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In questa lezione si apprenderà come fare personalizzazioni sulle maschere.

Un'altra cosa molto interessante delle maschere è la possibilità di personalizzarle. La personalizzazione può avvenire in moltissimi modi: oltre a togliere dei campi (possiamo decidere di mostrarne solo alcuni), possiamo anche definire il tipo, la dimensione o lo stile con cui sono scritte le descrizioni (etichette) dei campi, e anche il loro contenuto. Possiamo anche fare delle personalizzazioni come aggiungere dei titoli o dei logo ad una maschera, o cambiare i colori dello sfondo, o tante altre cose. Vediamone insieme alcune.

Bisogna sottolineare che è possibile anche creare una maschera ex novo così come la si desidera. E' però più semplice crearla nel modo visto prima e poi modificarla, adattandola alle esigenze e alla fantasia di una specifica situazione.

Modifichiamo la maschera "Indirizzi" che abbiamo usato finora. Dopo averla selezionata, invece di aprirla per gestire dei dati, utilizziamola in "visualizzazione struttura". Con la combinazione di tasti ALT+T.

La maschera ci viene mostrata non su uno sfondo uniforme, come la vedevamo prima, ma su uno sfondo quadrettato. Inoltre, la descrizione di ogni campo (nome, cognome, ecc.), è circondata da una cornice tratteggiata. In questa condizione, non possiamo spostarci su uno specifico record (infatti non vediamo il numero del record visualizzato), perché la visualizzazione struttura consente al programmatore di eseguire delle modifiche, per così dire, strutturali alla maschera. Non si tratta di operazioni sui dati, ma sugli oggetti. Access infatti è un database, ma anche un sistema di programmazione (racchiude al suo interno un linguaggio di programmazione, Visual Basic della Microsoft) a oggetti.

Ma che cos'è un linguaggio ad oggetti? Non è certo questo il momento per una trattazione approfondita di questo argomento. Possiamo dire però che in questo tipo di sistema esistono degli oggetti, che nei sistemi di programmazione tradizionale possono essere visti come sottoprogrammi, che sono già stati scritti da qualcuno (anche noi potremmo scriverne altri con le caratteristiche che ci interessano e inserirli), per svolgere determinate funzioni. La cosa interessante di questi sottoprogrammi o oggetti è che, essendo stati scritti da programmatori della Microsoft (gente che conosce il mestiere), siamo sicuri che funzionino, cioè che svolgano bene la loro funzione.

Essi sarebbero però poco interessanti se fossero stati programmati una volta per tutte e svolgessero la loro funzione con caratteristiche fisse. Questi oggetti hanno invece una serie di proprietà che sono visibili e sono modificabili. Modificando alcune di queste proprietà, possiamo variare moltissimo il loro aspetto e anche il loro modo di funzionare. La maschera, ad esempio, è un oggetto. Ad un oggetto si possono fare solo le modifiche e le richieste previste. Non verrà alterato il suo funzionamento, ma solo le caratteristiche che è previsto di poter modificare. Immagina un oggetto come una scatola nera con una fessura. In questa fessura possono essere inserite soltanto alcune modifiche, ma il funzionamento in sé non verrà mai alterato.

Ancora: l'interfaccia esterna dell'oggetto fa sì che il contenuto dell'oggetto non venga modificato, e che i servizi che fornisce siano testati così profondamente da non venir alterati da modifiche "superficiali".

Per tornare alla nostra maschera in visualizzazione struttura, oltre alla descrizione dei campi, è comparsa sullo schermo la casella degli strumenti. Essa contiene diverse cose: prima di tutto, accanto al titolo, è presente il pulsante fatto a X che consente di chiuderla. E' molto meglio che tu la tenga sempre a disposizione, perché ti renderà più facile l'uso di questa finestra. Per raggiungere la casella degli strumenti, devi usare lo stesso metodo seguito per raggiungere la barra degli strumenti, e precisamente: con ALT raggiungerai la barra dei menù, con CTRL+TAB ti porterai sulla barra degli strumenti, e poi, premendo ancora CTRL+TAB, raggiungerai la casella degli strumenti il cui primo pulsante, selezione oggetti, è attivato. Anche il secondo pulsante, creazione guidata controlli, è attivato. Esso permetterà, quando chiederemo di aggiungere un controllo alla nostra maschera, di venir guidati per tutte le caratteristiche del controllo. In una maschera, tutti gli oggetti che possono essere inseriti vengono detti controlli.

Il terzo pulsante è quello dell'etichetta. Un controllo etichetta è una descrizione predefinita che si vede nella maschera ma che non può essere modificato. I nomi dei campi che sono stati creati automaticamente nella nostra maschera sono, appunto, etichette. Il pulsante successivo è il controllo Casella di testo. Viene chiamato casella di testo un campo di editazione, cioè un luogo dove si può scrivere.

Se, ad esempio prendiamo il campo cognome, in questa finestra lo troviamo indicato due volte: la prima volta è indicato come etichetta, o label, la seconda come campo di editazione; e quella è, appunto, la casella di testo.

