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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/56
Domande e Risposte sulla RSU

Sono un dirigente scolastico della provincia di Catania e desidero sapere se di una visita ispettiva richiesta alla Direzione Generale Regionale per un docente si debba obbligatoriamente informare anche l'interessato (incompatibilità ambientale).

Secondo me sì.

SPETT. SANTORO CHI VI SCRIVE E UN SEMPLICE COLLABORATORE SCOLASTICO STABILMENTE PRECARIO DAL 1998. HO CHIESTO AL REFERENTE DEL NOSTRO DSGA UN GIORNO DI FERIE PER MOTIVI FAMILIARI E PRECISAMENTE IL 08/09/05. IL QUALE ME LO RIFIUTAVA CONDICENTO CHE NON L'AVEVO ANCORA MATURATO, IL SOTTOSCRITTO GLI AFFERMAVA CHE AVENDO ISTAURATO UN CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO (36 GIORNI) POTEVA ANTICIPARE SENZA PROBLEMI LA MIA RICHIESTA. CHIEDO GENTILMENTE SE PUO RISOLVERE QUESTO DUBBIO, CHI HA RAGIONE. CORTESEMENTE LA RINGRAZIO. TENGO A PRECISARE CHE DOPO, IL DSGA LA ACCORDATO CONDICENTO DI AVERE FATTO UNO SRAPPO ALLA REGOLA.

"Condicento" che ha ragione lei.

Carissimo Pino Santoro, nel mio Istituto c’è disponibile uno spezzone orario di 5 ore che può essere assegnato ai docenti di ruolo. Visto che tutti e tre i docenti di quella materia hanno effettuato la richiesta di quello spezzone a chi dei tre deve essere assegnato? A chi spetta?

Decide il dirigente.

Vorrei porre i seguenti quesiti: se nel Consiglio d'Istituto sono decaduti sia il Presidente che il vicepresidente (i figli si sono diplomati), chi deve convocare il Consiglio stesso?

Il dirigente scolastico.

Inoltre, nella prima riunione si dovrà procedere solo alle sostituzioni dei membri mancanti?

La surroga viene disposta con decreto firmato dal dirigente scolastico.

Gent.issima Redazione, mi trovo per la prima volta quest'anno ad assumere il ruolo di collaboratore-vicario di un Preside di un Istituto Comprensivo. Sapete consigliarmi un vostro link ove ottenere tutte le informazioni circa i diritti-doveri di tale figura professionale?

Lei opera sulla base di una lettera di incarico nella quale devono essere specificate le funzioni delegate. Tutto qui.

Gent.mo Prof. Santoro, vorrei cortesemente conoscere il suo punto di vista circa l'attribuzione della funzione tutoriale nella scuola primaria. Qual è la normativa di riferimento? Il mio Dirigente, per il secondo anno consecutivo, sta ricorrendo alla graduatoria d'istituto, le premetto che tale criterio non è stato approvato dal Collegio dei docenti. Come se non bastasse le colleghe con più punteggio vogliono ricorrere al suddetto criterio anche per l'attribuzione delle discipline da accorpare per la prevalenza. Una collega che l'anno scorso non ha ottenuto la funzione tutoriale per motivi di graduatoria (era ultima), può lasciare la classe con cui ha lavorato come laboratorista e rivendicare una 1^ come tutor? Mi chiedo che valore abbiano le risorse professionali (titoli culturali, esperienze pregresse significative), la continuità, la capacità di relazionarsi positivamente con gli altri docenti dell'équipe pedagogica e con le famiglie degli alunni... Gli insegnanti "più giovani" per quanto tempo ancora dovranno accontentarsi degli avanzi? E' indubbio che in circostanze simili verranno meno l'entusiasmo e la motivazione. Non trova?

Non esiste il tutor morattiano, dal momento che il CCNL della scuola non lo contempla.

Sono una dipendente part-time verticale di 18 ore su 3 giorni. Quanti giorni di ferie e di festività soppresse ho diritto?

Ha diritto a 16 giorni di ferie ed a 4 giorni di festività soppresse.

Ho diritto anche ai 6 giorni di ferie durante l'attività scolastica?

Gli ATA non hanno gli stessi vincoli che ha il personale docente circa la fruizione delle ferie.

Gentilissimo signore, vorrei sapere, sono un tecnico di laboratorio di fisica di un liceo scientifico, fino a quante ore di didattica possono chiedermi?

24.

