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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/72
Domande e Risposte sulla RSU

Stimato dott. Santoro, Le scrivo nuovamente per ricevere da Lei un parere che mi aiuti a fare luce su una questione che mi sembra controversa e che non sono riuscito a chiarirmi neanche consultando qualche sindacato, il Csa di Napoli, la segreteria della mia scuola. Sono un docente a tempo determinato con incarico annuale che è risultato vincitore di un concorso per dottorato di ricerca che è cominciato il 1 febbraio u. s. Inizialmente non avevo vinto la borsa, ma ora, per la rinuncia di alcuni colleghi, potrei usufruirne. Non so però se mi conviene. La valutazione è tuttavia subordinata alla possibilità o meno di usufruire del congedo straordinario o soltanto dell'aspettativa per motivi di studio: ne parlo come di due istituti diversi perché, se ho ben capito, il congedo straordinario non interrompe la maturazione del punteggio, né i contributi pensionistici, mentre l'aspettativa sì. Ho letto con attenzione la normativa riguardante il congedo straordinario per motivi di studio. Non mi è ancora chiaro, però, se tale congedo possa essere richiesto anche da un docente assunto a tempo determinato. L'art. 2 della legge n. 476 del 13 agosto 1984 concedeva ai dipendenti pubblici il diritto di avvalersi di un congedo straordinario per motivi di studio ai vincitori di una borsa di studio. La circolare n. 376 del 04/12/84 esclude, è vero, dai destinatari della norma i dipendenti pubblici «assunti precariamente per esigenze straordinarie e circoscritte nel tempo»: ma questa definizione può applicarsi ad un docente incaricato dal CSA, che lavora alle dipendenze del Ministero dell'Istruzione per nove-dieci mesi all'anno, tutti gli anni? O si riferisce a categorie professionali oggi scomparse (come i salariati)? L' art. 52 comma 57 della legge n. 448 del 28 dicembre 2001, modificando l'art. 2 della legge n. 476 del 13 agosto 1984, garantisce al non ulteriormente specificato «pubblico dipendente» il diritto di godere del congedo straordinario per motivi di studio anche se non sia vincitore di borsa di studio e di conservare il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza a lui spettanti. L'art. 52 comma 57 della legge n. 448 del 28 dicembre 2001, modificando l'art. 2 della legge n. 476 del 13 agosto 1984, garantisce al non ulteriormente specificato «pubblico dipendente» il diritto di godere del congedo straordinario per motivi di studio anche se non sia vincitore di borsa di studio e di conservare il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza a lui spettanti. D'altra parte, il CCLN 2002-2005 all'art. 18 comma 1 stabilisce il diritto all'aspettativa per motivi di famiglia anche per il personale docente a tempo determinato e nel successivo comma 2 afferma che «ai sensi della predetta norma il dipendente può essere collocato in aspettativa anche per motivi di studio, di ricerca o dottorato di ricerca». Certo, il dettato della norma non si distingue per chiarezza, ma sembra legittimo inferire che nell'accezione di «dipendente» siano compresi tutti i soggetti indicati nella «predetta norma», ai cui sensi si richiama il comma in questione; quindi anche i docenti a tempo determinato. Perché mai, infatti, costoro, inclusi nel comma 1, dovrebbero essere esclusi dal comma 2, che al precedente espressamente si richiama? La circolare ministeriale n. 120 del 4 novembre 2002, infine, ricava alcuni precetti fondamentali dalle ultime due leggi sopra citate, stabilendo che il congedo stroardinario non dipenda dalla decisione discrezionale del dirigente scolastico. Ora, vorrei sottolineare che nessuno degli interventi normativi citati, ad eccezione della sola circolare n. 376 del 04/12/84, esclude esplicitamente dal diritto di congedo straordinario il personale docente a tempo determinato, ma si riferisce genericamente ai "pubblici dipendenti", senza fornire ulteriori precisazioni sulla natura del loro rapporto di lavoro con l'ente pubblico presso cui prestano servizio. Sarei, pertanto, propenso a ritenere legittimo che anche un docente assunto a tempo determinato come il sottoscritto possa chiedere di usufruire del congedo straordinario per motivi di studio. A suffragare tale ipotesi, concorre anche l'ordinanza di un giudice del lavoro del Tribunale di Caltagirone che, in data 11/04/2005, accoglieva il ricorso di un docente a tempo determinato che si era visto rifiutare il congedo straordinario dal suo dirigente scolastico. Da ultimo, ho appena saputo che proprio nella scuola presso la quale sono attualmente in servizio un docente a tempo determinato ha chiesto ed ottenuto, qualche tempo fa, il congedo straordinario per motivi di studio. D'altra parte, sono a conoscenza di alcuni pareri, come quello di Mario Rossi, contrari all'estensione del congedo straordinario ai docenti non di ruolo. Qual è il Suo parere al riguardo?

La legge non discrimina, per cui la circolare conta poco.

