Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Ufficio Centrale per la Giustizia Minorile 

 

Flussi di utenza dei Servizi della Giustizia Minorile
- Anno 1999 -

 

 

Il presente lavoro si pone l'obiettivo di fornire un quadro dei flussi di utenza dei Servizi della Giustizia Minorile, in un'ottica soprattutto quantitativa, nel tentativo di evidenziare le caratteristiche principali del fenomeno oggetto di analisi e le tendenze emergenti.


I dati di seguito presentati costituiscono i risultati delle rilevazioni statistiche effettuate periodicamente presso i Servizi della Giustizia Minorile: centri di prima accoglienza (CPA), istituti penali per minorenni (IPM), uffici di servizio sociale per minorenni (USSM) e comunità.


Il volume è stato articolato in quattro capitoli, ognuno relativo ad una tipologia di Servizio.


L'attenzione è stata focalizzata sui dati rilevati durante l'anno 1999, ma l'analisi riguarda anche gli anni passati, a partire dall'anno in cui le diverse indagini sono state avviate.


In allegato sono riportate le tabelle contenenti i dati relativi ai flussi di utenza di ogni singolo Servizio nell'anno 1999.


Per interpretare correttamente i dati statistici presentati nelle pagine successive, occorre tener presente che l'utenza dei Servizi della Giustizia Minorile costituisce solo un aspetto del complesso fenomeno della devianza minorile in Italia (gli arrestati e i fermati rappresentano solo una parte dei minorenni denunciati alle Procure della Repubblica, per non parlare di quella parte del fenomeno che viene definita “il sommerso”).

 
Appare opportuno far presente inoltre che i dati qui elaborati sono rappresentativi del numero di ingressi nei Servizi e non già del numero degli entrati: vale a dire che i minori che sono transitati più volte nel corso dell'anno in un Servizio vengono conteggiati tante volte quanti sono stati gli ingressi (sono ovviamente esclusi i movimenti di carattere temporaneo).


Occorre infine ricordare che, benché si parli genericamente di minorenni, l'utenza dei Servizi della Giustizia Minorile ha un'età compresa tra i 14 e i 21 anni (si parlerà in questo caso di minorenni per la fascia 14-18 e di giovani adulti per la fascia 18-21 anni). Il Tribunale per i minorenni giudica tutti i reati commessi dai minorenni, qualunque sia l'età del soggetto all'epoca del giudizio; la funzione dei Servizi minorili termina al compimento dei 21 anni del soggetto.


Roma, luglio 2000

 

 

LE COMUNITA'

 

Premessa.



Si tratta di strutture utilizzate per l'esecuzione delle misure cautelari non detentive e del riformatorio giudiziario, con dimensioni strutturali e organizzative connotate da una forte apertura al contesto ambientale.


I collocamenti in comunità vengono disposti non soltanto verso le comunità dell'Amministrazione della Giustizia Minorile (nel 1999 hanno operato tredici comunità ministeriali), ma anche verso comunità private, associazioni e cooperative, con cui l'U.C.G.M. stipula convenzioni, al fine di aumentare le possibilità di accesso dei minori a questo tipo di struttura.


Al fine di rilevare i movimenti e le caratteristiche dell'utenza di queste strutture, è stata avviata, a partire dal 1° gennaio 1998, un'indagine statistica, basata su una scheda di rilevazione trimestrale che viene compilata da tutte le comunità che ricevono in carico ragazzi sottoposti a provvedimento dell'Autorità Giudiziaria.


La predetta indagine permette di conoscere i movimenti in entrata e in uscita e le presenze in ciascuna delle comunità in cui sono stati disposti i collocamenti nel periodo considerato.

 

I collocamenti in comunità: le caratteristiche dell'utenza e i motivi del collocamento.


La misura del collocamento in comunità sta acquisendo sempre più rilevanza: dalla tabella 4.1, si evince infatti che nel 1999 è stato disposto un totale di 1.225 collocamenti, contro gli 834 del 1998. Si tratta di un aumento considerevole (+47%), che conferma la tendenza a favorire interventi alternativi alla detenzione, che puntino all'acquisizione di processi di responsabilizzazione da parte del reo.


Dalla predetta tabella si rileva, inoltre, che la misura del collocamento in comunità è applicata soprattutto agli italiani (67,4% nel 1999), per le considerazioni che già più volte sono state fatte nel corso di questo lavoro. Per i nomadi e gli stranieri, si registrano valori molto più bassi; si nota, tuttavia, nel confronto con i dati del 1998, che l'aumento dei collocamenti in comunità ha riguardato non solo gli italiani (+31%, ossia +196 collocamenti), ma anche i nomadi e gli stranieri, per i quali sono stati disposti rispettivamente 67 e 128 collocamenti in più rispetto all'anno precedente (in termini percentuali, sono stati registrati aumenti pari a +83% e +100% rispettivamente).