Gent.mo prof. Santoro, sono una docente con contratto part time verticale con 10 ore settimanali su tre scuole. Dal momento che le ore previste per collegi, programmazioni, incontri, ecc. devono essere effettuati in misura proporzionale all'orario di servizio devo fare il calcolo sulla base delle ore che ho in ciascuna scuola o è sufficiente che espleto le ore in unica scuola che è quella principale?

La prima che hai detto.

Devo presentare una specifica domanda per usufruire dell'esonero relativo? o è sufficiente annotare i vari incontri e presentare al momento opportuno il resoconto delle ore effettuate e far presente che sono esonerata per le successive?

Spetta alla scuola programmare le tue presenze.

Se gli incontri avvengono nei pomeriggi dei giorni in cui non sono impegnata in attività scolastica ovvero al di fuori dei tre giorni di scuola scelti, devo comunque essere presente?

No.

Gentile signor Santoro, sono docente di ruolo nella scuola elementare e sono perdente posto ma ho ottenuto il trasferimento su posto di lingua inglese nei pressi del mio paese; quando mi sono recata nel circolo di nuova titolarità per la presa di servizio non ho avuto la possibilità di scegliere le sedi di mio gradimento perchè mi è stato riferito che le stesse sedi spettavano per continuità alla collega giunta nello stesso circolo in seguito ad assegnazione provvisoria per due anni consecutivi (2004-05 e 2005-06) e in possesso di agevolazioni per la L. 104/92 art. 33. Inoltre mi è stato riferito che la "continuità" era uno dei criteri stabiliti all'inizio dell'anno in sede di contrattazione di Istituto. I quesiti che volevo porle sono questi: la precedenza nella scelta spetta alla collega che è giunta nel circolo in seguito ad assegnazione provvisoria oppure a me che sono stata trasferita come perdente posto?

Dipende da quello che stabilisce il contratto di scuola.

Per il successivo anno scolastico, al ritorno della titolare (al posto della collega in assegnazione provvisoria) la quale comunque non ha preso servizio per il corrente anno scolastico in quanto assegnataria altrove, per effetto dello stesso criterio della "continuità" , dovrò continuare ad insegnare nelle stesse sedi assegnatemi per quest'anno che non sono di mio gradimento e che, peraltro, sono più distanti dal mio luogo di residenza? E, inoltre, non potrò mai avere la possibilità di scegliere altre sedi dello stesso circolo?

Veda la risposta precedente.

Salve, scrivo per conto di mia mamma che è un'insegnante di scuola elementare statale. A causa di un tappeto bagnato all'interno della scuola, una mattina è scivolata e si è rotta il polso. Ovviamente è stata messa in infortunio sul lavoro. Ora il gesso gli ha provocato il tunnel carpale e sta facendo parecchi controlli per vedere come risolvere la faccenda, ancora non sa se dovrà subire un'operazione oppure no. Può chiudere l'infortunio ed eventualmente riaprirlo se dovesse essere operata?? Quanto tempo ha una volta chiuso, per poterlo riaprire?? Da chi possiamo avere delucidazioni in proposito se la scuola non sa a chi farci rivolgere ma soprattutto non sa rispondere???

Si rivolga ad uno sportello dell'INAIL.

Sono una docente di scuola materna statale alla quale il dirigente scolastico, nello scorso anno scolastico, ha imposto, nella giornata di sabato, di prestare servizio anche in assenza di alunni. Aggiungo che solo 8 genitori avevano chiesto il funzionamento della sezione nel giorno di sabato. Le chiedo se questo è legale e se la circolare 235 è stata superata o cambiata, grazie.

La scuola è autonoma nell'organizzare il servizio, per cui le vecchie circolari contano poco. E' chiaro che il dirigente non impone alcunché, ma rispetta le decisioni che a riguardo vengono assunte dagli organi di governo della scuola.

Caro Pino avrei bisogno di una informazione: ho fatto il passaggio di cattedra dalla classe 47A alla classe 49A devo fare l'anno di prova?

Sì.

Mi sembrava di aver letto che l'anno di prova dovessero farlo solo coloro che avevano effettuato un passaggio di ruolo.... mi sbaglio?

I 180 di servizio li devi garantire anche tu.

Gentile Signor Pino Santoro, è legittimo fare la convocazione e assegnare le classi ai docenti il 18 luglio 2005 per l'anno scolastico 2005/2006?

No.

L'assegnazione delle classi, sentiti i criteri del consiglio d'Istituto e le proposte operative del Collegio dei docenti, non viene fatta sempre agli inizi dell'anno scolastico al quale si riferisce?

Appunto.