Non è la prima volta che mi rivolgo a voi per avere chiarimenti e sempre siete stati molto esaustivi, per questo vi ringrazio. Questa volta l'argomento è "la non ammissione di un alunno di scuola primaria alla classe successiva". Vorrei sapere quali sono gli ultimi riferimenti legislativi che bisogna tener presente, volendo affrontare questo "problema" e quali criteri, anche a livello di Collegio, dovrebbero essere tenuti presenti. La ringrazio anticipatamente.

Va tenuta in considerazione la riforma Moratti.

Può Il consiglio d'istituto aumentare le tasse scolastiche per un anno già in corso?

No.

Sono un'insegnante di scuola secondaria di II grado. Vorrei sapere se è vero, come ho sentito dire, che l'incarico di funzione strumentale al POF può essere assegnato solo ai docenti di ruolo nell'istituto. Grazie.

Non è vero.

Sono insegnante a t. indeterminato in una scuola elementare. Ho goduto dell'astensione obbligatoria per maternità durante il periodo estivo. Posso godere delle ferie anno 2005 nel periodo febbraio 2006 o soltanto durante i periodi in cui l'attività scolastica è sospesa?

La seconda che hai detto.

Alcuni giorni fa la mia ragazzina che frequenta la prima media, torna da scuola con l'avviso che il giorno 9 febbraio 2006 c'erano i colloqui con i professori e la firma delle pagelle ma con un'altro avviso che gli alunni non potevano partecipare e così è stato, giovedì mi sono presentata a scuola con mia figlia, la preside all'entrata mi ha fermata, dicendomi che solo io potevo entrare. Gli ho fatto presente che non avevo nessuno a chi rimanerla visto che mio marito lavorava, non ha voluto saper niente e così sono stata costretta ad andarmene. E' possibile tutto cio' la preside lo poteva fare?

I presidi possono fare tutto, signora mia!

Salve, gentilmente volevo informazioni relativamente alle modalità di impugnazione di una delibera del Consiglio di Circolo o d'istituto in cui esprime parere negativo all'utilizzo delle palestre comunali in orario extra-scolastico. Più precisamente se sussiste una normativa successiva al D.M. 1° Febbraio 2001 n. 44 visto che all'art. 23 c. 2. Volevo sapere quanto è vincolante il parere motivato dato dal Consiglio di Circolo e cosa l'Ente Comunale può fare essendo il proprietario della palestra. Grazie.

La normativa di riferimento è quella da lei citata.

Su invito del D.S., in qualità di DSGA, mi accingevo a prendere parte come consulente della stesura del Programma annuale al Consiglio d'Istituto. Per non bloccare i lavori della seduta, ho lasciato il Consiglio, in quanto il Presidente ed uno dei membri erano ostili alla mia presenza, se non relativamente al punto dell'o.d.g. che riguardava il P. A. Volevo sapere se il comportamento del Presidente e del Consigliere è legale?

Se lei non fa parte del consiglio, ritengo che la sua presenza si possa giustificare soltanto come spettatore.

Preg.mo Prof. Santoro, mia moglie è supplente con contratto a tempo determinato (non di ruolo) nella scuola primaria. Attualmente sta seguendo il corso di specializzazione per insegnanti di sostegno, che si sta avviando alla fine, e deve quindi provvedere, oltre a seguire ancora il corso, a realizzare quella che sarà la tesina. La domanda è: in quanto supplente ha diritto a richiedere l'aspettativa per motivi di studio? (es. da ora fino ai primi di aprile). Le pongo il quesito in quanto il sindacato sostiene di no mentre alcune colleghe indicano dei riferimenti "normativi" (Art. 18 C.C.N.L. 24/07/2003, Art. 24 comma 1/bis e 2 CCNL 4/8/95 e Art. 49 Lettera H - CCNL 26/5/99 e Art 69 e 60 DPR 3/57 - Art.18 CCNL 2002/05). Nel ringraziarLa sentitamente per la sua disponibilità la saluto cordialmente.

Se ha la supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche sì.

Gentile prof. Santoro, avrei bisogno di conoscere il suo parere circa il numero di prove scritte necessarie per essere valutate in sede di scrutinio. Nello specifico: se un docente ha una sola verifica scritta di italiano, dovuta all'assenza dello studente ma al, tempo stesso, non fatta recuperare, per ragioni diverse all'allievo, come deve essere valutata, indipendendemente dal fatto che risulti positiva o negativa? C'èuna precisa norma nel contratto o altrove che obbliga il docente ha far svolgere almeno due prove per quadrimestre? Nel corso degli scrutini alcuni consigli di classe si sono comportati in maniera diversa rispetto allo stesso problema: alcuni, di fronte ad una sola prova, hanno deciso di non valutare ricorrendo al non classificato; altri hanno mediato tra scritto ed orale ed in presenza di un voto decisamente alto hanno assegnato solo la sufficienza. Le sarei molto grato se mi fornisse le indicazioni di legge e mi indicasse quali comportamenti sono da seguire.

Media di un congruo numero di prove. Se media dev'essere, una sola valutazione non è sufficiente. Quante devono essere le prove? Lo stabilisce ogni singolo istituto, e lo dovrebbe anche scrivere nel POF.