Con riferimento all'età dei soggetti sottoposti alla misura nel 1998, si riscontra la prevalenza della classe di età 16-17 anni (vedi grafico 4.1), caratteristica questa della devianza minorile in genere.

Per quanto riguarda invece il sesso, come per gli altri Servizi della Giustizia Minorile, anche l'utenza delle comunità è quasi esclusivamente maschile.

 

Tabella 4.1 - Collocamenti in comunità disposti nell'anno 1999, per nazionalità, sesso e classi di età dei soggetti.

CLASSI DI ETA'

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

< 14 anni

3

-

3

2

1

-

7

2

 

14 - 15 anni

109

4

40

12

36

2

185

18

 

16 - 17 anni

579

28

98

34

173

11

850

73

 

18 anni e oltre

135

5

7

-

41

5

183

10

 

Totale

826

37

148

48

251

18

1.225

103

 

 

Grafico 4.1 - Collocamenti in comunità disposti nell'anno 1999, per nazionalità e classi di età dei soggetti.







 

Il motivo prevalente di ingresso in comunità è l'art.22 D.P.R. 448/88, ossia la misura cautelare del collocamento in comunità. Ciò è vero per tutte le categorie di soggetti.


Per gli italiani in particolare, ma anche per gli stranieri, assumono una certa rilevanza anche gli ingressi per art.28, (spesso infatti il provvedimento di messa alla prova stabilisce che il periodo di prova debba essere trascorso presso una comunità), e quelli per trasformazione di art.23.


Confrontando i dati con quelli dell'anno precedente, si nota che l'aumento del numero dei collocamenti ha riguardato proprio questi tre motivi di ingresso e in particolare sono state registrate variazioni pari al +48% per art.22, +61% per art.28 e +38% per trasformazione art.23.

 

Tabella 4.2 - Collocamenti in comunità disposti nell'anno 1999, per nazionalità, sesso e motivo di ingresso dei soggetti.

MOTIVO DEL COLLOCAMENTO

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

art.18 bis

15

3

-

-

-

-

15

3

 

art.22

382

19

83

42

155

4

620

65

 

trasformazione art.20

2

1

-

-

-

-

2

1

 

trasformazione art.21

37

1

-

-

4

3

41

4

 

trasformazione art.23

86

2

10

2

31

3

127

7

 

art.28

130

9

4

1

40

7

174

17

 

art.36 e 37

15

-

-

-

3

-

18

-

 

art.47 e 47 bis

9

-

4

-

9

1

22

1

 

da altra comunità

58

-

6

-

7

-

71

-

 

altro

92

2

41

3

2

-

135

5

 

Totale

826

37

148

48

251

18

1.225

103

 

 

Grafico 4.2 - Collocamenti in comunità disposti nell'anno 1999. per nazionalità e motivo di ingresso dei soggetti.







 

I collocamenti in comunità: i reati.


La scheda di rilevazione prevede l'indicazione dei reati a carico dei ragazzi che fanno ingresso in comunità nel periodo considerato. Come è stato già fatto presente nei capitoli precedenti, il numero dei reati non corrisponde a quello degli ingressi, ma è in genere superiore, dal momento che ad uno stesso soggetto possono corrispondere più reati.


Dall'analisi della tabella 4.3, emergono considerazioni analoghe a quelle fatte a proposito dei reati a carico dei soggetti transitati nei C.P.A. e negli I.P.M. Si riscontra nuovamente, infatti, la prevalenza dei reati contro il patrimonio, sia per gli italiani che per i nomadi e gli stranieri. Si rileva in particolare che per questo tipo di reato spiccano le femmine nomadi.


Le violazioni della legge stupefacenti riguardano principalmente italiani e stranieri, mentre per i reati contro la persona si distingue la categoria degli italiani.

 

Tabella 4.3 - Reati a carico dei soggetti collocati in comunità nell'anno 1999, per nazionalità e sesso.

CATEGORIA DI REATO

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

Contro la persona

134

4

3

-

13

4

150

8

 

Contro il patrimonio

545

18

127

47

115

12

787

77

 

Contro il T.U. 309/90

138

11

3

2

113

3

254

16

 

Altri reati

57

1

4

-

19

-

80

1

 

Totale

874

34

137

49

260

19

1.271

102

 

 

Permanenza media e presenza media giornaliera in comunità.


Al fine di verificare il grado di utilizzo delle comunità, accanto al numero di collocamenti è opportuno considerare la permanenza dei ragazzi che vi sono stati collocati. Nella tabella 4.4 sono riportati indici di permanenza media per nazionalità e sesso, ottenuti rapportando le giornate di presenza consunte (ossia il numero complessivo di giornate trascorse in dette strutture) per il totale dei soggetti che le hanno effettuate, ottenuto dalla somma del numero dei presenti all'inizio dell'anno e del numero dei collocamenti avvenuti nel corso del 1999. Dal loro esame, si evince che la permanenza media totale è di poco più di due mesi. Più bassa risulta la permanenza femminile, pari a circa 53 giorni.