Gentilissimo Prof. Santoro le chiedo se, avendo ottenuto il passaggio per mobilità alle superiori dopo un ruolo di sei anni alle elementari (per vittoria di concorso ordinario) e due di pre ruolo (da incaricata annuale) al superiore, quali anni mi saranno riconosciuti ai fini economici nella nuova ricostruzione di carriera. Grazie per la sua cortesia. Le chiedo di inviare risposta, se possibile, anche a questo indirizzo di posta.

Il ruolo elementare viene computato per intero solo i primi quattro anni, i rimanenti invece valgono due terzi.

Gentilissimo Pino, "aiuto, aiuto" questo grido per noi "incompetenti" nella scuola vige sempre. La domanda è: sono una docente elementare di ruolo, che a seguito di trasferimento è stata assegnata a Sutri (Vt), non contenta ho richiesto l'assegnazione provvisoria al Centro Educazione per adulti - sede carceraria di Viterbo e sono stata accontentata; fino a qui tutto bene e molto lineare, ma ..... dovendo fare una variazione delle coordinate bancarie per l'accredito delle competenze mensili (stipendio) nasce il problema. Il Centro EDA mi dice che amministrativamente dipendo da Sutri (e mi sembra corretto) e non vuole trasmettere la richiesta e Sutri invece prima mi dice che la richiesta di variazione di accredito dello stipendio alla direzione provinciale del Tesoro la deve fare il Centro EDA e poi a "bocca storta" accetta di evadere la pratica. Ora volevo sapere da chi dipendo amministrativamente e chi dovrà comunicare le mie eventuali variazioni amministrative?

Dalla scuola a cui il CTP è collegato amministrativamente.

Egr. Dott. Santoro, sono un'assistente tecnico di ruolo, che nell'anno scolastico 2004/2005 sono stata in astensione facoltativa fino al 19/12/04 e in allattamento con riduzione oraria fino al 15/04/05. Da contratto integrativo d'istituto erano state stabilite delle chiusure per prefestivi pari a circa 50 ore da recuperare con straordinari di almeno 30' al giorno. Rientrando perciò a Dicembre mi trovavo nella situazione di dovere recuperare la totalità del monte ore o in alternativa mi avrebbero tolto giorni di ferie. Ho cominciato da Gennaio così ad effettuare i recuperi giornalieri fino a termine lezioni. Si precisa che non mi è stato comunicato alcun ordine di servizio e di orario, non mi sono state sollevate obiezioni, da parte dell'amministrazione, né a fine mese né mai. Ho prodotto domanda di ferie e recuperi (70 ore) in data 25/05/2005 manifestando così la volontà di andare in ferie da metà luglio a fine agosto circa. Non ho ricevuto alcuna comunicazione in merito fino al 02/08/05, giorno in cui mi è pervenuto l'avviso di ricevimento di raccomandata e quindi ne ho preso comunicazione in data 04/08/2005, dove mi si informava che dal conteggio effettuato dall'amm.ne le ore di straordinario riconosciute erano solo 7, dato che in regime di allattamento non potevo effettuare ore eccedenti. Inoltre mi veniva comunicato di dover rientrare in servizio in data 25/08/2005. Ho motivo per fare ricorso visto che l'amministrazione non ha svolto la funzione di controllo né di informazione? Non trova Lei che io mi trovi a pagare lo scotto per non aver potuto fruire dell'allattamento a pieno e tantomeno pari trattamento con i miei colleghi? La ringrazio sin d'ora se vorrà cortesemente rispondermi data la complessità della domanda.

Non so dove sia scritto che lei non poteva effettuare ore eccedenti. Questa davvero è la prima volta che la sento.

Sono un'insegnante di sostegno di scuola primaria, ho un posto di 12 ore in una scuola e 8 ore in un'altra scuola. Potrei anche prendere 6 ore che una mia collega mi cede perchè deve allattare; solo che farei 26 ore e so che non è possibile vero?

Vero.

Se la mia collega mi lascia solo 4 ore potrei prenderle arrivando così a 24 ore?

Sì.

La legge lo consente?

Sì.

Sono un'insegnante di scuola materna statale alla quale il dirigente, lo scorso anno scolastico, ha imposto di prestare servizio nella giornata di sabato anche in assenza di alunni (gli iscritti erano 8). Vorrei sapere se questo è legale e quali sono le condizioni per il funzionamento nella giornata di sabato visto che il dirigente sostiene che dipende da lui.

L'orario di funzionamento delle scuole dipende dalla delibera del consiglio di circolo o di istituto.

