L’Agenda Digitale Italiana è una iniziativa nata a seguito dell'Agenda Digitale Europea la quale ha definito i precisi obiettivi da raggiungere al fine di sviluppare l'economia e la cultura digitale in Europa entro il 2020. L’Italia ha recepito tali indicazioni, ed ha elaborato una propria strategia che è stata fissata con una apposita legge nel 2012. Ad un organismo, chiamato Agenzia per l'Italia Digitale (AgID), è stato dato il compito di garantire la realizzazione degli obiettivi strategici che si possono riassumere in sette punti:

1. Servizi innovativi per il cittadino: Carta di identità e tessera sanitaria elettronica, anagrafe unificata, archivio delle strade, domicilio digitale e posta elettronica certificata obbligatoria per le imprese.

2. Amministrazione digitale: Informazioni in formato aperto e accessibile (compresi i dati della pubblica amministrazione (PA)), biglietti di viaggio elettronici, sistemi per l’acquisto di beni e servizi, trasmissione obbligatoria dei documenti via Internet.

3. Servizi e innovazioni per l’istruzione: Certificati elettronici nelle università, testi scolastici digitali.

4. Misure per la sanità: Fascicoli sanitari elettronici, prescrizioni mediche digitali.

5. Banda larga e ultralarga: Vedi risposta 239.

6. Moneta e fatturazione elettronica: Pagamenti elettronici anche per la PA, utilizzo della moneta elettronica.

7. Giustizia digitale: Notifiche di cancelleria dei tribunali per via elettronica, procedure di fallimento per via telematica, ricerca e incentivi per società attive nelle nuove tecnologie.

L'obbiettivo 3 è quello che coinvolge direttamente le strutture scolastiche, maggiori informazioni le può trovare in Edscuola (ad esempio in https://www.edscuola.it/software.html)

Complessivamente l'Agenda Digitale Italiana raccoglie uno spettro molto ampio di iniziative. Risulta alquanto impegnative anche a causa del ritardo che l'Italia accusa nel settore informatico rispetto agli altri paesi europei.

 

 anno 2016

245. Anche a scuola si parla spesso dell'agenda digitale...
 

246. Che cos'è la rete quantistica?

La rete quantistica insieme al computer quantistico si possono definire come applicazioni avanzate della fisica quantistica all’informatica. Mentre il secondo e gli algoritmi che dovrebbero farlo funzionare sono ancora agli albori ( risposta 119), la rete quantistica si trova ad uno stato più avanzato di sviluppo. Dopo varie esperienze negli anni novanta, verso il 2010 alcuni scienziati hanno condotto esperimenti al di fuori dei laboratori su distanze di decine di chilometri. Diverse istallazioni sono state messe a punto in Europa e negli Stati Uniti. In Cina si sta preparando un collegamento in fibra ottica lungo oltre 2000 km tra Pechino e Shangai. Inoltre nell’agosto 2016 la Cina ha lanciato il primo satellite per le comunicazioni quantistiche del mondo. Oltre alla rete ed al computer quantistici si stanno sviluppando speciali tecniche di codifica chiamate crittazione quantistica.

Per la rete quantistica sono state messe a punto varie metodiche che di recente tendono a sfruttare due meccanismi principali: la polarizzazione fotonica e l'entanglement. Cerchiamo di esemplificarli in questi termini. Due atomi vengono posti agli estremi di una linea (es fibra ottica). L'atomo emittente viene eccitato mediante un fascio laser, ed un fotone polarizzato viene rilasciato da questa eccitazione. Esso percorre la linea fino a determinare lo stato di eccitazione dell'atomo ricevente, dunque il segnale passa da un capo all'altro. L’entanglement è un effetto tipico della meccanica quantistica e del tutto assente nella fisica classica. Esso determina la correlazione fisica tra due particelle che possono trovarsi anche a distanze enormi. In pratica si effettua una misurazione su una delle due particelle, il suo stato fino a quel momento indeterminato, assume un preciso valore e fissa anche lo stato della particella correlata, in modo istantaneo, qualunque sia la distanza a cui si trova questa ultima. La trasmissione quantistica sfrutta coppie di fotoni 'entangled'.

