Procedura incremento stipendiale

BIBLIOGRAFIA

di Umberto Landi

L’indizione della procedura finalizzata all’assegnazione del trattamento economico accessorio ai docenti con contratto a tempo indeterminato, con almeno dieci anni di servizio di insegnamento dalla nomina in ruolo, è stata commentata in modo entusiastico dal Responsabile di questa Rubrica (Un Te Deum di ringraziamento) che ha visto in tale provvedimento ministeriale un evento epocale... che segna una svolta storica nella scuola italiana più significativa di quella gentiliana del 1923.

Personalmente, non so se siamo in presenza di un tale evento o più semplicemente, e realisticamente, di una occasione attesa - e dovuta in attuazione del C.C.N.L. comparto scuola - da molti docenti che, in modo legittimo, aspirano ad incrementare lo stipendio con un ‘compenso accessorio’ che i mezzi di informazione hanno subito strombazzato enfatizzandone l’importo annuo lordo: SEI MILIONI AI DOCENTI!

Non è un caso infatti che i primi a rivolgersi a questa Rivista (ed anche allo scrivente in privato) siano stati alcuni docenti delle scuole secondarie di secondo grado i quali più dei colleghi degli altri ‘cicli scolastici’ avvertono il disagio personale, familiare e sociale - di una retribuzione assai modesta rispetto alle prestazioni professionali e ai livelli di competenza oggi richiesti per svolgere efficacemente la funzione docente da anni appiattita su una uniformità retributiva (e di sviluppo di carriera) che non riconosce, non premia e non incoraggia le diversificazioni qualitative che di fatto ci sono tra i docenti e le loro prestazioni. Il principio della diversificazione - che è uno dei cardini dell’autonomia e della efficacia/qualità dei servizi scolastici (in questo concordo pienamente con il collega Tenuta) è giusto che trovi applicazione anche per la retribuzione dei docenti, sia pure in forma accessoria.

Quali che siano le motivazioni di tanto interesse - e gli effetti che la ‘procedura’ sortirà..., con la speranza che possa contribuire ad attivare un ‘circolo virtuoso’ e a smuovere ‘le acque stagnanti della palude nella quale annegavano anche i docenti che avevano voglia di fare...’ nello spirito di servizio e di interazione culturale che caratterizza questa Rivista, riscontro una delle richieste più articolate, quella del prof. Paolo Baccan, docente di Matematica applicata, fornendo alcune indicazione che spero possano riuscire di una qualche utilità anche per altri docenti che vogliano approfondire e/o integrare le loro conoscenze in vista della ‘prova strutturata nazionale’ fissata per il 4 aprile prossimo.

C’è un problema: mentre un altro docente - sempre di scuola secondaria superiore - chiede riferimenti bibliografici in ordine alle ‘tre C‘ (conoscenze-competenze-capacità) di cui si parla tanto (esami di stato, riforma dei cicli) ma quasi nulla si sa... il prof. Baccan ‘desidera ricevere informazioni e fonti per acquisire elementi conoscitivi e approfondimenti ... relativamente a..’ tutti i punti elencati nella seconda parte dell’Allegato al Decreto di indizione. La richiesta investe tutta la gamma delle competenze tecnico-professionali dei docenti, con particolare riferimento all’insegnamento nelle scuole secondarie.

Fa veramente piacere l’interesse per le problematiche psicopedagogiche, metodologiche, didattiche e ordinamentali da parte di docenti che per tradizione erano attenti quasi esclusivamente agli aspetti epistemologico-disciplinari del loro insegnamento e solo negli ultimi anni si sono orientati ad incrementare le loro conoscenze e competenze sugli aspetti psicopedagogici e metodologico-didattici dell’azione didattico-educativa.

Ma debbo immediatamente precisare che la richiesta del prof. Baccan non può trovare facile soddisfazione - nemmeno a livello di semplici indicazioni bibliografiche - giacchè spazia su tutti i campi professionali sopraccennati e investe tutte le problematiche della programmazione, della progettazione didattica, nelle sue varie forme ed articolazioni, (didattica breve, modulare ecc.), dei criteri e degli strumenti della valutazione, nonché della relazione educativa e della interazione in classe, dei processi innovativi in atto nella scuola italiana, (che da soli sono già una ‘matassa intricata’) delle riforme istituzionali in corso di definizione...

Insomma ... ci vorrebbe quasi una biblioteca!

Per una ‘consulenza’ rigorosa forse bisognerebbe prendere in considerazione non tutti i punti da lui indicati, trascrivendoli fedelmente dall’Allegato (al D.M. n. 317 del 23.12.99), parte seconda (che, nella sua ridondanza, almeno in alcune parti, sembra riferita ad aspetti propri della scuola secondaria, tant’è che alcuni termini si ritrovano abbondantemente nelle fonti normative e nelle pubblicazioni sugli esami di stato)(*) ma solo alcuni per volta, raggruppandoli per ‘settori’.Purtroppo il tempo è breve (**). Cerco, perciò, di fornire qualche indicazione utilizzabile per rivisitare, approfondire, organizzare le conoscenze personali intorno agli argomenti di cui trattasi che potrebbero, grossolanamente, essere aggregati così:

a) problematiche relative alla programmazione, progettazione e attuazione delle attività didattiche ivi compresi gli interventi di recupero, sostegno, integrazione e approfondimento nonché all’orientamento e alle condizioni per realizzare percorsi individualizzati

b) criteri, strumenti e procedure di verifica dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione educativa e delle attività didattiche; criteri, funzioni e strumenti delle operazione di misurazione, verifica e valutazione

c) individuazione e utilizzo di strumenti, anche multimediali...

d) aspetti relazionali e organizzativo-didattici nella scuola dell’autonomia; processi di innovazione in atto nella scuola italiana ecc..

