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FANDIŇO PINILLA M. I., SBARAGLI S., Matematica di base – per insegnanti in formazione, Pitagora editrice, Bologna, 2001.

Scrive, nella Prefazione, il grande matematico ed esperto di didattica della Matematica, Prof. Bruno D'Amore: 

<<Mi sono divertito molto nel leggere questo libro… È  per questo che, credo e spero, i lettori lo troveranno simpatico, nuovo ed intelligente: per loro sarà davvero una sorpresa!  Non è il solito manuale pedante e noioso; ce ne sono già tanti!…Qui si instaura un vero e proprio dialogo tra le Autrici ed il Lettore, sul tema: la matematica.  Si dà per scontato che il Lettore sia intelligente e spiritoso e che di matematica ne sappia già un po', solo un po'; ed infatti si ipotizza esplicitamente che il Lettore sia un insegnante di scuola primaria in formazione… Ma si dà anche per scontato che il Lettore se la sia almeno in parte dimenticata, la matematica, che l'abbia rimossa, che non l'abbia fatta sua costruzione personale. E così, in modo a volte davvero spassoso, le Autrici iniziano a parlare di matematica con un Lettore che presumibilmente non l'ama e cercano di scavare tra le sue conoscenze, con vere e proprie sfide intellettuali; di sollecitare l'amor proprio del Lettore; di invitarlo a lavorare in prima persona>>.

Un libro destinato a docenti in formazione, ma utile a tutti i docenti della scuola elementare e della scuola media.

Non la Matematica divertente, ma il divertimento matematico: il gusto di fare matematica.

La Matematica non si legge, non si studia, ma si fa: il lettore è invitato a fare matematica, a risolvere i problemi.

Un libro, quindi, che ci sentiamo di consigliare a quanti vogliano capire meglio la Matematica che debbono insegnare e trarre spunti per individuare gli itinerari di apprendimento per i propri alunni.

Certamente, un libro nuovo, per la sua impostazione: un libro che farà amare la Matematica a moltissimi docenti ed a tutti i loro alunni.

(Umberto Tenuta)


LIVORNI E.L., MELONI G., PESCI A. (a cura di), Le difficoltà in matematica: da problema di pochi a risorsa per tutti, , PITAGORA EDITRICE, BOLOGNA, 2001.

Atti del Convegno "Matematica & Difficoltà" n.10. Castel S. Pietro Terme, febbraio 2001

PRESENTAZIONE EDITORIALE:

Il tema scelto per il Convegno tenutosi a Castel San Pietro Terme (BO) nelle giornate del 23 e 24 Febbraio 2001 vuole ricordare come agli educatori non bastino modelli di comportamento da recepire con passività e da riapplicare in classe; dopo aver individuato le difficoltà essi devono mettere in gioco tutte le loro capacità creative non semplicemente per risolverle, ma per trasformarle in risorse per tutti, in modo che la difficoltà in sé non sia causa di isolamento ma fonte di ricchezza. L’obiettivo degli organizzatori è stato quello di trasformare il Convegno in un momento qualificante nella lotta contro tale isolamento e che le relazioni presentate (in quanto testimonianza dell’unicità dell’uomo, ovvero della sua capacità di inventare, di scegliere, di organizzare e dirigere le sue potenzialità verso un determinato fine) potessero costituire sorgenti di idee per tale lotta.

Il volume riporta gli atti del Convegno "Matematica & Difficoltà" n.10 svoltosi a Castel S. Pietro Terme nel febbraio 2001.

Il titolo induce a pensare alle difficoltà in matematica che incontrano in particolare gli alunni in situazione di handicap, ma, anche se queste difficoltà vengono prese in considerazione, attraverso relazioni su specifiche esperienze con alunni in situazione di handicap, il discorso si allarga alla problematica complessiva dell’apprendimento matematico e soprattutto agli atteggiamenti più comuni che si hanno nei confronti della Matematica il cui ruolo nei processi formativi ormai viene riconosciuto essenziale.

La Matematica viene considerata, non più disciplina da imparare, ma strumento di formazione di capacità e di atteggiamenti che attengono a tutte le dimensioni della persona umana.

