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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/438
Domande e Risposte su Concorsi e Precariato

Gent.mo Dr Santoro, mi sono diplomata all'Istituto magistrale nel lontano 1975/76. Per ragioni familiari e di salute (ed un concorso andato male) non ho avuto l'abilitazione all'insegnamento alle scuole materne e/o elementari. Quando fu approvata la famosa legge del "doppio canale" avevo 354 giorni di servizio e ce ne volevano 360, così rimasi fuori. Quando sono stati fatti i corsi abilitanti (prima nel 2000 poi spostati al 2001) fu stabilito che per partecipare ci volevano 360 gg (di cui 180 dal 89 al 94 ed altri 180 dopo). Io che ne avevo 354 fino all'89 + 201 fino al 94, anno dopo al quale, per la somma dei provvedimenti passati, non ho avuto altre assegnazioni (solo 41 giorni) significative sono rimasta ancora fuori. Riepilogo per chiarezza: quando ci sono stati i corsi abilitanti io avevo perciò 555 giorni di servizio effettuati che non mi sono stati interamente riconosciuti. Ergo, nessuna abilitazione. Mi sorpassano sempre e comunque in graduatoria e rimango confinata ad aspettare. Dopo oltre 20 anni posso vantare 788 giorni di lavoro e nessuna prospettiva. Pur essendo invalida civile "di quelle vere" (mi perdoni lo sfogo, ma ci sono in questo campo anche troppe illazioni) non mi viene data nessuna possibilità di ingresso almeno a livello di incarico annuale. Vorrei chiederle:
1) è regolare che un servizio come quello svolto prima dell'89 venga azzerato - non contabilizzato come se non fosse mai avvenuto - calcolando per buono un analogo servizio solo svolto in anni diversi? Questa discriminazione, che ha dato la possibilità a molti di fare i corsi abilitanti e salire in graduatorie diverse, a me ha impedito la  possibilità di frequentare i corsi abilitanti e conseguire l'abilitazione! Mi si dirà secondo i decreti si, ma io vorrei fare appello alle Sue conoscenze sulla giurisprudenza ed alle leggi sugli impieghi statali in tema di "servizio svolto" o le sentenze del Tar.
2) come posso fare allo stato attuale ad acquisire l'abilitazione per le materne o le elementari? Quali corsi posso effettuare?
La ringrazio veramente se potrà darmi una risposta e/o delle indicazioni su come comportarmi. In ogni La ringrazio e le porgo i miei più cordiali saluti.

La legittimità delle ordinanze sui concorsi riservati avrebbe dovuto essere contestata a suo tempo, con un ricorso al TAR Lazio. Non avendo fatto, oggi lei non ha alcuna possibilità di acquisire l'abilitazione, se non attraverso la partecipazione dei futuri concorsi ordinari.

Gentile professore ho due domande da porle:
1) Sono stata convocata il 30/08 presso il provveditorato per un incarico di supplenza di lingua francese; il 3/09 sono stata convocata dallo stesso provveditorato per un incarico di supplenza di lingua inglese, volendo io accettare il posto della seconda convocazione (lingua inglese) ed essendo per me la prima esperienza non so come comportarmi: devo presentarmi il 30/08 e rifiutare o posso non andare alla prima convocazione e presentarmi soltanto alla seconda? Altrimenti cosa mi consiglia?

Può presentarsi alla sola seconda convocazione.

2) Mi trovo al 6° mese di gravidanza volevo sapere se, accettando un incarico annuale  dal provveditorato, per avere diritto alla retribuzione devo necessariamente prestare un minimo di giorni di servizio o se è sufficiente firmare il contratto.

No. Deve assumere regolare servizio per almeno un giorno.

Gentile Prof. vorrei porle un quesito di interesse generale. La C.M n° 69/2002 stabilisce sostanzialmente che il servizio prestato contemporaneamente alla frequenza dei corsi ssis non può essere valutato come servizio autonomo, e di conseguenza non si possono sommare i 30 punti a quelli maturati con tale servizio. Nei corsi di sostegno di 800 ore riservati agli abilitati vi è una precedenza per chi ha prestato servizio per almeno un anno sul sostegno. La domanda è: il servizio prestato durante la frequenza del corso su posto di sostegno deve essere valutato a questi docenti dando loro la precedenza?

Sì, secondo me sì.

Gentilissimo Sig. Santoro, sono un docente precario calabrese, iscritto nelle graduatorie permanenti della provincia di Potenza. Avendo appreso che il 6/9/02 ci saranno le convocazioni per le nomine (incarichi anuali) desiderei sapere se è possibile farmi rappresentare dal Provveditorato. Se la risposta è positiva vorrei cortesemente essere messo a conoscenza dell'iter da seguire. Grazie

Invii una delega in carta semplice almeno 24 ore della convocazione al dirigente della scuola polo che cura le operazioni di nomina.

Sono diplomata in ragioneria quale è la sede più vicina a Bergamo per frequentare scienze della formazione primaria visto che mi piacerebbe lavorare in una scuola elementare o materna? Vi sono altrimenti altre possibilità o corsi da poter frequentare? Grazie

Penso che la facoltà più vicina sia quella di Milano. Non ci sono altre possibilità.