Vorrei sapere se negli istituti professionali vige ancora la disposizione riguardante le cattedre di matematica e di italiano che nel biennio dovrebbero essere di h14+4 di approfondimento per italiano e h16+2 di approfondimento per matematica o se con il nuovo contratto devono anch'esse essere portate a 18h e se quindi eventualmente il docente può rifiutare di completare l'orario cattedra con l'approfondimento se vi sono ore curricolari a disposizione.

Secondo me non è venuta meno questa disposizione.

SONO UN INSEGNANTE A TEMPO INDETERMINATO DI SCUOLA PRIMARIA CON 24 ANNI DI SERVIZIO NELLO STESSO PLESSO. QUEST'ANNO HO OTTENUTO IL TRASFERIMENTO IN UN'ALTRA SEDE DI ALTRO COMUNE. VORREI SAPERE SE MANTENGO IL PUNTEGGIO DI TRASFERIMENTO E COME FUNZIONA IL PUNTEGGIO DELLA CONTINUITA' DIDATTICA NELLA NUOVA SEDE.

Se l'istituto è lo stesso lei mantiene il suo punteggio sia di serviziào che di continuità.

Gentile Pino, sono un'insegnante di scuola superiore e vorrei un'indicazione utile a risolvere il mio problema. Devo partecipare ad un matrimonio che si terrà in Messico il 14/1/2006. Ciò significa che non potrò essere a scuola prima del 17. Tra le vacanze di Natale e il 16 ci sono ben 6 giorni di effettivo servizio, di cui 4 in una scuola e 2 in un'altra. Come coprirli? Motivi di famiglia? Festività soppresse? Aspettativa senza assegni?

Ne parli con il suo dirigente.

Gentile Signor Cillo, sono un'insegnante comandato presso un IRRE. Può rispondermi alla seguente domanda: 'Il personale comandato che appartiene al comparto scuola non ne muta la natura giuridica, ma perchè è obbligato a prestare servizio per 36 ore settimanali? Il CCNL non recita in alcun punto che il personale docente sia obbligato a prestare servizio per 36 ore settimanali. I Dirigenti Scolastici sono tenuti a vidimare il tesserino come gli altri ricercatori o no?

Chi è distolto dagli obblighi di insegnamento lavora 36 ore e non 18. Si fidi, funziona proprio così. Infatti anche i coloro che sono utilizzati in altri compiti per motivi di salute, pur non perdendo lo status di docente, lavorano 36 ore e non 18 alla settimana.

Non so se è normale dopo tanto parlarne, che negli uffici, nelle scuole, nelle aule non si fuma!!! Ma tutto questo non esiste nella mia scuola, perchè ognuno fa quello che gli pare. Non posso permettermi di dire di non fumare nemmeno nel mio ufficio della scuola, perchè già qualcuno mi ha mandata a quel paese, un'altro mi ha chiesto se per caso facevo la spia, un altro mi ha soffiato il fumo in faccia: era il dirigente scolastico. Non è che sono scema è solo mancanza di rispetto verso gli altri e verso la legge. COSA DEVO FARE????????????????

La spia, naturalmente.

Gent.mo Prof. Santoro, gradirei venire a conoscenza dei doveri di servizio di un insegnante con contratto part-time, e più precisamente quante ore oltre alle 11 + 1 deve svolgere, quali riunioni sono obbligatorie, quali invece al 50%.

Gli obblighi collegiali vanno conteggiati in pro-quota. Tutto qui.

Salve! Ho un quesito un po' particolare sulle responsabilità della conservazione del materiale didattico a cui spero possa darmi una risposta. Una scuola ordina ad una ditta 5 oggetti inventariabili di un certo valore. La ditta consegna il materiale; il dirigente dei servizi amministrativi firma la consegna e ordina il pagamento, poi prende in custodia il materiale e lo chiude nel suo ufficio; nessun altro lo vede o lo tocca. Dopo un po' di tempo un insegnante di laboratorio afferma di aver chiesto tutto il materiale al DGSA; riscontrando che 2 oggetti non gli sono stati consegnati, in quanto responsabile del laboratorio a cui questo materiale è destinato, dice di aver informato a voce il DGSA e inviato una e-mail alla ditta dichiarando appunto che mancano 2 oggetti: la ditta non dà risposta. Ad una verifica successiva, il materiale risulta effettivamente mancante: il DGSA dice di averlo dato all'insegnante che ne aveva fatto la richiesta, l'insegnante afferma di non aver ricevuto nulla. Non risultano denunce di furti o smarrimenti da parte di nessuno. Domanda: chi è il responsabile dello smarrimento? È prevista una qualche forma di indennizzo per lo smarrimento di questo materiale di un certo valore o noi insegnanti dobbiamo rassegnarci alla sua definitiva perdita? Vi è una normativa a cui il dirigente scolastico (che finora si è tenuto fuori dalla questione) può fare riferimento ? Grazie infinite!