I vantaggi della rete quantistica sono rilevanti sotto due aspetti: in termini di velocità e quindi quantità di dati trasportabili, ed in termini di sicurezza. Questa viene assicurata dal fatto che ogni tentativo di intercettare una informazione quantistica lungo la linea inevitabilmente altera l’informazione stessa e quindi il ricevente si accorge dell’effrazione. La trasmissione quantistica è indicata per trasmettere chiavi crittografiche in tutta sicurezza.
Nella trasmissione quantistica si incontrano problemi quando si vuole veicolare i dati entro una rete complessa. Cioè la comunicazione diretta da punto a punto funziona, mentre i percorsi più intricati ancora non si sa ancora bene come poterli realizzare.

 

 

anno 2016


Uber - brevemente presentata nella risposta 235 - nacque come una app fruibile da qualsiasi cittadino che vuole trovare un passaggio in automobile. In seguito il programmino Uber ispirava iniziative di più larga scala.

Garett Camp nel 2009 creava l'azienda UberCab - poi semplicemente chiamata Uber - per offrire un servizio di trasporto automobilistico privato non più su base fortuita ma in modo strutturato. L'azienda mette in collegamento diretto passeggeri e  autisti - autorizzati dalla stessa società Uber - grazie all'ausilio di varie app (tra cui la Uber iniziale) le quali vengono istallate su un dispositivo mobile da parte del cliente. L'azienda Uber fondata a S. Francisco con pochi migliaia di dollari oggi frutta oltre un milione di dollari l'anno.

Non è difficile diventare autista della società Uber, basta possedere una patente di guida e saper usare i mezzi informatici inerenti al servizio. Gli autisti non sono stipendiati, ma guadagnano in base alle corse effettuate. Se la corsa è inferiore ad un fissato numero di chilometri il prezzo pagato dal cliente viene stabilito dietro la distanza percorsa. Oltre la soglia di chilometri fissata il servizio si paga a tempo come i normali taxi.

All'inizio la semplice app Uber sollevava le proteste dei guidatori di taxi. Di seguito la costituzione della società Uber, attiva in centinaia di città nel mondo, fomentava ancora di più gli autisti di taxi in Italia ed anche in altre nazioni. Essi infatti vedono tale azienda come un pericoloso e sleale concorrente. 

 

anno 2017

247. Lei ha accennato ad Uber ma non si capisce che c'entra con le recenti proteste dei taxi.
 

248. Da cosa proviene il codice Captcha?

Il termine CAPTCHA - coniato  da Luis von Ahn e Manuel Blum intorno all'anno 2000 - è un acronimo piuttosto complesso, deriva infatti da: Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart che si può tradurre così "test di Turing pubblico completamente automatizzato per distinguere i computers dagli uomini". Per spiegarlo bisogna ricordare il famoso criterio - risposta 213 - che Alan Turing ha escogitato per distinguere una risposta umana da una fornita dal computer. Questo criterio induce a rivelare i limiti della macchina mediante prove facili da eseguire per la maggior parte degli esseri umani e difficili per i sistemi. In pratica un codice captcha consiste di una fila di caratteri alfanumerici distorta o con qualche forma di disordine

 

Un essere umano è in grado di leggere i caratteri senza troppe difficoltà, mentre un programma bot - vedi risposta 210 - riconosce genericamente la presenza di una immagine che decifra con molta difficoltà. Dunque il codice Captcha è un ottimo filtro contro le intrusioni e lo spamming.

Esistono altri tipi di codice Captcha basate sullo stesso principio del precedente. Ad esempio

  • Si presentano numeri scritti in modo irregolare e si chiede all'utente di risolvere un semplice calcolo matematico del tipo 4 + 3 = .
  • Si danno delle foto e si chiede all'utente di riconoscere quelle che hanno un elemento comune.
  • Si mostrano sei paesaggi e si chiede di segnalare le foto con alberi. La scelta è facile per l'uomo ed alquanto complessa per la macchina.

