.C.N.L. vigente). Per i docenti, sostituiti con personale supplente, ci si dovrebbe limitare ai 3 giorni + 6 di ferie di cui sopra e all’aspettativa per famiglia per i restanti giorni (sempre giusto il C.C.N.L.)

Nulla quaestio.

Se il dipendente è contrario a questo provvedimento, la sua volontà vincola il Dirigente Scolastico? A parere personale no.

Anche di questa redazione.

Si ringrazia vivamente per il contributo che si offre, a chiarimento di alcuni dubbi ai quali spesso, né il CSA né altri Uffici danno risposta. (Anche tra gli stessi Dirigenti c’è difformità di pareri)

Prego.

Gent.mi, gradirei sapere ai sensi di quale legge, in qualità di componenti del consiglio d'istituto, possiamo chiedere al Dirigente scolastico la copia del programma annuale e delle variazioni di bilancio, visto che chieste in maniera orale e informale si è rifiutato di darle! Grazie anticipatamente.

Non vorrete mica scherzare? Segnalate tale comportamento immediatamente al direttore generale regionale, dicendo che ad un imbecille l'amministrazione ha affidato il compito di reggere una scuola, responsabilità senz'altro eccessiva vista la qualità professionale del personaggio.

Nella mia scuola 1 RSU è in pensione dal 1 settembre 2004, 1 ha avuto un distacco presso la Presidenza del consiglio da un paio di mesi; la terza andrà in pensione dal 1 settembre; quale procedura conviene attuare? Chiedo alla Commissione di indicare la persona che può costituire una surroga per il 2 membro che è andata via? (per il 1 membro decaduto non c'era possibilità).

No. Si deve andare a nuove elezioni.

Vorrei sapere, se possibile, a quali riferimenti normativi posso appoggiarmi per contestare al mio D.S. che: nessun impiegato di segreteria può controllare il mio registro personale, al quale soltanto il D.S. può accedere oltre me; la chiave del mio armadietto personale non può essere a disposizione del personale A.T.A. Ho effettuato una ricerca (T.U DDL 297/94; Circ. 349/98 sullo snellimento burocratico) senza trovare nulla al riguardo. Può aiutarmi?

No.

Tempo fa le scrissi a proposito della mia ricostruzione della carriera e Lei gentilmente mi rispose di formalizzare la mia richiesta. Così ho fatto e attualmente la mia situazuione è questa: la scuola in cui sono utilizzata ha chiesto per iscritto e per ben due volte alla scuola in cui sono entrata in ruolo nel 2000, di spedirle tutti i miei documenti, dopo però aver inserito tutti i miei servizi pre-ruolo che non sono pochi, anzi.... La scuola di vecchia titolarità, l'ITIS Vallauri di Velletri non ha ancora risposto e non risponde con sicurezza nemmeno alle mie richieste telefoniche di chiarimento, trascinando la situazione non capisco perchè. Quale potrebbe essere la mia seconda mossa? Rivolgermi ad un legale forse?

Certo.

Gentile Prof. Santoro, sono un RSU e Le scrivo per sottoporLe questo problema: nella nostra scuola la Dirigente e le altre due RSU hanno firmato il contratto all'insaputa di tutto il personale scolastico. Ho chiesto come RSU di fare un'assemblea in orario di lavoro ma la Dirigente non l'ha autorizzata perchè bisogna essere almeno in due RSU. Il personale della scuola ha raccolto le firme per chiedere a maggioranza di poter fare un'assemblea e discutere del contratto firmato ma sia la dirigente che le altre due RSU non ne vogliono sentir parlare. Quali vie possiamo ancora tentare per vederci riconosciuti il diritto di poter fare un'assemblea d'Istituto in orario di lavoro?

Faccia convocare la riunione da una organizzazione sindacale rappresentativa del comparto.

Gentile Prof. Santoro, la nostra dirigente si rifiuta di fare le lettere di incarico al personale della scuola impegnato in progetti d'Istituto così come prevede l'art. 18 del Contratto d'Istituto e cioè "Il dirigente attribuisce gli incarichi al personale della scuola mediante lettera d'incarico specificando l'attività da svolgere e il numero delle ore. Questo al fine di evitare contenziosi per il pagamento". Nonostante i ripetuti solleciti verbali e scritti e nonostante che molti docenti abbiano svolto già il proprio lavoro la dirigente continua a non voler fare le lettere. Cosa possiamo fare?

Rifiutarsi di svolgere le prestazioni aggiuntive, per esempio.

Desidererei conoscere quale normativa tutela la maternità, dall'interdizione anticipata all'astensione facoltativa.

Il d. l.vo 151/2001.

Egregio Dr. Santoro, sono docente di ruolo a tempo indeterminato, ma dopo aver svolto l'anno di prova ho chiesto di essere posta in aspettativa senza stipendio per poter svolgere una assegno di ricerca della durata di quattro anni. Il Dirigente scolastico però sostiene che dopo tre anni di aspettativa devo rientrare a scuola, è vero?

