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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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COMITATO PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI HANDICAPPATI
Via Artisti 36 - 10124 Torino - Telefono 011 889484 - Fax 011 8151189
e.mail : handicapscuola@libero.it
internet: http://digilander.iol.it/handicapscuola

 

Ill.mo Ministro all’Istruzione Letizia Moratti
Ill.mo Sottosegretario Valentina Aprea

Oggetto: O.M. su scrutini ed esami n.90/2001: violazione dei diritti dei disabili

L’articolo 11 comma 12 di tale ordinanza prevede per la prima volta, com’è noto, che l’alunno disabile al termine della scuola media "sia comunque ammesso agli esami di licenza, al solo fine del rilascio di un attestato di credito formativo".

Come hanno osservato vari esperti, con tale norma si nega a vari disabili, dopo anni di partecipazione a tutte le attività comuni alla scuola, il diritto a un diploma regolare, alla pari dei compagni di classe, e di accedere alle scuole successive con una procedura non discriminante.

Ma ora si profila una violazione di diritti ancora più grave. L’ordinanza precisa che "tale attestato è titolo per la iscrizione e la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi da valere anche per percorsi integrati". Alcuni genitori ci segnalano che con tale attestato l’iscrizione dei loro figli presso i "Centri provinciali per il lavoro" viene accolta solo nelle liste dei soggetti con certificato di scuola elementare, mentre tali disabili saranno sempre esclusi dall’assunzione o dai concorsi presso gli Enti pubblici, in quanto essi richiedono il possesso del diploma di scuola media.

Da un accertamento compiuto dalla nostra associazione presso il "Centro provinciale per il lavoro" di Torino abbiamo avuto conferma che il diploma di scuola media costituisce il requisito minimo per assunzioni e concorsi presso gli Enti pubblici, mentre i funzionari interpellati hanno espresso il loro stupore per la grave discriminazione contenuta nella ordinanza ministeriale.

Si rende quindi urgente eliminare la norma citata nella imminenza della nuova ordinanza annuale, onde evitare anche ai genitori l’onere di ulteriori pesanti, ancorché giustificati, ricorsi per la salvaguardia dei diritti dei loro figli.

Siamo certi di poter contare sul pieno assenso delle SS.LL in tale delicata materia, e in attesa di un

Riscontro, porgiamo distinti ossequi.

Torino, 21 marzo 2002

Il presidente del Comitato per l’integrazione scolastica
(Marisa Faloppa)


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