Egregio Pino Santoro, sono un docente di scuola secondaria di II grado, con contratto a tempo determinato di 9 ore settimanali fino al 30 giugno 2006. Ho già partecipato alle riunioni dei consigli di classe, degli scrutini di I Quadrimestre, ad un collegio, all'incontro scuola - famiglia, alle riunioni per materie, consumando, dal 30 gennaio, giorno di assunzione in servizio, ad oggi, ben 35 ore delle 40 annuali. Come devo regolarmi? devo partecipare a tutte le attività anche se ho soltanto 9 ore? devo chiedere la retribuzione per le ore eventualmente eccedenti le 40 annuali? Ho diritto a svolgere tali ore proporzionalmente al mio orario settimanale? Sono alla mia prima esperienza di insegnamento e vorrei dei chiarimenti, con riferimenti normativi, in modo tale che io possa farli presenti al D.S.

Veda l'art. 27 del CCNL.

Ciao Pino, esiste un solo ragionevole motivo extracontrattuale per pagare con lo straordinario gli insegnanti assenti com permesso breve?  

Non ho capito la domanda.

Il 23 gennaio c.a., ho firmato per la scuola primaria un contratto a tempo indeterminato con decorrenza giuridica dall'anno scolastico 2005/06, attualmente insegno, con contratto a tempo determinato, nella scuola media inferiore, posso partecipare al corso di formazione per i neoassunti, o quantomeno usufruire dei 180 giorni?

Ritengo di no.

Sono un'insegnante annuale ho subìto un infortunio sul lavoro, mi chiedo se entro la fine del mio contratto (30 giu) non guarisco, sarò comunque indennizzata dall'inail o dall'assicurazione scolastica?

Sì.

Salve! Mi rivolgo a voi perchè nei lunghi anni di attività siete stati sempre il mio miglior punto di riferimento. Avrei bisogno di sapere se mi è possibile fare richiesta di ritornare in servizio non essendo ancora trascorsi tre anni dal mio pensionamento. Un problema particolare è costituito dal fatto che ho cessato per inidoneità fisica allo svolgimento del ruolo direttivo, accertata dalla ASL avvalendomi della facoltà di scegliere di andare in pensione piuttosto che cambiare ruolo (ex art. 514 o ricordo male?) Naturalmente non pretendo di rientrare come dirigente scolastico, cosa che i miei problemi di salute tutt'ora mi impedirebbero, ma svolgerei volentieri un lavoro presso i centri amministrativi o nell'ambito della ricerca e programmazione. Ho 53 anni e non mi dispiacerebbe ridiventare produttiva, almeno fino ai 60... Nel caso fosse possibile, a chi e con quali modalità presentare la mia domanda?

Chieda la riammissione in servizio, rivolgendosi al CSA competente.

Salve.. secondo lei sara' possibile togliere gli assistenti tecnici dal personale ata e fare un personale solo tecnico visto la specificita' del ruolo e visto che nel contratto dipendiamo dal preside e svolgiamo attivita' didattiche?

Non svolgete attività didattiche, per la miseria! E non dipendete dal preside, ma dal DSGA.

Buonasera, sono una A.A. con incarico annuale dal CSA con part.time di 24 ore. La mia domanda alla quale nessuno è riuscito a darmi una risposta certa è questa: tutte le mie colleghe hanno avuto la funzione con incarico specifico con un bel guadagno, premetto che nella mia scuola c'è anche un'altra A.A. con part.time di 30 ore ma di ruolo, a tutte è spettato tranne che a me, che ho il settore del protocollo con relativa posta elettronica in più, vista la mia capacità lavorativa non per fare polemica ma quando si lavora per 10 anni nel privato si apprezza di più ciò che altri disprezzano, debbo collaborare con il settore degli alunni. La mia dsga mi ha motivato la mia non riconosciuta funzione a livello monetario ma in termini di lavoro si, perchè son un part.time, Le chiedo e l'altra mia collega che è anche lei part.time xchè è stata monetizzata? Mi risponda gentilmente xchè sono molto delusa e poi non mi sembra valida la sua motivazione. 

Chi si trova in part time è escluso da prestazioni aggiuntive avente carattere di continuità.

Gentilissimi, da qualche parte del sito di Educazione & Scuola ho trovato qualche tempo addietro la norma che sancisce che i giorni persi per il maltempo non devono essere recuperati. Purtoppo non riesco più a ritrovarla. Sareste così gentili da darmi un aiuto?

Recuperati da chi?

Gentile redazione Edscuola, sono la mamma di una bambina di otto anni che frequenta la terza elementare. Vorrei sottoporre un quesito: nella "nuova" visione della scuola primaria che ruolo hanno i compiti a casa? Sbaglio o vale il principio secondo cui il lavoro dovrebbe essere svolto a scuola, facendo di fatto scomparire o almeno ridurre i compiti a casa?

Chi l'ha detto?

Salve sono una docente di sostegno della scuola primaria e il giovedì effettuo servizio dalle ore 10,30 alle ore 16,30 quindi sono 6 ore continuative. Mi è stato comunicato dalla D.S. che non ho diritto ad usufruire del pasto mensa in quanto il ministero prevede che per ogni classe deve mangiare solo un docente. DOMANDA: l'insegnante di sostegno non ha tutti i diritti delle altre insegnanti???? Le insegnanti di classe pretendono che la docente di sostegno effettui almeno un pomeriggio a settimana per motivi didattici ma non può mangiare a mensa da che parte deve pendere l'ago della bilancia????? Facendo un orario spezzato (30 minuti circa) posso accedere alla flessibilità????

