LE TECNOLOGIE EDUCATIVE IN ITALIA

 

Il Programma di Sviluppo 1997 - 2000

Premessa

Il Monitoraggio

La diffusione del Progetto 1A

La diffusione del Progetto 1B


IL PROGRAMMA DI SVILUPPO 1997 – 2000

Obiettivi del programma

Le Tecnologie dell’Informazione sono state adottate fin dall’inizio della loro comparsa e sono attualmente molto diffuse nella scuola secondaria superiore e soprattutto negli Istituti Tecnici e Professionali: queste scuole hanno attraversato tutte le generazioni tecnologiche dalla fine degli anni ‘60 fino alla rivoluzione multimediale e telematica di oggi.

La situazione nella scuola media, elementare e materna è molto varia perché gli investimenti sono stati meno sistematici e largamente dipendenti dalle diverse situazioni locali.

L’accelerazione dell’evoluzione socio-culturale verso la società dell’informazione rende necessaria una corrispondente accelerazione nella stessa direzione del sistema formativo. Si tratta non solo di diffondere più rapidamente le tecnologie, ma anche di fare il salto culturale che consenta la piena comprensione della loro complessità e quindi una efficace utilizzazione. Nello stesso tempo non sono più accettabili le differenze di opportunità che gli studenti hanno a seconda della situazione locale o familiare e che si possono tradurre in veri e propri svantaggi sociali.

Per questo il Ministero della Pubblica Istruzione ha promosso Il Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche 1997-2000.

Si tratta di un programma su vasta scala che coinvolge l’intero sistema scolastico italiano, basato su un forte investimento pubblico, ma che sulla mobilitazione del mondo industriale e dei servizi privati.

Il programma ha fissato tre grandi categorie di obiettivi:

  1. promuovere negli studenti la padronanza della multimedialità sia come capacità di comprendere e usare i diversi strumenti, sia come adozione di nuovi stili cognitivi nello studio, nell’indagine, nella comunicazione e nella progettazione;
  2. migliorare l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento e la stessa organizzazione della didattica sia per quanto riguarda le singole discipline sia per l’acquisizione di abilità di tipo generale;
  3. migliorare la professionalità degli insegnanti non solo attraverso la formazione in servizio, ma soprattutto fornendo loro strumenti e servizi per il loro lavoro quotidiano.

Le singole scuole sono libere di decidere quali obiettivi specifici adottare e quindi come pianificare l’uso della multimedialità nella didattica.

Tuttavia il Programma può fissare alcuni obiettivi nazionali proponendo Progetti Speciali che prevedono risorse aggiuntive finalizzate a tali obiettivi. Nel primo anno è stato promosso un progetto speciale per l’insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare. Sono in preparazione altri progetti per le abilità linguistiche, l’educazione scientifica e l’educazione musicale.

Le risorse per le scuole

Il Programma di Sviluppo include la fornitura diretta alle singole scuole di finanziamenti per l'acquisto di hardware e software e per la formazione degli insegnanti.

Nel disegnare la strategia di coinvolgimento delle scuole si tiene conto del loro diverso grado di esperienza nel campo delle tecnologie. Per questo scopo il programma e stato anzitutto diviso in due sottoprogrammi.

1A - Unità operative per i docenti

Questo sottoprogramma e dedicato alle scuole prive di esperienza o con poca esperienza o con un numero di docenti formati troppo piccolo.

A questo livello le scuole ricevono un finanziamento per

In alcuni progetti pilota la disponibilità di un locale e di risorse destinate ai soli docenti si e rivelata essenziale per dare loro la possibilità di accedere alle risorse e di preparare il loro lavoro. Le unita operative del progetto A, dunque, dovranno diventare una modalità organizzativa permanente di tutte le scuole.

1B - Multimedialità in classe

A questo livello le scuole ricevono un finanziamento necessario per equipaggiare una o più aule in modo che la multimedialità sia introdotta concretamente nella didattica.

Per accedere a questo sottoprogramma le scuole debbono presentare un progetto nel quale descrivono la loro situazione attuale, dicono come intendono organizzare le risorse e quali obiettivi e quali esperienze didattiche decidono di adottare. Gli uffici locali del Ministero assegnano le risorse sulla base dei progetti e possono finanziare in misura diversa a seconda delle singole situazioni.

Ecco a alcune cifre relative alle scuole coinvolte.

ANNO

NUMERO DI SCUOLE (*)

Sottoprogramma A

Sottoprogramma B

Previste

Finanziate

Previste

Finanziate

1997

5.000

5.320

1.850

1.898

1998

5.000

-

4.150

-

1999

5.000

-

6.000

-

2000

3.000

-

(*) Tutte le scuole possono essere coinvolte sia in A sia in B. In linea di massima le scuole entrano nel primo e successivamente nel secondo sottoprogramma. Già nel primo anno, pero, si e deciso comunque di iniziare il sottoprogramma B per le scuole che avevano acquisito in precedenza esperienze significative.

Le soluzioni tecnologiche

Quali tecnologie vengono adottate

Il concetto di multimedialità del Programma e molto ampio: tutte le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione sono prese in considerazione e, soprattutto, la loro integrazione. Si utilizzano quindi, a diversi livelli, tecnologie informatiche, telematiche e televisive e audiovisive. Naturalmente le reti telematiche e le stazioni di lavoro multimediali sono i principali strumenti di integrazione.

Gli aspetti tecnico-organizzativi

Nell'ambito del Programma non sono fissati standard né soluzioni rigide. Piuttosto le scuole sono invitate a scegliere, nei loro progetti, le soluzioni più coerenti con i loro obiettivi didattici.