Secondo me vi è una evidente responsabilità del DSGA.

Gentile redazione, sono docente di esercitazioni pratiche di ruolo non in coodocenza con cattedra di 18 ore in un IPSIA. Ho richiesto in quest'anno scolastico l'assegnazione di 1 ora di approfondimento nella mia classe, ma il Dirigente Scolastico ha negato a priori a tutti gli ITP la possibilità di ottenere tale ora. Ho chiesto chiarimenti al DS ma è stato evasivo. Vi chiedo cortesemente se esiste normativa in merito per dimostrare se esiste un abuso di potere.

L'approfondimento lo decide il consiglio di classe, non il preside.

Sono una mamma lavoratrice. L'anno prossimo a settembre la mia bambina andrà in prima elementare. Nella scuola del nostro paese (in provincia di Bergamo) però vige l'orario scolastico impostato sui 6 giorni settimanali. Premesso che ci sia un numero di genitori che preferiscano l'orario scolastico distribuito sui 5 giorni, volevo sapere: se era possibile richiederlo e ottenerlo e se in questo senso la legge Moratti viene incontro alle esigenze reali di genitori lavoratori.

La Moratti non viene incontro a nessuna esigenza, che non sia quella di dirottare i finanziamenti pubblici verso la scuola privata.

Quale è il numero minimo di genitori che ne devono fare richiesta.

Ne parli con il dirigente dell'istituto. Oggi infatti la scuola è autonoma nell'organizzazione del servizio scolastico.

Salve, sono un'insegnante elementare. Cortesemente, vorrei chiedere un'informazione. A chi spetta compilare le cedole librarie dei bambini, visto che da quest'anno il comune non se ne occupa più? Spetta a noi insegnanti? Esiste qualche riferimento normativo per documentarmi?

Spetta alla segreteria della scuola.

Spett.le redazione, ho da porle un quesito: il CCNL già da qualche anno ha apportato modifiche per quanto concerne i Collaboratori del Preside. Il D.S. nomina due collaboratori tra i suoi docenti. Io chiedo: esiste una gerarchia tra essi? Quello che una volta era il Vice-Preside, oggi che tipo di nomina deve ricevere, per poter eventualmente vedersi riconosciuto la funzione di vicario valida ai fini del punteggio nei concorsi a preside e nelle domande di incarico di preside? Se potesse indicarmi con chiarezza eventuali art. di legge e/o altro che chiarisca questo punto.

Art. 25, comma 5 d. l.vo 165/2001.

Salve! Sono un'insegnante di scuola primaria che fino allo scorso anno viveva solo a parole la riforma Moratti, poiché poco importava al dirigente se ciò che era scritto sui mille registri fosse realizzato davvero. Ora abbiamo un nuovo dirigente, che al contrario ci ha "obbligato" ad iniziare a lavorare sul serio e aspettavo questo da tempo! Vorrei propormi come funzione strumentale, ma purtroppo nella mia scuola da secoli sono solo tre le insegnanti che pretendono di esserlo e danno "suggerimenti" al collegio per essere rielette ogni anno. Insomma i quesiti che vi pongo sono questi:
- vorrei avere ancora più chiari diritti e doveri della funzione strumentale,
- ci sono indicazioni precise ministeriali sul numero di funzioni strumentali nella scuola?
- ci sono titoli necessari per proporsi?
- si può proporre al collegio di essere funzione strumentale di una nuova area mai presa in considerazione negli anni precedenti?

La materia è regolata dall'art. 30 del CCNL.

