Il Nuovo Esame di Stato
(Studenti)

 

Da quest'anno la vecchia maturità va in soffitta, per essere sostituita da un esame che riguarderà tutte le materie affrontate nell'ultimo anno scolastico.

Si tratta di una riforma che, insieme ad altri provvedimenti, comincia ad adeguare la scuola italiana agli standard degli altri paesi europei più avanzati.

Niente paura, la legge prevede che le nuove regole siano introdotte con gradualità: il nuovo esame sarà a pieno regime solo tra tre anni, per dare modo agli studenti di adeguare la loro preparazione agli obiettivi richiesti.

Informare studenti, genitori e insegnanti sui processi di rinnovamento della scuola è un dovere del ministero. E' quello che stiamo cercando di fare con questo opuscolo che vuole offrire un quadro informativo sintetico su una riforma che avrà immediate ripercussioni sulla vita quotidiana della scuola. Un filo d'Arianna per entrare dentro le "regole del gioco". Perchè conoscere ed essere informati significa aiutare la scuola, studenti, genitori e insegnanti, a svolgere al meglio la propria parte.

 

Un esame più rigoroso e più equo

Il nuovo esame sarà insieme più rigoroso e più equo. Rigoroso non significa difficile né tantomeno punitivo: significa solo che all'esame sarà valutata la tua preparazione in tutte le materie, come avviene negli anni precedenti. Sarà però un esame più equo. Infatti la presenza dei tuoi insegnanti all'interno della commissione e i punti che ti porti all'esame come credito scolastico ridurranno la possibilità di brutte sorprese, perché faranno sì che nel voto finale si tenga debitamente conto di tutta la tua carriera scolastica.

Perche proprio a me?

Certo molti non sono contenti di essere i primi a sostenere il nuovo esame.

Svantaggi...

È vero che il nuovo esame richiede di studiare un po' di più e quindi di fare un po' più di fatica.

...e vantaggi

Ma è anche vero che questa maggiore fatica si traduce in almeno tre vantaggi:

Ma non sarò svantaggiato a sostenere per primo il nuovo esame?

No, perché:

I due criteri fondamentali del nuovo esame

  1. L’esame riguarderà esclusivamente materie e argomenti che sono stati affrontati durante l’ultimo anno, sia dei corsi normali che sperimentali.
  2. Durante l’esame saranno impiegate esclusivamente prove analoghe a quelle già sperimentate nel corso dell’anno.

 

Chi può sostenere l'esame

  1. Tutti gli studenti che hanno frequentato l’ultimo anno di scuola saranno ammessi all'esame anche se non hanno ottenuto la sufficenza. Non ci sarà più, infatti, il giudizio di ammissione: alla fine dell’anno si riunirà il consiglio di classe che deciderà i voti nelle singole materie e assegnerà il credito scolastico.
  2. I privatisti: i candidati esterni devono presentare domanda di ammissione, entro il 30 novembre, in un istituto statale del comune o della provincia di residenza in cui intendono sostenere l’esame, per poter essere abbinati a un consiglio di classe a partire da quella data e potersi preparare sul programma della classe di abbinamento. Domande tardive, per gravi e documentati motivi, possono essere presentate ai provveditorati entro il 31 gennaio. Per coloro che interrompono la frequenza dell’ultimo anno di corso tra il 31 gennaio e il 15 marzo, il termine è differito fino al 20 marzo.
  3. Gli studenti del penultimo anno che nello scrutinio finale avranno ottenuto almeno otto in ciascuna materia. L'abbreviazione di un anno è concessa anche ai giovani soggetti all'obbligo di leva, purché concludano il penultimo anno senza debiti formativi. In entrambi i casi gli studenti interessati ad anticipare l'esame dovranno presentare la domanda nel corso dell'anno scolastico.

 

Dove si svolgono gli esami?

Sede d’esame è il tuo istituto sia se frequenti una scuola statale che una scuola pareggiata o legalmente riconosciuta. In quest’ultimo caso la condizione è che in essa siano attive almeno tre classi del quinquennio, ma limitatamente agli esami di quest’anno è sufficiente che tu abbia frequentato nel 1997-98 la penultima classe del tuo corso di studi. Se sei un candidato esterno potrai sostenere l’esame solo in istituti statali o licei linguistici.

 

Come si svolge l'esame?

L’esame è composto da tre prove scritte e un colloquio.

La prima prova scritta: ancora il tema, ma anche altro

La prima prova, quella che nel vecchio esame di maturità era il tema, mira ad accertare la conoscenza e la capacità di utilizzo della lingua italiana. Accanto al tema, che continuerà ad esistere, si è deciso di dare allo studente la possibilità di ricorrere ad altri tipi di scritti: l'analisi e il commento di un testo, letterario o no, la redazione di un testo personale sotto forma di recensione, saggio breve, lettera, articolo di giornale. In questo primo anno si utilizzeranno due sole modalità: il saggio breve e l'articolo di giornale. Potrai dunque decidere di svolgere un tema, scegliendo fra quelli proposti, oppure di svolgere un'altra delle prove di italiano.