Salve! Sono un'insegnante elementare (precaria). Il 30 luglio il CSA di Ravenna mi ha conferito una supplenza annuale (dal 2 settembre 2002 al 31 agosto 2003), che io ho prontamente accettato. Un paio di giorni fa (precisamente il 23 agosto) ho ricevuto, tramite raccomandata, una proposta di assunzione con contratto a tempo determinato (su posto vacante) dalla Circoscrizione Consolare di Edimburgo (nel giugno/luglio 2001 avevo presentato domanda di inclusione nelle graduatorie di aspiranti supplenti su posti di contingente statale nelle istituzioni scolastiche italiane all'estero). La proposta mi interesserebbe (non poco), ma ho molti dubbi. Innanzi tutto sono 4° in graduatoria e quindi la mia assunzione sarebbe subordinata alla non accettazione di chi mi precede; il contratto partirebbe dal 1 settembre, ma terminerebbe con la nomina del titolare da parte del MAE (vorrei sapere, ma queste nomine avvengono oppure di solito si procede con i supplenti? Anche perchè una supplenza in Scozia per alcuni giorni, e poi di nuovo a casa, non è proprio il massimo!); infine, potrei accettare una nomina all'estero e rifiutare quella in Italia, già accettata (non era mai successo che nominassero così presto!!!)?

Puoi accettare l'estero, ben sapendo però che si tratta di nomina fino all'avente diritto, per cui rischi di tornartene a casa. Valuta tu.

Grazie per le indicazioni che saprete darmi (ho 8 giorni di tempo per rispondere).

Prego.

Gentile Prof. Santoro, la nota tecnica allegata alla CM 82/02 al punto 7 (predisposizione delle liste di lavoro estratte dalle graduatorie provinciali) recita: "Pertanto le predette liste di lavoro, desunte dalle graduatorie provinciali permanenti, non conterranno:... - coloro i quali risultano in graduatoria in POSIZIONE SUPERIORE ALL'ULTIMA OPERAZIONE DI NOMINA a tempo indeterminato o a tempo determinato, effettuata dall'ufficio scolastico provinciale." Mi sembra di capire allora che chi rinuncia ad una supplenza sulla base delle GP venga poi automaticamente scavalcato al momento dell'utilizzo delle graduatorie di istituto.

Perché mai?

Credo, in tal caso, che una tale applicazione sarebbe in contrasto con le leggi esistenti. Vero?

Certo.

In passato ci si e` comportati diversamente a quanto ne so. Come ci si dovrebbe difendere?

Non penso sia necessario. In ogni caso ci sono le camice verdi di Bossi, se per caso abita in qualche regione del Nord. Al Centro ed al Sud si stanno attrezzando.

Caro Pino, in luglio ho avuto un incarico dal CSA per 10H settimanali fino al termine delle attività scolastiche per la A048. So che posso completare con un incarico del dirigente per altra classe di concorso (A049) ottenendo il punteggio su entrambe. Confermi?

Sì.

Eventualmente potrei completare anche con altre due classi di concorso ottenendo il punteggio su tutte e tre?

Sì.

Pare che le nomine sulle ore residue verranno fatte a settembre mentre le nomine sul sostegno verranno fatte tra pochi giorni poichè per tali cattedre non aveva provveduto il CSA in luglio. Io non ho mai insegnato sul sostegno ma sono presente nelle graduatorie incrociate dell'area scientifica. Potrei completare l'orario sul sostegno facendo poi valere il punteggio nella classe di concorso dove ho il punteggio maggiore?

Anche.

In tal caso la scuola presso cui dovrei prestare il servizio deve prevedere la classe di concorso che mi interessa (A049 quindi per es un liceo) o non è necessario?

La classe di concorso deve appartenere all'ambito disciplinare corrispondente.

Non pensare che voglia essere "ingorda" ma poichè ho il punteggio frammentato nelle varie classi di concorso, sono stata superata da ben 10 sissini in ciascuna classe trovandomi così in una situazione ancora più precaria! Ringraziandoti ancora una volta del prezioso aiuto ti mando un caro saluto.

Ciao.

Gent.mo Prof. Santoro, sono insegnante a tempo indeterminato in un ITC; quest'anno avrò una cattedra di 15 h + 3 h a disposizione. Nel mio istituto c'è anche uno spezzone di 5 ore che, con molta probabilità, la preside mi chiederà se desidero prenderlo io, in aggiunta alla cattedra. Ora le chiedo: se accetto queste 5 ore, quante ore in più alle 18 mi verranno retribuite?  a) solo due ore in più (15 + 5 ore effettive) che mi sembra la soluzione più di buon senso, oppure: b)  cinque ore in più (18 di cattedra + 5).

2 ore in più.

Ringraziandola, mi scuso nell'eventualità che abbia già risposto nelle FAQ a domande simili.
P.S. dove trova il tempo e la pazienza di rispondere a tutti?  Di nuovo grazie.

Non lo so. Se poi ci si mettono anche i sissini...

Da alcuni anni insegno costruzioni (A016) in una scuola paritaria. Sono inserito in GP per le classi di concorso A016 e A071. Se accetto uno spezzone dal CSA per la classe di concorso A071 posso completare l'orario per la A016 nella scuola paritaria?

