Gli esperti curano che i dati - provenienti di solito da fonti diverse - siano omogenei (ad esempio nella codifica), integrati (ad esempio uniscono i dati odierni con quelli storici), organizzati (ad esempio dividono le informazioni nei data mart che sono unità specializzate sui contenuti). Appositi programmi esaminano le informazioni del data warehouse ed aiutano il responsabile a capire come migliorare le operazioni e le strategie aziendali. 

Per chiarezza facciamo l'esempio di una ASL che coordina vari ospedali ciascuno con i suoi sistemi, i suoi dati, le sue regole per registrarli, i suoi programmi di gestione. Gli ospedali sono moderni ed efficienti e nessuno vuole disturbarli, però la ASL deve capire ad esempio se il servizio radiologico è insufficiente o sovradimensionato, se ci sono più domande di ricovero per i reparti di pediatria o di geriatria. Ecco allora il data warehouse che raccoglie tutti i dati delle unità ospedaliere, anche quelli storici, li integra con altri forniti dal ministero, li rende omogenei. Grazie a tale patrimonio informativo costantemente aggiornato la ASL conduce indagini statistiche e prende decisioni documentate.

La forza del data warehouse risiede nei dettagli. Un esempio aiuta a capire la differenza esistente con l'archiviazione tradizionale. Il data warehouse del superpercato memorizza gli scontrini fiscali cioè ogni singola vendita. Mediante appositi programmi statistici, gli esperti arrivano a scoprire - ad esempio - che molti clienti comprano i prodotti A e B uniti, cioè se un cliente compra l'uno allora prende anche l'altro. Da questa analisi effettuata grazie al data warehouse consegue che il supermercato non offrirà più insieme i prodotti A e B con lo sconto. Invece agevolerà la vendita del singolo prodotto perché tanto l'uno trascina l'acquisto dell'altro.

In pratica il data warehouse (che è un data base o un insieme di data base) viene creato all'inizio con un apposito processo di istallazione. Di seguito una serie di programmi curano il trasferimento quotidiano dei dati dagli archivi usuali al data warehouse. La copiatura a distanza, la ricodifica, la riorganizzazione ed altre funzioni vengono ripetute a ritmi prefissati ed in via automatica.

anno 2005

111.   ...e
"middleware".

Si tratta di un termine generico per indicare un programma software che opera in the middle cioè nel mezzo. Esso collega tra loro programmi scritti in tempi diversi senza doverli modificare.

Un esempio di programma middleware è quello che apre il data base Y al programma Z che era stato scritto invece per accedere al data base X. Senza effettuare modificare, il middleware permette a Z di contunuare a lavorare con le nuove informazioni.

Abitualmente il middleware smista messaggi in modo da far comunicare le parti che mantengono le loro caratteristiche originali e che senza di esso non possono collaborare. Di regola un modulo middleware viene preparato mediante la programmazione ad oggetti.

Il middleware rientra nella cosidetta Enterprise Application Integration (EAI), una linea di sviluppo del software, volta ad integrare tutte le applicazioni esistenti in azienda. 

Devo sottolineare l'importanza e l'attualità del tema perché oggi una applicazione software non gira più su un unico sistema come succedeva una volta ma è multi-piattaforma (vedi risposta 178), ovvero l'applicazione è composta di parti che girano su diversi sistemi. Un classico esempio ci viene fornito dal vecchio programma Cobol che ora viene utilizzato da utenti collegati con il personal computer. Il programma Cobol continua a girare nel mainframe e grazie al middleware viene acceduto via Internet (i dettagli di questo esempio si trovano nella risposta 64). Cioè grazie al middleware la vecchia applicazione Cobol che era uni-piattaforma diventa multi-piattaforma.