Disaggregando per nazionalità, si nota come la permanenza media degli italiani sia superiore rispetto a quella dei nomadi e degli stranieri.


La tabella 4.4 riporta inoltre i valori della presenza media giornaliera (ottenuta rapportando le giornate di presenza consunte al numero dei giorni dell'anno). In media durante il 1999 sono risultati presenti nelle comunità 243 soggetti, di cui 17 femmine.


I valori sono aumentati rispetto al 1998, durante il quale la presenza media giornaliera era risultata pari a 173 soggetti.

 

Tabella 4.4 - Giornate di presenza consunte, permanenza media, presenza media giornaliera e presenti alla fine dell'anno. Anno 1999.

PRESENZE E PERMANENZE

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

Giornate di presenza consunte

68.940

3.666

4.953

1.143

14.690

1.324

88.583

6.133

 

Permanenza media in giorni

72

87

31

21

54

70

64

53

 

Presenza media giornaliera

189

10

14

3

40

4

243

17

 

Presenti ultimo giorno dell'anno

177

10

16

4

49

2

242

16

 

 

Le uscite da comunità: i motivi.


Le uscite dalla comunità avvengono soprattutto per fine della misura.


Per gli italiani è abbastanza consistente anche il numero delle uscite per applicazione dell'art.21 (permanenza in casa), così come pure quello per revoca della misura cautelare.

 

Tabella 4.5 - Uscite da comunità nell'anno 1999, per nazionalità, sesso e motivo.

MOTIVO DI USCITA

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

revoca della misura cautelare

51

3

3

-

3

-

57

3

 

decorrenza termini

40

3

10

-

8

1

58

4

 

trasformazione misura cautelare

 

 

Applicazione Art.20

22

1

3

1

2

-

27

2

 

Applicazione Art.21

83

4

4

1

3

-

90

5

 

Applicazione Art.23

36

-

1

-

2

-

39

-

 

Applicazione Art.28

17

1

-

-

4

2

21

3

 

fine misura

118

7

16

6

44

3

178

16

 

trasferimento ad altra comunità

95

2

9

1

10

-

114

3

 

altro

108

-

50

8

19

-

177

8

 

Totale

570

21

96

17

95

6

761

44

 

 

Trattandosi di strutture a carattere non restrittivo, le comunità si caratterizzano per un elevato tasso di allontanamenti arbitrari. Si tratta di un aspetto importante, interessante da analizzare. Pertanto, nella tabella 4.6, accanto al numero dei collocamenti disposti, sono stati riportati il numero delle uscite per allontanamento arbitrario ed il numero dei rientri.


Dall'analisi della predetta tabella, si rileva che nel 1999 gli allontanamenti arbitrari hanno costituito il 36,5% del totale dei collocamenti, un valore più basso rispetto a quello registrato nel 1998, che risultava pari al 44,7%.


Disaggregando per nazionalità, si riscontrano tassi di allontanamento arbitrario superiori per gli stranieri che per gli italiani e i nomadi. Gli stranieri, infatti, una volta fuori dalla comunità, possono far perdere le loro tracce ed evitare così le conseguenze di tale azione. Tutto questo è naturalmente più difficile da realizzare per gli italiani e per i nomadi. Infatti il minorenne italiano solitamente rimane nella propria città, presso la propria abitazione, come il minorenne nomade, che, ormai stanzializzato, tende a permanere presso il proprio campo.


Per ciò che riguarda i rientri spontanei, invece, essi si attestano intorno al 50% degli allontanamenti arbitrari. Ciò che sorprende, anche perché in netto contrasto con quanto rilevato nell'anno precedente, è l'elevato tasso di rientri registrato per gli stranieri, pari al 74,2% degli allontanamenti arbitrari che gli stessi hanno effettuato nel corso del 1999. Questo valore nel 1998 era risultato pari soltanto all'11,8%.

 

Tabella 4.6 - Collocamenti in comunità, uscite per allontanamento arbitrario e relativi rientri nell'anno 1999, per nazionalità e sesso dei soggetti.

COLLOCAMENTI, ALLONTANAMENTI ARBITRARI E RIENTRI

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

Collocamenti in comunità

826

37

148

48

251

18

1225

103

 

Uscite per allontanamento arbitrario

261

13

54

36

132

4

447

53

 

Rientri da allontanamento arbitrario

126

7

2

2

98

-

226

9

 

 

Grafico 4.3 - Collocamenti in comunità, uscite per allontanamento arbitrario e relativi rientri nell'anno 1999, per nazionalità dei soggetti.

