Compiti a casa
È possibile
assegnare i compiti a casa anche nelle classi a tempo pieno? Esiste qualche
norma a riguardo?
La C.M. 62/64 avente ad oggetto: “Compiti scolastici da svolgere a casa e in classe” invitava i
dirigenti a “richiamare l'attenzione
degli insegnanti su queste considerazioni e sulla opportunità
che i docenti procedano preventivamente, anche con riunioni del Consiglio di
classe, ad opportune intese e stabiliscano adeguate misure volte ad evitare che
gli impegni di studio a casa siano inegualmente distribuiti e concentrati
pesantemente in alcuni giorni della settimana”. Ciò si riferiva soprattutto alle scuole
secondarie di secondo grado.
E' seguita la C.M. 431/1965 avente ad
oggetto: "Interrogazioni
parlamentari concernenti i compiti scolastici da svolgere a casa" dove
si leggeva che: “Un sovraccarico degli
impegni di studio o la concentrazione di essi in alcuni giorni nuocerebbe, infatti, sia alla salute dei giovani, sia al
processo di maturazione culturale” continuando però “non si ritiene ora possibile fornire più particolari indicazioni o
imporre drastici divieti, senza interferire indebitamente nella
responsabilità che è deferita agli insegnanti di sviluppare i programmi e
di formare convenientemente i loro alunni". Infine la C.M. 177/69 con oggetto: "Riposo festivo degli alunni. Compiti scolastici da svolgere a casa"
disponeva espressamente:
"che agli alunni delle scuole
elementari e secondarie di ogni grado e tipo non
vengano assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il
giorno successivo a quello festivo, di guisa che nel predetto giorno non
abbiano luogo, in linea di massima, interrogazioni degli alunni, almeno che non
si tratti, ovviamente, di materia, il cui orario cada soltanto in detto giorno
(...)”.