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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Sulle tracce della malaria

di Antonio Stanca

 

Alessandra Lavagnino è nata a Napoli, ha studiato a Roma, è stata docente universitaria di Parassitologia a Palermo e qui vive ora pensionata. Ha scritto testi di divulgazione scientifica ma anche opere di narrativa. Nel 2002 un suo romanzo, “Le bibliotecarie di Alessandria”, è stato tra i finalisti del Premio Strega. Tradotto in inglese, ha vinto il Premio Zerilli-Marimò della New York University ed è presente nelle librerie degli Stati Uniti.

La casa editrice presso la quale è comparsa la maggior parte delle sue opere è Sellerio di Palermo e da questa, nella collana “Il divano”, è stato pubblicato ad Aprile del 2010 il suo lavoro più recente “La mala aria” (pagg. 219, € 12). E’ un’opera che esprime al meglio la specializzazione dell’autrice nello studio di insetti vettori di malattia e che si propone di diffondere tali sue conoscenze. A tutti, infatti, essa può giungere poiché facile, chiaro è il linguaggio usato dalla Lavagnino, capace di riferire con precisione pur di situazioni complesse. Una storia della malattia vuol essere il libro e leggendo si ha l’impressione di sentire la voce di chi scrive tanto vicina, colloquiale è l’espressione. Non è un’impresa facile quando ci si propone di compiere in sole duecento piccole pagine un percorso che va dal mito ai giorni nostri. Ad aiutare la studiosa hanno contribuito le sue qualità di scrittrice, la sua abilità letteraria. E’ riuscita lei a procurare una dimensione scientifica, una precisione matematica a quanto per secoli, per millenni è rimasto avvolto nel mistero. Fin dalle prime pagine il lettore si sente coinvolto poiché ad una scoperta continua, interminabile è chiamato ad assistere e senza molto impegno. Sono secoli, popoli, continenti, civiltà che scorrono sotto il suo sguardo, è la storia che lui conosceva, che tante volte ha letto ma che ora scopre più completa poiché non aveva mai pensato che contemporaneamente alle vicende da sempre note avveniva un altro fenomeno, che negli stessi luoghi, tra le stesse genti che da tanti libri aveva imparato c’era qualcos’altro, c’era la malaria. E’ l’effetto magico dell’opera, quello che lega subito il lettore dal momento che stimola la sua curiosità e la alimenta in continuazione. Mai vorrebbe egli smettere di sapere come, dove, quando, perché c’è stata la malaria. Un viaggio singolare si compie leggendo, si ripercorre la storia dell’umanità, dagli inizi all’età moderna, contemporanea, insieme a quella zanzara che da sempre l’ha interessata, disturbata, guastata. La zanzara e la malaria, la puntura e l’infezione, la morte e le epidemie, gli studi e le scoperte, le cure e i risultati, ma quanti tipi di zanzara, quanti di malaria, quante morti, quante epidemie, quanti studi, quante scoperte, quante cure, quanti risultati! Immenso, infinito è l’universo che la studiosa dischiude, nessun aspetto, elemento del fenomeno trascura. Tutto di esso ha osservato, tutto ha raccolto e composto in una costruzione ordinata, semplice. Fonti, documenti, testimonianze di ogni genere questa contiene: dal mito, dalla leggenda, dalla religione, dalla storia, dalle scritture sacre, dall’epica, dalla letteratura, dall’arte ha attinto l’autrice poiché importante era per lei spiegare, illustrare, giungere a quel grado di chiarezza che solo un lungo e paziente lavoro di ricerca può far ottenere.

Dall’Egitto alla Grecia, agli Etruschi, a Roma, all’Asia, all’Africa, all’America, all’Europa dei vecchi e nuovi secoli, all’attuale situazione nel mondo, da Omero al Medioevo, a Dante, al Rinascimento, a Wolfgang Goethe, a Giovanni Verga, a Carlo Levi, dalla chimica alla biologia, alla genetica, dal mondo minerale a quello  vegetale, animale, dall’aria all’acqua, dalla “corteccia peruviana” alla “polvere dei Gesuiti”, al chinino, al Ddt, dai primi studiosi del fenomeno ai tanti, tantissimi altri, italiani e stranieri, alle loro scoperte, alle applicazioni di queste, alla sconfitta della malattia, alla liberazione da essa: tra tante strade si muove la Lavagnino del libro, tante conoscenze mostra, com’è iniziata, com’è finita la malaria fa vedere, tutte le fasi della sua storia chiarisce senza mai dubitare.


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