Sì.

Posso fare punteggio sia per la A016 che per la A071?

Sì.

Gentuile direttore, essendo io nella categoria disabili L. 68/99, volevo chiederle se, secondo i criteri attuati, i riservisti che nelle graduatorie di merito si trovano in seconda fascia, concorrono per la riserva solo quando è stata esaurita la graduatoruia di merito di I fascia.

Esatto.

Gent. Santoro, chiedo scusa per il fatto che forse la mia domanda è stata già fatta, ho cercato di rintracciare una risposta che mi potesse soddisfare, ma non ci sono riuscita. La mia confusione attualmente è totale per la ridda di congetture che si stanno facendo relativamente alla partecipazione di già abilitati con concorso e/o corso alle Siss. Mi sembra di capire che anche chi ha già una abilitazione, come me, ottenuta sia tramite concorso ordinario, che con corso abilitante, possa partecipare alle Siss. Mi si dice che i posti siano a numero chiuso (non sono riuscita a trovare normative o circolari  a riguardo). Inoltre mi si dice che per gli abilitati il punteggio non sarà di 30 punti, ma di tre punti, come un qualsiasi altro titolo. Ora io so che qui a Perugia molti colleghi si stanno affrettando a fare domanda, ma se entrassero tutti quelli che hanno già l'abilitazione, i giovani laureati, per i quali le SSIS sono state pensate, che fanno?! Grazie!

Anche il già abilitato può iscriversi alla SSIS. Non ci sono disposizioni che lo vietino. Per cui se è interessata, si affretti.

Caro professore, sono un assistente tecnico di ruolo e sono stata convocata per una supplenza annuale per l'insegnamento. Posso accettare senza rischiare di perdere il tanto sospirato ruolo?

Sì.

UNA SUPPLENTE TEMPORANEA INSERITA NELLE GRADUATORIE D'ISTITUTO TROVANDOSI IN ASTENSIONE OBBLIGATORIA HA DIRITTO ALLA NOMINA GIURIDICA?

Sì.

Spett.le redazione, ho il diploma di perito informatico e sono attualmente dipendente di una nota società di informatica che opera sul mercato dell'information tecnology (in particolare mi occupo di sviluppare applicazioni web) da una anno e mezzo. Cominciavo a interessarmi eventualmente alla possibilità di lavorare in ambito scuola pubblica in qualità di assistente dei laboratori di informatica/matematica negli istituti tecnici o in qualità di istruttore informatico in ambito corsi autorizzati dalle regioni. Potreste gentilmente indirizzarmi verso informazioni e o concorsi pubblici da visionare in merito?

Per entrare nella scuola come assistente bisogna fare almeno 24 mesi come supplente, iscrivendosi nelle apposite graduatorie di istituto.

Il Tar Lazio boccia la Moratti o reputa prive di credibilità europea le Ssis. E' quanto emerge dalla sentenza 7121/02, depositata il 20/08/02, con la quale, la sezione III bis del Tar di Roma, ha annullato la circolare n.69,  varata dal MIUR  il 14 giugno scorso. Quella circolare - promulgata all’indomani della sentenza del Tar Lazio che dichiarava incompatibile il cumulo del bonus di 30 punti con i punti derivanti dal servizio svolto nel medesimo biennio delle Ssis - ha furbescamente disatteso il dispositivo del Tar limitando la franchigia alla sola concomitanza tra corsi  e servizio. Lo smaccato tentativo di aggirare la sentenza era un premio ulteriore alla destrezza dei sissini che, frequentando corsi limitati a pochi mesi, hanno avuto tempo e modo di insegnare, sommando al bonus i punti derivanti dal servizio prestato. Ma non è tutto. Nel bocciare il maldestro operato del MIUR, il Presidente del Tar, Scognamiglio, ha avanzato fondati dubbi sulla credibilità europea delle Ssis. Questo rafforza il convincimento che sia possibile ed opportuno appellarsi alla Suprema Corte di Giustizia Europea contro l’operato del MIUR, per denunciarne l'accanimento - confermato dal ricorso al Consiglio di Stato per la tutela della scellerata circolare 69 - a salvaguardia dei privilegi concessi alle Ssis e degli interessi lobbystici ad esse connesse. Il ricorso alla Corte Europea è l'occasione per sottoporre ad un solo organo giudicante - si spera immune da pressioni lobbystiche - la totalità dei provvedimenti varati negli ultimi tempi dal MIUR. Molti di questi provvedimenti sono sottoposti, in varie sedi, a giudizio per vizi di illogicità, arbitrarietà, iniquità, pregiudizialità, contraddittorietà e palese dubbio di legittimità costituzionale. Le motivazioni alla base dell'iniziativa ricorsale europea ed una sintetica ricostruzione della situazione normativa vigente sono state raccolte nella comunicazione riportata di seguito. Il taglio tecnico-giuridico della iniziativa, il proposito di non farne una battaglia di parte ma di tutela dello stato di diritto, è finalizzato ad accrescerne la partecipazione, per attribuire forza legale e civile alla denuncia dei soprusi compiuti dal MIUR. Lo stesso criterio ha ispirato il ricorso che ho promosso contro la legge 333/01, sottoscritto da alcune centinaia di colleghi di tutt'Italia e in attesa di sentenza. Questo ricorso ci ha dato grande visibilità - attraverso decine di articoli ed interventi, anche televisivi - contribuendo a far conoscere all'opinione pubblica le discriminazioni subite dai precari. La necessità di fronteggiare una grossolana espropriazione dei diritti reali è stata, così, anteposta ai miei o agli altrui convincimenti. In quella iniziativa non vi era alcun interesse personale o di parte: ciò ha permesso di espandere la base del consenso e, conseguentemente, di contenere sensibilmente i costi,  tant'è che quel ricorso, curato da uno dei maggiori ed accreditati studi di diritto amministrativo nazionale (diretto da un ordinario della materia alla Federico II), è costato (compresi gli oneri per la pubblicazione per pubblici proclami sulla G.U., l'Iva + cpa,  l'iter completo al Tar Lazio ed alla Corte Costituzionale e quant'altro) novantamila delle vecchie lire. La complessità di questo ricorso, che necessita di una pluralità di competenze attinenti al diritto internazionale ed amministrativo, lo rendono più oneroso. Ma, sulla scorta delle centinaia di adesioni già pervenute, contiamo di contenere al massimo le quote individuali. Nell'attesa di informarti sugli sviluppi dei molteplici aspetti dell'iniziativa, ti saluto cordialmente 