Vale la pena di ricordare un significativo sviluppo che ha avuto il codice Captcha.
Varie biblioteche stanno riproducendo antichi libri in formato digitale. Tale lavoro  incontra difficoltà perché molte lettere si sono sbiancate, la carta è macchiata ecc. I sistemi ottici di riconoscimento automatico faticano a riconoscere le parole sui testi antichi che risultano rovinate ed alcuni ricercatori della Università Carnegie Mellon hanno pensato di offrire queste parole come codici Captcha agli utenti. In questo caso si parla di Regular Captcha o ReCaptcha. Gli utenti (ovviamente in modo gratuito) interpretano le parole e forniscono risposte che altrimenti avrebbero richiesto il lavoro di parecchi specialisti stipendiati. I risultati ottenuti dimostrano una precisione del 99%. Nel 2009 Google ha avviato un progetto per la scansione di milioni di volumi immagazzinati nelle librerie sparse per il pianeta appoggiandosi al metodo ReCaptcha per correggere gli errori.

 

anno 2017


I paesi più progrediti abbandoneranno la radio a modulazione di frequenza - la famosa FM - in favore della radio digitale per la migliore qualità del suono, per la mancanza di rumore, e per la più efficiente gestione come la sintonizzazione, la memorizzazione delle stazioni preferite ed altri servizi. Tutto questo non è più una novità per noi che troviamo la radio digitale istallata sul telefonino, sul computer o su altri dispositivi digitali.

La Norvegia è il primo Paese che si accinge ad istallare la radio digitale come standard su tutto il territorio. La fine delle trasmissioni in modulazione di frequenza prevede il debutto del protocollo DAB (Digital Audio Broadcasting). Le emittenti pubbliche e commerciali chiuderanno i ripetitori in FM per trasmettere solo in questa modalità, su frequenze più alte. L'operazione è cominciata l'11 gennaio di quest'anno e si concluderà il 13 dicembre. Il passaggio è stato favorito dal fatto che  il 99,5% del paese è già coperto dal sistema DAB nonostante che il territorio sia montuoso e frastagliato con profondi fiordi. Il 55 per cento di tutte le case norvegesi è dotato di almeno una radio digitale, la metà dei radioascoltatori la usa ogni giorno, e la maggior parte delle auto vendute in Norvegia sono dotate di radio digitale.

Le prossime nazioni a seguire la Norvegia saranno la Svizzera, che ha annunciato lo switch-off entro il 2020, la Danimarca e la Gran Bretagna.

In Italia c'è il Consorzio Radio Digitale (https://www.crdab.com/) che opera per la diffusione di questa tecnologia. Ad esempio, presenta vari modelli acquistabili dai consumatori (radioline, radiosveglie ecc.) mentre  quasi tutti i produttori di automobili offrono la tecnologia digitale a bordo delle proprie vetture.

  

anno 2017

249. Come mai si abbandona la radio a modulazione di frequenza?

250. Non si può fare nulla contro la pubblicità invadente che imperversa nel web?

Effettivamente a volte ci sentiamo tiranneggiati. Succede che gli annunci pubblicitari riempiono lo schermo ed impediscono di leggere la pagina che abbiamo selezionato, oppure si ripetono a dispetto dei nostri comandi di cancellazione, o anche riemergono in vari angoli. 

Il fenomeno più appariscente è noto come remarketing o retargeting il quale è una forma di pubblicità online rivolta agli utenti sulla base delle loro precedenti azioni. In pratica se uno accede ad un servizio di vendita in Internet e poi non conclude l'acquisto, viene perseguitato - è il caso di dirlo - da messaggi o banner personalizzati che vertono sul prodotto trattato. Si insiste con le offerte così da convincere l'acquirente a ritornare sulla sua decisione. Questa malversazione dura diversi giorni o anche settimane.

C'è verso per venirne fuori?
Il metodo classico è quello di cancellare tutti i cookies (Riposta 73) che nella più parte dei casi sono gli elementi di supporto del retargeting e di altre diavolerie del genere.

 

anno 2017