Sia il tema sia gli altri esercizi saranno stabiliti, come è avvenuto fino ad oggi, dal ministero della Pubblica istruzione.

La seconda prova scritta: la più simile a quella del vecchio esame

La seconda prova non presenta particolari novità. Continuerà a riguardare una delle materie che caratterizzano l'indirizzo di studi specifico: greco o latino per il liceo classico, ragioneria o tecnica commerciale per gli istituti tecnici commerciali, diritto ed economia o tecnica amministrativa per gli istituti professionali per i servizi sociali. La materia che sarà oggetto della seconda prova verrà resa nota entro il mese di gennaio, limitatamente all'anno 1998/99. Anche in questo caso il testo della prova sarà stabilito dal ministero della Pubblica istruzione.

La terza prova scritta: domande e problemi che riguardano diverse discipline

La terza prova è quella che presenta maggiori novità. Serve a verificare la preparazione che hai raggiunto nelle materie studiate nell’ultimo anno e consiste nella trattazione sintetica di argomenti, in quesiti a risposta singola o multipla, nella soluzione di problemi, o di casi pratici o professionali, nello sviluppo di progetti.

Per il primo anno la terza prova viene proposta in forma semplificata, con un numero limitato di domande e di argomenti. Per farti un’idea di come sarà, puoi pensare alle "prove strutturate" che già da tempo fanno parte dell’esame di maturità negli istituti professionali, oppure alle prove che servono a verificare la conoscenza delle lingue straniere. Puoi chiedere esempi più precisi di terza prova ai tuoi insegnanti oppure puoi trovarli in Internet sul sito del Cede, all’indirizzo www.cede.it, nelle pagine dell’Osservatorio sugli esami di Stato.

La terza prova sarà predisposta dalla tua commissione d’esame. Questo significa che i tuoi insegnanti contribuiranno in modo determinante a prepararla; quindi la prova che ti troverai di fronte al momento dell’esame sarà analoga a quelle su cui avrei avuto modo di esercitarti.

Il voto delle prove scritte verrà reso noto almeno due giorni prima della data del colloquio.

Il colloquio

Il colloquio a differenza del vecchio esame non riguarderà solo due materie ma tutte le discipline studiate nel corso dell’ultimo anno, anche se questo non significa che sarai interrogato separatamente su ogni singola materia. Il colloquio infatti verterà su argomenti di carattere pluridisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso.

All’inizio del colloquio potrai proporre un argomento a scelta e potrai presentare esperienze di ricerca, progetti, studi da te realizzati, anche in forma multimediale.

L’esame proseguirà poi con domande e argomenti definiti dalla commissione, che potrà introdurli proponendoti l’analisi di un testo o un documento.

Durante il colloquio potrai analizzare e discutere con la commissione gli elaborati delle prove scritte.

 

Il credito scolastico

E' un’importante novità. Questa espressione significa semplicemente che il voto finale del nuovo esame terrà conto anche della media dei voti che hai conseguito durante l’anno.

Dei cento punti che comporranno il voto finale, fino a venti ti verranno assegnati prima dell’esame, al momento dello scrutinio di fine anno, da parte del tuo consiglio di classe: fino a sei rispettivamente al termine del terzo anno e del quarto e fino otto al termine del quinto (vedi tabella A).

TABELLA A

MEDIA DEI VOTI

CREDITO SCOLASTICO (PUNTI)

 

I ANNO

II ANNO

III ANNO

M = 6

2-3

2-3

4-5

6 < M £ 7

3-4

3-4

5-6

7 < M £ 8

4-5

4-5

6-7

8 < M £ 10

5-6

5-6

7-8

Per quest’anno il credito scolastico verrà assegnato interamente (fino a un massimo di 20 punti) in base ai voti riportati nello scrutinio finale, come illustrato dalla tabella B.

TABELLA B
Solo per l’a.s. 1998/1999 il credito scolastico sarà così calcolato:

MEDIA DEI VOTI

CREDITO SCOLASTICO
RELATIVO A 3 ANNI DI CORSO (PUNTI)

