Rifletti sul rapporto tra ASPETTATIVE e LAVORO....

Quale tipo di lavori ti piacerebbe fare?

Vorresti un posto fisso o un lavoro "flessibile"?

 

  Riflettendo sulle mie aspettative generali spunta sempre il discorso “lavoro”.

Di solito si scherza su  questo fatto ; avendo solamente 17 anni non ho un’ idea precisa di ciò che  farò da “grande”, ho solo aspirazioni o fantasticherie dei classici lavori e impieghi (che poi non sono lavori) del tipo : calciatore, indagatore dell’incubo , agente dell’ fbi ecc..  .

Il fatto è che non si ha il tempo di pensare a certe cose, si è troppo impegnati a studiare a dare soddisfazioni ai genitori,  a essere felici e quindi si va avanti senza un’idea precisa. Subentra  a volte anche il fatto di non amare ciò che si fa e quindi si ha un certo sbandamento psicologico. 

Ad esempio ci si trova tra amici a parlare, scambiare  opinioni sul  lavoro; spauracchio dei giovani di adesso (di cui faccio parte anche io). Chiaramente non sono un fannullone; ho svolto i miei lavori ,spesso estivi con buoni risultati, molta fatica  ma tanta soddisfazione.Secondo il mio modesto parere è bene cominciare presto ad avvicinarsi al mondo del lavoro: forma una certa esperienza e, diciamo,fa diventare uomo. 

Porto l’esempio del mio ultimo impiego . Quest’estate ho avuto la possibilità di lavorare come bagnino(non ho un gran fisico ma alle clienti piacevo) nella spiaggia riservata di un hotel. Il mio lavoro mi portava anche a lavorare di notte e molte volte mi capitava di fare gli straordinari e quindi di non tornare più a casa(immaginate il mio babbo,era felicissimo!): mi sono creato un’indipendenza e una certa responsabilità, questa esperienza praticamente mi ha formato      (mio padre alla fine della stagione ha fatto fatica a riconoscermi, si era dimenticato di me!).

In conclusione accennerò all’unica e più probabile aspettativa che ho per il mio futuro, l’architettura.Mi affascina da quando ero piccolo e mi ha portato dove sono ora(al liceo artistico , cosa vi credevate!).

Ultimamente non ho molti stimoli, o almeno non me li danno, soprattutto alcuni professori.                   

 

Carissimo Ciccio da quello che dici sembri proprio frastornato e un po’ pessimista! CON CHE COSA TI CONSOLERAI?La risposta è sottintesa …cmq adesso vi illustro il mio pensiero: Devo ammettere che anch’io divento improvvisamente pessimista quando penso al mio futuro. Io lo vedo nero…a volte penso di essere un fallimento totale, poi arriva mio padre e mi tira su il morale.So che sto dicendo una marea di cozzate ma è la verità se voglio dire qualcosa di positivo devo parlare delle mie aspettative: 
vorrei diventare una grande artista ed essere conosciuta in tutto il mondo.
 No non me la tiro ma penso che cmq questo sia un po’ il desiderio + grande di noi piccoli giovani poveracci. Io sono un’arrampicatrice sociale, tendo sempre al massimo e farò di tutto per ottenere i miei scopi. Ma l’importante è essere felici e sani e per continuare ad esserlo bisogna impegnarsi ! baci baci
                                          

 

CICLISTA 2002
 Ciao ciccio!!
Sono pienamente d' eccordo con te,mi ha colpito molto del tuo testo ma la cosa che più mi è rimasta impressa è che nessuno ti stimola….SORRIDI... ANCHE IO NON HO Più STIMOLI,  E’ UN INFERNO QUESTA SENSAZIONE!!!!!!…..
Sulle aspettative:vorrei diventare attrice(facile a dirsi vero?);
sul lavoro:NO COMMENT. Ho una paura matta del mio futuro,di non riuscire a realizzarmi.
Quando ci penso ho come qualcosa che mi stringe il cuore, nella mente non c’è  che nero, è qualcosa che non riesco a spiegare,non riesco a vedere il mio futuro con certezza , è qualcosa di opprimente. KISS KISS
ZERO NEGATIVO