Non mi risulta.

Ed inoltre vorrei sapere se gli anni di assegno di ricerca sono validi ai fini pensionistici e di TFR.

Sono a tutti gli effetti equiparati a servizio prestato nella scuola.

Salve, sto realizzando un opuscolo informativo riguardante l’Obbligo Formativo, ma vista l’entrata in vigore degli ultimi decreti del 24 marzo 2005 (alternanza scuola-lavoro e diritto dovere) mi sono nati alcuni dubbi riguardo la momentanea situazione delle cose. Con l’entrata in vigore dell’Articolo n. 68 della Legge 144/del 1999, il quadro delle cose era chiaro, l’Obbligo Scolastico era stato innalzato fino a 15 anni, dopo tale anno lo studente aveva a disposizione tre percorsi per assolvere un altro obbligo, l’Obbligo Formativo; la Scuola, l’Apprendistato  e la Formazione Professionale. Dopo la Riforma Moratti le cose sono un po’ cambiate, si parla di Diritto Dovere all’Istruzione e Formazione fino al 18° anni di età, si può cominciare il Primo Ciclo Scolastico (l’Obbligo Scolastico è ora abbassato a 14 anni) già a 5 anni e mezzo – 6 ed arrivati alla soglia dei 13 anni e mezzo - 14 si può decidere se continuare nel sistema dei licei o della formazione professionale. I miei dubbi sono questi: è giusto continuare a parlare di Obbligo Formativo o si deve usare la terminologia Diritto Dovere all’Istruzione e Formazione?

La seconda che hai detto.

Assolto l’Obbligo Scolastico dai 14 ai 18 anni lo studente entra nel Sistema Integrato Istruzione – Formazione Professionale, però in realtà dai 14 ai 15 anni che scelte può prendere? Scartando l’Apprendistato (servono 15 anni), l’Alternanza Scuola-Lavoro (definito dall’ultimo decreto dai 15-18 anni) e a questo punto penso pure anche i Contratti di Formazione Professionale (una volta definiti anche nel periodo di tre anni, dai 15 ai 18) mi sembra che in realtà le scelte si limitato solo al proseguire la formazione nella scuola oppure l’Obbligo Formativo che viene citato come Ridefinito e Ampliato è cambiato in termini di arco di anni (per esempio quello del secondo ciclo 14-18 al posto del vecchio 15-18) o tipologie di assolvimento?

Non resta che proseguire la formazione nella scuola, rebus sic stantibus.

Per sintetizzare il tutto vorrei capire se l’Obbligo Formativo in questa Rivoluzione dei Cicli è stato modificato o è sempre lo stesso? Se è stato modificato quale sono le variazioni? (l’unica che ho notato è stato inserimento dell’alternanza scuola lavoro, quindi ora i percorsi sono 4 e non più 3)

Appunto.

Ci si deve ancora riferire alla vecchia Normativa, quindi alla 144/del 1999, o questa è ormai obsoleta?

E' obsoleta.

Sono un'insegnante precaria con contratto fino al 30/6/2005. Attualmente, al terzo mese di gravidanza, mi trovo in interdizione anticipata: all'ispettorato del lavoro della mia città, Palermo, mi hanno che ho l'obbligo di reperibilità anche al di fuori delle fasce orarie! Poichè a me sembra una grande sciocchezza, vorrei sapere se l'informazione datami è esatta e se nell'ambito di uno stesso periodo (in questo caso 30 giorni) il medico fiscale può venire più di una volta.

Una tantum.

Spett.le Educazione Scuola, in una scuola vi è incompatibilità tra la carica di componente RSU e terminale sindacale o rappresentante di organizzazioni sindacali di categoria, operanti in ambito provinciale, firmatarie il C.C.N.L.?

L'accordo quadro non sancisce questa forma di incompatibilità.

Gent.mo dott. Santoro, sono assistente amministrativa in un Istituto Comprensivo  e componente RSU desidero chiarimenti sul fondo d’istituto: i componenti della Commissione Elettorale dell’Istituto possono partecipare al fondo? I nominativi sono stati designati dal Collegio de Docenti e poi portati a ratifica del Consiglio d’Istituto

Sì.

La segretaria del Consiglio d’Istituto può partecipare al fondo? Premetto che è docente dell’Istituto.

No.

Se la festa patronale capita di domenica, gli alunni possono recuperarla in altro giorno?

No, a meno che così non decida il consiglio di istituto.

Gentili Signori, sono un Consigliere d'Istituto di un Circolo Didattico di Roma e vorrei, se possibile, alcune informazioni circa la stesura dei verbali delle riunioni di Consiglio d'Istituto. In particolare sulle modalità di stesura e di approvazione, infatti attualmente la prima scrittura del verbale è effettuata a matita su una minuta, che poi viene letta all'assemblea per una sommaria approvazione. Ma la stesura definitiva viene effettuata in un secondo momento e non è sottoposta a nessuna approvazione ufficiale, prima della divulgazione. Avrei dunque necessità di sapere quali sono i termini di legge (ed eventualmente gli articoli da poter citare a sostegno) che regolano la materia per poter ottenere procedure corrette di lettura ed approvazione. Grato se vorrete esprimermi un vostro parere invio i più cordiali saluti.