Sono R.S.U. in un Istituto Comprensivo e nella scuola primaria dove io insegno la flessibilità è stata sempre distribuita a pioggia con un assegnino di 30 euro pro-capite. Su richiesta del Dirigente, lo scorso anno è stato presentato un progetto a cui hanno partecipato per sorteggio 10 docenti, ed è stata stabilita una turnazione, per cui in tre anni tutti dovrebbero percepire circa 200 euro lordi. Il problema è qui che i colleghi ufficiosamente si sono organizzati a non svolgere alcuna attività, in quanto la flessibilità quando era distribuita a pioggia era assegnata su un disagio orario. Io non ho accettato tale situazione, perchè per me la presentazione di un progetto comporta l'espletamento delle 10 ore di insegnamento extra  previste. Poichè lo scorso anno non è stato presentato alcun calendario sulle ore da effettuare se non a fine anno, quest'anno io ho chiesto alla referente del progetto ai sensi della legge sulla trasparenza di concordare in collegio il calendario delle ore extra. Sono stata letteralmente mangiata, di voler controllare i colleghi, qualcuno si è offeso, perchè si è sentito chiamare ladro e il Dirigente ha detto che poichè il compenso percepito l'anno scorso e da percepire quest'anno è forfettario, i colleghi non sono tenuti a presentare un quadro orario sulle ore di insegnamento extra. Chi ha ragione? Ed io in qualità di R.S.U. ho il diritto di evidenziare il mio disaccordo su questa distribuzione illegale, per me, di fondi pubblici?

Lo faccia. Il problema è che lei rappresenta i colleghi e non il suo personale punto di vista, per cui convochi un'assemblea e si faccia dare un mandato esplicito a trattare la questione con il dirigente.

Sono il papà di un alunno che frequenta la seconda elementare in una scuola statale. Ho scelto di iscrivere, con scelta scritta, il figlio a questo istituto soprattutto per l'orario delle lezioni che prevede lo svolgimento delle stesse dai giorni del lunedì fino al sabato dalle 08.30 alle 13.00 con un rientro il martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00. Quest'anno, su richiesta della maggioranza dei genitori è stata fatta domanda (sembra accettata) di cambiare l'orario delle lezioni eliminando il sabato e facendo iniziare le lezioni del mattino un po' prima ed aggiungendo un secondo rientro. Vorrei in merito cortesemente il suo parere anche sulla base del mio ragionamento:
1) Ho scelto la scuola, come già detto, in base al tipo di orario
2) Nel distretto scolastico era l'unica scuola che prevedeva questo orario. Di conseguenza viene preclusa la possibilità di scelta anche ad altre famiglie
3) Il cosiglio d'istituto può deliberare il cambiamento anche in corso d'anno o deve effettuarlo prima?
4) Devo essere ufficialmente avvertito del cambiamento, compreso le motivazioni, perchè possa scegliere eventualmente di cambiare scuola?
5) I genitori che gìà dall'anno scorso richiedevano questo cambiamento non potevano iscrivere i loro bambini ad una scuola che non prevedeva il rientro del sabato?

La scuola è autonoma nell'organizzare il servizio scolastico, per cui non vedo ostacoli alla modifica che è stata apportata sulla base della prevalente richiesta dell'utenza.

Sono un insegnante elementare di ruolo, ho ottenuto il permesso delle 150 per il diritto allo studio per scrivere la tesi (discussione per novembre). Ho sempre comunicato gli orari senza avere in risposta un documento scritto che mi confermi la concessione. Devo averlo in mano prima di usufruirne o posso solo comunicare con domanda scritta segnandomi il numero di protocollo di ricevuta della mia richiesta? GRAZIE!

La prima che hai detto.

Buonasera sono un'insegnante elementare studentessa universitaria vorrei sapere quale decreto, circolare ecc...regola le 150 ore per il diritto allo studio, come possono essere gestite e altro, in quanto ho diversità di vedute con la mia dirigente. Sono un'insegnante e tempo determinato e l'anno scorso con un altro dirigente non ho avuto problemi per gestirmi queste ore. Adesso la dirigente sostiene che posso usarle solo per gli esami e andare in segreteria, mentre io so, e così ho sempre fatto, che si possono usare anche per preparare gli esami, quindi studiare a casa, poi il certificato dell'esame sostenuto giustifica queste ore. Per cui vorrei conoscere la circolare per mostrarla alla mia dirigente che mi crea problemi. Grazie.

Prenda visione del contratto integrativo regionale che disciplina questa materia.

Salve Pino. Ho un dubbio che sono certo mi aiuterà a chiarire: la mia futura moglie insegna su posto comune (quindi con contratto fino al 30 giugno 2006) sul sostegno in una prima classe elementare; avevamo già da tempo fissato come data del matrimonio il giorno primo luglio 2006, ovvero quello successivo alla scadenza del suo contratto. Ha diritto ai 15 giorni di permesso matrimoniale o dovrà andare a scuola fino al giorno 30 giugno?

Bella domanda. La data del matrimonio non può essere ricompresa nel congedo, per cui non penso lei possa rivendicarlo.

