La password o parola d'ordine veniva usata nel settore militare. Infatti per ragioni di sicurezza, i militari erano e sono tutt'ora soliti inventare un segnale convenzionale in modo che soltanto chi lo conosce venga abilitato al transito, ad una operazione, ecc. Ad esempio la sentinella, prima di montare di guardia, riceve la parola d'ordine strettamente segreta. La sentinella farà passare soltanto chi all'alt risponde con la parola d'ordine altrimenti no, fosse anche il comandante in capo.

Dunque la password informatica non è altro che la trasposizione della parola d'ordine militare in ambito tecnologico: solo chi conosce la password può entrare in una applicazione, può accedere ad un data base ecc.

La password fa capo allo stesso principio della crittografia (vedi risposta 48), cioè consiste nell'introduzione di un termine inconsueto e riservato.
Il metodo lo ritroviamo anche in ambito sociale.
Ad esempio quando due persone decidono di usare termini convenzionali che solo loro conoscono, escludono tutti gli altri dalla comunicazione senza una formale proibizione. Coloro che infatti non conoscono i termini convenzionali non possono capire quello che viene detto o scritto. Alcuni dialetti e slang nascono spesso dal desiderio di chiudersi e non voler condividere la vita con altri.
 

In altri casi invece il meccanismo è involontario. Ad esempio i medici usano termini inconsueti ma necessari per denominare malattie, cure e parti del corpo. In questo modo escludono il paziente che non conosce il linguaggio scientifico. Ma tale radiazione non è voluta, ed il medico traduce subito le parole più difficili rendendole comprensibili.

In conclusione la password informatica ha una antica data di nascita ed un impatto vasto che supera il semplice tecnicismo.

 

 

anno 2008

149. Cosa significa "password"?

150.Puo' tracciare una breve storia dei calcolatori dalle origini fino ad oggi?

Da tempo giungono domande sulla storia dei calcolatori che sinora ho preferito glissare.

I temi tecnici si prestano ad essere trattati in questa rubrica perché se ne può prendere uno per volta, invece la storia va vista come un tutto. I concetti scientifici si possono dare in modo sintetico, la storia dei calcolatori se viene riassunta diventa una banalità. Il cammino della tecnologia nei secoli se illustrato in breve diventerebbe una tiritera talora banale, talora incomprensibile (quando ad esempio metto in luce e collego fatti poco noti).
In conclusione ai miei lettori appassionati di storia segnalo tre vie possibili da percorrere:

1) Se uno è interessato ad una visione complessiva, può consultare le mie note sulla storia dell'informatica nei libri:
Corso di Informatica : I Fondamenti, vol 1°- Ed. La Scuola
Cultura e Tecnologia del Software - Franco Angeli
 

 

2) Chi è interessato ad una questione storica specifica, può presentare la sua domada in questa rubrica come ad esempio la domanda su Colosssus.

3) Altre spiegazioni in chiave storica può trovarle sparse in varie risposte perché spesso non mi limito a trattare un tema in termini tecnici (vedi ad esempio la precedente risposta 149). Per capire a fondo l'informatica talora non c'è niente di meglio che la saggezza della storia che apre le menti. 

 

Mi sembra poco cortese eludere completamente una risposta sulle origini storiche dell'informatica perciò chiudo con la seguente precisazione.
 

Spesso la storia dell'informatica viene vista come pura storia dei computers. Questo approccio mi sembra riduttivo. I computer rappresentano l'ultimo passaggio di un racconto molto più lungo. Infatti la tecnica dell'informazione - informatica significa appunto tecnica ed automazione dell'informazione - ha la sua genesi nella preistoria.
L'uomo primitivo cominciò a tracciare segni, a fare forme e preparare graffiti, nel periodo in cui costruiva le prime rudimentali armi e le sue provvisorie abitazioni. Le tecniche dell'informazione videro la luce insieme alle altre tecniche necessarie alla sopravvivenza umana. Infatti il comunicare è essenziale per l'uomo quanto il mangiare ed il riscaldarsi. Dunque le vere origini dell'informatica vanno ritrovate molto all'indietro. I primi capitoli vanno compilati in comune con la storia della semiologia e dei linguaggi, e non vanno scritti a partire da Babbage o da Pascal.

Quando si afferma che l'informatica nasce con i calcolatori elettromeccanici, si finisce per credere che l'informatica coincida con il calcolo e dunque le sue attuali tendenze che ad esempio vanno verso la multimedialità, sembrano incomprensibili. Invece quando abbiamo acquisito una ampia visione storica, conquistiamo anche una comprensione della tecnologia esauriente e pronta di fronte alle novità che gli esperti preparano.
 

 

anno 2008