Cari Colleghi,
siamo un gruppo indipendente di docenti che ha deciso di appellarsi alla Corte di Giustizia Europea per denunciare il mosaico di provvedimenti vessatori varati negli ultimi tempi dal MIUR contro i precari della scuola. Per tutelarci siamo stati costretti ad onerosi ricorsi condotti in ordine sparso per il sostanziale disinteresse politico-sindacale nei nostri confronti. I ritardi ed i "successi a metà" della giustizia italiana, però, non ci hanno piegato. Non siamo e non ci rassegniamo ad essere precari per sempre. Siamo professionisti dell’educazione e, come tali, intendiamo difendere i nostri diritti e la nostra dignità, anche in modo non convenzionale e ripetitivo. Per questo lo faremo in sede comunitaria, portando l’intero puzzle delle rivendicazioni dinnanzi ad un solo interlocutore, per forza di cose, meno esposto alle lobby ed ai loro meschini interessi.  
PERCHE' APPELLARSI ALLA CORTE EUROPEA
       Il ricorso alla Corte di Giustizia Europea apre un fronte nuovo contro le iniquità ed illogicità normative varate in questi ultimi anni dal MIUR. I provvedimenti che intendiamo contestare - seppure concepiti, originariamente, nella prospettiva del riassetto o normalizzazione del precariato scolastico - formano attualmente un pantano normativo in cui la certezza del diritto è stata fagocitata dalle sabbie mobili degli interessi lobbystici. Quali? Quelli confindustriali ed accademici, su tutti.
       L’anello di congiunzione tra le vessazioni vecchie e nuove prodotte in danno dei precari è, certamente, il D.L. n.255 del 2001, varato di gran lena dal ministro Moratti e, poi, convertito nella legge n.333/01. Contro i provvedimenti ad essa connessa ho personalmente promosso un ricorso - sottoscritto da alcune centinaia di colleghi di tutt’Italia – che, attraverso il T.A.R. Lazio, intende adire la Corte Costituzionale per la dichiarazione di incostituzionalità dell’intera legge.
       Sebbene il succedersi normativo - e, ahimè, quello parallelo ricorsale - sia a noi tutti noto, avendone patito i danni sulla nostra pelle, ne ripercorrerò le tappe essenziali.
       Già nel 2000 avevamo impugnato, in migliaia, i DD.MM. 123 e 146 del 2000, per essere stati relegati nelle ultime fasce delle graduatorie permanenti - istituite con la legge 124/99 – e spesso espropriati della metà dei punti maturati per il servizio svolto. Queste discriminazioni furono reiterate dal D.L. 255/2001, varato dall’esecutivo Berlusconi che, accorpando terza e quarta fascia, non solo ci ha confermato ultimi, in condominio con altri precari, ma, cosa più importante, ha impedito, il 13 luglio  2001, il pronunciamento del Consiglio di Stato.
       Perché tanta fretta? Ufficialmente,  per consentire il regolare inizio delle attività didattiche; in verità, per determinare “la caduta di interesse” del giudizio promosso dinnanzi al Consiglio di Stato. Accorpando III e IV fascia, infatti, veniva meno l’oggetto del contendere ed il giudizio era rimandato “sine die”. In tal modo, di fatto, si è impedito al C.d.S. di abrogare delle graduatorie che oltre 50 giudizi emessi da vari Tar avevano già reputato illegittime e palesemente inique.
       Perché ed a vantaggio di chi tutto ciò? Allora, tutti dissero che la Moratti aveva fatto un favore alle private, oppure aveva, in tal modo, garantito il regolare inizio delle attività didattiche. Falso. In realtà erano stati salvaguardati i precari delle prime due fasce, raccogliendoli in un primo scaglione “blindato”, e si erano accorpati, in un secondo scaglione “open”, gli ultimi. Ma quali ultimi? Apparentemente, gli ex precari di III e IV fascia più, truffaldinamente, tutti coloro che avrebbero successivamente acquisito il diritto all’inclusione nelle graduatorie permanenti. Ecco, quindi, individuati i veri beneficiari.
        Il business da salvaguardare, pertanto, non era quello delle scuole private ma degli atenei sotto la cui egida ricadono le Ssis. Ecco il vero interesse. Ai sissini ed a tutti i nuovi aventi titolo, l’art.4 della legge n.124/1999 - in sede d'integrazione delle graduatorie permanenti -, consentiva l'inserimento, purché, in uno scaglione successivo all'ultimo. Invece, con il perverso strumento della interpretazione autentica, sono state spregiudicatamente travisate le norme esistenti, poste a salvaguardia dei diritti acquisiti dai precari storici. Come? Stabilendo che l'art. 1, comma 6, della legge 124/99 - con il quale si disciplina il periodico aggiornamento delle graduatorie permanenti, "salvaguardando comunque le posizioni di coloro che sono già inclusi in graduatoria" -, stante l'art. 2 del D.L. 255/01 (Moratti), "si interpreta nel senso che l'integrazione e l'aggiornamento delle graduatorie si realizza sulla base del punteggio spettante a ciascun candidato con la salvaguardia, in posizione di parità, dell'anzianità di iscrizione in graduatoria". In soldoni, nel D.L.255 la tutela dell'anzianità, dall'avvento degli ultimi arrivati (leggi sissini), è garantita in toto ai precari di I e II fascia e revocata a quelli di III e IV, tranne i soli casi in cui vi sia parità di punteggio.