 

Analisi territoriale.


L'analisi territoriale è stata effettuata aggregando i dati relativi ai C.G.M. di Milano, Torino, Venezia e Bologna per il Nord - Italia, Firenze e Roma per il Centro - Italia, Napoli, Bari, Catanzaro, Palermo e Cagliari per il Sud - Italia e le Isole.


Dall'analisi delle tabelle 4.7a-b-c e dei grafici 4.4 e 4.5 emerge come, nel, 1999, il 55% dei collocamenti in comunità siano stati disposti dai C.G.M. del Sud - Italia e delle Isole, il 34% da quelli del Nord - Italia e il restante 11% dai C.G.M. del Centro - Italia.


Al Sud i collocamenti in comunità riguardano essenzialmente ragazzi italiani (82%); di minore entità quelli di nomadi (14%) e di stranieri (4%). Al Nord, prevalgono i collocamenti in comunità di ragazzi italiani, ma con proporzioni minori rispetto al Sud (55%), a vantaggio della componente straniera (38%). Per quanto riguarda il Centro, la distribuzione dei collocamenti in comunità secondo la nazionalità, si distingue da quella delle altre ripartizioni territoriali, in quanto si caratterizza per la prevalenza della componente straniera (47%) e per un'incidenza più consistente di quella nomade (21%).


Appare opportuno mettere in evidenza che per tutte le ripartizioni territoriali vi è stato un aumento dei collocamenti in comunità.

 

Tabella 4.7a - Collocamenti disposti nelle comunità del Nord - Italia nell'anno 1999, per nazionalità, sesso e motivo di ingresso dei soggetti.

NORD

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

art.18 bis

11

3

-

-

-

-

11

3

 

art.22

92

7

19

8

86

2

197

17

 

trasformazione art.20

2

1

-

-

-

-

2

1

 

trasformazione art.21

2

1

-

-

3

3

5

4

 

trasformazione art.23

10

-

5

1

22

2

37

3

 

art.28

91

5

2

1

33

5

126

11

 

art.36 e 37

8

-

-

-

3

-

11

-

 

art.47 e 47 bis

6

-

3

-

7

1

16

1

 

da altra comunità

4

-

-

-

5

-

9

-

 

altro

5

-

-

-

1

-

6

-

 

Totale

231

17

29

10

160

13

420

40

 

 

Tabella 4.7b - Collocamenti disposti nelle comunità del Centro - Italia nell'anno 1999, per nazionalità, sesso e motivo di ingresso dei soggetti.

CENTRO

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

art.18 bis

-

-

-

-

-

-

-

-

 

art.22

31

4

26

18

53

2

110

24

 

trasformazione art.20

-

-

-

-

-

-

-

-

 

trasformazione art.21

-

-

-

-

1

-

1

-

 

trasformazione art.23

5

-

1

-

2

1

8

1

 

art.28

6

1

-

-

6

2

12

3

 

art.36 e 37

-

-

-

-

-

-

-

-

 

art.47 e 47 bis

1

-

-

-

2

-

3

-

 

da altra comunità

-

-

-

-

-

-

-

-

 

Altro

2

-

2

1

1

-

5

1

 

Totale

45

5

29

19

65

5

139

29

 

 

Tabella 4.7c - Collocamenti disposti nelle comunità del Sud - Italia e delle Isole nell'anno 1999, per nazionalità, sesso e motivo di ingresso dei soggetti.

SUD E ISOLE

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

art.18 bis

4

0

0

0

0

0

4

0

 

art.22

259

8

38

16

16

0

313

24

 

trasformazione art.20

0

0

0

0

0

0

0

0

 

trasformazione art.21

35

0

0

0

0

0

35

0

 

trasformazione art.23

71

2

4

1

7

0

82

3

 

art.28

33

3

2

0

1

0

36

3

 

art.36 e 37

7

0

0

0

0

0

7

0

 

art.47 e 47 bis

2

0

1

0

0

0

3

0

 

da altra comunità

54

0

6

0

2

0

62

0

 

Altro

85

2

39

2

0

0

124

4

 

Totale

550

15

90

19

26

0

666

34

 

 

Grafico 4.4 - Collocamenti in comunità disposti nell'anno 1999, per area territoriale.

 

Grafico 4.5 - Collocamenti in comunità disposti nell'anno 1999, per area territoriale e nazionalità dei soggetti.





 

Con riferimento ai motivi di ingresso in comunità, le tre aree territoriali non presentano differenze rispetto a quanto rilevato considerando l'intero territorio nazionale: il principale motivo di collocamento in comunità è l'applicazione dell'art.22 D.P.R.448/88. Di rilievo è anche il numero degli ingressi in comunità per applicazione dell'art.28 D.P.R448/88 (in particolare al Nord) e per trasformazione art.23.