Per capire meglio il significato e l'uso di questi oggetti, selezioniamone uno; ad esempio, l'etichetta cognome. Per farlo, come sempre, ci sono vari modi. Dipendono dal tuo ausilio e da quello che tu vuoi fare. Un modo è quello di utilizzare il mouse simulato previsto dal tuo ausilio, di posizionarti sul campo cognome e infine di portare su quel campo il cursore. Un altro modo è quello di premere alt per andare nella barra dei menù, poi CTRL+TAB finché non sentirai elencare gli oggetti (il primo potrebbe essere corpo). A questo punto, scendere con la freccia fino a trovare il campo cognome. Infine, potrai premere INVIO. In entrambi i casi controlla di essere proprio sull' etichetta cognome: il tuo ausilio dovrebbe dire "label disattivata". Questo perché potresti trovarti sulla casella di testo cognome. Per raggiungere l'etichetta, in questo caso, basta fare MAIUSCOLO + TAB.

Ora, dal menù visualizza, scegli "proprietà" e premi INVIO. Viene mostrata a questo punto una finestra di dialogo "proprietà etichetta: etichetta3". In questa finestra ci sono varie linguette: formato, dati, evento, altro, tutte. Scegliamo per il momento "tutte". Per farlo, usa MAIUSCOLO + TAB per spostarti alle linguette, poi spostati con freccia sinistra o destra fino a tutte. Ci viene mostrato un elenco di elementi, uno sotto l'altro, che contiene a sinistra il nome dell'elemento, a destra il suo valore. La linguetta "tutte" elenca tutte le proprietà di questo controllo, mentre le altre ne evidenziano solo alcune: quelle relative ai dati, al formato, e così via. Le vedremo in seguito.

Iniziando dall'alto, troviamo il nome elemento: è "etichetta3". E' buona consuetudine di un programmatore identificare ogni controllo sia per tipo che per funzione. In questo caso, dato che si tratta di una etichetta in cui viene scritto il cognome, potremmo chiamarla lblcognome, dato che in inglese etichetta si dice label. Naturalmente qualsiasi altro nome, che abbia però questa logica, va bene.

Scriviamo allora lblcognome che sostituirà etichetta3. Nella riga successiva troviamo la scritta Etichetta& Cognome. Significa che questa etichetta è relativa al campo cognome. Ancora sotto, l'indicazione visibile... sì: questo è corretto, perché desideriamo che questo campo sia visibile quando è visibile la maschera. Alcuni campi, invece, potrebbero essere presenti ma non visibili; inoltre, questa proprietà potrebbe essere modificata a seconda delle esigenze.

La riga che segue è visualizza... sempre. Le altre opzioni sono "su stampa" e "su schermo".

Sinistra& 0,199 cm. Si tratta della distanza di questo controllo dal bordo della finestra.

Lo stesso valore viene specificato nella riga successiva in "da margine superiore". Larghezza 1,323 cm. e altezza 0,423 cm. Rappresentano larghezza ed altezza dell'etichetta; poi troviamo stile dello sfondo "trasparente" ma potrebbe essere anche "normale".

Colore dello sfondo 16777215 corrisponde al codice del colore grigio. E' possibile cambiare il colore dello sfondo utilizzando un pulsante che permette di richiamare la tavolozza dei colori, o i colori personalizzati, anche se attualmente non sembra molto accessibile.

La riga successiva si riferisce all'aspetto. In questo momento è piatto, ma potrebbe essere ombreggiato, incassato, in rilievo, inciso, sottolineato. Lo stile bordo è trasparente, ma potrebbe essere anche continuo, a trattini brevi, a punti, a punti radi, a trattino punto, oppure a trattino punto-punto.

Nella proprietà colore del bordo in questo momento è evidenziato 0, ma premendo il solito pulsante "colore", potremmo richiamare la tavolozza dei colori di base, anche se attualmente non sembra molto accessibile. Ancora, tra le proprietà, troviamo lo spessore del bordo che attualmente è sottilissimo, ma possiamo sceglierlo di un punto, due punti, tre punti, di quattro punti e così via. Si tratta di punti tipografici che definiscono lo spessore della linea che circonda il controllo. Il colore di primo piano in questo caso è 0, cioè nero, e identifica il colore dello scritto. Anche questo si può cambiare usando la tavolozza richiamabile col pulsante "colore". Tipo di carattere: al momento è MS-SANS-Serif ma, tramite ALT + FRECCIA GIU' , è possibile aprire la lista dei tipi di carattere da cui potremmo scegliere quello desiderato.

Dimensione carattere: ci viene proposto 8, ma possiamo modificarla utilizzando la solita combinazione di tasti ALT + FRECCIA GIU' . Ancora, troviamo spessore carattere: in questo momento è normale, ma potremmo definirlo chiarissimo, chiaro, medio, semigrassetto, grassetto, nero, nerissimo. Carattere corsivo: al momento è no, ma se scegliessimo sì, avremmo la scrittura in corsivo o italico. Carattere sottolineato no; dovremmo scegliere sì perché i caratteri fossero sottolineati. Allineamento testo: ora è standard, ma potrebbe essere anche a sinistra, centrato o a destra. Testo descrizione controllo: è vuoto, ma potrebbe fornire una breve descrizione del controllo. ID argomento della guida 0: si potrebbe avere una guida su questo controllo. Barra menù scelta rapida è vuota, tag è vuoto.

Questo completa le principali proprietà di questo controllo. Successivamente vedremo meglio le proprietà relative all'evento che qui non ci sono.

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