La scelta di una soluzione non riguarda solo il tipo di attrezzature, ma soprattutto i problemi tecnico-organizzativi della loro disposizione nelle scuole e del modo di accesso. Per questo scopo alle scuole sono stati proposti diversi modelli fra cui:

La raccomandazione costante e quella di collegare in rete locale le attrezzature. Nelle scuole più avanzate si viene cablato l'intero edificio o una parte di esso e si punta a sistemi molto distribuiti, capaci anche di supportare servizi INTRANET.

Il collegamento in rete

Uno degli obiettivi del programma e il collegamento in rete di tutte le scuole in INTERNET.

Ogni singola scuola può accedere ad Internet in diversi modi:

Le politiche di sostegno

La formazione dei docenti è organizzata dalle singole scuole, ma riceve il sostegno del Ministero sotto forma di:

Allo scopo di sviluppare le politiche di sostegno alle scuole il Ministero usa sia le sue risorse sia quelle offerte dalle sue agenzie specializzate. Nello stesso tempo è stata promossa una politica di accordi con le imprese private. In questo quadro, le imprese offrono alle scuole consulenze tecnologiche, servizi, azioni di stimolo, come premi, concorsi etc., e speciali soluzioni commerciali.

Il Ministero organizza e finanzia anche un certo numero di Progetti Pilota dedicati alla sperimentazione di soluzioni didattiche, tecniche e organizzative originali.

Allo scopo di valutare i risultati dell’intero Programma, è stato organizzato un piano di monitoraggio con questionari inviati ai Provveditorati e alle scuole.

Budget previsto

Il programma quadriennale prevede la seguente spesa:

ANNO

Miliardi di lire

1997

159.9

1998

271.5

1999

367.5

2000

191.0

TOTALE

989.9

PREMESSA

Questo primo rapporto di monitoraggio costituisce una "fotografia" del Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche al momento del decollo.

I dati delle scuole coinvolte nel Programma sono stati raccolti alla fine del 1997 e quindi illustrano in parte la situazione precedente alla sua partenza e in parte gli effetti delle prime operazioni.

Ne deriva che i risultati qui presentati non sono da ritenersi conclusivi.

Il monitoraggio, che accompagnerà sistematicamente il Programma, prevede una raccolta dati alla fine di ogni anno scolastico, a partire da quello in corso.

IL MONITORAGGIO

Nel primo anno di attività hanno avuto accesso al programma 5320 scuole per il progetto 1A (rispetto alle previste 5000) e 1898 per l’1B (se ne prevedevano 1850), la richiesta tuttavia è stata ben superiore.

Per ottenere l’assegnazione dei fondi le scuole hanno presentato presso il Provveditorato di competenza i progetti nei quali venivano definiti gli obiettivi formativi ed educativi da realizzare, nonché le attrezzature da acquistare. Presso i Provveditorati sono state create commissioni tecniche che hanno esaminato e selezionato, in base a criteri tecnici e didattici, i progetti da finanziare.

All’interno delle azioni del PSTD è stata prevista l’attività di monitoraggio per permettere una valutazione dei risultati in itinere. Questa attività ha coinvolto tutte le scuole di entrambi i sottoprogrammi, le quali hanno ricevuto una scheda da compilare entro dicembre ’97 (schede che qui alleghiamo: una per il progetto 1A e una per l’1B)

I risultati che qui riportiamo, fotografano la realtà presente nelle scuole a quella data.

Le schede compilate sono state raccolte ed elaborate presso l’I.T.C. "Tosi" di Busto Arsizio.

I progetti sono stati raggruppati per regione e successivamente suddivisi per ordine di istruzione: istituti comprensivi, direzioni didattiche, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado. Si è ritenuto opportuno raggruppare tra loro gli istituti comprensivi perché riguardano una realtà specifica e in aumento, anche se ancora rappresentano una realtà poco rilevante; all’interno di uno stesso istituto sono presenti più ordini di scuole, ciò comporta l’utilizzo di uno stesso progetto da parte di utenti con diverse esigenze ed anche favorire scambi di informazioni tra soggetti con interessi e obiettivi diversificati.

LA DIFFUSIONE DEL PROGETTO 1A

Il modello di rilevazione dati si articola nelle seguenti aree:

Al centro di raccolta dell’I.T.C. Tosi sono pervenute per il progetto 1A, 4147 schede che rappresentano 78% delle scuole coinvolte sul territorio nazionale e consentono di effettuare delle elaborazioni statistiche pur in mancanza di una base di campionamento iniziale.

I dati della seguente tabella riguardano i progetti assegnati e monitorati suddivisi per regione.

 

Regione

(*)

(1)

assegnati Ministero

Val.Ass.

(2)

assegnati sul totale Italia

%

(3)

monitorati

Val.Ass.

(4)

monitorati

%

(5)

monitorati sul Totale Italia

%

(5-2)

scarto tra assegnati e monitorati

Abruzzo

166

3,1%

145

87%

3,5%

0,38

Basilicata

115

2,2%

93

81%

2,2%

0,08

Calabria

317

6,0%

235

74%

5,7%

-0,29

Campania

608

11,4%

404

66%

9,7%

-1,69

Emilia

281

5,3%

214

76%

5,2%

-0,12

Friuli

100

1,9%

79

79%

1,9%

0,03

Lazio

440

8,3%

307

70%

7,4%

-0,87

Liguria

112

2,1%

99

88%

2,4%

0,28

Lombardia

617

11,6%

541

88%

13,0%

1,45

Marche

169

3,2%

145

86%

3,5%

0,32

Molise

69

1,3%

54

78%

1,3%

0,01

Piemonte

322

6,1%

278

86%

6,7%

0,65

Puglia

462

8,7%

375

81%

9,0%

0,36

Sardegna

214

4,0%

168

79%

4,1%

0,03

Sicilia

602

11,3%

460

76%

11,1%

-0,22

Toscana

296

5,6%

242

82%

5,8%

0,27

Umbria

95

1,8%

75

79%

1,8%

0,02

Veneto

334

6,3%

233

70%

5,6%

-0,66

TOTALE

5320

100,0%

4147

78%

100,0%

(*) Nell'assegnazione dei progetti occorre aggiungere il Conservatorio "Claudio Monteverdi" della Provincia Autonoma di Bolzano.

