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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Indagine su disabilità e lavoro a Bologna: la strada dell'integrazione occupazionale passa attraverso i centri di lavoro protetto e il percorso scuola-formazione professionale-lavoro

Una delle possibili soluzioni per l'integrazione occupazionale dei disabili è rappresentata dai centri di lavoro protetto e, ancor prima, dal percorso scuola-formazione professionale-lavoro. E’ quanto risulta dall’indagine della rivista del Cdh di Bologna “HP-Accaparlante”. I primi sono centri dedicati a chi, disabile, pur avendo concluso il percorso formativo, obbligatorio fino al diciottesimo anno di età, non è riuscito ad inserirsi in una azienda. Ma non solo. All'interno del tessuto sociale e produttivo un centro di lavoro protetto ha diverse funzioni. Può rappresentare lo strumento per il recupero e il conseguimento di maggiori abilità da spendere nel mondo lavorativo, essere centro di formazione professionale, o farsi carico di una funzione di ammortizzatore, in grado di alleggerire i problemi dei familiari della persona diversamente abile.

"Il lavoro ha finalità formative, migliora la sicurezza, la stima di sé, la capacità di essere autonomi”, spiega Walter Baldassarri, direttore dei laboratori protetti per persone con handicap mentale dell'Opera dell’Immacolata di Bologna. Al loro interno, conto terzi per aziende dell'hinterland, vengono effettuati lavori di montaggio di carburatori, prese elettiche, valvole antiflusso, prevedendo anche l'uso di macchinari. "Lavoro vero", tiene a precisare Baldassarri. Con tempi di consegna da rispettare, e controlli per la qualità del prodotto. E' prevista anche una forma di retribuzione basata sul numero delle presenze sul posto di lavoro. Ogni disabile incassa annualmente circa un migliaio di euro e ai momenti di lavoro si alternano l'integrazione formativa attraverso la frequenza agli di ceramica e teatro.

 

Per quanto riguarda invece il percorso scuola-formazione professionale-lavoro, si parte dall'obiettivo di garantire l'eliminazione delle barriere architettoniche all'interno degli edifici scolastici e poi ci sono tutti gli interventi tesi a garantire il diritto allo studio, la collaborazione con l'amministrazione scolastica per le procedure di orientamento dello studente, la parte riguardante la formazione professionale integrata con la scuola. “La Provincia di Bologna opera in questo senso con corsi di formazione da frequentarsi dopo la scuola media, o dopo il ciclo delle superiori. Da alcuni anni a questa parte alcuni di questi corsi vengono integrati all'interno della scuola superiore - spiega Angela Bianchi, responsabile per la Provincia di Bologna dell'Ufficio coordinamento handicap -. Queste iniziative nascono dall'osservazione del fatto che spesso, all'uscita dalla scuola, gli studenti non avevano maturato le competenze necessarie per un inserimento proficuo all'interno del mondo del lavoro. In questi ultimi anni si è avviata una nuova sperimentazione, attraverso i Piafst,  cioè i percorsi integrati tra scuola, formazione e territorio all'interno delle scuole superiori”.

 

Con la legge Moratti e i nuovi criteri per le certificazioni di disabilità fatte dall'Ausl, cosa cambierà? “Ci sarà una tendenza a ridurre i costi: ad esempio la legge 104/92 contempla la costituzione del Glip, il Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale. E se l'anno scorso c'erano fondi destinati allo sviluppo di alcune iniziative, quest'anno non ci sono più. Se i criteri per stabilire il sostegno allo studente cambiano – conclude la Bianchi -, automaticamente si assisterà ad una contrazione delle risorse destinate all'handicap nella scuola”.

 

 

DISCIPLINA SULLE ASSUNZIONI OBBLIGATORIE
Dati regioni degli appartenenti alle categorie protette
Dati al 31/12/2001

REGIONI

Lavoratori avviati dal 18/1/2000 (L. n.68/99)