Anche questo volume, come le altre numerose pubblicazioni dell’editrice Pitagora, si pone come contributo alla realizzazione di una didattica aggiornata della Matematica, che assume il suo valore, non solo dal successo nei processi dell’apprendimento, ma anche e forse soprattutto dal contributo che essa offre sul piano formativo.

In tal senso, il volume risulta utile a tutti i docenti di Matematica, compresi gli insegnamenti che si occupano degli alunni in situazione di handicap.

(Umberto Tenuta)


 

GRUGNETTI L., F JAQUET., CROCIANI C., DORETTI L., SALOMONE L. (a cura di), RMT: evoluzione delle conoscenze e valutazione dei saperi matematici - RMT: évolution des connaissances et évaluation des savoirs mathématiques

Atti delle Giornate di studio sul Rally Matematico Transalpino. Siena 1999 - Neuchâtel 2000

PRESENTAZIONE EDITORIALE:

Da diversi anni il Rally Matematico Transalpino (RMT) propone problemi uguali a classi di diverso livello scolare nonché a classi di paesi differenti caratterizzati da sistemi scolari differenti. Non solo possono variare i programmi, ma anche la dotazione oraria, le metodologie, la struttura della lingua, ... da un paese all'altro. E' pertanto interessante, dal punto di vista della ricerca didattica, verificare se tali differenze abbiano degli effetti sulla comprensione degli enunciati, sulle procedure di risoluzione, sulle rappresentazioni degli allievi, sui saperi presi in considerazione e talvolta costruiti e, in generale, sull'evoluzione delle conoscenze degli allievi in funzione della loro età e dei diversi sistemi scolari. I due incontri internazionali del RMT svoltisi a Siena e a Neuchâtel, si sono occupati per l'appunto di evoluzione delle conoscenze e di una valutazione dei saperi. Gli atti (in italiano e francese) sono divisi in due grandi capitoli: il primo riporta alcune comunicazioni che vanno da un argomento di tipo generale come quello legato al posto che il RMT occupa nell'ambito della teoria delle situazioni didattiche, a questioni basilari relative all'apprendimento della matematica come quelle che riguardano l'introduzione dell'idea di funzione (con riferimento a ben sette problemi del RMT) e di dimostrazione (con riferimento in particolare al problema "L'Eredità") e, infine, a considerazioni più strettamente connesse a procedure risolutive di due problemi quali "Il rapimento di Jasmine" e "Il mercante di seta"; il secondo riporta i risultati di lavori di gruppo imperniati sull'analisi di problemi e dei relativi elaborati degli allievi di diversi paesi che hanno partecipato alla settima e all'ottava edizione del RMT. Gli articoli di questo secondo capitolo sono dodici e prendono in considerazione saperi ed evoluzioni delle conoscenze nel caso di allievi delle diverse categorie (dalla categoria 3, allievi di terza elementare, alla categoria 8, allievi di terza media).

Il volume riporta gli atti delle giornate di studio sul Rally matematico transalpino ¾ Siena 1999 ¾ Neuchậtel 2000

Le descrizioni delle prove del Rally vengono analiticamente prese in esame e criticamente commentate.

Come tale, il volume costituisce un prezioso contributo ad una riflessione attenta sui processi di soluzione dei problemi (problem solving) e soprattutto alla ricerca nel campo della didattica della Matematica nelle scuole di ogni ordine e grado.

Inoltre tutti i docenti possono trovare nei documenti preziosi stimoli alla loro riflessione sui processi dell’insegnamento matematico, al fine di rendere tale insegnamento sempre più rispondente alle sue finalità formative.

La presenza dei lavori di alunni di diversi paesi dà all’opera un respiro che va oltre le prospettive localistiche.

(Umberto Tenuta)


 

ANTONIETTI A., Psicologia. Immagini della mente, Pitagora Editrice, Bologna, 2000.