I dati presentati in questa tabella mostrano come in alcune regioni le scuole sono state più solerti e sensibili ad inviare i risultati, tra tutti spicca la Liguria con il suo 88% mentre le scuole della Campania sono quelle che hanno risposto con minore intensità (66%).

La Tab.1 in allegato mostra il numero delle schede pervenute per il monitoraggio, raggruppate per regione e suddivise per ordine di istruzione; le Direzioni Didattiche sono rappresentate all’80%, la secondaria di primo grado al 77% e la secondaria di secondo grado al 68%.

Primi passi con Internet

Le nuove tecnologie promuovono nelle scuole nuovi modelli di informazione e comunicazione che le aprono al mondo esterno attraverso l’utilizzo delle risorse di rete.

Per realizzare le condizioni necessarie ad attivare questi modelli, le scuole coinvolte nel programma, si stanno attrezzando opportunamente. Infatti dai dati del monitoraggio risulta che a soli tre mesi dall’inizio dell’anno già il 21% delle istituzioni scolastiche si è dotato di posta elettronica. Questo è il dato medio nazionale, mentre analizzando i valori della Tab.3 in allegato, si vede come si distribuiscano diversamente sugli ordini di scuola: si passa dal 10% per le scuole elementari, al 14,4% per la primo grado, per salire al 47,5% nella scuola secondaria di secondo grado; tra le regioni è l’Emilia Romagna quella che detiene il primato con ben il 75%.

Questa realtà viene ulteriormente confortata dai dati (Tab.5 in allegato) relativi alle scuole collegate ad Internet (22,6%). Sono le scuole elementari a riportare la percentuale più bassa (9%), seguono le medie con il 15,9%. Anche in questo caso, il dato medio tiene conto della percentuale più alta delle scuole superiori (52%), ma è anche giusto notare che rispetto al totale dei progetti pervenuti gli istituti di secondo grado sono solo circa un terzo di tutte le scuole.

All’interno dello stesso ordine di istruzione tra le regioni è presente una notevole differenza: i dati variano dal 19,2% della Basilicata all’80% dell’Emilia Romagna.

E’ interessante notare che se consideriamo solo le scuole che entro dicembre ’97 hanno installato le postazioni di lavoro per i docenti, la percentuale di quelle già collegate ad Internet sale al 53%.

Il 50% delle scuole collegate ad Internet dispone di linee ISDN. Quasi la totalità delle istituzioni scolastiche che ancora non hanno attivato il collegamento prevedono comunque di farlo entro giugno ’98.

La preparazione dei docenti prima della formazione

La tabella seguente, riporta il dato relativo al grado di preparazione iniziale dichiarato dagli insegnanti che hanno aderito al progetto 1A.

Preparazione Iniziale Docenti

Direzione Didattica

Istituti Comprensivi

Secondaria Primo Grado

Secondaria Secondo Grado

TOTALE ITALIA

Nessuna competenza uso computer

75,8%

75,4%

64,2%

47,6%

65,9%

Usano word processor

28,8%

28,1%

38,7%

51,4%

38,4%

Operano con foglio elettronico

14,1%

14,3%

20,1%

30,3%

22,2%

Programmi gestione database

12,4%

13,4%

16,9%

20,6%

17,0%

Utilizzano software didattico

22,0%

21,8%

24,9%

34,0%

26,9%

Utilizzano prodotti multimediali

11,8%

11,2%

12,6%

14,4%

12,7%

Producono prodotti multimediali

1,1%

1,7%

3,2%

4,0%

2,5%

Utilizzano le risorse di Internet

2,2%

2,8%

5,5%

13,7%

6,1%

Utilizzano la posta elettronica

1,3%

1,6%

3,4%

9,3%

3,9%

Il 65,9% dei docenti dichiara di non avere alcuna competenza nell’uso del computer. Questo dato assume diverso peso se lo si osserva scomposto sui vari ordini scolastici. Si passa dalla percentuale più alta delle Direzioni Didattiche 75,8%, al 64,2% della primo grado, per arrivare al 47,8% della scuola superiore, dove infatti già da alcuni anni sono state avviate iniziative di formazione sulle nuove tecnologie.

Dalla tabella si deduce inoltre che tra i docenti con competenze informatiche il 38,4% conosce ed usa un word processor (anche qui la percentuale più elevata è quella relativa alle superiori con il 51,4%), il 26,9% utilizza software didattico (sussidio alla didattica tradizionale).

Un certo interesse merita la percentuale relativa all’utilizzo delle risorse in Internet (6,1%); le istituzioni di secondo grado riportano per questa voce la percentuale del 13,7%. La significatività di questo dato sta, non nel valore in se stesso, ma nel poterlo considerare come indicativo di una maniera non più tradizionale di reperire risorse ed informazioni.

I dati esprimono l’esigenza di formazione della classe docente, in particolare la realtà degli Istituti Comprensivi può essere assimilata a quella delle Direzione Didattica.