M = 6

8-11

6 < M £ 7

11-14

7 < M £ 8

14-17

8 < M £ 10

17-20

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguita in sede di scrutinio finale dell’a.s. 1998/99. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti dell’anno in corso e l’andamento dei due precedenti anni di corso, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All’alunno che ha conseguito nello scrutinio finale dell’a.s. 1998/99 una media dei voti M<5, in considerazione della promozione o idoneità conseguita per accedere alle classi quarta e quinta, è attribuito un credito scolastico compreso nella banda di oscillazione di punti 4-5. Per la medesima motivazione, all’alunno che ha conseguito una media M tale che 5<M<6, è attribuito un credito scolastico compreso nella banda di oscillazione 5-7.
All’alunno che, avendo frequentato nell’a.s. 1998/99 la penultima classe, sostiene l’esame di Stato per abbreviazione del corso di studi per merito è attribuito il credito scolastico previsto per la penultima classe nella tabella A, nella banda di oscillazione relativa alla media conseguita. Ad esso va aggiunto, per il terzultimo anno il medesimo punteggio e per l’anno non frequentato, un credito scolastico nella misura massima prevista per lo stesso nella medesima tabella A in relazione alla media dei voti conseguiti nel penultimo anno; nei casi di abbreviazione per leva militare, è attribuito il credito scolastico previsto per la penultima classe nella tabella A, nella banda di oscillazione relativa alla media conseguita, e per il terzultimo anno e per l’anno non frequentato, il medesimo punteggio.

Il credito scolastico serve a valorizzare il lavoro che hai compiuto durante l’anno e a riconoscere i risultati che hai raggiunto già prima dell’esame; in questo modo si riduce anche il rischio di un esito casuale dell’esame, perché il voto finale terrà conto delle conoscenze che hai già acquisito.
Se ti presenti come candidato esterno, per quest'anno il credito ti sarà assegnato, fino a un massimo di 20 punti, dalla commissione d'esame e verrà pubblicato sull'albo d'istituto il giorno precedente alla prima prova scritta.

 

Il credito formativo

Altra novità. Nell’assegnazione del credito scolastico potranno avere un peso anche quelle attività esterne alla scuola che hanno comunque contribuito alla tua formazione - per esempio le esperienze culturali e artistiche, l’impegno sportivo, le attività lavorative, i corsi di lingua. Queste attività, purché coerenti con il tuo corso di studi, costituiscono il credito formativo. Perché possano essere valutate al momento dell’assegnazione del credito scolastico, devi presentare al consiglio di classe la documentazione di ciò che hai fatto e che pensi possa essere utile per la tua valutazione complessiva.

Se sei un candidato esterno dovrai presentare questa documentazione alla commissione d’esame.

 

La commissione d'esame

Le nuove commissioni d’esame saranno composte da un massimo di otto membri, ma potranno essere anche di sei membri per quegli istituti, ad esempio i licei, che hanno un numero inferiore di materie. Metà di loro saranno insegnanti della tua classe (non solo della tua scuola, proprio della tua classe). L’altra metà saranno invece insegnanti esterni all’istituto. Ai commissari, che saranno dunque in numero pari, si aggiungerà il presidente, anch’egli esterno alla tua scuola.

Gli insegnanti che comporranno la commissione saranno scelti in modo da coprire le aree disciplinari dell’ultimo anno di scuola. Il ministero della Pubblica istruzione comunicherà quali saranno gli insegnanti esterni; di conseguenza sarà il consiglio di classe a individuare gli insegnanti interni.

 

Il voto finale

Il voto finale dell’esame sarà espresso in centesimi, non più in sessantesimi.

Il voto minimo per superare l’esame è 60/100, il massimo 100/100.

La commissione d’esame ha a disposizione un bonus massimo di 5 punti che si potrà aggiungere al tuo voto finale se hai un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo nella prova d’esame uguale ad almeno 70 punti.

Punteggio Prove Scritte

La commissione d'esame dispone di 45 punti per le prove scritte, ripartiti in parti uguali tra le tre prove (da 0 a 15 punti per ognuna).
Alle prove scritte giudicate sufficenti non può essere attribuito un punteggio inferiore a 10.

Punteggio Prova Orale

La commissione d'esame dispone di 35 punti per il colloquio. Al colloquio giudicato sufficente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 22.

Punteggio Credito scolastico e formativo

Ciascun candidato può far valere un massimo di 20 punti quale credito per l'andamento degli studi e per le esperienze formative e culturali maturate fuori dalla scuola.

 

La certificazione

Al termine dell’esame di stato viene rilasciata una certificazione che attesta l’indirizzo e la durata del corso di studi, la votazione, le materie d’insegnamento e la durata oraria, le competenze, le conoscenze, le capacità anche professionali e i crediti formativi documentati.

Questa certificazione avrà valore legale all’interno dell’Unione Europea.

 

La preparazione dell'esame durante l'anno

La scuola ti aiuterà in molti modi a preparare l’esame durante tutto l’anno scolastico:

 

Prepararsi al nuovo esame: alcuni consigli degli esperti

I nuovi esami di stato non sono difficili, sono solo più rigorosi. Sono più aperti alle esperienze personali e agli interessi particolari di ogni studente. Per superarli con successo, oltre naturalmente all’impegno scolastico e di studio quotidiano, è sufficiente seguire alcune regole. Eccole: