Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

Ricerca

 

MOZIONE CONCLUSIVA ASSEMBLEA NAZIONALE 2002
(giugno 2002)

 

L’Assemblea nazionale di ANIEP ribadisce anzitutto l’impegno politico e culturale per l’integrazione dei disabili nella scuola, nella formazione, nel lavoro e nella vita familiare e sociale; gli handicappati non devono essere considerati soggetti passivi di interventi assistenziali e tecnici, ma protagonisti e partecipi della vita della comunità nei normali contesti in cui si svolge, ciascuno secondo le proprie possibilità .

L’Assemblea di ANIEP denuncia il ritardo del Governo nella definizione di un disegno complessivo di Welfare, in termini di continuità o di discontinuità. L’evoluzione e le garanzie dei diritti sociali sembrano subordinati ad incerte prospettive di sviluppo economico, anziché a progetti politici. In questo senso la sicurezza sociale rischia di essere residuale rispetto alle dinamiche dell’economia di mercato.

L’Assemblea nazionale di ANIEP osserva inoltre che al progredire del federalismo amministrativo e istituzionale non corrispondono i necessari atti di indirizzo e di coordinamento per le materie di competenza dello Stato e per quelle concorrenti.

L’Assemblea nazionale di ANIEP ha quindi preso in considerazione i temi relativi ai cittadini disabili con riferimento all’ultima legge finanziaria, all’attuazione delle leggi vigenti e ad alcune iniziative parlamentari.

 

Finanziaria 2002

La maggiorazione delle pensioni di inabilità ai disabili ultrasessantenni costituisce un provvedimento di carattere meramente assistenzialistico, subordinato a condizioni di reddito eccessivamente restrittive e da difficoltà interpretative e applicative.

Circa i temi dell’inserimento scolastico ANIEP evidenzia la limitazione degli insegnanti di sostegno il cui numero non è più corrispondente alla popolazione scolastica complessiva ma fissato in rapporto alla presenza di alunni con handicap, ciò che produrrà difficili problemi di organico e di assegnazione.

L’Assemblea nazionale di ANIEP infine denuncia il mancato rifinanziamento della legge sull’eliminazione delle barriere architettoniche nelle abitazioni private e la soppressione della "Consulta Nazionale delle associazioni di disabili e dei loro familiari".

 

Diritto al lavoro

La nuova legge sul diritto al lavoro, che dovrebbe costituire la tappa conclusiva e fondamentale di ogni processo riabilitativo e di socializzazione degli handicappati, registra indici di applicazione del tutto insufficienti e modalità di attuazione eterogenee e diversificate da regione a regione, da provincia e provincia.

Di fronte a questa situazione, ricordato che i disabili disoccupati sono oltre 250.000, l’Assemblea di ANIEP chiede che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali assuma urgenti iniziative di controllo, di monitoraggio e di revisione dei dispositivi tecnici di applicazione della legge, previo accordo con le associazioni dei disabili e le organizzazioni sindacali.

 

Riforma dell’assistenza

L’Assemblea nazionale di ANIEP denuncia l’ambiguo e ingiustificabile ritardo dell’attuazione da parte governativa della legge sul sistema integrato degli interventi e servizi sociali (L. 328/2000).

Si ricorda in particolare la mancata approvazione della delega sul riordino degli assegni e delle indennità per invalidità civile, necessaria sia per fini perequativi delle prestazioni fra le varie categorie, sia per distinguere gli interventi per fini assistenziali da quelli con scopi di integrazione sociale.

Altre lacune riguardano il decreto sui nuovi criteri di attribuzione dell’invalidità, l’approvazione della Carta dei Servizi che deve definire i diritti degli utenti e le incerte prospettive del Reddito minimo di inserimento.

 

Disegni di legge sulle Associazioni storiche (Atti del Senato n. 1073 e n. 1095)

L’Assemblea nazionale di ANIEP denuncia l’iniziativa di alcuni Senatori che propongono il riconoscimento dell’interesse pubblico nazionale alle Associazioni storiche di categoria (ANMIC, ANMIL, UIC, ENS, UMS), che dovrebbero rappresentare gli handicappati di fronte agli organi dello Stato e assumere tutte le attività di informazione, di assistenza e di tutela, con in più il beneficio alla ripartizione dell’8 per mille dell’IRPEF.

Nei disegni di legge si afferma, inoltre, che le Associazioni "esercitano nei confronti dei soggetti portatori di handicap fisico, psichico e sensoriale" tutte le funzioni indicate "indipendentemente dall’adesione dell’interessato alla corrispondente associazione di categoria".

La realtà dell’associazionismo di promozione sociale, lo sviluppo del Terzo settore, del volontariato e delle cooperative sociali, la trasformazione dello Stato sociale mediante l’integrazione fra pubblico e privato e la sussidiarietà, non consentono ritorni al passato; ma soprattutto non lo vogliono i disabili, le associazioni e i movimenti (nazionali, locali e spontanei) alle quali liberamente aderiscono.

 

Gli impegni di ANIEP

Circa i problemi più urgenti, oltre ai temi descritti e alla difesa dei diritti acquisiti, l’Assemblea nazionale di ANIEP propone e chiede al Governo e al Parlamento:

la determinazione dei livelli essenziali dei diritti civili e sociali come previsto dalla legge Costituzionale 9 marzo 2001 che ha trasferito alle Regioni e ai Comuni tutte le competenze in materia di sicurezza sociale;

la predisposizione di un Testo Unico delle leggi sui disabili col fine di razionalizzare i provvedimenti, di integrarli, di armonizzarli col nuovo assetto istituzionale, considerando anche i temi del volontariato, dell’associazionismo e del Terzo settore;

un provvedimento che consenta di dedurre dal reddito le spese per l’assistenza e la cura degli handicappati gravi anche se prestate da personale non specializzato;

la ricostituzione della Consulta nazionale delle associazioni di disabili, come ambito di confronto con gli organi dello Stato.

Conclusivamente l’Assemblea di ANIEP sollecita il Governo e il Parlamento, d’intesa con la forze sociali, a perfezionare il disegno di Welfare definito nella precedente legislatura o a proporne uno alternativo, senza ulteriori silenzi e ritardi.

Il presidente nazionale
Gianni Selleri


La pagina
- Educazione&Scuola©