Strutture per la formazione nelle scuole

A soli tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico, dicembre’97, risulta che il 45,5% delle scuole finanziate aveva installato le stazioni di lavoro per far partire l’attività di formazione. Questo è il dato medio nazionale che si distribuisce uniformemente secondo i diversi ordini di scuola, mentre i valori regionali oscillano tra il 74,4% delle Marche e il 21,7% della (Tab.7 in allegato).

Le istituzioni scolastiche rimanenti, (Tab.8 in allegato) dichiarano di provvedere all’installazione entro il mese di marzo.

Acquisti e collocazione delle attrezzature

Il costo complessivo del progetto 1A è stato di 72,5 miliardi. Il finanziamento di ciascun progetto è così composto:

Le scuole hanno speso o impegnato, con una percentuale del 30% circa, la somma di 9 milioni, si distingue ancora una volta la scuola media superiore che impegna oltre 9 milioni con una percentuale del 44,1% medio per gli acquisti previsti come da programma; evidentemente completandoli con fondi di altra provenienza. Dallo spoglio dei dati risulta che le somme sono state utilizzate per acquistare mediamente 2 computer, una stampante a colori, circa uno scanner per postazione; sono state acquistate altre strumentazioni previste, i cui dati medi risultano poco significativi. I materiali acquistati sono stati collocati, nel 63,2% in ambienti appropriati e deputati proprio alla formazione dei docenti.

Dando uno sguardo ai valori suddivisi per ordini di scuole, sono quelle di secondo grado ad avere la percentuale più elevata, l’89% (Tab.9 in allegato).

Per ambienti adeguati si intendono aule attrezzate alle quali hanno libero accesso prioritariamente i docenti, al fine di continuare la formazione optando per l’autoformazione o per la formazione a distanza ed elaborare percorsi didattici multimediali.

I rimanenti istituti (29%), non disponendo di spazi idonei per le attrezzature dove effettuare la formazione contemporanea di più docenti, hanno provveduto ad individuare altri istituti presso cui realizzare il programma.

Sono le istituzioni di primo grado e le Direzioni Didattiche che in modo più massiccio hanno operato questa scelta, riportando rispettivamente il 30,9% e il 47,2% (Tab.10 in allegato).

Questo dato viene avvalorato dalla percentuale (28%) riportata dalla domanda 4.5, con la quale si chiedeva se le scuole avessero provveduto a consorziarsi tra loro per facilitare l’organizzazione della formazione (Tab. 11 in allegato); anche in questo caso i valori più alti (30%) sono riportati dalla scuola media e dalla scuola elementare.

La formazione

Il Ministero, per ciò che riguarda la formazione dei docenti, pur responsabilizzando le scuole in quanto a scelte progettuali e aspetti organizzativi ed operativi, ha comunque fornito una proposta di aggiornamento così articolata:

  1. Prima alfabetizzazione;
  2. Aspetti tecnici della multimedialità;
  3. Applicazioni multimediali;
  4. Uso didattico della multimedialità.

Gli obiettivi e i contenuti sono:

Primo modulo

Obiettivi:

Contenuti:

Secondo modulo

Obiettivi:

Contenuti:

Terzo modulo

Obiettivi:

Contenuti:

Quarto modulo

Obiettivi:

Contenuti:

Le scuole coinvolte nel progetto, a larga maggioranza hanno fatto proprio questo modello di formazione, l’88,9% (Tab.13 in allegato).

Dai dati raccolti è evidente che le scuole sono state in grado di provvedere autonomamente alla domanda di formazione in larghissima percentuale, recuperando le risorse al proprio interno o presso altri istituti con cui si sono consorziate.

ITALIA

Formazione fornitori

Prima

Alfabetizzazione

Aspetti tecnici della multimedialità

Le applicazioni multimediali

Uso didattico della multimedialità

Docenti della stessa scuola titolari del progetto

42%

31%

29%

29%

Docenti di altre scuole

32%

35%

36%

39%

Esperti di organizzazioni esterne

18%

25%

27%

26%

Ditte fornitrici delle attrezzature dei materiali

8%

9%

8%

6%

TOTALE

100%

100%

100%

100%

Si è ritenuto opportuno suddividere i dati nazionali per ciascun grado di istruzione e analizzarle in dettaglio, visto che proprio la formazione dei docenti è l’obiettivo principale del progetto 1A.

Nella tabella relativa alla scuola elementare, i valori maggiori in percentuale, per tutti moduli, sono riportati dalla riga "i formatori sono docenti di altre scuole" con percentuali che variano dal 43% per il primo modulo al 50% per il quarto modulo.

DIREZIONE DIDATTICA

Formazione fornitori

Prima

Alfabetizzazione

Aspetti tecnici

della multimedialità

Le applicazioni multimediali

Uso didattico della multimedialità

Docenti della stessa scuola titolari del progetto

24%

15%

14%

17%

Docenti di altre scuole

43%

48%

48%

50%

Esperti di organizzazioni esterne

22%

28%

30%

27%

Ditte fornitrici delle attrezzature dei materiali

11%

9%

8%

6%

TOTALE

100%

100%

100%

100%

La tabella relativa alla scuola secondaria di primo grado, pur confermando pienamente quanto detto in generale, presenta comunque delle differenze. Infatti la formazione per il primo modulo viene erogata per il 45% da docenti della scuola titolare del progetto mentre per i restanti moduli i formatori sono di altre scuole con percentuali che variano tra il 35% al 41%.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Formazione fornitori

Prima

Alfabetizzazione

Aspetti tecnici

della multimedialità

Le applicazioni multimediali

Uso didattico della multimedialità

Docenti della stessa scuola titolari del progetto

45%

32%

29%

27%

Docenti di altre scuole

31%

35%

38%

41%

Esperti di organizzazioni esterne

16%

23%

25%

26%

Ditte fornitrici delle attrezzature dei materiali

8%

10%

8%

6%

TOTALE

100%

100%

100%

100%

Nella scuola secondaria di secondo grado la formazione viene erogata tra il 49% e il 72% da docenti della stessa scuola.