Sono un docente di ruolo di scuola superiore, scrivo per sottoporre alla Vostra attenzione un problema. Nella scuola dove insegno, per tre anni (questi ultimi) c'è stata la stessa disponibilità di ore eccedenti, io ne ho sempre fatto richiesta insieme ad altri colleghi e, ho/abbiamo sempre avuto la possibilità di farle. Quest'anno il Dirigente ci ha detto che gli spezzoni superiori a 6 ore (in effetti c'è un blocco di 8 ore in esubero), devono essere restituiti al C.S.A. che li dà a supplenza. Abbiamo dimostrato con "carta alla mano" che in realtà la legge (Circ. n. 235 del 28 marzo 2002) dice il contrario: "...le ore disponibili in corsi collaterali non utilizzate per la costituzione di cattedre orario sono conferite dai dirigenti scolastici, prioritariamente ai docenti di ruolo ai fini del completamento dell'orario d'obbligo. Gli spezzoni orari residui sono attribuiti in eccedenza, fino a 6 ore settimanali, agli insegnanti già impegnati con orario pieno, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato, che ne abbiano fatto richiesta". Ora di questo spezzone disponibile di 8 ore, io ne ho chieste 2 (e vado a 20 ore) e, un atro mio collega ne ha richieste 4 (e raggiunge le 23 ore). A questo punto, vorrei capirci un pò di più e chiedo a Voi spiegazione in proposito. Perchè queste benedette ore eccedenti non ci vengono date senza tante storie, come negli altri anni?

Le mando una nota che ho scritto al mio direttore generale regionale.

Gent.mo dott. Cillo, sono una supervisore sicsi (Campania). Dopo le solite peripezie per la riconferma sembra che questo incarico per molti passa come lavoro part-time. Le dico ciò perchè, nel momento di aver chiesto di usufruire delle ore di eccedenza, sia in sindacato che al CSA di competenza locale, mi è stato riferito, senza nessun riferimento normativo, che secondo il loro parere 'ciò' non è possibile. Le mie ricerche non hanno sortito miglior successo. Il mio D. S. non avrebbe nulla in contrario ad attribuirmele, ma vorrebbe essere confortato da un elemenmto normativo. Esiste?  

Non lo conosco.

Egregio dott. Dario Cillo, le scrivo poichè ricevo indicazioni contrastanti dalla scuola e dall'Asl in merito al certificato di sana e robusta costituzione, che risulta fra i documenti di rito che devo produrre per l'immissione in ruolo nella scuola. Essendo residente in Lombaria ed essendo la scuola in cui ho preso servizio in Lombardia, desidero sapere se devo allegare il cerificato di sana e robusta costituzione oppure no. Le Asl presso cui mi sono rivolta non lo rilasciano e non so a chi rivolgermi, Lei mi può cortesemente dare delle indicazioni in tal senso?

Serve un certificato rilasciato da un medico militare o dal medico provinciale o dall'ufficiale sanitario del Comune di residenza, dal quale risulti che il dipendente è idoneo allo svolgimento delle mansioni. Il certificato dovrà anche attestare l'effettuato accertamento sierologico previsto dall'art. 7 della legge 25 luglio 1956 n. 837.

Desidero cortesemente sapere se è ancora possibile inserire in prima elementare come "uditori" i bambini nati dopo il termine stabilito per la regolare iscrizione (31/03/2000)

No.

Caro Pino, sono una docente di scuola primaria: all'inizio dell'anno io e la mia collega abbiamo, secondo le nostre esigenze familiari e nel pieno rispetto della normativa, stilato il nostro orario settimanale di lezioni che prevedeva quattro giorni di turni fissi tranne uno a turni alternati: il lunedì. Il nostro Dirigente, però, ci ha imposto di cambiare con il venerdì il giorno di alternanza creandoci non pochi problemi. La mia domanda è: può farlo?

Certo.

Sono di ruolo sul sostegno dal 2000. Mia moglie è libera professionista. Ho una bambina nata il 01.01.2005 posso avere diritto alla riduzione d'orario? Se si in che quantità e per quanto tempo?

Veda gli artt. 39 e 40 del d. l.vo 151/2001.

Gent.mo prof. Santoro, sono una docente con contratto part time verticale con 10 ore settimanali su tre scuole. Dal momento che le ore previste per collegi, programmazioni, incontri, ecc. devono essere effettuati in misura proporzionale all'orario di servizio devo fare il calcolo sulla base delle ore che ho in ciascuna scuola o è sufficiente che espleto le ore in unica scuola che è quella principale?