       Ma, non finisce qui. Infatti, non solo ai diplomati Ssis è permesso l’accesso nello scaglione dei cosiddetti precari storici ma, addirittura, senza che fosse statuito dal bando, il decreto direttoriale n.11 dello scorso 12 febbraio ha stabilito di attribuire loro, in esclusiva, un immotivato punteggio premiale di 30 punti aggiuntivi (pari a ulteriori 10 lauree). E non solo. Il MIUR:
1. stabilisce una diversa valutazione dei titoli abilitanti equivalenti (in ottantesimi o centesimi) conseguiti a seguito di concorsi ordinari, riservati o Ssis;
2. mentre favorisce i docenti di religione non reclutati e selezionati dall’amministrazione statale, disconosce o svaluta, anche con effetto retroattivo, i titoli culturali (dottorati di ricerca, specializzazioni, pubblicazioni, ecc.) ed i servizi prestati in istituti riconosciuti dal suo dicastero, nei quali si conseguono titoli di studio del tutto equiparati a quelli forniti dalle scuole statali;
3. agevola l’abilitazione all'insegnamento in altre classi di concorso ad insegnanti già di ruolo, permettendo loro di "sciamare" a piacimento, sebbene sguarniti di competenze ed esperienze appropriate, dalle elementari al classico o al tecnico industriale. Ciò in conformità alla visione aziendalistica della scuola cara alla Moratti, secondo la quale la riconversione della "industria" formativa edel suo personale è possibile sempre e comunque, purché sia assecondato il mercato ed il risparmio delle risorse di bilancio;
4. emana la circolare interna n.2668 del 29 ottobre 2001 con la quale consente, con il pretesto di “garantire il regolare avvio dell’anno scolastico”, alle scuole paritarie, in deroga alla legge sulla parità n.62/00, di colmare i vuoti di organico con personale privo dei titoli che abilitano all’insegnamento. In tal modo impedisce la collocazione dei precari anche nelle scuole paritarie e contribuisce a screditare queste stesse istituzioni scolastiche;
5. contrapponendo all'evidente carenza di circa 100.000 unità nell'organico della scuola il supposto esubero di altrettanti dipendenti, dirama, ultima solo in ordine di tempo, la circolare n.82/2002 del 19 luglio con la quale si sancisce la mancata immissione in ruolo di 30.000 precari per l’anno prossimo, infliggendo l'ennesima mortificazione alle aspettative dei precari storici e, più ancora, degli inclusi nelle graduatorie di merito: tutti al palo;
6. stante l’eccedenza di assunti e di precari d’ogni fascia e qualità, inutilizzabili nel prossimo futuro nei ruoli dello stato, consente agli atenei di bandire nuovi corsi Ssis, smascherando in tal modo la finalità speculativa delle stesse ed il cinico proposito di lucrare sulle aspirazioni dei giovani, creando false speranze e ulteriore precariato.
     Le centinaia di colleghi che ci hanno già contattato, giustamente, hanno chiesto di sapere subito come, dove, con chi, con quali possibilità ed a quali costi si farà il ricorso. Neanche i legali, ammesso che già fossero stati incaricati, potrebbero fondatamente rispondere a tutti questi interrogativi. L’esperienza maturata in questi ultimi anni, ci ha insegnato che occorre, nell’ordine, individuare: gli obiettivi da perseguire, la “squadra” di avvocati che dovrà disputare la “partita legale”, le tesi e le strategie da adottare, il numero – almeno orientativo – dei ricorrenti e,  conseguentemente, i costi pro-capite. L'interdipendenza di questi tasselli impone variazioni,  “in corso d’opera”,  dell’intero mosaico ricorsale. Il tassello economico è il più sentito, ma anche quello di più difficile definizione preventiva. Infatti, com’è facile intuire, la "torta" dei costi legali diviene tanto meno onerosa quanto più è cospicuo il numero dei sottoscrittori. Per questo, al momento, stiamo approntando un progetto di massima che contiamo di portare a termine a breve e, contestualmente, stiamo raccogliendo, senza alcun impegno sostanziale, le singole adesioni ai seguenti recapiti: e-mail <mailto:g.pignatelli@tiscalinet.it>g.pignatelli@tiscalinet.it  o fax 081 5445423. Se queste saranno tante, e ciascuno si adopererà per accrescere il numero dei ricorrenti, si entrerà in una spirale virtuosa che ci consentirà di costituire un team legale più ampio e prestigioso, di dare alla nostra iniziativa un maggior peso politico e contenere al massimo i costi pro-capite.
       Per tutto ciò è necessario ricevere, da parte dei singoli, un cenno di interessamento ma, più di tutto, urgono le testimonianze, le ragioni, le proposte. Riteniamo doveroso e proficuo raccogliere il contributo di tutti i colleghi interessati - da qualsiasi esperienza professionale, culturale e ideale provengano - prestando attenzione alle loro ragioni, interpretandone le aspettative e concretizzando la loro voglia di agire. Per nostro conto, sottoporremo tali contributi al vaglio degli accorsati studi legali che istruiranno e sosteranno il ricorso, il quale, com’è facile intuire, ha un duplice profilo: uno attinente al diritto amministrativo, l’altro a quello internazionale.
       Al fine di ottimizzare il lavoro dei legali, vi saremmo grati se ci faceste pervenire (via e-mail o fax) una “scaletta”, chiara e succinta, dei soprusi normativi che ritenete di aver subito o pensate abbiano patito altre categorie di precari. Ai recapiti che ci indicherete, vi faremo pervenire le risposte e gli ulteriori dettagli sugli estensori, le modalità, i tempi ed i costi del ricorso.