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Formazione fornitori

Prima

Alfabetizzazione

Aspetti tecnici

della multimedialità

Le applicazioni multimediali

Uso didattico della multimedialità

Docenti della stessa scuola titolari del progetto

72%

55%

49%

49%

Docenti di altre scuole

12%

17%

19%

21%

Esperti di organizzazioni esterne

11%

20%

25%

24%

Ditte fornitrici delle attrezzature dei materiali

5%

8%

7%

6%

TOTALE

100%

100%

100%

100%

Negli istituti comprensivi la realtà si presenta in maniera diversificata: gli attori della formazione sono: docenti degli istituti titolari del progetto, docenti di altre scuole, esperti di organizzazioni esterne con percentuali piuttosto vicine tra loro.

ISTITUTI COMPRENSIVI

Formazione fornitori

Prima

Alfabetizzazione

Aspetti tecnici

della multimedialità

Le applicazioni multimediali

Uso didattico della multimedialità

Docenti della stessa scuola titolari del progetto

35%

23%

22%

21%

Docenti di altre scuole

32%

37%

39%

41%

Esperti di organizzazioni esterne

24%

27%

29%

28%

Ditte fornitrici delle attrezzature dei materiali

9%

13%

10%

10%

TOTALE

100%

100%

100%

100%

All’attività di formazione, fino a dicembre ’97, ha partecipato il seguente numero di docenti, suddiviso sui quattro moduli previsti:

Preparazione Iniziale Docenti

Direzione Didattica

Istituti Comprensivi

Secondaria Primo Grado

Secondaria Secondo Grado

TOTALE ITALIA

Prima Alfabetizzazione

43.004

7.470

26.029

23.817

100.320
Aspetti tecnici multimediali

35.912

6.365

23.885

26.491

92.623
Applicazioni Multimediali

34.686

5.638

23.099

26.416

89.839
Uso didattico multimedialità

32.694

5.359

22.237

26.083

86.373

L’ipotesi ministeriale di distribuzione oraria per i quattro moduli di formazione, privilegiava il quarto, riguardante l’uso didattico della multimedialità, i dati invece rilevano che il maggior numero di ore di aggiornamento è stato dedicato al primo modulo. L’attività di formazione/aggiornamento si è orientata maggiormente su quegli aspetti che potessero fornire ai docenti gli strumenti di base necessari per poter più celermente padroneggiare il computer e quindi favorire, in tempi brevi, una ricaduta nella didattica.

Lo svolgimento dei corsi di formazione diretta di 30 ore, nella quasi totalità delle scuole monitorate, era in stato di avanzata realizzazione a fine di dicembre ‘97 e se ne prevedeva la conclusione entro marzo ’98 (Tab.12 in allegato).

L’attività di formazione è stata accolta con molto interesse; lo confermano le frequenti richieste che pervengono direttamente al Ministero da parte dei provveditorati di ulteriori finanziamenti mirati al proseguimento della formazione.

Il livello di partecipazione degli insegnanti alle diverse fasi del programma è decisamente alto, 88%-90% indistintamente per i vari ordini di istruzione.

Il tasso medio nazionale di partecipazione dei docenti al progetto è del 66%, questo valore è più alto nelle scuole elementari e in quelle di primo grado. Partecipano al programma i docenti di tutte le discipline.

Nelle scuole elementari gli insegnanti delle aree linguistiche e matematiche sono i più rappresentati seguono quelli di lingua straniera e successivamente gli altri.

Nella scuola secondaria di primo grado in ordine percentuale decrescente, sono presenti i docenti di lettere, con una differenza di circa 9 punti percentuali seguono quelli di matematica e scienze, di lingua e via via tutti gli altri.

Per le scuole secondarie di secondo grado i dati sono stati disaggregati secondo i tipi di istituti proprio perché al loro interno, le discipline presenti sono notevolmente diverse.

Nei licei sono gli insegnanti di materie scientifiche a partecipare con maggiore frequenza ad essi seguono quelli di letteratura italiana e lingua straniera; negli istituti tecnici e professionali le discipline più interessate alle tecnologie sono quelle tecniche e le tecnico-pratiche, seguono italiano-storia, lingue straniere e matematica; gli istituti artistici presentano una situazione di interesse diffuso tra le varie discipline.

Questi dati rivelano quanto sia elevato il grado di motivazione e di interesse che la scuola tutta sta dimostrando nei confronti delle tecnologie e nel voler acquisire strumenti più moderni per insegnare in modo più efficace.

Adesione al programma

Presso le scuole l’adesione al Programma di Sviluppo Tecnologie Didattiche è avvenuta con l’approvazione all’unanimità, da parte del collegio docenti, con percentuali che variano tra l’83% e il 100%.

Alla domanda, con la quale si chiedeva se le scuole nel prossimo anno sarebbero state pronte alla seconda fase del progetto (accesso al sottoprogramma 1B), circa l’83% ha risposto positivamente.

DIFFUSIONE DEL PROGETTO 1B

A livello nazionale sono stati selezionati e finanziati 1898 progetti conseguendo pienamente l’obiettivo che per il primo anno ne prevedeva 1850. Il costo complessivo del sottoprogramma è stato di 77,7 miliardi. Le 1898 istituzioni scolastiche che sono state finanziate hanno ricevuto una scheda da compilare entro il 31 dicembre 1997 che qui alleghiamo.

