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Eros come successo
(Nei segreti del corpo)

di Antonio Stanca

Un breve romanzo-diario “Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire” (ed.Fazi) della giovanissima scrittrice siciliana quasi anonima Melissa P., comparso la scorsa estate, ha venduto finora cinquecentomila copie e superato ogni precedente successo, un film “Something’s Gotta Give”, interpretato da Jack Nicholson, Diane Keaton e Amanda Peet per la regia di Nancy Meyers e annunciato come imminente, è atteso con estremo interesse: sono questi i due avvenimenti che attualmente stanno catalizzando l’attenzione di vaste fasce di pubblico di ogni età. Il fenomeno ha suscitato qualche stupore visto che motivo comune ad entrambe le opere è l’erotismo: nel primo quello sfrenato ed osceno di un’adolescente che si forma alla vita dei nostri giorni; nel secondo l’eros di un uomo maturo costantemente attirato dall’idea di possedere ragazze molto giovani. Sono due casi di deviazione ed anche se uno è per lettori e l’altro per spettatori, anche se del primo è possibile sapere ora e del secondo tra poco, tanto interesse per loro muove a riflettere.

Non è facile, in età moderna e contemporanea quando molto e di ogni genere si produce in ambito culturale ed artistico, stabilire con certezza le cause che sottostanno al successo di un libro o di un film o di un altro lavoro. A volte questi sono accolti con largo favore di pubblico perché interpretano gli umori diffusi in un determinato momento, ne sono un riflesso così chiaro che ci si può riconoscere immediatamente, altre volte perché propongono un recupero di elementi, valori, principi, che l’ambiente ha smarrito e dei quali si avverte la necessità, altre ancora perché contengono una novità, attuano quel bisogno di cambiamento che è nelle aspettative generali e che è rimasto vago, non realizzato. A spiegare un successo moderno possono intervenire anche dei motivi legati ai nuovi miti che, ai nostri giorni, sono sorti, si sono consolidati e costituiscono dei punti di riferimento inalienabili. Tra quelli della ricchezza, della musica, della velocità, di una vita al naturale, c’è anche l’altro del corpo, del culto, cioè, per l’aspetto esteriore, fisico della persona e per tutto ciò che ad esso, ai suoi sensi, è collegato, dai vestiti ai gusti, ai bisogni. In genere si assiste, nel costume, alla sconfitta progressiva dell’interiorità, della ragione, della morale in nome dell’esteriorità, dell’istinto anche se illogico, irrazionale, immorale. Tra i bisogni, gli istinti del corpo quello del sesso è uno dei primari e in tale clima di liberalizzazione esso prima d’ogni altro doveva emergere, evidenziarsi anche per l’aspetto poco chiaro, misterioso che sempre lo ha accompagnato e ne ha accresciuto l’interesse. Se poi di tali misteri si narra come nel romanzo di Melissa P. o si offre visione come nel film di Nancy Meyers, si soddisfa un'altra richiesta dell’attuale costume sociale, quella della spettacolarizzazione tanto più seguita quanto più impegnata a rappresentare le componenti segrete, occulte della vita. Derivano da qui il trionfo di tanta letteratura, teatro, cinema dell’horror, l’attrazione esercitata da culti misterici, religioni orientali, luoghi  inesplorati, inaccessibili e ritenuti depositari di arcane rivelazioni, la ricerca di tutto ciò che non è regola o ad essa sfugge. In un contesto simile le perversioni sessuali entrano di diritto ed occupano un posto privilegiato.

Il sesso e la rappresentazione di come esso richiami il corpo fino a condizionare la mente sono, quindi, i motivi che spiegano il successo del libro pubblicato e l’attesa del film in lavorazione, sono gli elementi che collegano le due opere con l’attuale clima culturale, le inseriscono in questo e ne fanno un’espressione tra le più fedeli. Svanisce, così, ogni stupore di fronte al successo di simili lavori anche se rimane da chiedersi perché i loro autori non si preoccupano d’impegnarsi in opere che  dureranno solo il tempo di ogni successo d’oggi, tanto poco, cioè, quanto corre fino alla comparsa del successo immediatamente seguente.


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