Passando ad analizzare i principali motivi di uscita da comunità, dalle tabelle 4.8a-b-c si rileva che, in tutte le aree territoriali, il motivo principale è la fine della misura. Al Sud, si nota un numero rilevante di uscite per trasformazione della misura in seguito all'applicazione dell'art.21, per revoca della stessa e anche per decorrenza dei termini.

 

Tabella 4.8a - Uscite dalle comunità del Nord - Italia nell'anno 1999, per nazionalità, sesso e motivo di uscita dei soggetti.

NORD

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

Revoca misura cautelare

9

0

1

0

2

0

12

0

 

Decorrenza termini

6

0

0

0

6

1

12

1

 

Trasf. misura cautelare

    

 

appl. Art.20

2

1

2

0

1

0

5

1

 

appl. Art.21

9

1

0

0

1

0

10

1

 

appl. Art.23

2

0

0

0

1

0

3

0

 

appl. Art.28

4

0

0

0

4

2

8

2

 

Fine misura

36

3

6

3

20

1

62

7

 

Trasf. ad altra comunità

24

2

2

1

6

0

32

3

 

Altro

16

0

3

1

10

0

29

1

 

Totale

108

7

14

5

51

4

173

16

 

 

Tabella 4.8b - Uscite dalle comunità del Centro - Italia nell'anno 1999, per nazionalità, sesso e motivo di uscita dei soggetti.

CENTRO

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

Revoca misura cautelare

0

0

0

0

0

0

0

0

 

Decorrenza termini

0

0

0

0

0

0

0

0

 

Trasf. misura cautelare

 

 

appl.Art.20

0

0

0

0

0

0

0

0

 

appl.Art.21

3

0

1

1

1

0

5

1

 

appl.Art.23

0

0

1

0

1

0

2

0

 

appl.Art.28

0

0

0

0

0

0

0

0

 

Fine misura

14

1

6

3

17

2

37

6

 

Trasf. ad altra comunità

8

0

1

0

8

0

17

0

 

Altro

6

0

9

7

6

0

21

7

 

Totale

31

1

18

11

33

2

82

14

 

 

Tabella 4.8c - Uscite dalle comunità del Sud - Italia e delle Isole nell'anno 1999, per nazionalità, sesso e motivo di uscita dei soggetti.

SUD E ISOLE

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

Revoca misura cautelare

42

3

2

0

1

0

45

3

 

Decorrenza termini

34

3

10

0

2

0

46

3

 

Trasf. misura cautelare

 

 

appl. Art.20

20

0

1

1

1

0

22

1

 

appl. Art.21

71

3

3

0

1

0

75

3

 

appl. Art.23

34

0

0

0

0

0

34

0

 

appl. Art.28

13

1

0

0

0

0

13

1

 

Fine misura

62

3

3

0

1

0

66

3

 

Trasf. ad altra comunità

69

0

7

0

2

0

78

0

 

Altro

86

0

38

0

3

0

127

0

 

Totale

431

13

64

1

11

0

506

14

 

 

E' stata in precedenza evidenziata la consistenza degli allontanamenti arbitrari dalle comunità. Appare quindi opportuno analizzare questo fenomeno anche da un punto di vista territoriale.

A questo proposito, la tabella 4.9 riporta i dati assoluti riguardanti le uscite da allontanamento arbitrario ed i relativi rientri, mentre le tabelle 4.10 e 4.11 contengono rispettivamente i rapporti tra gli allontanamenti arbitrari ed il totale degli ingressi in comunità (tassi di allontanamento) e tra i rientri e gli allontanamenti arbitrari (tassi di rientro)
(1).


Dal loro esame emergono tassi di allontanamento più elevati per le comunità del Centro (40,3%) e del Sud e Isole (38,7%). Quelli relativi al Nord sono risultati un po' più bassi (31,7%). E' interessante notare inoltre come i tassi di allontanamento siano risultati più elevati per le femmine, in particolare al Sud dove si è registrato un valore pari al 73,5%.


Per quanto riguarda invece i tassi di rientro, il dato più interessante riguarda le comunità del Nord: il tasso di rientro è risultato pari al 70,7%. Al Sud e nelle Isole, nel 1999, sono rientrati quasi la metà dei ragazzi allontanatisi arbitrariamente (47,3%), mentre sono state più basse le percentuali del Centro (17,9%). Molto bassi sono anche i tassi di rientro femminili (11,1% per il totale Italia).

(1) Nel calcolo è stata fatta una semplificazione, presupponendo che tutti gli allontanamenti arbitrari riguardassero soggetti entrati nell'anno e che tutti i rientri fossero effettuati da soggetti allontanatisi nello stesso anno.

 

Tabella 4.9 - Uscite da comunità per allontanamento arbitrario e relativi rientri nell'anno 1999, per nazionalità e sesso dei soggetti e per area territoriale.