Faccia l'orario spezzato. Quanto alla flessibilità, dipende se il contratto di scuola gliela riconosce.

Gent.mo dott. Dario Cillo, sono dirigente scolastico incaricato dell'Istituto comprensivo di Massa Lubrense e, non essendo riuscito a districarmi tra le tante norme in materia, le chiedo una risposta chiara ad un semplice quesito: un lavoratore dipendente chiede un periodo di congedo parentale per il figlio di età compresa tra tre e otto anni, ma non per la malattia dello stesso; ha diritto alla retribuzione per tale periodo e, se la risposta è affermativa, in quali termini? In attesa di una sollecita risposta, le porgo cordiali saluti.

No, non ha diritto.

Gent.mo Sig. Santoro, sono un'insegnante di un IPSSCT. e le scrivo a nome mio e di tanti altri docenti che sono sottoposti a continui cambiamenti di orario, in anno già in corso e che causano chiaramente logici problemi di organizzazione privata. I quesiti che le sottopongo sono 3: può il Dirigente disporre continue modifiche all'orario in nome della flessibiltà scolastica?

Se il collegio dei docenti così ha stabilito, sì.

Può il dirigente disporre, per I docenti che completano le 18 ore con l'approfondimento pomeridiano,di invalidare quelle ore in cui il docente si è presentato in servizio soltanto perchè gli alunni non erano presenti e far rifare le stesse ore in altro pomeriggio o metterli a disposizione di mattina per sostituire I docenti assenti?

No.

Può il dirigente disporre le sostituzioni comunicando al docente il giorno stesso?

Sì, se necessitato da ragioni di forza maggiore.

Deve il C.d.C. essere perfetto anche per le valutazioni del 1° quadr?

Sì.

E nel caso di un docente assente si deve necessariamente nominarne un altro di materie affini?

Sì.

Cosa che il Dirigente non ha fatto.

Male.

Nella mia scuola lavora un'assistente amministrativa in regime di tempo parziale con prestazione lavorativa di 27 ore settimanali, non presta attività lavorativa il sabato e tre ore il giovedì. Può a Suo parere essere destinataria di un incarico per la gestione dei progetti?

Sì.

L'assistente in questione  si occupa, normalmente, di tutta la contabilità riferita agli emolumenti al personale compresa la liquidazione delle competenze accessorie a tutto il personale a tempo indeterminato e indeterminato. Grazie

Prego.

È scritto nel POF del nostro istituto: “I giorni che precedono le festività di Natale e Pasqua, e il giorno di Carnevale, la scuola dell’infanzia funziona nel solo turno antimeridiano. Nel periodo successivo all’11 giugno e sino al 30 giugno, in relazione al numero dei bambini frequentanti, è previsto il funzionamento di 1 sola sezione in entrambi i plessi, dalle ore 8,15 alle 13,15". La dirigente non si accontenta del regolamento sull'autonomia scolastica (dpr 275/99) e “IMPONE” il recupero di 60 ore. A cosa possiamo appellarci per evitare il ricatto, di dovere andare a scuola in 13 docenti dal 12 al 30 giugno per “assistere” 3- 4 bambini?

L'orario di insegnamento previsto dal CCNL è settimanale, per cui nessun recupero è dovuto.

Gentile Prof., sono stata informata dell'imminente avvio dei corsi di formazione per i docenti neoassunti. Vorrei sapere quale normativa le regolamenta, poichè le circolari del Ministero, esplicative come sempre, non ci danno informazioni in merito alla durata (sempre 40 ore?). Indire ha pubblicato una lista di contenuti con relativi crediti, ma da nessuna parte dicono quanti dobbiamo maturarne. Può come sempre aiutarmi lei?

Dei crediti Indire nulla so. Quanto alla normativa, le mando la vecchia CM 267/91.

... mi sa forse dire se le RSU possono essere allontanate (o fatte dimettere) dal loro incarico?

No. A meno che non siano loro a farlo.

Ciao Pino, l'anno scorso 04/05 sono stato supplente per n. 12 ore fino all'11/11/04 e poi, da 15/11/04 fino alla fine dell'anno, intervallato da interruzioni per spacchi di contratto. Durante soprattutto nel primo periodo ho fatto n. 14 ore di eccedenza (ovvero ho supplito colleghi assenti, visto che in sede, un sez.associata non erano reperibili altri docenti disponibili). Ebbene, dopo aver regolarmente firmato sui registri di classe e sul registrone di tutte le supplenze, vidimate dal fiduciario, ed aver anteriormente dato la mia disponibilità a fare queste ore, firmando appositamente su un foglio, comune per tutti i docenti che offrivano la propria disponibilità, il Preside non vuole pagarmi alcuna delle ore effettuate, in quanto sostiene che avevo bisogno di regolare sua nomina che non ha trovato (a sua detta) nel mio fascicolo personale. Mi chiedo: cosa posso fare? Come posso avere ciò che mi spetta? Per il fatto della nomina, tengo a precisare che ho firmato su un foglio dove hanno firmato tutti ed è acquisito agli atti della scuola. Sono ancora in tempo per agire, visto che ho aspettato finore per vedere se i soldi mi arrivavano. Grazie.

