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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Elezioni anticipate. Disabilità, ecco i provvedimenti che muoiono con questo Parlamento

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scioglie le Camere. Il 13 e 14 aprile si vota. Dalla convenzione Onu al disegno sulla non autosufficienza, un’occhiata ai testi rimasti al palo e non approvati durante questa legislatura. Tornerà ad occuparsene il nuovo Parlamento

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ROMA - Franco Marini non ce l'ha fatta. Il presidente Giorgio Napolitano ha sciolto le camere, e il 13 e 14 aprile si andrà a votare. Lo scioglimento anticipato delle Camere comporterebbe uno stop definitivo per quei provvedimenti che hanno già cominciato l'iter in uno dei due rami del Parlamento e che in alcuni casi hanno ricevuto un primo via libera o che devono ancora iniziare il percorso in commissione. Nella prossima legislatura bisognerebbe dunque ricominciare da capo, sempre che i nuovi legislatori e il nuovo governo intendano riprendere alcune questioni rimaste in sospeso.

Diversi i provvedimenti di interesse per il mondo della disabilità che potrebbero rimanere incagliati nelle secche dei lavori parlamentari. Tra questi anche il disegno di legge di ratifica della Convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità, approvato dal Consiglio dei ministri del 28 dicembre scorso e non ancora trasmesso al Parlamento, e il disegno di legge sulla non autosufficienza, che pur essendo stato trasmesso alla Camera è ancora in attesa di assegnazione alle commissioni competenti. A rischio anche le disposizioni per la semplificazione degli adempimenti amministrativi connessi alla tutela della salute, che contengono norme per facilitare la prescrizione dei farmaci contro il dolore. Un provvedimento questo approvato dal Senato ma che non ha ancora cominciato l'iter alla Camera. O ancora il disegno di legge per la riduzione del disagio abitativo in favore di particolari categorie sociali, che prevede la sospensione degli sfratti anche per le famiglie che abbiano al loro interno un portatore di handicap, in corso di esame in commissione alla Camera, e le disposizioni per la promozione della piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva, di cui non è ancora cominciato l'esame.

Questo in riferimento ai soli disegni di legge promossi dal governo. Per quanto riguarda le proposte di legge di iniziativa dei parlamentari è a rischio, tra gli altri, il via libera alle norme sul prepensionamento dei familiari di disabili gravi, ancora fermo all'esame della commissione di merito. Un capitolo a parte la legge delega sulla sicurezza sul lavoro, approvata nell'agosto scorso ma i cui decreti attuativi non sono ancora stati emessi dal governo. Scade a maggio la delega che il Parlamento ha conferito all'esecutivo per attuarli.(dp)

(5 febbraio 2008)

 


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