 

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

NORD

 

 

uscite per allontanamento arbitrario

33

3

14

7

86

2

133

12

 

rientri da allontanamento arbitrario

6

2

0

0

88

0

94

2

 

CENTRO

 

 

uscite per allontanamento arbitrario

13

3

15

11

28

2

56

16

 

rientri da allontanamento arbitrario

2

0

2

2

6

0

10

2

 

SUD E ISOLE

 

 

uscite per allontanamento arbitrario

215

7

25

18

18

0

258

25

 

rientri da allontanamento arbitrario

118

5

0

0

4

0

122

5

 

 

Tabella 4.10 - Rapporti percentuali tra le uscite per allontanamento arbitrario ed il totale dei collocamenti in comunità nell'anno 1999, per nazionalità e sesso dei soggetti e per area territoriale.

RIPARTIZIONI TERRITORIALI

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

NORD

14,3%

17,6%

48,3%

70,0%

53,8%

15,4%

31,7%

30,0%

 

CENTRO

28,9%

60,0%

51,7%

57,9%

43,1%

40,0%

40,3%

55,2%

 

SUD E ISOLE

39,1%

46,7%

27,8%

94,7%

69,2%

 

38,7%

73,5%

 

ITALIA

31,6%

35,1%

36,5%

75,0%

52,6%

22,2%

36,5%

51,5%

 

 

Tabella 4.11 - Rapporti percentuali tra i rientri da allontanamento arbitrario e le uscite per stesso motivo per nazionalità e sesso dei soggetti e per area territoriale. Anno 1998.

RIPARTIZIONI TERRITORIALI

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

NORD

18,2%

66,7%

0,0%

0,0%

102,3%

0,0%

70,7%

16,7%

 

CENTRO

15,4%

0,0%

13,3%

18,2%

21,4%

0,0%

17,9%

12,5%

 

SUD E ISOLE

54,9%

71,4%

0,0%

0,0%

22,2%

 

47,3%

20,0%

 

ITALIA

48,3%

53,8%

3,7%

5,6%

74,2%

0,0%

50,6%

17,0%

 

 

Passando ad analizzare le imputazioni a carico dei ragazzi collocati in comunità (tabelle 4.12a-b-c e grafico 4.2.4), si può notare la prevalenza dei reati contro il patrimonio in tutte le aree territoriali. Seguono i reati contro le disposizioni del T.U. 309/90 e i reati contro la persona, più frequenti al Nord e al Sud.


Proseguendo l'analisi territoriale e scendendo ancor più nel dettaglio, dalla tabella 4.2.5 è possibile ricavare i collocamenti in comunità secondo le assegnazioni operate dai vari Centri per Giustizia Minorile.

Emerge anzitutto che il C.G.M. che ha disposto il maggior numero di collocamenti è quello di Napoli (17,4%), seguito dai C.G.M. di Bari (14,3%), Venezia (13,2%), Catanzaro (10,7%) e Palermo (9,6%).

 

Tabella 4.12a - Reati a carico dei soggetti collocati nelle comunità del Nord - Italia nell'anno 1999, per nazionalità e sesso dei soggetti.

NORD

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

Contro la persona

53

3

3

0

7

4

63

7

 

Contro il patrimonio

135

9

27

11

59

8

221

28

 

Contro il T.U. 309/90

48

5

1

0

96

2

145

7

 

Altri reati

15

0

1

0

5

0

21

0

 

Totale

251

17

32

11

167

14

450

42

 

 

Tabella 4.12b - Reati a carico dei soggetti collocati nelle comunità del Centro - Italia nell'anno 1999, per nazionalità e sesso dei soggetti.

CENTRO

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

Contro la persona

3

0

0

0

5

0

8

0

 

Contro il patrimonio

34

5

27

17

44

4

105

26

 

Contro il T.U. 309/90

6

0

2

2

12

1

20

3

 

Altri reati

0

0

0

0

3

0

3

0

 

Totale

43

5

29

19

64

5

136

29

 

 

Tabella 4.12c - Reati a carico dei soggetti collocati nelle comunità del Sud - Italia e delle Isole nell'anno 1999, per nazionalità e sesso dei soggetti.

SUD E ISOLE

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

Contro la persona

78

1

0

0

1

0

79

1

 

Contro il patrimonio

376

4

73

19

12

0

461

23

 

Contro il T.U. 309/90

84

6

0

0

5

0

89

6

 

Altri reati

42

1

3

0

11

0

56

1

 

Totale

580

12

76

19

29

0

685

31

 

 

Tabella 4.13 - Collocamenti in comunità nell'anno 1999, per C.G.M. che ha disposto il collocamento e per nazionalità e sesso dei soggetti.

C.G.M.