Sì. Puoi tranquillamente agire (art. 65 e sg. del d. l.vo 165/2001).

Sono un'insegnante di ruolo nella scuola media statale e ho intenzione di iscrivermi a un corso di laurea specialistica in una università in altra regione di residenza. Quali facilitazioni per favorire il diritto allo studio sono previste? Con quali modalità si può usufruire delle 150 ore?

Veda il CCDR sulle modalità di fruizione dei permessi per il diritto alla studio relativo alla sua regione.

Ho ricevuto la tabella relativa alla determinazione dell'organico del personale ATA e la ringrazio, ma quello che vorrei sapere è se lei ritiene giusto che il mio Dirigente Scolastico non conteggia al numero degli alunni iscritti quelli della Casa Circondariale ma somma solo gli iscritti dell'ITC e dell'ITG. Cosa ne pensa?

Che ha ragione.

Gentile dott. Santoro, ricorro nuovamente a Lei per un dubbio. Sono docente neoassunta as 2005/2006 e mi accingo a dover affrontare il corso di formazione come tutti i docenti neoassunti. Premesso che dovrei riuscire a completare 180 gg di servizio, cosa succede se nel periodo in cui ci sarà la formazione in presenza e on line mi trovo in astensione facoltativa per maternità? Devo rifare l'anno di prova oppure è un buon modo per evitare questa incombenza? Ci sono dei riferimenti normativi?

Potrà frequentare la formazione, ancorché "indisposta".

Salve, sono una neolaureata in scienze ambientali, sto cercando informazioni inerenti al riscatto degli anni universitari. Quali sono i documenti da presentare?

Riscatta solo chi lavora stabilmente, che io sappia.

BUONA SERA, NELLA SCUOLA PRIMARIA  DOVE LAVORO QUEST'ANNO, VISTA L'ORDINANZA SOSPENSIVA DEL TAR SUL PORT FOGLIO, HA DECISO DI UTILIZZARE PER LA VALUTAZIONE DEL PRIMA QUADRIMESTRE NN LA SCHEDA MORATTI MA UNA SCHEDA (SECONDO ME ORRIBILE), NN SO SE HANNO INTERPRETATO BENE LA SOSPENSIVA PERCHE' PER QUANTO MI RIGUARDA MI SEMBRA DI AVER CAPITO CHE RIGUARDI SOLO: "la biografia con narrazione delle esperienze significative dell'alunno", di cui alla sezione c (parti consigliate), lettera b della modulistica allegata alla circolare n. 84/2005 e la valutazione dell'insegnamento della religione cattolica. COSA NE PENSA?

Che l'ordinanza dice questo.

SONO CORRETTI I MIEI PENSIERI?

No, visto che il portfolio morattiano resta comunque una schifezza.

Egr. Sig. Santoro, assisto mia suocera con handicap grave e vorrei sapere se posso usufrure dei tre giorni di permesso ai sensi della legge 104.

Veda il d. l.vo 151/2001.

Egr. Sig. Santoro il 31/12/2007 avrò maturato 37 anni di servizio ma mi mancano 15 giorni per compiere 57 anni, infatti sono nata il 15/01/1951. Vorrei sapere che cosa dovrei fare per andare in pensione.

Augurarsi che Berlusconi perda le elezioni.

In una scuola che ha affidato i servizi di pulizia ad una cooperativa ex LSU (e quindi ha subito il taglio del 25% dei collaboratori), i collaboratori scolastici sono tenuti ad effettuare le pulizie ordinarie? Se si, in quale misura?

Lo stabilisce il DSGA nel piano delle attività.

N.B. nel mio istituto sono utilizzati 6 ex LSU, più che sufficienti ha coprire l'intero edificio e spazi annessi.

Non è detto.

Desidererei una risposta per risolvere il problema del triplice ruolo di un docente-genitore-presidente. Premessa: un docente dell'istituto avendo un figlio che frequenta lo stesso istituto si è fatto eleggere rappresentante dei genitori e quindi membro del Consiglio di Istituto; successivamente si è fatto eleggere presidente dello stesso consiglio di istituto. Interrogativo: può questo docente svolgere la CARICA DI PRESIDENTE del Consiglio di istituto essendo anche docente della stessa scuola? non vi sono conflitti di interesse quando deve rappresentare le lagnanze dei genitori avverso i docenti o l'Istituzione?

Ritengo che non sia opportuno, ma non illegittimo.

Gentile professore, sono un docente di liceo e quest'anno sono impegnata per 10 ore settimanali (inizio secondo biennio di part-time verticale); l'anno prossimo posso chiedere di essere impegnato per 8 ore settimanali? Quale è la normativa di riferimento per i docenti? In giro circolano molte notizue fantasiose.

Riferimento è il CCNL della scuola oltre che la vecchia ordinaza ministeriale 445/97, che le giro in attach.

Egregio prof. Santoro, sono un'ins. di scuola dell'infanzia con incarico a tempo det. e ho ottenuto le 150 ore per il diritto allo studio. Sono attualmente iscritta al corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria che prevede in maniera prescrittiva, oltre che il superamento degli esami, anche attività di laboratorio e tirocinio. Tuttavia il dirigente della scuola in cui insegno sostiene che le 150 ore possano essere utilizzate solo per la frequenza dei corsi e per i relativi esami poichè alle attività di laboratorio e al tirocinio la normativa non fa riferimento esplicito. L'interpretazione del dirigente è corretta? 

Ma noooo!!!!!!!!

Gentile prof Santoro il D S, in aggiunta ai due collaboratori, può nominare anche due addetti alla vigilanza per le due sezioni aggregate o questi devono essere nominati dal Collegio docenti come le FO?

Devono essere designati dal collegio.

Nella Scuola la RSU è ridotta ad una unità, per il trasferimento degli altri componenti a partire dall’inizio di questo a.s. 2005/06. Considerato che la S. V. ha contemplato (rispondendo ad un quesito) la possibilità di procedere alla contrattazione anche con un solo componente fino a nuove elezioni, giacché le organizzazioni sindacali non hanno proceduto alla loro indizione, si chiede :
1) è possibile procedere ancora, fino a nuove elezioni, alla contrattazione con un solo rappresentante delle RSU?

Sì.

2) A chi spetta indire le elezioni e quando?

Alle OO.SS. della scuola.

3) Sussistono eventualmente adempimenti a carico del Dirigente Scolastico?

No.

Egregio professore, sono una docente in anno di prova nella scuola primaria entrata in servizio dal 01/09/2005 potrebbe inviarmi il libercolo (come ha scritto alla mia collega) con tutte le informazioni sui 180 gg, corso di formazione ecc.... la ringrazio

Ve bene.

Sono un insegnante a T. I., e vorrei avere una risposta ad un mio quesito. Sono stato nominato dal Dirigente Scolastico del mio Istituto di Istruzione Secondaria a partecipare ad un corso antincendio nel paese in cui vado a lavorare (si trova a circa 35 km dal mio paese di residenza). La nomina mi è stata fatta a norma dell'art. D. Lgs. 626/94, e si doveva svolgere dalle ore 14.00 alle ore 20.00. Riporto di seguito ciò che recita l'art. 22 del D. Lgs. 626/94: "la formazione dei lavoratori deve essere effettuata durante l'orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori". Ho fatto notare al D.S. che il corso si doveva tenere nel normale orario di lavoro; lui mi rispose che in caso di una mia assenza, sarei stato sanzionato. Dopo l'avvenuto espletamento del corso, mi sono fatto rilasciare dal relatore un'attestazione di presenza al corso. Il relatore aveva detto che alla fine ci sarebbe stata rilasciato un attestato di frequenza (io sapevo che era impossibile, perché l'attestato di un corso antincendio è rilasciato solo dall'organismo abilitato, i VV. FF.). Ho fatto richiesta dell'attestato all'ente formatore e mi hanno risposto che non potevano, perché l'attestato era rilasciato a chi aveva richiesto il corso e/o chi aveva pagato tale corso. La stessa richiesta l'ho fatta al D.S., il quale mi ha risposto che la documentazione dell'avvenuta formazione deve essere conservata in azienda a cura del datore di lavoro. Al D. S. ho richiesto anche la regolarizzazione delle ore effettuate al di fuori dell'orario di lavoro, e mi ha risposto che si sarebbe informato dall'ente formatore come si organizzavano le altre scuole (visto che quest'ultimo organizzava molti corsi per le scuole). L'ente organizzatore ha detto, sia a me che al D.S., che si poteva recuperare le ore con assenza dal lavoro (recupero). Il D.S. ha fatto notare che non poteva darmi le ore di recupero perché non esisteva alcuna contrattazione con la RSU a questo riguardo. Lo stesso Dirigente ha detto che si fosse messo in contatto con il CSA di pertinenza per sapere cosa fare. Richiedo, gentilmente, se possibile, avere un facsimile di richiesta da fare per iscritto al D.S. (anche se è restio ad accettare le richieste interne, perché le vuole prima visionare lui e poi le fa protocollare) e, quanto tempo dovrò ancora aspettare prima di avere riconosciuto ciò che mi spetta di diritto.

Ha diritto a recuperare le ore di formazione 626 svolte al di fuori del suo orario di lavoro.

E' vero che il gemellaggio corrisponde come normativa alle visite di istruzione?

In che senso?

E' vero che se si superano i quindici alunni diventa un viaggio di istruzione?

Non ho capito la domanda.

E' vero che la tempistica del viaggio corrisponde a quella dei viaggi di istruzione?

Continuo a non capire.

Chi decide gemellaggio nelle procedure: dirigente, consiglio di classe, collegio docenti, consiglio di istituto?

Il Consiglio di istituto ed il collegio dei docenti, ognuno per le loro rispettive responsabilità.