Il modello di rilevazione dati si articola in aree che riguardano:

Al centro di raccolta dell’I.T.C. "E.Tosi" di Busto Arsizio sono pervenute, per il progetto 1B, 1252 schede che rappresentano il 66% delle scuole coinvolte sul territorio nazionale e consentono di effettuare delle elaborazioni statistiche pur in mancanza di una base di campionamento iniziale.

Analizzando i dati raggruppati per regione si legge facilmente che le più rappresentate sono , fatta eccezione del Veneto, le regioni del Nord, mentre dal Centro e dal Sud, in particolare dal Lazio, sono pervenute meno risposte. (Tab. 2 in allegato).

I dati della seguente tabella riguardano i progetti assegnati e monitorati suddivisi per regione.

 

 

Regione

(1)

assegnati Ministero

Val. Ass.

(2)

assegnati sul totale Italia

%

(3)

monitorati

Val. Ass.

(4)

monitorati

%

(5)

monitorati sul Totale Italia

%

(5-2)

scarto tra assegnati e monitorati

Abruzzo

43

2,27%

37

86%

2,96%

0,69

Basilicata

30

1,58%

16

53%

1,28%

-0,30

Calabria

86

4,53%

50

58%

3,99%

-0,54

Campania

199

10,48%

110

55%

8,79%

-1,70

Emilia

141

7,43%

102

72%

8,15%

0,72

Friuli

50

2,63%

37

74%

2,96%

0,32

Lazio

172

9,06%

90

52%

7,19%

-1,87

Liguria

54

2,85%

41

76%

3,27%

0,43

Lombardia

238

12,54%

187

79%

14,94%

2,40

Marche

55

2,90%

40

73%

3,19%

0,30

Molise

18

0,95%

11

61%

0,88%

-0,07

Piemonte

119

6,27%

100

84%

7,99%

1,72

Puglia

141

7,43%

103

73%

8,23%

0,80

Sardegna

85

4,48%

47

55%

3,75%

-0,72

Sicilia

178

9,38%

103

58%

8,23%

-1,15

Toscana

119

6,27%

83

70%

6,63%

0,36

Umbria

32

1,69%

20

63%

1,60%

-0,09

Veneto

138

7,27%

75

54%

5,99%

-1,28

TOTALE

1898

100,00%

1252

66%

100,00%

La Tab.2 in allegato mostra i valori, raggruppati per regione e suddivisi nei diversi ordini di istruzione, così rappresentati: la direzione didattica con il 72,16%, la scuola media di primo grado al 67%, le scuole di secondo grado 58%. I risultati di questa prima indagine, dati questi valori, daranno quindi una istantanea più aderente alla realtà scolastica delle scuole elementari, che al loro interno presentano uno sviluppo tecnologico meno avanzato rispetto alle scuole secondarie di secondo grado.

La preparazione iniziale dei docenti

La tabella che qui riportiamo mostra i valori nazionali sul grado di preparazione dei docenti che partecipano al Progetto 1B.

PROGETTO 1B Preparazione Iniziale Docenti

Direzione Didattica

Istituti Comprensivi

Secondaria Primo Grado

Secondaria Secondo Grado

TOTALE ITALIA

Nessuna competenza uso computer

55,9%

52,8%

44,4%

32,0%

47,1%

Usano word processor

50,4%

56,5%

64,3%

74,4%

61,7%

Operano con foglio elettronico

22,6%

23,8%

32,8%

45,3%

32,7%

Programmi gestione database

22,5%

16,9%

26,2%

33,7%

26,7%

Utilizzano software didattico

43,6%

38,7%

46,4%

54,7%

46,9%

Utilizzano prodotti multimediali

35,2%

34,8%

42,4%

47,8%

41,2%

Producono prodotti multimediali

7,1%

11,3%

13,6%

12,8%

11,2%

Utilizzano risorse di Internet

10,2%

8,4%

18,8%

34,3%

18,6%

Utilizzano posta elettronica

7,8%

4,8%

13,8%

25,0%

13,7%

Dall’esame delle risposte date ai vari items risulta che il 41,7% dei docenti dichiara di non avere nessuna competenza nell’uso del computer, il 61,7% dei docenti conosce ed usa il word processor, il 46,9% utilizza software didattico, il 41,2% usano prodotti multimediali e il 32,7% opera con foglio elettronico. I valori medi nazionali si diversificano se li osserviamo per i quattro tipi di istruzione, le percentuali maggiori sono riportate dalla scuola secondaria di secondo grado in tutti gli items.

Attrezzature già presenti prima del progetto

La tabella seguente mostra i valori medi nazionali delle attrezzature informatiche presenti nelle scuole destinatarie del Progetto1B.

PROGETTO 1B

Attrezzature

Direzione Didattica

Istituti Comprensivi

Secondaria Primo Grado

Secondaria Secondo Grado

TOTALE ITALIA

Computer 8086 o equivalenti

3,5

2,8

4,7

11,8

6

Computer 286, 386 o equivalenti

4,4

3,1

4,3

18,6

7,9

Computer 486 o equivalenti

2

2,5

3,8

19,8

7,4

Di cui multimediali

1,4

1,9

2,2

5,6

3,1

Computer Pentium o equivalenti

2,8

3,2

4

20,5

7,7

Di cui multimediali

2,2

3,3

3,7

13,4

6,1

Reti locali

1

1,4

1,2

1,6

1,4

Scanner

1,7

1,5

1,4

2,1

1,6

Stampante laser

1,1

1,4

1,3

3

1,9

Stampante ink-jet

1,9

2,4

2,2

7,1

3,5

Strutture telematiche

La realtà mostrata dai dati del monitoraggio rispetto alle strutture telematiche e di comunicazione di cui le istituzioni scolastiche dispongono è abbastanza diversificata.

