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Le novità del progetto di legge su scuola e formazione

 Approvato dalla Giunta il pdl sulla scuola



Una legge regionale per la scuola. Nella seduta di lunedì 17 marzo la Giunta ha approvato il progetto di legge "Norme per l´uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l´arco della vita, attraverso il rafforzamento dell´istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro.


"Scuola e formazione sono una risorsa strategica per l´Emilia-Romagna. Non possiamo pensare di continuare ad essere una regione d´eccellenza in Europa senza investire e qualificare le risorse umane dell´Emilia-Romagna". Così il presidente della Regione, Vasco Errani, spiega il progetto di legge varato dalla Giunta.


E´ una proposta che punta a "non lasciare indietro nessuno" e vuole consentire a tutti i ragazzi e le ragazze di arrivare al diploma o alla qualifica professionale, senza costringerli ad una scelta precoce tra un percorso di istruzione e l´avvio al lavoro.


"Il nuovo Titolo V della Costituzione - continua Errani - dà alle Regioni un ruolo nuovo sulla scuola, assieme allo Stato: vogliamo impiegarlo non già per decidere quote di programmi ma per rafforzare l´autonomia scolastica e per perseguire l´obiettivo, per noi fondamentale, di innalzare il livello di sapere per tutti e per tutta la vita."


Dopo una consultazione iniziata a fine settembre - che ha coinvolto 2000 persone e ha consentito di tener conto di quasi 200 pareri e osservazioni tecniche - e l´adozione da parte della Giunta, il progetto verrà ora presentato al Consiglio regionale. I tempi dell´approvazione dovrebbero consentire l´applicazione delle norme - o comunque una prima sperimentazione delle stesse - già a partire dal prossimo anno scolastico 2003-2004.
"Siamo preoccupati per gli effetti negativi che la nuova legge Moratti potrà produrre sul sistema formativo regionale - aggiunge il presidente - Per questo puntiamo alla qualificazione dell´offerta formativa per tutti e alla valorizzazione dell´autonomia scolastica, dando uno spazio di lavoro concreto, fuori da una logica di sterile contrapposizione".

Gli strumenti per realizzare la legge


1) Valorizzazione delle risorse umane

Il progetto di legge si propone di sostenere le attività di qualificazione del personale della formazione professionale e dei docenti in servizio nell´istruzione. Sono istituiti assegni di studio annuali da destinare al personale della formazione professionale e al personale della scuola, che utilizzano un periodo di aspettativa detto "anno sabbatico".

2) Valorizzazione delle autonomie scolastiche

La valorizzazione delle autonomie scolastiche e dei soggetti della formazione è strumento ed obiettivo centrale del progetto di legge. Per questo la Regione si impegna a trasferire alle autonomie scolastiche ogni competenza che a sua volta lo Stato le avrà trasferito in materia curricolare e didattica. "Questa autonomia - spiega l´assessore Bastico - che è garanzia di libertà di insegnamento, consente di costruire percorsi formativi personalizzati e adeguati all´inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, a livello locale, nazionale ed europeo".
A sostegno delle autonomie vengono istituiti centri di servizi e di consulenza (Csc) che possono essere gestiti da enti locali, e reti o consorzi di scuole. I Csc possono avere natura plurisettoriale o specialistica e offrono i propri servizi alle scuole, alla Regione, agli enti locali e all´Amministrazione scolastica.

Autonomia dei soggetti non si configura, nel progetto di legge, come isolamento o peggio competizione. Al contrario si sostengono accordi, modalità concertative e gestioni attraverso reti di soggetti.

3) Concertazione e partecipazione sociale

Il governo del sistema formativo si basa sulla collaborazione istituzionale, sulla concertazione e sulla partecipazione sociale. Per quanto riguarda la collaborazione istituzionale sono previsti, a livello regionale e provinciale, organismi di confronto tra Regione, autonomie scolastiche, enti locali, università e enti di formazione professionale. La concertazione avviene in organismi paritetici con le organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative. La partecipazione sociale verrà realizzata con l´istituzione di consulte regionali - degli studenti e dei genitori - e attraverso gruppi di lavoro per la valorizzazione delle competenze e delle esperienze dei docenti nella definizione degli indirizzi di programmazione regionale.

 

Il testo del progetto di legge sulla scuola


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