PRESENTAZIONE EDITORIALE:

Il lavoro si pone come un’introduzione alle logiche psicopedagogiche e alle problematiche didattiche relative all’individualizzazione. In esso si approfondiscono due tematiche in particolare: i modelli interpretativo dell’apprendimento scolastico e l’impianto metodologico d’insieme dell’individualizzazione. Nell’Indice: 1. L’individualizzazione e i modelli interpretativi dell’apprendimento scolastico. 2. Il tempo concesso e l’adattamento ai ritmi di apprendimento. 3. L’attitudine e l’interazione col trattamento didattico. 4. La qualità dell’istruzione. 5. La perseveranza e la motivazione ad apprendere. 6. Il dispositivo metodologico del mastery learning. Bibliografia essenziale. Nell’Indice: 0. La mente come… (Mirrina. Cuore, testa, gola e altro ancora. Vicoli ciechi e pesci fuor d’acqua). 1. La mente come energia (Una macchina con tutti gli ingranaggi a posto. Tripartizioni. Chirurgo o archeologo?). 2. La mente come mosaico (Le foglie del ginkgo. Il parallelepipedo fattoriale. Dai fattori alle componenti. Capsule mentali. Otto intelligenze e mezza). 3. La mente come rete (Dal tronco al ramo. Non aprite l’orologio. Associazioni remote e gerarchie non dominanti. Il diamante è più della somma degli atomi di carbonio). 4. La mente come organismo (Il flusso di coscienza. Epigenesi. Oltre la logica. Ridescrivere la conoscenza. Confini e mappe). 5. La mente come computer (Rappresentare la realtà. Algoritmi ed euristiche. Nooplasis). 6. La mente come cultura (Azioni. Strumenti e Società. L’attore entra in scena). 7. La mente come linguaggio (Raccontare, raccontarsi. La mente sulla carta. Conversazioni). 8. La mente come significato (La palla e la sua forma. Il corpo psichico. Musica e insight. La moglie rivoltata).

A. Antonietti: è Professore di psicologia Generale presso l'Università Cattolica di Milano. Si è occupato del problema mente-corpo e ha svolto ricerche sperimentali e applicative nell'ambito della creatività, del problem solving, della visualizzazione mentale e dell'apprendimento.


TAGLIAGAMBE S., La didattica e la rete, Pitagora Editrice, Bologna, 2000.

Recensione da "Rinascita" di Pasquale Rotunno, 26-9-2000:

Nell’Indice: 1. Rete e Territorio (Il fenomeno rete; Le reti "lunghe"; Le "reti fisiche" di città; La città come rete; Modello a rete e riequilibrio del territorio). 2. Scuola e riequilibrio del territorio (Il sistema scolastico e formativo come base di una politica tendente a contrastare lo spopolamento e il depauperamento delle piccole comunità; Il Progetto di sviluppo locale della montagna italiana; Perché la scuola? E quale scuola? La rete Intranet come chiave della soluzione del contrasto tra autonomia e coordinamento). 3. Il modello a rete della formazione (Dal sistema scolastico a un sistema interconnesso di "education"; Come orientare il percorso dell’istruzione professionale? L’esigenza di una logica sistemica e di una visione globale di rete; Lo spazio virtuale e la funzione delle reti nel processo di riforma; L’interazione tra il cyberspazio e il mondo della nostra quotidianità: la "realtà aumentata"; Il processo di riforma come intervento congiunto sullo spazio fisico e sullo spazio virtuale; Un presupposto necessario: dalla cultura delle mansioni a una cultura delle funzioni). 4. Quale didattica? (La didattica multidisciplinare: l’integrazione dei saperi; Interfacce: la flessibilità e la versatilità degli artefatti; La multimedialità in classe e il problema dell’integrazione tra i formati linguistici; La convergenza di linguaggio e metalinguaggio nell’oggetto digitale; L’intelligenza emotiva e l’interazione corpo-mente). 5. I cicli e il nuovo modello organizzativo (Come riarticolare in cicli il sistema scolastico? Perché collocare l’orientamento al termine del primo ciclo? In base a quali esigenze articolare e come caratterizzare il ciclo dell’istruzione secondaria? Il modello organizzativo del nuovo Istituto). 6. Conclusione: un progetto sperimentale.