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

 

Milano

49

2

2

0

47

2

98

4

 

Torino

11

1

3

1

45

0

59

2

 

Venezia

108

4

7

3

47

11

162

18

 

Firenze

12

3

14

11

21

0

47

14

 

Bologna

63

10

17

6

21

0

101

16

 

Roma

33

2

15

8

44

5

92

15

 

Cagliari

26

0

1

0

1

0

28

0

 

Napoli

193

5

16

7

4

0

213

12

 

Bari

145

9

15

12

15

0

175

21

 

Palermo

116

1

0

0

2

0

118

1

 

Catanzaro

70

0

58

0

4

0

132

0

 

Totale

826

37

148

48

251

18

1225

103

 

 

Grafico 4.6 - Collocamenti in comunità nell'anno 1999, per C.G.M. che ha disposto il collocamento.

 

Le comunità ministeriali.


Le comunità ministeriali sono comunità avviate e gestite direttamente dall'Amministrazione; esse sono state attivate in alcune realtà come comunità - filtro, in altre come comunità aventi funzioni di centri polifunzionali, in altre ancora come comunità vere e proprie.


Questa tipologia di comunità, al momento, è presente soprattutto al Sud (tre in Campania, tre in Puglia, due in Calabria e due in Sicilia). Al Nord, nel 1999, hanno operato le comunità di Genova, di Bologna e di Trento.

Nota: La comunità di Trento, operativa fino alla fine del 1999, è stata attivata in seguito a convenzione tra il Ministero della Giustizia e la provincia di Trento; costituisce, quindi, un caso particolare di comunità ministeriale, in gestione mista con l'ente locale.

 

Tabella 4.3.1 - Collocamenti nelle comunità ministeriali nell'anno 1999, per motivo di ingresso.

COMUNITA' MINISTERIALI

Collocamenti

 

art.18 bis

art.22

trasf. art.20

trasf. art.21

trasf. art.23

art.28

artt.36-37

artt.47-47 bis

altra comun.

Altro

Totale

 

Genova

0

15

0

0

3

0

0

0

1

0

19

 

Trento

0

9

1

0

1

1

0

0

0

0

12

 

Bologna

11

29

1

1

16

1

0

0

3

2

64

 

Colli Aminei (NA)

0

43

0

8

3

0

0

0

1

7

62

 

Il Ponte Nisida (NA)

0

12

0

1

2

0

0

0

8

2

25

 

S. Maria C. V.

0

8

0

0

3

0

1

0

10

2

24

 

Lecce

0

21

0

3

8

2

0

0

1

0

35

 

Taranto

4

9

0

6

6

2

0

0

2

0

29

 

Potenza

0

14

0

4

7

3

0

0

1

1

30

 

Catanzaro

0

16

0

0

2

0

0

0

1

3

22

 

Centro Pol. RC

0

12

0

1

0

0

0

0

0

29

42

 

Caltanissetta

0

26

0

0

7

0

0

0

2

0

35

 

Palermo

0

26

0

0

3

0

2

2

0

1

34

 

Totale

15

240

2

24

61

9

3

2

30

47

433

 

 

Nella tabella 4.14 ed nel grafico 4.7 sono riportati i collocamenti disposti nell'anno 1999 presso le comunità ministeriali. Appare anzitutto opportuno segnalare che i collocamenti nelle comunità ministeriali hanno rappresentato nel 1999 il 35,3% del totale dei collocamenti. Le comunità che hanno registrato il maggior numero di ingressi sono state la comunità filtro dei Colli Aminei e la comunità ministeriale di Bologna.


Rispetto al 1998, si è registrato un consistente aumento del numero di collocamenti: da 250 a 433, dovuto sia al fatto che nel 1999 hanno operato tre comunità in più rispetto al 1998 (Santa Maria Capua Vetere, Catanzaro e Trento), sia ad aumento dell'utenza per le comunità dell'Amministrazione già attive dal 1998.

 
Con riferimento ai motivi di ingresso, come per il totale delle comunità, prevalgono i collocamenti per applicazione dell'art.22 D.P.R.448/88. L'unica differenza che si riscontra rispetto all'analisi effettuata nel paragrafo 4.1 è la minore rilevanza dei collocamenti per applicazione dell'art.28 D.P.R.448/88.

 

Grafico 4.7 - Collocamenti nelle comunità ministeriali nell'anno 1999.



 

Passando a considerare la presenza media giornaliera e la permanenza media, dalla tabella 4.15 si evince che, considerando le comunità ministeriali nel loro insieme, nel 1999, si è registrata una presenza media giornaliera di 51 unità, con una permanenza media di 43 giorni circa.

Rispetto al 1998, si è verificato un aumento nelle presenze (il valore del 1998 era pari a 30); la permanenza media è invece rimasta invariata.


Esaminando le singole comunità, si distingue quella di Palermo, che presenta i valori più alti sia in termini di presenza media giornaliera che di permanenza media


Alti valori di permanenza media riguardano anche la comunità ministeriale "Il Ponte"di Nisida.

 

Tabella 4.15 - Giornate di presenza consunte, presenza media giornaliera e permanenza media nelle comunità ministeriali nell'anno 1999.

 

Giornate di presenza consunte

Presenza media giornaliera

Permanenza media

Genova

746

2,0

39,3

Trento

351

1,0

29,3

Bologna

1.553

4,3

24,3

Colli Aminei (NA)

902

2,5

14,5

Il Ponte Nisida (NA)

2.066

5,7

82,6

S. Maria C. V.

1.534

4,2

63,9

Lecce

1.701

4,7

48,6

Taranto

1.605

4,4

55,3

Potenza

1.959

5,4

65,3

Catanzaro

916

2,5

41,6

Centro Polifunz. RC

422

1,2

10,0

Caltanissetta

1.706

4,7

48,7

Palermo

3.278

9,0

96,4

Totale

18.739

51,3

43,3

 

Tabella 4.16 - Reati a carico dei soggetti collocati nelle comunità ministeriali nell'anno 1999.

CATEGORIE DI REATO

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

Contro la persona

32

-

1

-

2

-

35

-

Contro il patrimonio

239

5

42

4

18

-

299

9

Contro il T.U. 309/90

65

1

1

-

18

-

84

1

Altri reati

25

-

3

-

9

-

37

-

Totale

361

6

47

4

47

-

455

10

 

Passando a considerare i reati a carico dei soggetti collocati nelle comunità ministeriali (tabella 4.16), si riscontra quanto già evidenziato per il totale delle comunità, ossia la prevalenza dei reati contro il patrimonio, seguiti da quelli contro le disposizioni del T.U.309/90. Di minore rilievo gli altri tipi di reato.


Le comunità terapeutiche.


L'utenza delle comunità terapeutiche è un'utenza specifica; questo tipo di comunità ospita infatti ragazzi con particolari problemi, quali la tossicodipendenza oppure problemi di carattere psichiatrico.

I dati rilevati evidenziano un numero di collocamenti pari a 98 unità, ossia pari all'8% del totale dei collocamenti. Non si riscontrano differenze rilevanti rispetto a quanto detto nel paragrafo 4.1: infatti, anche questo tipo di comunità ospita soprattutto ragazzi italiani, collocati in gran parte per applicazione dell'art.22 D.P.R. 448/88, per aver commesso principalmente reati contro il patrimonio.

Nel corso del 1999, le comunità terapeutiche hanno registrato una presenza media giornaliera pari a 24 unità, con una permanenza media di 73 giorni circa.

 

Tabella 4.17 - Collocamenti nelle comunità terapeutiche nell'anno 1999, per motivo di ingresso.

MOTIVO DEL COLLOCAMENTO

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

art.18 bis

0

0

0

0

0

0

0

0

art.22

37

2

4

3

8

1

49

6

trasformazione art.20

0

0

0

0

0

0

0

0

trasformazione art.21

3

0

0

0

0

0

3

0

trasformazione art.23

10

0

0

0

4

1

14

1

art.28

10

0

0

0

3

0

13

0

art.36 e 37

3

0

0

0

1

0

4

0

art.47 e 47 bis

1

0

2

0

0

0

3

0

da altra comunità

3

0

0

0

0

0

3

0

Altro

9

0

0

0

0

0

9

0

Totale

76

2

6

3

16

2

98

7

 

Grafico 4.8 - Collocamenti nelle comunità terapeutiche nell'anno 1999, per motivo di ingresso.

 

Tabella 4.18 - Giornate di presenza consunte, permanenza media, presenza media giornaliera e presenti a fine anno nelle comunità terapeutiche. Anno 1998.

 

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

Giornate di presenza consunte

6.938

94

245

66

1.445

59

8.628

219

Permanenza media

74,6

47,0

40,8

22,0

72,3

29,5

72,5

31,3

Presenza media giornaliera

19

0

1

0

4

0

24

1

Presenti ultimo giorno dell'anno

25

1

2

1

8

2

35

4

 

Tabella 4.19 - Reati a carico dei soggetti collocati nelle comunità terapeutiche nell'anno 1999.

CATEGORIE DI REATO

Italiani

Nomadi

Stranieri

Totale

MF

F

MF

F

MF

F

MF

F

Contro la persona

19

-

1

-

1

-

21

-

Contro il patrimonio

61

1

5

3

5

1

71

5

Contro il T.U. 309/90

16

1

-

-

7

1

23

2

Altri reati

5

-

-

-

1

-

6

-

Totale

101

2

6

3

14

2

121

7


La pagina
- Educazione&Scuola©