La prima che hai detto.

Devo presentare una specifica domanda per usufruire dell'esonero relativo? o è sufficiente annotare i vari incontri e presentare al momento opportuno il resoconto delle ore effettuate e far presente che sono esonerata per le successive?

Parlane con i dirigenti.

Se gli incontri avvengono nei pomeriggi dei giorni in cui non sono impegnata in attività scolastica ovvero al di fuori dei tre giorni di scuola scelti, devo comunque essere presente?

Secondo me no.

Gentile signor Santoro, saprebbe dirmi quale è la normativa alla quale fare riferimento per l'insegnamento della Lingua Straniera nella scuola primaria? Sembra infatti regnare il caos sugli ore frontali, il numero delle classi, le disponibilità alle supplenze, il servizio mensa e così via. Ognuno dice la sua ritenendo che tutto possa essere interpretato in base all'autonomia dele singole scuole. Ma ci saranno pure delle circolari alle quali attenerci!

Io sto dalla parte dell'autonomia rispetto alla burocrazia delle circolari.

Gentile dott. Santoro, sono di ruolo nella classe A043 dal 2000 (e ho frequentato il corso di formazione e discusso la prevista relazione davanti al comitato di valutazione) e quest'anno ho ottenuto il passaggio di ruolo per la classe A051: vorrei chiederLe se, ancora una volta, dovrò scrivere la relazione e sottoporla al comitato di valutazione. La mia preside non ha dubbi, ma una mia collega, che l'anno scorso ha avuto lo stesso tipo di passaggio, non ha svolto alcuna relazione. Infatti mi ha detto che c'è una legge che regola la materia, ma non ne conosce gli estremi. La ringrazio per l'attenzione.

E' esonerata dal corso di formazione, ma non dagli altri adempimenti previsti per il superamento dell'anno di prova.

Qualcuno interpreta l´art. 33 del CCNL del 23 luglio 2003 escludendo la possibilità di accettare un incarico per la stessa classe di concorso in quanto l´articolo recita "....il personale docente può accettare, nell'ambito del comparto scuola, rapporti di lavoro a tempo determinato in un diverso ordine o grado d'istruzione, o per altra classe di concorso,.......". La mia interpretazione dell´espressione citata è estensiva rispetto a rapporti di lavoro a tempo determinato nella stessa classe di concorso o diversi grado di istruzione. Quale interpretazione dare anche a seguito della risposta al quesito fornita dall´ARAN? Ovvero l´art. 33 esclude la possibilità di accettare incarichi per la stessa classe di concorso nello stesso grado e ordine di scuole?

Secondo me sì.

Il contratto all'art. 4 afferma che l'assegnazione ai plessi è da effettuarsi con priorità per i docenti già titolari rispetto a quelli che entrano a far parte per la prima volta dell'organico funzionale di circolo: ma i docenti trasferiti d'ufficio sono da considerare "nuovi" e pertanto da considerare ultimi nonostante il "super punteggio"?

Sì.

Gent.mo prof. Santoro, La ringrazio soprattutto per la precisione e l'attenzione nel fornire risposte ai n/s quesiti. La risposta che mi diede in merito al quesito che Le posi sulla rinomina come Supervisore era come LEi mi indicava: grazie!

Prego.

Ora gliene porrò un altro del quale non riesco a trovare nessun riferimento normativo. Si tratta di ore di eccedenza di insegnamento da poter usufruire anche nel caso della funzione di supervisore presso l'Università. Mi sono rivolta a qualche sindacato di zona, ma non ho trovato risposte se non 'pareri'. Il D.S. non avrebbe niente in contrario ad assegnarmi le ore in eccedenza, ma desidererebbe un riferimento normativo. Credo che, visto il vuoto normativo, il D.S. ha la facoltà di nominarmi sulle ore in discussione. Cosa mi dice  Lei? Posso fare riferimento a qualche regolamentazione in merito? Come supervisore non ho compensi economici se non disagi: l'università dista da casa 100 +100 km. Mi si potrebbe dire: "dove c'è gusto non c'è p.. ecc", ma dopo quattro anni vorrei rientrare almeno con le spese, visto che sono monoreddito e con due figli studenti universitari a carico e non c'è stata nessun 'bonus' da parte della n/s SICSI. Le chiedo scusa per questo 'sfogo' poco elegante ed anche opportuno, ma avevo bisogno di scriverlo. Non ne tenga conto.

Nulla osta, secondo me, perché le venga data la possibilità di effettuare ore eccedenti. Il CCNL non lo vieta.

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