Complessivo occupati ai sensi di tutta la normativa

Disabili

Art. 18

Tot. avviati

Disabili

Art. 18

Occupati

Valle d'Aosta

140

10

150

887

145

1.032

Piemonte

3.475

240

3.715

5.679

769

6.448

Liguria

1.041

102

1.145

6.386

2.056

8.442

Lombardia

6.975

289

7.264

35.240

4.953

40.193

Prov. Aut. Trento

241

28

269

1.091

265

1.356

Prov. Aut. Bolzano

331

2

333

1.707

196

1.903

Friuli V. Giulia

1.119

36

1.155

3.900

1.092

4.992

Veneto

3.338

190

3.528

10.946

2.020

12.966

Emilia Romagna

4.492

292

4.784

18.511

4.807

26.976

Toscana

2.596

120

2.116

9.567

2.026

12.262

Marche

1.552

101

1.613

5.630

964

6.067

Umbria

480

29

609

2.590

501

3.091

Lazio

2.994

416

3.410

8.858

2.996

11.854

Campania

715

42

2.652

3.216

1.147

6.988

Abruzzo

938

140

1.078

2.602

610

3.412

Molise

286

14

300

1.207

422

1.629

Puglia

1.135

59

1.194

1.981

666

2.647

Basilicata

1.765

93

1.858

850

262

1.112

Calabria

411

22

433

2.142

801

2.943

Sicilia

1.156

60

1.216

16.698

4.776

27.022

Sardegna

1.388

140

1.628

5.364

1.886

7.250

TOTALE

35.568

2.425

40.908

145.252

33.360

189.585

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, 2001  

DISCIPLINA SULLE ASSUNZIONI OBBLIGATORIE
Dati regionali degli appartenenti alle categorie protette Dati al 31/12/2001

REGIONI

Lavoratori iscritti dal 18/1/2000 (L. n.68/99)

Lavoratori iscritti ai sensi di tutta la normativa

Disabili

Art. 18

Totale

Disabili

Art. 18

Totale

Valle d'Aosta

427

13

440

439

7

446

Piemonte

15.406

646

16.056

20.643

286

20.929

Liguria

3.305

310

3.615

9.140

626

9.766

Lombardia

12.850

426

13.276

33.057

994

34.051

Prov. Aut. Trento

562

45

607

1.179

79

1.258

Prov. Aut. Bolzano

272

2

274

565

2

567

Friuli V. Giulia

2.576

173

2.749

5.033

366

5.401

Veneto

9.152

352

9.504

15.633

568

16.201

Emilia Romagna

7.984

331

8.315

19.078

919

19.997

Toscana

7.423

368

7.791

20.195

1.392

21.587

Marche

3.374

140

3.514

10.543

700

11.243

Umbria

1.648

94

1.742

5.790

414

6.204

Lazio

15.348

868

16.216

51.357

5.920

57.277

Campania

7.502

449

23.198

28.662

3.327

73.905

Abruzzo

3.925

302

4.227

10.166

1.298

11.464

Molise

1.261

104

1.365

2.902

304

3.206

Puglia

10.429

466

10.895

33.882

3.415

37.297

Basilicata

1.762

105

1.867

6.215

771

6.986

Calabria

5.316

234

5.550

29.109

6.532

35.641

Sicilia

14.894

681

15.575

86.924

17.737

104.661

Sardegna

6.862

418

7.280

17.786

2.393

20.179

TOTALE

132.278

6.529

154.054

408.298

48.052

498.266

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, 2001  

Dei quasi 17mila disabili iscritti al collocamento nel 2001 in Emilia Romagna, solo 2700 assunti nonostante la disponibilità di 12.968 posti.

 

Scarsa disponibilità delle aziende ad assumere disabili “gravi” anche se in grado di lavorare con l'aiuto di ausili (su 16.986 disabili iscritti al collocamento nel 2001 in Emilia-Romagna, erano 2.700 quelli assunti nonostante la disponibilità di 12.968 posti di lavoro), alta disoccupazione, mancanza di investimenti in risorse, soprattutto umane (manca ad esempio la figura del tutor), e alcuni problemi pratici come il trasporto casa-ufficio o l'assistenza personale nel luogo di lavoro. 

Nonostante il passaggio dal collocamento "obbligatorio" al collocamento "mirato", continuano ad esserci poche risorse per integrare al lavoro i disabili "gravi". Manca la figura del tutor prevista dalla legge 68/99 e non sono previste sanzioni per le aziende che si rifiutano di assumere persone disabili. E' questo il quadro tracciato da Roberto Alvisi, esperto dell'Agenzia E.R. Lavoro e presidente dell'Uildm, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare. “Il tutoring dovrebbe concretizzarsi attraverso la presenza costante di un operatore che accompagni, sostenga, protegga e affianchi l'inserimento lavorativo del disabile. Non per tre giorni striminziti, ma fino a quando la situazione di reciproca conoscenza tra datore di lavoro e lavoratore non si stabilizza positivamente. Purtroppo nell'attuale pratica operativa corrente la figura del tutor non esiste perché non ci sono risorse. Nessuno paga. La figura è prevista, ma non è prevista alcuna forma di copertura finanziaria. Finché restiamo nell'ambito della formazione si riesce a sopperire a questo problema con i finanziamenti provenienti dall'Unione Europea, ma dopo le cose non vanno più così - commenta Alvisi -.  L'altro problema grosso è rappresentato dal trasporto: casa-lavoro e viceversa. Chi ti porta in ufficio, chi ti porta in bagno? L'attuale normativa, insomma, prevede e tutela l'assunzione, ma è carente per il resto dei dispositivi messi in campo. Soprattutto nei confronti dei disabili gravi. Se si va avanti così continuerà a prevalere la logica economicista, per cui all'azienda l'assunzione costa, e se è più onerosa del solito, o della media, si cerca di evitarla – continua il presidente della Uildm -. Infine c'è da affrontare il discorso sulle sanzioni, che sono previste ma non sono applicate. Il soggetto deputato ai controlli è l'Ispettorato del lavoro, sulla base delle segnalazioni degli interessati, degli uffici competenti e di terzi soggetti. Ma l'Ispettorato dipende dal ministero del Lavoro, non dalla Provincia o dalla Regione, che invece sono i soggetti realmente coinvolti dal punto di vista istituzionale. E il Ministero sembra non abbia grande interesse ad occuparsi di questa materia”.

