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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

 

 

Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per sapere – premesso che:

 

·                L’Ordinanza Ministeriale n. 90 del 2001 approvata a fine della precedente legislatura era predisposta con l’obbiettivo di favorire il proseguimento della frequenza nella scuola superiore;

·                Già in passato però l’ANFFAS aveva espresso parere negativo, in particolare riferendosi a quanto previsto per gli studenti disabili e alla loro possibilità di proseguire gli studi dopo la scuola dell’obbligo;

·                Il Consiglio direttivo Nazionale di ANFFAS ha preso in esame l’Ordinanza Ministeriale n. 90 e richiede vengano stralciati i punti relativi alle modalità di partecipazione agli esami e al conseguimento dell’attestato di frequenza per gli alunni con disabilità in quanto costituisce  una grave negazione dei diritti per queste persone;

·                Sul piano normativo il completamento del percorso della scuola dell’obbligo con il conseguimento di un attesto di frequenza, contrasta con il dettato costituzionale che garantisce pari opportunità e la non discriminazione delle persone (art.3) ed inoltre costituisce un elemento di differenziazione dei percorsi che la legge n. 104 del 92 aveva rimosso;

·                Sul piano dell’istituzione scolastica, l’Ordinanza definisce in maniera rigida i percorsi formativi e gli esiti, non individua le competenze professionali degli insegnanti vanificando la ricerca disciplinare ed interdisciplinare, nega  le opportunità e le risorse formative ed educative dell’organizzazione scolastica nella  sua complessità, invece ratifica, protegge e rassicura rispetto alle inadempienze, difficoltà e carenze dell’istituzione stessa;

·                Rispetto agli alunni disabili, la norma citata, non riconosce, un momento evolutivo importante, il tempo della scuola dell’obbligo come un tempo indispensabile per la propria formazione in cui far emergere, oltre i deficit, le potenzialità residue nei diversi ambiti disciplinari e, solo per loro anticipa, le scelte ad un’età precoce attraverso la separazione anticipata dei percorsi;

·                Rispetto alle famiglie le priva del diritto fondamentale di tutela del minore nell’ambito della scuola dell’obbligo, proponendo una scuola rigida che non riconosce il valore dei percorsi individualizzati e li separa dai percorsi di normodotati, attraverso  esiti diversificati: licenza medie e attestato;

·                I CDN dell’ANFFAS rigettando quindi l’O.M. n. 90, richiede che vengano rispettate tutte leggi vigenti in materia e le circolari ministeriali, che garantiscono l’affermazione del diritto della piena integrazione scolastica alle persone disabili ma che spesso vengono disattese;

·                Attraverso l’Osservatorio nazionale del MIUR per l’integrazione scolastica si dovrebbero monitorare le modalità organizzative con cui vengono seguite le persone con disabilità all’interno della scuola;

 

 

Se il Ministro sia consapevole delle discriminazioni alle quali sono sottoposte le persone con disabilità relativamente alle modalità di partecipazione agli esami e al conseguimento dell’attestato di frequenza.

Se il Ministro intenda assumere  provvedimenti per porre rimedio alle discriminazioni, affinché la scuola nella sua globalità sia impegnata a lavorare nell’interesse degli alunni disabili e perché rappresenti l’occasione straordinaria in cui possono maturare autonomia e abilità, come ogni altro alunno.

Se il Ministro, per il giusto inserimento dei disabili, non ritiene che sia necessario farli seguire da un insegnante specializzato per le attività di sostegno, che le ore di sostegno assegnate siano corrispondenti a quelle richieste dalla scuola e le classi da loro frequentate rispettino i limiti massimi numerici, che i PDF e PEI siano elaborati con la partecipazione della scuola, degli operatori socio-familiari e delle famiglie e  nei casi previsti dal PEI venga ottenuta la nomina di assistenti per l’autonomia e la comunicazione.

Se non ritenga utile organizzare corsi di aggiornamento sull’integrazione scolastica rivolto agli insegnanti curricolari della classe e  prevedere la presenza di un collaboratore scolastico per l’assistenza igienica.

On. Piero Ruzzante


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