BREVE NOTA AD USO DEI PERPLESSI

di Pino Santoro

Concorsi come…

Il Ministero della P.I. ha precisato in questi giorni che è sua intenzione, come da più parti sollecitato, bandire prima la sessione riservata e poi i concorsi ordinari.

… e quando

Non appena approvata la legge, che attualmente giace in commissione al Senato. Martedì 9 febbraio è iniziato l’esame del d.d.l. 932/B da parte della VII Commissione. Nella relazione introduttiva il sen. Biscardi ha proposto alcune limitate modifiche al provvedimento: prima integrazione delle graduatorie permanenti di Accademie e Conservatori, restrizione della percentuale dei posti riservata ai presidi incaricati, introduzione di alcuni adattamenti tecnico-legislativi per accogliere i rilievi della Commissione Bilancio in merito alla copertura finanziaria. Queste ultime modificazioni implicheranno un ritorno del d.d.l. alla Commissione Bilancio per ottenere il parere favorevole. La questione dei presidi incaricati desta qualche preoccupazione, poiché la modifica proposta non incontra il parere favorevole di tutti i gruppi parlamentari e quindi potrebbe mettere a rischio l’ottenimento della sede deliberante. Se invece tale sede verrà confermata, il d.d.l. potrebbe essere approvato al Senato nel giro di 15 giorni.

Il regolamento attuativo

Nei giorni scorsi il MPI ha presentato alle OO.SS. della scuola una bozza dell’O.M. sulla sessione riservata. In sintesi queste le proposte dell’Amministrazione.

Ammissione. Il servizio si potrà cumulare tra scuola elementare e materna da un lato e scuola secondaria dall’altro (qualsiasi classe di concorso). E’ consentita la partecipazione ad un solo corso abilitante a scelta del candidato, indipendentemente dal tipo di servizio.

Modalità e caratteristiche del corso. I corsi sono istituiti dai Provveditori agli studi e sono, di regola, a carattere provinciale e/o subprovinciale e con un numero di corsisti compreso tra 30 e 50. In situazioni particolarmente disagiate, il minimo può essere ridotto a 10. Saranno svolti distintamente i corsi di scuola materna ed elementare. Essi saranno strutturati per moduli di cui uno, di base, destinato a tutti i corsisti indipendentemente dalla classe di concorso sarà finalizzato all’approfondimento di tematiche generali connesse alla metodologia ed alla didattica. Un altro o altri, destinati all’approfondimento di tali tematiche in connessione alle specifiche discipline o attività, saranno comprensivi anche di attività di tirocinio in classe e puntuali riferimenti alla conoscenza e all’uso di tecnologie informatiche e multimediali nella didattica. Gli argomenti dei moduli specifici sono scelti tra gli aspetti più qualificanti dei rispettivi programmi. Nella scuola materna ed elementare avranno una durata di 90 ore, di cui il 60% di lezioni e attività formative ed il restante 40% di attività modulari. Per l’accertamento specifico della conoscenza della lingua straniera nella scuola elementare ci saranno altre 30 ore. Nella scuola secondaria i corsi avranno una durata di 100 ore (per le cl. 49/A, 51/A e 52/A di 110, 110 e 120) con il modulo di base di almeno 60 ore. I candidati già in possesso di una abilitazione per classe di concorso diversa possono, a domanda, essere esonerati dalla frequenza del modulo di base. Per i candidati che partecipano sulla base del servizio prestato sul sostegno, fermo restando che la partecipazione al corso avviene per il conseguimento di una delle abilitazioni o delle idoneità per le quali la procedura è indetta, il 50% delle ore del modulo base è dedicato all’approfondimento delle problematiche legate all’insegnamento agli alunni portatori di handicap.

I corsi si svolgeranno in orario pomeridiano o serale, tenendo conto delle esigenze dei corsisti in servizio. Le attività d’aula saranno programmate anche nei periodi di chiusura delle scuole. E’ consentito un numero di assenze non superiore al 10% delle ore del corso, pena l’esclusione dalle prove finali.

I corsi si dovranno concludere entro il 31/12/1999.

Per cui…

E’ necessario, a mio avviso, intensificare la vigilanza, esercitare una pressione forte nei confronti di un Parlamento neghittoso, negligente nei propri doveri, inoperoso, pigro, ozioso. A me pare che si sia giunti alla stretta finale. Qualcuno ha scritto ad E&S sostenendo che le pratiche dilatorie messe in atto nel corso di questi anni dalla nostra classe politica non lasciano ben sperare circa l’esito fausto di questa vicenda. A me pare che nessun arretramento rispetto ai risultati conseguiti sarebbe a questo punto accettabile. Non si tratta di aver fiducia, ma di determinare le condizioni perché la legge venga approvata in tempi rapidissimi. Ognuno di noi faccia a questo punto il proprio dovere, e questo risultato, ormai a portata di mano, non sfuggirà.