S. Tagliagambe:è professore Ordinario di Filosofia della Scienza all'Università "La Sapienza" di Roma. Su invito del Ministro, è stato componente delle due commissioni istituite al fine di individuare le conoscenze fondamentali per l'apprendimento dei giovani.


 

MARTINI B., Didattiche disciplinari. Aspetti teorici e metodologici , PITAGORA EDITRICE, BOLOGNA, 2001.

PRESENTAZIONE EDITORIALE:

Il volume si fa apprezzare sia sul piano metodologico sia su quello più squisitamente epistemologico, perché affronta uno dei nodi di maggior dibattito all’interno delle Scienze dell’Educazione da una parte, e delle discipline dall’altra, con particolare riferimento al problema della didattica e del rapporto tra due suoi sottosistemi: la Didattica generale e la Didattica disciplinare. Il Volume, pur centrando l’attenzione prevalentemente sulla Didattica declinata in senso disciplinare, ma in una visione ampia, non settoriale, ha il merito di costruire una precisa fenomenologia delle due facce della luna della Didattica, allo scopo di individuarne, attraverso una declinazione prettamente metodologica, i compiti relativi agli "indicatori" fondamentali della qualità dell’apprendimento in prima battuta e dunque dell’insegnamento come naturale conseguenza, anche se in letteratura apparentemente invertita. Lo studio ha un respiro internazionale e si inserisce nel contesto del dibattito avvertito attualmente come impellente e decisivo in ogni Paese del mondo; e tuttavia ha un immediato riscontro italiano se si pensa che stiamo vivendo nel nostro Paese una fase delicatissima di ripensamento critico, metodologico ed epistemologico che ci porterà in breve alla nuova Scuola della Riforma. In particolare il volume fa implicito riferimento al problema della individualizzazione dei processi di insegnamento-apprendimento, al problema della continuità dell’apprendimento e della progressività dell’alfabetizzazione, ai problemi delle attività che si svolgono in classe (connessi all’acquisizione di mono-conoscenze) o a quelli relativi alle attività di intercalasse: di laboratorio o altro (connessi, invece, ai processi metacognitivi). Su questo ultimo aspetto il volume disegna con alta competenza interpretativa e con spunti di autentica originalità il tema delle "competenze" in chiave epistemologica, con specifico riferimento alla ricomposizione dei saperi disciplinati in ambito scolastico. Dal punto di vista più squisitamente didattico questo studio ha il pregio di raccogliere in un solo volume i risultati più significativi della ricerca che, avendo avuto le sue basi teoriche nella cosiddetta "scuola francese" in un ambito ben definito, ne amplia i confini e, pur non dimenticando le origini, tenta di esportarne i risultati alle altre discipline, arrivando a generalizzare i punti salienti. Il volume si addentra inoltre per i sentieri di percorsi potenzialmente multidisciplinari e interdisciplinari che rappresentano, nel panorama attuale, una sorta di regno ancora da esplorare dal punto di vista epistemologico e di cui la documentazione presentata dall’autrice costituisce un ottimo fecondo terreno di ricerca in ambito non solo disciplinare. Il volume si colloca in un punto di "intersezione" tra la ricerca di natura pedagogia e quella di natura didattica ed offre, in questa prospettiva, un contributo determinante per suggerire ai nuovi percorsi di formazione degli insegnanti non solo elementi di ricognizione concettuale, quindi di natura teorica, ma anche proposte, suggerimenti e procedure empiriche, quindi di natura operativa, fondamentali per la nuova professionalità dei docenti.

B. Martini: laureata in Matematica e dottore di ricerca in Pedagogia, svolge un incarico di insegnamento di Didattica generale all'Università di Urbino. La sua ricerca si colloca in ambito pedagogico e didattico ed è in particolare rivolta allo studio dei fattori cognitivi e metacognitivi che interessano i processi di insegnamento/apprendimento scolastico ed extrascolastico. In tali ambiti ha pubblicato numerosi articoli in riviste nazionali ed internazionali e saggi in opere collettanee.


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