 

Secondo Luca Pieri, invece, disabile affetto da tetraparesi spastica, laureato, sposato e con due figli, il problema sono le aziende, restie all'assunzione, nonostante le tecnologie informatiche gli permettano di utilizzare il computer con appositi programmi. “Le leggi che attualmente regolano il mercato del lavoro da un punto di vista formale sono abbastanza adeguate, ma manca una cultura condivisa – dice Pieri -. Rispetto al collocamento di un disabile in azienda ci sono delle reali pregiudiziali. Il disabile è percepito come un costo, o peggio come un danno all'immagine dell'azienda”.

 

 

 

 

 

"La mediazione e l'accompagnamento al lavoro dei disabili"
Disabilità (ISFOL03): assunzioni in relazione 
alle tipologie di avviamento -
Per aree geografiche - Anno 2002

 

Con avviamento
numerico

%

Per richiesta  nominativa

%

Tramite convenzione

%

Tot.

% per area

Anno 
2000

 

 

 

 

 

 

 

 

Nord est

183

3,1

4.826

82,7

828

14,2

5.837

27,2

Nord ovest

152

2,3

5.258

78,2

1.315

19,6

6.725

31,3

Centro

1617

42,9

1.547

41,0

399

10,6

3.770

17,5

Sud e Isole

907

17,6

3.962

76,9

282

5,5

5.151

24,0

Italia

2859

13,3

15.593

72,6

2.824

13,1

21.483

100

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anno 
2002

 

 

 

 

 

 

 

 

Nord est

761

15,0

3.073

60,7

1.228

24,3

5.062

22,6

Nord ovest

228

2,7

5.315

63,6

2,820

33,7

8.363

34,7

Centro

710

15,3

2.531

54,7

1.387

 30,0 

4,628

20,7

Sud e Isole

660

15,3

2.951

68,6

689

16,0

4,300

19,2

Italia

2.359

10,6

13.870

62,0

6.124

27, 4

 22.353

100,


Fonte: Monitoraggio SPI 2001 e 2002. Servizi per il collocamento mirato dei disabili

La mediazione e l'accompagnamento al lavoro dei disabili
Disabilità (ISFOL 03):rapporto fra avviati e iscritti all'elenco unico. Per tipologia di avviamento e per area geografica (val.%)

 

Con avviamento numerico

Per richiesta nominativa

Tramite convenzione

Totale complessivo

Anno 2000

 

 

 

 

Nord-est

0,5

12,1

2,1

14,7

Nord-ovest

0,3

8,8

2,2

11,3

Centro

1,8

1,8

0,5

4,3

Sud e Isole

0,6

2,7

0,2

3,5

Italia

0,9

4,7

0,8

6,5

Anno 2002

 

Nord-est

2,0

8,1

3,2

13,3

Nord-ovest

0,4

8,3

4,4

13,0

Centro

0,7

2,6

1,4

4,7

Sud e Isole

0,2

0,9

0,2

1,2

Italia

0,4

2,5

1,1

4,1

Fonte:  Monitoraggio SPI 2001 e 2002. Servizi per il collocamento mirato dei disabili

"La mediazione e l'accompagnamento al lavoro dei disabili"
Disabilità (ISFOL03): ruoli e funzioni svolte dal Comitato tecnico ex legge 68/99 - Per aree geografiche - Anno 2002

 

Nord ovest

Nord est

Centro

Sud e Isole

Gestione prospetti informativi e richieste di avviamento

4,3%

0,0%

14,3%

8,3%

Gestione della disciplina degli esoneri

4,3%

13,6%

4,8%

2,8%

Verifica del rispetto dell'obbligo di assunzione e rilasci della certificazione di ottemperanza

0,0%

0,0%

0,0%

2,8%

Redazione e gestione delle schede individuali

43,5%

45,5%

38,1%

11,1%

Colloquio di orientamento e sviluppo percorso formativo

0,0%

9,1%

14,3%

2,8%

Gestione delle liste uniche

0,0%

9,1%

9,5%

2,8%

Incontro domanda/offerta di lavoro

4,3%

22,7%

19,0%

2,8%

Gestione delle convenzioni

4,3%

9,1%

28,6%

13,9%


Fonte: Monitoraggio SPI 2002. Servizi per il collocamento mirato dei disabili

 


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