Plaudo all'iniziativa e formulo voti perché abbia pieno successo. Un caro saluto.

Salve sono una docente di lingua francese e rientro nel numero delle convocazioni per supplenze annuali o a termine delle attività didattiche per la classe A245 della provincia di Roma. Vorrei sapere perchè hanno preso la graduatoria permanente dell'immissione in ruolo per conferire le supplenze?! C'é una bella differenza di posto: nella graduatoria permanente per il ruolo occupo il posto 331, mentre per il conferimento supplenze il posto 186!  Inoltre tutti quelli convocati verrano assorbiti? Mi sembrano tanti più di 300 posti! Oppure c'è la possibilità che alcuni torneranno a casa senza incarico? (sono tra le ultime). Grazie della sua costante disponibilità.

Non so perché abbiamo deciso di procedere in questo senso. Lo chieda a chi cura le operazioni di nomina.

Gent.mo Dott. Santoro, questo anno per la prima volta mia moglie è stata convocata dal CSA di Roma per il conferimento di una supplenza annuale. Viste le disponibilità (non proprio allettanti), Le volevo chiedere:
1) se non si presentasse il giorno della convocazione, incorrerebbe in sanzioni di sorta?

No.

2) se si presentasse alla convocazione e la proposta di assunzione fosse a lei sgradita, in caso di rinuncia incorrerebbe in sanzioni o penalità di alcun tipo?

No.

Grazie per la collaborazione.

Prego.

Vi sarei enormemente grato se poteste fare luce in merito al seguente quesito: mia moglie è stata assunta con contratto a tempo indeterminato stipulato in data 31/08/2001. Il contratto prevede una decorrenza giuridica dall'1/1/2001 e una decorrenza economica dall'effettiva attività lavorativa, ovvero dall'1/9/2001. L'INPS ha rigettato la domanda di disoccupazione ordinaria in quanto a suo dire "...il calcolo effettuato in base alla legge 20/5/88 n. 160 non ha prodotto alcuna giornata indennizzabile..." (sic!). Ha ragione l'INPS o è possibile ottenere l'indennità richiesta in considerazione del fatto che mia moglie per i primi 8 mesi dell'anno non ha percepito alcun reddito?

Bella domanda, a cui però non so risponderti, dal momento che non mi occupo di questi problemi. Rivolgiti ad un patronato sindacale per saperne di più.

Sono inserito nella graduatoria nazionale permanente di strumento nei Conservatori sia per le supplenze sia per entrare di ruolo e sono anche inserito nella graduatoria di III fascia per l'insegnamento di strumento musicale alle scuole medie inferiori. Se accetto a settembre una supplenza alle medie e poi durante l'anno scolastico mi chiamano per un'altra supplenza nei Conservatori cosa succede per quanto riguarda la graduatoria delle supplenze alle medie: vengo penalizzato se rinuncio alla supplenza?

Sì, così come prevede il regolamento (DM 201/2000).

Inoltre nei confronti della scuola media come mi devo comportare: è necessario un preavviso (perchè i Conservatori chiamano anche due o tre giorni prima di entrare in servizio)?

No.

Egr. Sig. Santoro.. approfittando ancora una volta della sua disponibilità, vorrei porle un quesito. Sono previste per l'a.s. 2002-2003 immissioni in ruolo?

Per il momento no.

Esiste la possibilità di essere convocati nel corso dell'a.s. per la scelta della sede, sia solo ai fini giuridici, oppure per la stipula dei contratti di lavoro a t.i. bisognerà attendere il prossimo anno?

Non lo so. Lo dovrà decidere il Consiglio dei ministri.

Gentile Pino, ho inviato la domanda per le GP in una provincia diversa rispetto a quella in cui sono per le supplenze. Alle convocazioni di luglio ho rifiutato un incarico fino al 30/06/03. Perchè ancora non ho ricevuto il telegramma per l'attribuzione dei posti non assegnati dal CSA? Se mi avessero "saltato" cosa dovrei fare?

Se hai rifiutato l'incarico non hai diritto ad essere reinterpellata.

Alle convocazioni di fine luglio ho visto attribuire gli spezzoni rimasti a chi aveva inviato la delega al CSA: è un'operazione corretta?

Sì.

Se io volessi delegare il Dirigente Scolastico vincolandolo a poche sedi cosa succederebbe?

Non puoi delegare proprio nessuno. L'unica cosa che ti resta è un'eventuale supplenza temporanea dalle graduatorie di istituto, a patto che tu sia inserita anche lì.

Vorrei sapere che devo fare per poter diventare insegnante di sostegno. Sono abilitata con l'ultimo concorso nella A048. Non ho fatto un giorno di supplenza nè conto di farne in un futuro prossimo, almeno nella mia provincia. Perciò vorrei tentare la strada del sostegno; solo che non so qual è. Grazie e buon lavoro.

Iscriversi ai corsi che vengono organizzati proprio in questo periodo dalle università degli studi per acquisire la specializzazione.

Gentile dott. Santoro ho un diploma di pianoforte conseguito al conservatorio + un BA (bachelor of arts with major in music) ed un Master in composizione conseguiti in una universita' americana (tot 180 credits). Ho inoltre avuto contratti con editori musicali molto importanti come Warner Bros-Emi music publishing oltre alla pubblicazione di 5 compact disc. Vorrei sapere quale iter potere seguire per potere inoltrare domanda come docente in universita' come Dams o simili, o come docente Silsis. Naturalmente se cio' è possibile.

Non sono in grado di aiutarti.

Salve. Vorrei sapere qual è la procedura per fare il collaboratore scolastico. Sarei interessato anche al personale ATA. Grazie

Non esiste questa possibilità se non iscrivendosi alle liste di collocamento.

Gentile sign. Santoro, il mio quesito riguarda la possibilità, per chi abbia superato un concorso ordinario, di sostituire, come è previsto nell'allegato A, il punteggio conseguito con l'abilitazione riservata con il punteggio spettante per le sole prove d'esame rapportato a cento. Ho superato le prove concorsuali relative all'ambito 9 (italiano, latino e greco); volendo sostituire il punteggio ottenuto con l'abilitazione riservata con quello del concorso, come devo procedere? Esiste una norma che dia una spiegazione dettagliata in proposito?

Potrà chiedere la valutazione del punteggio più favorevole in occasione del prossimo aggiornamento delle graduatorie.

Sono dipendente a tempo indeterminato di un'Università in qualità di funzionario tecnico. Mi è stata proposta una cattedra di 18 ore a tempo determinato (fino a giugno 2003 o agosto, non sono stati molto chiari...) per l'anno scolastico che sta per iniziare. Posso andare in aspettativa dal lavoro che svolgo attualmente e quindi accettare la cattedra (per poi, ovviamente ritornare al vecchio lavoro)?

No.

Caro Professore vorrei sapere se un docente di scuola superiore di II grado oltre a poter esercitare una libera professione (autorizzato dal dirigente scolastico), puo' come libero professionista stipulare un contratto di collaborazione coordinata e continuativa (CO CO CO) con una azienda privata.

Sì.

Gentile Signor Pino Santoro, sono un precario calabrese iscritto nelle graduatorie permanenti  di Potenza, volevo cortesemente sapere qual è la procedura da seguire per delegare il Provveditore di Potenza affinché mi rappresenti il giorno delle nomine per gli incarichi annuali. Grazie

Basta inviare una delega in carta semplice almeno 24 ore prima della convocazione al dirigente che cura le operazioni di nomina.

Vorrei gentilmente sapere come posso trovare nel Vs sito le disposizioni (che penso si trovino sul Testo unico del 94) riguardanti la "riammissione in ruolo" per le scuole elementari, che ho inutilmente cercato. Inoltre, gradirei sapere come posso trovare la normativa riguardante la possibilità di insegnare in scuole italiane (elementari) all'estero.

Per insegnare all'estero è necessario partecipare alla selezione gestita dal MAE. Tutte queste disposizioni le trovi nel ns. archivio normativo, facilmente consultabile. Il testo unico parla di riammissione in servizio. Basta consultare l'indice per trovare le disposizioni che interessano.

Buongiorno Pino, nell' anno scolastico 2001/02 ho ottenuto il passaggio di ruolo dalla classe di concorso C270 Laboratorio di Elettrotecnica, alla A034 Elettronica. La scuola di servizio è tenuta a rilasciare una certificazione in proposito, di che tipo?