Il 39,4% delle scuole che partecipano al Progetto 1B sono dotate di collegamento con Internet. Questo valore medio nazionale è rappresentativo della scuola di primo grado, ma penalizza fortemente il 71% delle istituzioni scolastiche di secondo grado già in rete e sovrastima le direzioni didattiche (Tab.6 in allegato).

Tra le regioni sono le Marche ed il Molise quelle che riportano le percentuali maggiori, rispettivamente con il 75% e il 62%, mentre in coda troviamo l’Umbria (19%) e la Sardegna (15%).

Il 20,5% delle scuole collegate in Internet dispone di una linea ISDN. Questo dato pur non essendo particolarmente significativo, mostra come l’innovazione tecnologica nelle comunicazioni, anche se non velocemente, è già entrata nella quotidianità di circa un quinto delle scuole, oltretutto questo dato, per le scuole secondarie di secondo grado sale al 40%.

Le scuole dotate di e-mail sono, a livello nazionale, l’11,8%. Questo dato medio è rappresentativo per le scuole secondarie di primo grado (14,6%), sovrastima le direzioni didattiche (6,2%) e gli istituti comprensivi (4,2%), mentre sottostima il dato percentuale della scuola secondaria di secondo grado (22,2%) (Tab.4 in allegato).

Analizzando i totali regionali, le percentuali maggiori sono riportate dall’Emilia Romagna (27,2%) e dalla Liguria (25,1%), mentre il valore minimo si riscontra per la Basilicata (3,3%).

Finanziamenti ed acquisti

Il 49% delle direzioni didattiche, il 48% delle scuole secondarie di primo grado e il 56% delle scuole secondarie di secondo grado hanno ricevuto esattamente la somma di 42 milioni come da Programma.

La tabella seguente mostra i dati nazionali in valore assoluto relativi agli acquisti e alle somme spese dalle scuole entro il mese di dicembre ’97.

Ciascuna scuola ha acquistato in media 6 computer, con un costo unitario di 2.567.000 lire e 1 stampante ink-jet con un costo unitario di 580.000 lire.

Lo scanner viene acquistato nel 68% dei casi con una spesa media di 610.850 lire.

Scarsa la rilevanza degli acquisti relativi alle altre apparecchiature.

PROGETTO 1B

ACQUISTI

Direzione Didattica

Istituti Comprensivi

Secondaria Primo Grado

Secondaria Secondo Grado

TOTALE ITALIA

Num. Computer compreso monitor

2612

265

2173

2195

7245

Cifra spesa totale

(in lire)

6.310.514.591

1.007.826.680

5.165.188.387

6.110.945.801

18.594.475.459

 

PROGETTO 1B

ACQUISTI

Direzione Didattica

Istituti Comprensivi

Secondaria Primo Grado

Secondaria Secondo Grado

TOTALE ITALIA

Num. Stampanti laser

143

14

93

112

362

Cifra spesa totale

(in lire)

87.964.845

11.741.740

82.482.816

1.363.797

318.569.061

Num. Stampanti ink-jet

724

66

365

505

1660

Cifra spesa totale

(in lire)

387.079.120

38.369.870

224.369.541

297.921.037

947.739.568

Num. Scanner

414

31

200

208

853

Cifra spesa totale

(in lire)

214.729.200

230.006.000

121.751.832

161.572.622

521.059.654

 

PROGETTO 1B

ACQUISTI

Direzione Didattica

Istituti Comprensivi

Secondaria Primo Grado

Secondaria Secondo Grado

TOTALE ITALIA

Num. Telecamera

82

7

59

112

260

Cifra spesa totale

(in lire)

60.937.581

96.700.000

64.090.377

118.503.038

253.200.996

Macchina fotografiche

96

4

76

51

227

Cifra spesa totale

(in lire)

66.258.792

3.890.100

62.584.355

52.280.239

187.013.486

Num. Proiettore per computer

55

5

70

76

206

Cifra spesa totale

(in lire)

292.652.780

36.831.000

429.126.540

542.039.443

1.300.649.763

Num. Data

display

58

3

37

71

169

Cifra spesa totale

(in lire)

135.656.884

8.708.000

65.841.920

143.299.490

353.506.294

Dai dati delle scuole monitorate risulta che il 25% ha acquistato il collegamento ad Internet con una spesa media di 478.770 lire.

PROGETTO 1B

ACQUISTI

Direzione Didattica

Istituti Comprensivi

Secondaria Primo Grado

Secondaria Secondo Grado

TOTALE ITALIA

Num. Collegamenti Internet

149

9

78

74

310

Cifra spesa totale

(in lire)

37.554.405

3.998.000

28.022.815

78.843.280

148.418.500

Num. Antenne Paraboliche

84

8

97

56

245

Cifra spesa totale

(in lire)

66.679.551

7.332.000

79.108.740

81.317.047

234.437.338

Quante classi e quanti alunni sono coinvolti nella didattica multimediale

Il tasso medio nazionale di partecipazione dei docenti al progetto all’interno delle scuole è del 32%, questo valore è più alto (53,3%) nelle scuole di primo grado, seguono gli istituti professionali (42%), gli istituti tecnici (33%) e i licei (30,7%). Partecipano al programma i docenti di tutte le discipline.

Nelle scuole elementari gli insegnanti delle aree linguistiche e matematiche sono i più rappresentati seguono quelli di antropologia e successivamente gli altri.