Chi ha possibilità di ostacolare un gemellaggio su un progetto alla legalità?

Totò Riina, per esempio.

Quali possibilità ci sono per ribadire l'autorevolezza di un progetto e quale autonomia si può rivendicare per riuscire a realizzarlo?

Ma che razza di domande sono mai queste?

Quali sono i casi in cui è previsto il pagamento della domenica per il servizio svolto da supplente temporaneo. Nello specifico: collaboratore scolastico nominato da lunedì a sabato per sostituzione temporanea.

Ha diritto anche alla domenica.

La prego di dare risposta a questo quesito. E' possibile mettere all'o.d.g. di un'assemblea convocata dalla RSU la C.M. 84 e quindi entrare nel merito della stessa o alla RSu spetta discutere delle modalità (economiche). Spetta al C.D. prima e poi entra in gioco la RSU?

La RSU discute anche della CM 84/2005, non c'è dubbio.

Salve, sono un insegnante di sostegno (scuola media). Un giorno in cui la mia alunna era assente, a prima ora, mi e' stato chiesto di supplire un collega assente per malattia in un'altra classe e l'ho fatto. Alla terza ora si e' ripetuta la stessa cosa. Io mi sono rifiutato perche' c'era un collega che in quell'ora era a disposizione (cattedra 16+2). La collaboratrice del dirigente scolastico asseriva che la settimana precedente quell'insegnante con ore a disposizione era gia' stato impegnato in supplenza... quindi quell'ora dovevo farla io. Dato che il collega a disposizione si era allontanato dall'istituto, io sono andato a fare supplenza per non lasciare la classe scoperta. Vorrei dunque sapere se e' lecito impegnare gli insegnanti di sostegno con i propri alunni assenti in supplenze prima ancora degli insegnanti con ore a disposizione, e inoltre qual'e' la normativa di riferimento.

Spetta alla contrattzione di scuola sui criteri di utilizzazione del personale dettare regole sull'argomento. In assenza di contratto di scuola, decide il regolamento di istituto o le delibere del collegio in materia di sostituzione del personale assente.

Salve, sono un'insegnante della scuola dell'infanzia statale. Da anni nella mia scuola è prassi effettuare con il gruppo dei bambini uscenti (5 anni) viaggi d'istruzione della durata di due giorni con un pernottamento. Ovviamente ogni decisione è stata ratificata di anno in anno dal Consiglio di circolo. Ora un genitore muove contro l'iniziativa definendola illegale. Appellandoci alla legge sull'autonomia, o altro, possiamo ritenerci dalla parte del giusto, o dobbiamo invece rigraziare il genitore cavilloso che ci ha protette da eventuali rischi?

Siete nel giusto. Il genitore può sempre tenere a casa il proprio figlio.

Egr. Prof. Santoro, sono un assistente amministrativo con contratto part time ciclico e lavoro dal 1 settembre al 28 febbraio, mi rivolgo a lei per sottoporle il seguente quesito: può un collaboratore scolastico di ruolo accettare una supplenza sui mesi rimanenti quindi dal 1 marzo al 30 giugno avvalendosi della facoltà espressa dall'art 58 del CCNL?

Secondo me sì.

Posso frequentare il corso di formazione nel pomeriggio se la mattina sono assente per visita medica specialistica quindi ho chiesto malattia perchè la visita si protrae per più di 3 ore?

Sì.

Salve desidero conoscere e sapere quali sono le competenze, i compiti e il ruolo del coordinatore psico pedagogico nelle scuole materne.

Le decide il collegio dei docenti.

Egregio Sig. Pino, sono un docente di un ITIS, abilitato nelle classi di concordo A034 Elettronica e A042 Informatica. Le chiedo aiuto per svelare il seguente mistero: con quale classe di concorso si deve insegnare: INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI nel corso del LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO? con la A034 o con la A042? Purtroppo c'è chi dice che "è il Collegio Docenti a decidere" chi dice "A042" chi dice "A034" (siamo in Italia!). C'è molta differenza nei tre casi e dalla risposta dipende il mio prossimo futuro. La ringrazio in anticipo ed, in attesa del Suo cortese riscontro, Le porgo cordiali saluti.

Veda il piano di studio. Se si tratta di insegnamento atipico, decide il dirigente, il quale deve premurarsi di garantire la salvaguardia delle titolarità.

Gentile Pino Santoro, sto insegnando in due istituiti superiori con chiamata del preside sin da settembre e con orario di 6 ore in una scuola e 2 ore nell'altra. Ho chiesto al vicepreside dell'istituto in cui ho la supplenza di 6 ore di dirmi se posso limitare la presenza alle attività extrascolastiche (ricevimenti genitori, collegi, riunioni dipartimento, consigli), facendo presente anche il calendario degli impegni nel secondo istituto, ma la risposta è stata che dovrò partecipare a tutti gli impegni finchè non avrò superato 40 ore per i consigli di classe e 40 ore per i collegi docenti, ecc. Sinceramente ho qualche dubbio. Lei mi saprebbe dire se c'è una normativa a riguardo che posso consultare direttamente?

