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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Metodo di Studio

di Marisa Bracaloni

Si può  acquisire un metodo di studio ?

Si può “imparare ad imparare” ?

L’intelligenza è modificabile ?

Domande  che si ripetono da decenni  senza che sia data loro  una risposta   completa, esaustiva e concreta. Quesiti che ci poniamo  in particolar modo quando si notano problemi di rendimento: allora  veniamo  interrogati dalle  famiglie, che vedono i loro ragazzi passare ore e ore al tavolino senza purtroppo raggiungere  risultati apprezzabili.

Allora rimbalzano tra i vari ordini di scuola domande quali: perchè il ragazzo non possiede un suo metodo di studio? Perchè non e’ motivato? Perchè non riesce a fare collegamenti? Perché impara a pappagallo senza ragionare? In questi casi diventa un’esigenza cercare di dare  una riposta  al fine  di salvaguardare il futuro e la salute mentale del ragazzo, attrezzandolo per poter proseguire il cammino scolastico senza incidenti

Crediamo che la problematica debba essere considerata  sotto diversi punti di vista diversi:la prima di  dare agli studenti le tecniche  per studiare quali l’utilizzo di informazioni, tabelle, schemi, sintesi….  La seconda aiutare il ragazzo a ragionare in modo critico su ciò che studia sviluppando un proprio pensiero autonomo  , la terza  far nascere  la motivazione a studiare come esigenza di  ricerca e interesse personale

Da un pò di anni si parla di personalizzazione come uso di stili cognitivi in base ai quali  il ragazzo una volta individuato il proprio stile di apprendimento,  dovrebbe  adottare un metodo di lavoro favorito dallo stile personale che consiste nel modo personale di  fissare, organizzare e recuperare le informazioni. Per un sistema scolastico centrato sui saperi disciplinari, il problema diventa quello di far acquisire allo studente la consapevolezza dei meccanismi mentali implicati nel lavoro scolastico e nel controllo dell’apprendimento quali:  le strategie  di studio , la predizione delle proprie difficoltà o delle proprie facilitazioni all’interno delle singole situazioni, la pianificazione delle strategie, il monitoraggio cioè la capacità di cogliere i propri processi…..

Anche in base  a recenti affermazioni quali quella attribuita a Bacone “ passare troppo tempo a studiare è  pigrizia “ crediamo necessario  far impiegare ai ragazzi il tempo efficacemente e  con risultati apprezzabili . Pubblichiamo alcuni lavori sul tema auspicando preziosi suggerimenti da chi ritiene le nostre  domande necessarie per quelle famose competenze che fanno sperare in un futuro dove l’esame non è l’incubo dei nostri sonni ma un’esperienza gratificante di crescita personale

Metodo di studio e strategie di apprendimento“  Giovanni Pontara, L’Educatore  n° 20 /2003
L’articolo fornisce indicazioni per costruire il sapere attraverso una didattica che sa promuovere le abilità di studio, in particolar modo  riferite al primo ciclo.

Studiare e connettere” I risultati di una ricerca  di Giuseppe Tidona
Nel documento sono riportati i risultati di varie ricerche   sui processi  di pensiero  di fronte ai vari compiti rivolti a studenti del primo biennio della secondaria ;le  indagini sono state condotte al fine di creare  una classe riflessiva, la quale, del resto, è l’aspirazione profonda di tutti gli insegnanti ed il punto di arrivo di ogni vero atto educativo (da www.lealidiermes.net).

Bibliografia ragionata sul metodo di studio


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