Nella scuola secondaria di primo grado sono presenti, in ordine percentuale decrescente, i docenti di lettere; con una differenza di 10 punti percentuali seguono quelli di matematica - scienze e di lingua straniera; per le scuole secondarie di secondo grado i dati devono essere disaggregati secondo i tipi di istituto poiché al loro interno le discipline presenti sono notevolmente diverse.

Nei licei sono gli insegnanti di materie scientifiche a partecipare con maggiore frequenza, ad essi seguono quelli di letteratura italiana e lingua straniera; negli istituti tecnici le discipline più interessate alle tecnologie sono le tecniche, matematica e lingua straniera, italiano-storia e le tecnico-pratiche; negli istituti professionali le materie che utilizzano maggiormente le nuove tecnologie sono le tecniche e tecnico-pratiche, seguono italiano-storia, le lingue straniere, le scienze e la matematica; gli istituti artistici presentano una situazione di interesse diffuso tra le varie discipline.

Presso le scuole che hanno attivato il progetto, il tasso di coinvolgimento delle classi è stato del 50%.

La scuola di primo grado è quella che riporta la percentuale più elevata per tutte le categorie.

In valore assoluto gli allievi coinvolti sono 280.129, suddivisi nei diversi ordini di istruzione:127.648 nella scuola elementare, 7.690 negli Istituti Comprensivi, 56.921 nelle scuole medie e 87.870 nella scuola media superiore (Tab.14 in allegato).

Il dato relativo al coinvolgimento degli insegnanti , merita una riflessione: l’introduzione della multimedialità nella didattica impone un forte ripensamento sul ruolo del docente.

Le stazioni multimediali nella maggior parte dei casi sono state collocate in aule laboratorio e vengono utilizzate dagli alunni a piccoli gruppi o a classi intere mediamente per quattro giorni a settimana per 3,7 ore al giorno.

Il 39% delle scuole dà agli alunni la possibilità di usufruire delle stazioni di lavoro fuori dall’orario scolastico, ovviamente sono i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado quelli che riportano una percentuale molto più elevata, il 62% circa. Questa possibilità viene data per favorire la nascita di un costume di uso quotidiano e non formale delle risorse tecnologiche lasciando spazio anche a quelle attività non legate strettamente a quelle curricolari.

La tabella qui di seguito riporta, in valore percentuale, le attività per le quali si intende far usare agli alunni il computer nella didattica.

PROGETTO 1B

 

Attività previste

Direzione Didattica

Istituti Comprensivi

Secondaria Primo Grado

Secondaria Secondo Grado

TOTALE ITALIA

Uso word processor

82%

93%

95%

89%

88%

Redazione e stampa giornale scolastico

81%

84%

87%

67%

79%

Costruzioni ipertesti ed ipermedia

64%

78%

85%

81%

76%

Sostegno e recupero con software specifico

84%

89%

85%

47%

74%

Uso di software specifico

92%

87%

93%

85%

90%

Costruzione database e raccolta dati strutturati

22%

40%

43%

44%

36%

Ricerca ed elaborazione dati da database

18%

31%

35%

38%

30%

Simulazioni di laboratorio

7%

13%

19%

58%

26%

Collegamenti con altre classi o con altri docenti

51%

62%

56%

55%

55%

Ricerca materiali in Internet o in altre stazioni remote

58%

73%

79%

86%

74%

Uso della posta elettronica

54%

60%

67%

73%

65%

Uso di CD multimediali

90%

96%

94%

91%

93%

Gestione della biblio/mediateca

31%

42%

36%

32%

34%

Manipolazione e gestione suoni

58%

58%

67%

53%

61%

Manipolazione e gestione immagini

69%

71%

77%

70%

73%

Il calcolo percentuale ha come base il numero dei progetti monitorati.

Analizzando le preferenze indicate in tabella si evidenzia come in tutti i tipi di scuole l’utilizzo dei CD multimediali riporta il valore maggiore (93% in media); seguono con percentuali di poco inferiori l’uso del software didattico, del word processor e la redazione e stampa del giornale scolastico.

La competenza dell’uso del word processor indica la necessità di far acquisire agli alunni abilità e conoscenze di base indispensabili per operare concretamente e autonomamente con il computer. La redazione e stampa del giornale scolastico indica l’esigenza di uno spazio specifico gestito dagli stessi studenti e quindi la necessità di soddisfare un bisogno reale di comunicazione e di informazione.

Merita sicuramente attenzione la percentuale del 76% relativa alla costruzione di ipertesti o ipermedia. Se consideriamo insieme le percentuali degli items: software per sostegno e recupero, software didattico, uso del CD multimediale possiamo avanzare questa idea. Il computer viene considerato come uno strumento di lavoro che va a supportare l’attività didattica tradizionale, integrandola e rivitalizzandola, per generare negli allievi maggiori motivazioni e magari per cominciare ad introdurre gradualmente elementi di innovazione.

Gli altri items (collegamenti con altre scuole e/o docenti, ricerca di materiali in Internet, ecc.) sono valori meno intensi, ma pur sempre significativi perché indicano come la didattica sta evolvendo e di come le scuole si stanno aprendo ai nuovi mezzi di informazione. In particolare, la ricerca dei materiali in Internet viene effettuata dal 74% dei casi, con una punta nella secondaria di secondo grado (86%). Un po’ per volta, nella mentalità comune, si sta facendo strada la possibilità di utilizzare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

Dai risultati di questa prima attività di monitoraggio si può ritenere che nelle scuole coinvolte nel programma emergono due atteggiamenti rispetto all’innovazione: da un lato ci si avvicina alle novità con curiosità e con inquietudine, dall’altro lato si sperimenta come è possibile insegnare e formare con le nuove tecnologie didattiche.


Progetti 1a e 1b in Italia - Dicembre 1997