Sì, il CCNL. Le 40 ore collegiali vanno prestate in pro quota alle ore di insegnamento. Funziona così da tempi immemorabili, ma il vicepreside non lo sa.

Salve. Se possibile, desidero una chiarificazione. In caso di ricorso al Collegio di conciliazione di cui all'art. 66 del D. Lgs. 20/3/2001, n. 165,  è previsto, al comma 2, che una copia della richiesta del tentativo di conciliazione debba essere inviata anche all'amministrazione di appartenenza del lavoratore. Nel caso di un docente di scuola materna tale amministrazione è da individuarsi nell'Ufficio Scolastico Regionale, nel Centro Servizi Amministrativi Provinciale o nell'Istituto Comprensivo in cui il lavoratore presta servizio?

MIUR e USR. Questi sono le articolazioni dell'amministrazione scolastica competenti.

Egr. dott. Santoro, sono un docente precario della scuola media. Poichè la mia sede di lavoro dista parecchi chilometri (1200!) dal luogo ove ho ufficialmente la residenza, vorrei sapere quali norme eventualmente disciplinano i gionri di permesso (retribuiti o meno) da utilizzare per recarmi a votare il prossimo aprile. Ho saputo che anni fa vigeva una norma che prevedeva l'obbligo di residenza nel comune in cui si prestava servizio; tale norma ora è stata cancellata?

Sì.

Gentilissimo Prof. Santoro, è la seconda volta che mi rivolgo a lei nel quale nutro profonda fiducia. Vivo una situazione spiacevole e deprimente che mi impedisce di svolgere il mio lavoro con serenità. Sono un'incaricata annuale al 31/08/06 presso una scuola primaria in provincia di Roma, sono un insegnante di sostegno specializzata (laurea in sc. form prim) e questo è il mio secondo anno che lavoro presso lo stesso circolo e che seguo gli stessi alunni in situazione di handicap (3). La madre di uno dei tre alunni si è lamentata con il mio dirigente scolastico asserendo che secondo lei c'erano alcuni errori nei quaderni del bambino (secondo il mio parere e di altre mie colleghe non tali). Ho spiegato al direttore il mio operato ed il perchè di alcuni risultati non corretti che avevo chiarito a voce con il bambino. Fatto sta che il dirigente per tutta risposta mi ha offesa fortemente dandomi dell'incompetente dinnanzi alle mie colleghe, intimandomi di non riscegliere lo stesso circolo per il prox anno e affidando totalmente il bambino alla mia collega di classe, la quale non possiede alcuna specializzazione (giustificando tutto ciò come un rimedio per il mio bene altrimenti la madre del bambino minacciava di mandare le fotocopie di alcune pagine del quaderno al Provveditorato, sottoponendolo al giudizio di alcuni Ispettori). La mia domanda è: può il dirigente fare questo? Ma.. la bravura di un insegnante si riscontra solamente da alcune pagine di quaderno? Mi auguro che lei possa darmi dei chiarimenti a riguardo e incoraggiarmi a continuare questa così difficile professione. La ringrzio vivamente sin da ora e La saluto cordialmente

Non so davvero cosa dirle. Tuteli la sua professionalità ed onorabilità rivolgendosi ad un legale.

Salve! Sono dipendente del Ministero P.I. in qualità di Assitente Tecnico per il Laboratorio di Fisica per il Liceo Scientifico (Ar08), a tempo indeterminato, dal 1 settembre 2000, a 36 ore settimanali. Sono in possesso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni, e a tutti gli effetti svolgo le mansioni di Insegnante Tecnico Pratico, cioè sono materialmente io che faccio lezione durante le ore di laboratorio. Visto le nuove normative in materia scolastica, c'e qualche opportunità per vedermi riconosciuta l'attività che svolgo e transitare nella figura di Insegnante Tecnico pratico a 18 ore settimanali, con la annessa possibilità di iscrivermi all'albo degli ingegneri della mia provincia, cosa che per ora il contratto che ho mi vieta?

Purtroppo no.

Sono un'insegnante di scuola dell'Infanzia a tempo indeterminato, dal 1997, che ha usufruito, per l'anno scolastico in corso, di un anno di aspettativa senza assegni, dall'1 settembre 2005 al 31 agosto 2006, per svolgere un'esperienza lavorativa in un'altra P.A. come psicologo dirigente a tempo determinato (un anno, per l'appunto) della Asl 1 di Trieste, essendo anche psicologa e psicoterapeuta. Avendo ricevuto dalla predetta Asl un rinnovo contrattuale di due o, forse, 4 anni, vorrei sapere se posso usufruire di ulteriore aspettativa, per il tempo previsto dal contratto proposto dalla ASL, e se sì, in base a quale riferimenti legali posso inoltrare domanda al mio Dirigente?

Art. 18 del CCNL.

Esiste, in buona sostanza, un modo che mi permetta di proseguire la mia esperienza lavorativa nella ASL conservando il mio posto da insegnante? E se sì, come? Sarebbe più utile, a tal fine, chiedere alla ASL di propormi rinnovi contrattuali di un anno anzicchè di 2 o 4?

Non ha questa possibilità, purtroppo.

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