No.

Sono entrato di ruolo come Insegnante ITP nel 1993 e laureato nel 1998, di ruolo in Elettronica A034 dal 2001/02, posso partecipare agli incarichi di Presidenza per la scuola Secondaria Superiore?

Sì.

Volevo sapere se saranno svolti dei corsi per "operatore sociale assistente all'handicap" presso la città di Palermo!!!!!

Non ne ho la più pallida idea!

Salve, sono un assistente amministrativo di 49 anni e lavoro con contratto a tempo indeterminato (ex ruolo) presso una scuola media statale in provincia di Napoli, avendo superato il concorso per titoli ed esami di personale educativo nelle istituzioni educative (D.D.G. 28/07/2000), conseguendone la rispettiva idoneità nella graduatoria generale definitiva di merito con punti 59; vorrei chiedere delle delucidazioni in merito alla possibilità presentare istanza di passaggio tra il profilo di assistente amministrativo e quello di educatore possibilmente sena perdere il ruolo: nella fattispecie ero interessato a sapere se ne esiste la possibilità e quale sia la prassi da seguire.

Non è prevista la mobilità interna, per cui potrà passare nei ruoli del personale educativo soltanto attraverso lo scorrimento della graduatoria di merito.

Egregio Prof. SANTORO, anche per quest'anno scolastico potrebbe verificarsi la possibilità che i dirigenti scolastici debbano nominare su posti di sostegno in mancanza di personale munito di titolo. Cosa dice in questo caso la normativa? E' ancora valida la C.M. 245/2000 o è stata inficiata da successivi provvedimenti? La ringrazio anticipatamente per la risposta.

E' sempre valida.

Possibile che in tutto il web non ci sia nulla circa una possibile bibliografia sul concorso per istitutori (prova orale)?

Possibile.

Carissimi, Vi espongo brevemente il mio problema. Sono comandato dalla scuola elementare al Ministero degli Affari Esteri in base all’art. 26, comma 10 L. 448/98. A seguito alla mia richiesta di rinnovo del comando per l’anno scolastico 2000/03 presentata qualche mese fa, nel maggio scorso il Ministero della Pubblica Istruzione ha espresso parere favorevole a tale richiesta. Tuttavia, nel periodo trascorso dalla richiesta del rinnovo al successivo rilascio del comando per una serie di ragioni che non sto qui a raccontarvi, ho deciso di rinunciare al comando ed ora vorrei rientrare nella mia scuola di titolarità. E’ possibile?

Sì.

Cosa mi consigliate di fare per rientrare a scuola in tempo per l’apertura di quest’anno scolastico?

Di fare presente la propria intenzione all'amministrazione scolastica.

In data 5/06 c.a. funzionari dell’ASL locale, in qualità di ufficiali della polizia giudiziaria procedevano ad accertamento c/o l’Istituto Prof.le da me diretto nell’applicazione del D.Lgs. 626/94. Con verbale del 06/08/2002 si contestavano allo scrivente 5 inosservanze di legge: art. 6 comma 1;art 4 comma 2 lettera a; art. 22 comma 5; art. 12 comma 1 lettera b; art. 22 comma 4 con relative sanzioni che prevedono arresto da tre a sei mesi ed ammenda da ¤ 1549 a 4131,00, salvo che per l’inosservanza numero 4 che prevede arresto da due a quattro mesi ed ammenda da ¤ 516,00 a 2582,00. Il verbale prescriveva di rimediare entro 90 gg. alle inosservanze e: “In caso di adempimento alle prescrizioni le contravvenzioni potranno essere estinte mediante pagamento in sede amministrativa di una somma pari ad un quarto del massimo delle sanzioni previste per le violazioni commesse” (secondo i miei calcoli circa 10 milioni di vecchie lire). Precisato che alla presa di servizio dello scrivente (01/09/2001) non esisteva il documento dei rischi né il RSL (componente RSU),  che il responsabile del servizio prevenzione e protezione (il medesimo del passato anno scolastico) è stato da me sollecitato per iscritto agli adempimenti previsti dalla 626 e che, infine, è stata da me nominata un’apposita commissione 626 per l’anno scolastico 2002, chiedesi di sapere
1. se la contravvenzione da pagare è da ritenersi ad esclusivo carico dello scrivente;
2. se sono ravvedibili corresponsabilità nel pagamento da parte del responsabile sicurezza; del precedente Dirigente Scolastico, eventuali altri;
3. se si ritiene possibile ricorrere avverso il provvedimento, in considerazione del fatto che lo scrivente ha ereditato una situazione ultracarente;
4. se è prevedibile una richiesta di condono;
5. se il nuovo contratto per i dirigenti scolastici prevede un’assicurazione che risponda in tal caso;
6. se in ultima analisi si può attingere ad appositi fondi scolastici, del CSA o del MIUR.
Si ringrazia per il riscontro.

La consiglio di mettersi nelle mani di un buon avvocato. Conosco altri dirigenti che hanno subito analoga sorte, e così si sono comportati.

Inviate le vostre richieste a:
mail.gif (4196 byte)Concorsi@edscuola.it
 
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