Il verbale va approvato nella sua versione definitiva, non in quella provvisoria. Non serve il conforto di alcuna legge per esigerlo. Basta il semplice buon senso.

Gentilissimo dott. Santoro, le scrivo per chiederle se con il distacco sindacale si mantiene comunque il punteggio del servizio anche se si svolge il proprio servizio in una regione diversa da dove si vuole avere il distacco sindacale?

Sì.

O meglio sono in servizio presso la provincia di Padova e la mia sindacalastica di Ravenna (SNALS) mi ha chiesto se voglio chiedere il distacco sindacale totale.. però nella provincia di Ravenna. Posso avere il distacco a Ravenna e continuare a maturare il servizio a Padova?

Sì.

Mi sembra così strana questa cosa, perchè io sapevo che il distacco poteva eesere chiesto al massimo nella regione di servizio e non in altra.

No.

Egregio Dott. Santoro, ho già usufruito una volta del suo prezioso aiuto ed eccomi di nuovo qua per avere il suo parere. Sono un'insegnante di matematica assunto a tempo indeterminato con decorrenza dal 1/9/2004. Sono entrato in servizio il 17/12/2004 perchè ho usufruito di un congedo per motivi di studio. In questo mese sono usciti i bandi per un posto di ricercatore in formazione per la mia area di interesse (didattica della matematica). Il posto di ricercatore in formazione è una figura nuova nell'Università e quindi non legiferata: non è un ricercatore a tempo indeterminato (il contratto è di durata triennale) ma semmai si avvicina di più all'assegnista di ricerca (ma non è equivalente ad esso). Volevo chiederle se partecipando al concorso e vincendolo posso usufruire dell'aspettativa o del congedo.

Ritengo di sì.

VORREI SAPERE I COMPITI DA SVOLGERE COME ASSISTENTE TECNICO AREA AR19

Quelli previsti dal CCNL.

Caro Santoro, provo anch'io a farle qualche domanda nella speranza di una rapita risposta. Se dovessi avere un'interdizione al lavoro per maternità anticipata, non posso muovermi da casa, oppure potrei recarmi anche all'estero in vacanza?

Potrebbe muoversi.

Nel caso prendessi in seguito l'aspettativa per raggiungimento del coniuge all'estero per quanto tempo potrò usufruirne?

Per tutto il tempo che occorre.

Potrò lavorare nella mia patria di adozione?

Patria di adozione? Seguire il marito all'estero non permette la naturalizzazione e nemmeno il riconoscimento della cittadinanza.

Devo darne comunque comunicazione alla mia Dirigente scolastica per verificare che non ci sia incompatibilità?

Comunicare che cosa?

Carissimo Pino, vorrei chiederti se nel contratto fism (sono insegnante a tempo inderminato in una scuola materna) l'astensione in interdizione anticipata per maternità è pagata al 80%o al 100%?

Al 100%, I suppose, visto che così prevede la legge.

L'astensione obbligatoria invece?

Idem.

Gent.mo Prof. sono una DSGA-studente universitario ed ho necessità di assentarmi per motivi di studio nei prossimi mesi di giugno e luglio per preparare gli esami. Sono indecisa se chiedere aspettativa per motivi di studio o ricorrere ad una parte dell'anno sabbatico perché non so quale mi conviene, se per esempio è prevista, per entrambi i casi, la prosecuzione della contribuzione a mio carico.

Sì, in entrambi i casi.

Sono un dottorando di ricerca senza borsa. C'è molta disinformazione sui diritti dei senza borsa. Vorrei chiederle, detto molto semplicemente, quale possibilità hanno i senza borsa di essere remunerati. Ovvero che cosa, l'Università predispone per i senza borsa al fine di far loro guadagnare qualcosa ed integrare così la loro situazione economica (noi infatti non percepiamo alcunchè ma dobbiamo anche pagare una tassa annuale di iscrizione al dottorato). Grazie.

I senza borsa hanno diritto a percepire la retribuzione dall'amministrazione scolastica, qualora da essa dipendenti.

Al fine di installare il rilevatore automatico delle presenze per il personale ATA, si richiede cortesemente la normativa che ne rende obbligatorio l'uso al solo personale ATA. Inoltre, onde evitare eventuali contenziosi sindacali, si prega gentilmente di evidenziare sentenze o similari che ne rafforzino la legittimità.

L'autonomia consegna ad ogni singolo istituto la responsabilità di decidere nel merito, magari coinvolgendo la RSU d'istituto, come è giusto che sia se si vogliono intrattenere corrette relazioni sindacali.

Inviate le vostre richieste a:
Mail.gif (4196 byte)RSU@edscuola.com
 
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