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Caro Rolando,

ho letto sulla mailing list di vari interventi sulla questione dell’istituzionalizzazione anche a seguito del convegno del 25 luglio. Purtroppo non riesco ad inviare mail e quindi ti mando le mie considerazioni che ti chiedo di girare alla mailing list.

Il resoconto del convegno offerto da Redattore Sociale è alquanto sintetico per quanto riguarda il mio intervento. Ho esordito denunciando la mancanza di servizi domiciliari e residenziali appropriati, citando senza volerlo giustificare in alcun modo, quel genitore di Palermo che ne segnalava l’assenza dopo aver ucciso il proprio figlio con autismo. Sono poi passato a denunciare le istituzioni totalizzanti che provocano segregazione, un carcere senza aver commesso reati, e contestualmente assorbono la stragrande maggioranza delle risorse sia del Fondo per le Politiche Sociali che del Fondo Sanitario Nazionale. Ho fatto alcuni esempi da nord a sud: piccolo Cottolengo di Tortona, Istituto Sacra Famiglia di Milano, Istituto Vaccari di Roma, Serra D’Aiello in provincia di Cosenza e l’Oasi di Troina ad Enna. Elenco per nulla esaustivo e per di più con livelli diversificati di qualità assistenziale, ma pur sempre istituti.

Ho voluto sostenere l’iniziativa dei sindacati dei pensionati a favore del Fondo per la Non Autosufficienza, riconoscendo loro di aver dato vita ad un dibattito nazionale e cogliendo nei loro interventi la necessità di un cambio delle politiche economiche del Governo e di strategie che rendano la domicialiarità un diritto esigibile che tutte le regioni debbano garantire.

Ho sostenuto che è necessario rivedere tre punti:

  • L’unificazione dei percorsi accertativi uscendo dalla straordinarietà delle commissioni per approdare ad una presa in carico unica, globale e continuativa;

  • Un unico progetto di vita della persona che comprenda l’ambito socio-assistenziale, quello abilitativo e riabilitativo, l’ambito scolastico e formativo, fino alla occupazione possibile;

  • L’eliminazione di ogni forma di partecipazione alla spesa per le persone con disabilità più grave nell’accesso ai servizi di cui all’art. 8, 9 e 10 della legge 104/92.

Su questi elementi ha risposto positivamente il Ministro Ferrero enucleando sia i punti dell’accordo in Conferenza Stato-Regioni sul Fondo per i non autosufficienti stanziato nella ultima finanziaria, sia per quanto riguarda il progetto di disegno di legge delega sulla non autosufficienza che il Governo sta predisponendo.

Con ciò voglio ribadire le posizioni della FISH sollecitata ad intervenire, e le risposte interessate del Ministro. Questo non significa che abbiamo superato tutti gli ostacoli. Anzi. La questione più grave continua ad essere le scelte di politiche economiche del Ministro del Tesoro e del Presidente del Consiglio. Ci prepariamo ad un autunno decisivo. Il 6 ottobre in luogo da definire, ma pur sempre a Roma, ci stiamo mobilitando per gli Stati Generali della Federazione che dovrebbero vedere la partecipazione di esponenti del Governo di primo piano. Nel caso di assenze e soprattutto di una Finanziaria senza impegni precisi, l’evento si potrebbe trasformare in una manifestazione davanti a Palazzo Chigi. Ciò è quanto ha deliberato il Consigli Direttivo della Federazione.

Un saluto a tutti gli amici della lista

Pietro V. Barbieri


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