 

Per ciascuno dei punti testé elencati vengono fornite indicazioni bibliografiche essenziali ( in qualche caso, chiaramente funzionali all’obiettivo immediato e contingente) precisando che su molti di essi è in commercio una bibliografia sterminata nella quale non sempre è facile districarsi.

a) Nella miriade di pubblicazioni sulla ‘programmazione’ e sulla ‘progettazione’ conviene leggere (per la scuola secondaria):

Domenici - Manuale dell’orientamento e della didattica modulare, Laterza, Bari, 1998.

Ciampolini - La didattica breve, Il Mulino, Bologna.

Laneve - Elementi di didattica generale, La Scuola editrice, Brescia.

Ma altrettanto utili possono essere:

Azzali, Cristanini, Programmare oggi, Fabbri, Milano.

Lelli, La programmazione - ovvero,una scuola dalla parte dell’allievo, Ethel editoriale G. Mondadori, 1995

Per molti aspetti ancora valido, anche se l’edizione originale è del 1974:

Gagné – Briggs, Fondamenti di progettazione didattica, SEI, Torino.

Per quanto riguarda le ragioni, possibilità e condizioni per realizzare percorsi individualizzati:

Tenuta - Individualizzazione - autonomia e flessibilità nell’azione educativa e didattica, La Scuola editrice, Brescia, 1998

I termini conoscenze, competenze, capacità evocano una vasta area di studi e di produzione editoriale sul cosiddetto cognitivismo e sulla metacognizione. Le opere disponibili sono tante.

Si potrebbe consultare:

Cornoldi - Metacognizione e apprendimento - Il Mulino, Bologna.

Albanese ( a cura di ), Metacognizione e educazione, F. Angeli, Milano.

Vianello, Metacognizione e sviluppo della personalità, Junior ( con capitoli riferiti ai problemi e alla didattica di alcune discipline e ai processi di integrazione scolastica delle persone handicappate)

Per le tematiche testé accennate e per tutte le altre indicate nell’Allegato ministeriale utili e di facile consultazione possono risultare le Riviste scolastiche Nuova secondaria, Scuola e didattica; anche, per gli aspetti psicopedagogici, Psicologia e scuola e altre.

b) La letteratura sulla valutazione è altrettanto vasta e varia. Si potrebbe utilizzare qualcuno dei testi appresso indicati:

Domenica, Manuale della valutazione scolastica , Laterza, Bari.

Hadji, La valutazione delle azioni educative, La Scuola, Brescia.

Tessaro, La valutazione dei processi formativi, Armando, Roma.

Castaldi, Segnali di qualità - valutare con gli indicatori nella scuola, La Scuola, Brescia, 1998;

Di Mauro M., Le parole chiave del lessico psicopedagogico utili per la valutazione, in Quaderni Irfed, 2/1995

c) Per tutto ciò che riguarda la multimedialità nella scuola conviene procurarsi innanzitutto copia dei provvedimenti ministeriali finalizzati a promuoverne la diffusione e l’uso. Letture utili:

Maragliano - Nuovo manuale di didattica multimediale, Laterza, Bari.

M.P.I. - Materiali multimediali per il nuovo esame di stato . Linee guida

d) Per approfondire tematiche relative all’organizzazione, alla relazionalità interna ecc. conviene innanzitutto leggere accuratamente le fonti normative: art. 21 della legge n. 59/97 (Bassanini); Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche (D.P.R. 8.3.1999, n. 275)

Conviene anche leggere qualche pubblicazione sui processi innovativi e sui provvedimenti di riforma in atto (Autonomia delle istituzioni scolastiche; riordino dei cicli scolastici; saperi fondamentali) quali:

Cerini – Cristanini, A scuola di autonomia - dal P.e.i. al P.o.f. – Tecnodid, Napoli

Dell’Aquila, Costruire l’autonomia - per la scuola efficace, Giunti, Firenze,1998

Petter - Lavorare insieme nella scuola, La Nuova Italia, Scandicci (FI)

Romei - Abecedario dell’autonomia - dizionarietto di cultura dell’autonomia ( si tratta di un manuale schematico, quasi un glossario ) (***)

Tiriticco - L’apprendimento organizzativo nella scuola dell’autonomia – Anicia, Roma.

Weik K., Organizzare, Utet, Torino, 1995


(*) Nel D.P.R. 23.7.98, art.1, non a caso, si trovano elencate insieme: conoscenze,...competenze, ....capacità.

(**) Mentre vengono fornite queste indicazioni, da più parti giungono notizie di iniziative - sindacali, associative, editoriali..) per predisporre materiali ad hoc (batterie di diverse centinaia di quiz!) per facilitare la prova strutturata. Si tratta di un ‘effetto perverso’ che forse non era stato previsto ma che rischia di fare scadere il processo di riflessione ad una sorta di preparazione all’esame per il conseguimento della patente di guida.
Da altre parti arrivano segnali di segno contrario: in alcune scuole superiori si stanno facendo sottoscrizioni intese ad ottenere l’annullamento della procedura ritenuta offensiva e impraticabile giacché mette in moto un meccanismo di esami lungo, farraginoso e improponibile.
Si apprende infine che alcune Organizzazioni sindacali hanno chiesto al Ministro della P.I. di riconsiderare l’intero dispositivo della ‘procedura’ indetta per verificarne fattibilità e validità.

(***) Da oltre dieci anni Romei va dedicando particolare attenzione ai processi innovativi e organizzativi connessi all’autonomia delle istituzioni scolastiche: Autonomia e progettualità (1995), Guarire dal mal di scuola (1999)



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