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Guai se l’insegnante è ‘terrone’ e per giunta disabile!

 di Salvatore Nocera 

 

Questa volta ‘La Padania’, organo della Lega-Nord ha superato sé stessa. Di solito spara cannonate contro gli extra comunitari ed i ‘terroni’, che premono contro le frontiere del suolo sacro al Dio Po, ispirandosi al coro del primo atto dell’Aida di Giuseppe Verdi, trasformato in modo antistorico dall’ispiratore dell’unità d’Italia nel sacro vate della ‘Repubblica del Nord’, che canta : “non echeggi che un sol grido guerra e morte, morte all’invasor”.

 

Ora invece,  probabilmente ispirandosi all’assolo di Rigoletto “cortigiani, vil razza dannata” redarguisce duramente i funzionari del Csa ( ex provveditorato agli studi) di Vicenza, rei di aver dato esecuzione ad una legge voluta dal ministro, di origine  padana, Moratti, di immissione in ruolo di docenti . Il reato perpetrato consiste nell’aver riconosciuto le riserve di posti ad alcune maestre dichiarate disabili dalle Asl della “terronia”, sulla base del decreto del 5/2/92, che fissa i criteri medico-legali per l’accertamento delle percentuali di invalidità. Queste maestre avrebbero rapinato i posti a maestre del Nord,  ree quindi di furto doppiamente aggravato, perché terrone (ma a questo eravamo ormai abituati) e perché disabili (e questa è nuova).

 

Immaginiamoci cosa succederà, in un caso simile, dopo l’approvazione della riforma costituzionale della “devolution”: si presentano alle sacre frontiere della repubblica del Nord alcune insegnanti “terrone” disabili. In seguito alla nuova competenza esclusiva regionale in materia di scuola e di sanità, viene emanato un decreto interassessorile secondo il quale gli accertamenti sanitari “terroni” sono nulli e gli accertamenti debbono essere rifatti dalle Asl nordiste. Se le maestre vengono confermate come disabili, esse, in quanto terrone, avranno precedenza solo dopo le precedenze dei disabili nordisti; se non vengono confermate come disabili, la nuova polizia regionale, creata in base alla nuova competenza esclusiva attribuita dalla devolution, respinge alla frontiera le “terrone”, dopo averle multate per illegittimo ingresso nel sacro suolo della “Repubblica del Nord”.

 

Siccome però la devolution dovrebbe entrare in vigore dopo il 2010, suggeriamo a ‘La  Padania’, di fare approvare una norma transitoria alle modifiche costituzionali in discussione, secondo cui le norme sopra ipotizzate abbiano efficacia immediata, anzi…….retroattiva.

 


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