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SERT

ASL RM/H

 

Convegno sulle Droghe nel Territorio del 41° Distretto

 

Pomezia, 23 Novembre 1999

Anzio, 02 Dicembre 1999

"Quando i progetti ri-escono dal buco"

 

di Rolando Alberto Borzetti

 

La frase sicuramente ha suscitato qualche interrogativo nei presenti al Convegno sulle droghe, che si è tenuto nel nostro Territorio, cosi’ come aveva annunciato il nostro giornale.

In effetti il primo obiettivo , che doveva essere quello di "catturare" l’attenzione dell’interlocutore sui contenuti proposti in questa occasione…. è riuscito.

Quello che era lo scopo del Convegno : due incontri di aggiornamento sui progetti di Riabilitazione, Riduzione del danno e Prevenzione delle Tossicodipendenze e Alcolismo realizzati nei Distretti di Anzio-Nettuno ed Ardea-Pomezia il 23/11/1999 a Pomezia e ad Anzio il 2/12/1999.

Almeno nel primo incontro gli Organizzatori, hanno voluto attribuire il ruolo di << proposta >>

In effetti questo è stato. Sono stati presentati tre progetti :

 

Progetto " Quo Vadis", settore prevenzione.

Realizzazione: Coop.Sociali Albatros 85 e Obiettivo uomo

 

Progetto "Unita’ di strada", settore riduzione del danno.

Realizzazione: Coop Magliana 80, in collaborazione con i SERT della ASL RM/H

distretti di Ciampino-Marino; Anzio-Nettuno; Ardea-Pomezia:

 

Progetto "Reinserimento Socio-Occupazionale di Utenti in programma terapeutico in regime di affidamento", settore Reinserimento Occupazionale.

Realizzato dal SERT di Nettuno in collaborazione con i Comuni di Nettuno

Anzio, Ardea-Pomezia;

Le esperienze professionali concretizzate nel settore della riabilitazione, riduzione del danno e prevenzione delle tossicodipendenze, attraverso il complesso ma stimolante percorso che dall’elaborazione di specifici progetti ha condotto alla loro realizzazione nei Distretti di Anzio-Nettuno e Ardea-Pomezia, territorialmente coincidenti, sia in ambito Sanitario che Scolastico. Questo percorso è stato avviato attraverso il Fondo Nazionale Lotta alla Droga con cui sono stati finanziati i progetti, alcuni già attuati ed altri che si concluderanno entro la fine dell’anno.

Proprio in prossimità di questa scadenza, gli operatori dei servizi (pubblici e del privato sociale) che hanno preso parte alla realizzazione dei progetti, confrontandosi rispetto alle indicazioni raccolte durante il loro svolgimento, hanno comunemente avuto la percezione di aver maturato degli importanti obiettivi, quelli che hanno indotto gli stessi operatori alla constatazione: "quando i progetti ri-escono dal buco"….

 

Ad aprire i lavori e alla presentazione dell’incontro:

Il Dott. G. Di Mauro, Coordinatore della Segreteria Organizzativa C/o Ser.T. ASL RM/H Distretto H/6.

Il Dott. Pasquale Farina , Responsabile Area Tossicodipendenze e Alcolismo ASL RM/H

L’intervento del Direttore Sanitario della ASL RM H

Dott. Luciano Mingiacchi

 

Salutando gli intervenuti al Convegno, e a quelli che andranno al 2° incontro che si terrà in Anzio il 2 Dicembre 1999, Il Dott. Mingiacchi , ha evidenziato come si debba puntare alla sollecitazione e partecipazione a questi incontri, di tutti gli operatori ed utenti, quanti insomma dovrebbero essere interessati a questo tipo di iniziativa, rilevando in modo particolare a questo convegno l’assenza dei servizi territoriali in genere, ma in particolare dei Servizi Sociali e delle Scuole .

Ha rilevato come i dati forniti in questi giorni a livello Europeo, abbiano evidenziato l’enorme uso degli stupefacenti nel Territorio Nazionale e nelle nostre zone ma principalmente sul ns. litorale.

Come ci sia un ritorno di attenzione a questo problema solo perché l’opinione pubblica e’ stata sollecitata dai mass media , vedi il ragazzo morto in discoteca per l’ecstasy, e poi come tutto ritorni nel dimenticatoio, lasciando poi solo a quei pochi operatori che giorno per giorno in "frontiera" si affannano a tamponare una situazione gravissima o a trovare soluzioni che non possono essere altro se non quelle della prevenzione.

Informare, spiegare, senza tabù, come si fa a prendere una pasticca senza rischiare a prendere l’infarto, o a farsi un buco senza ritrovarsi, domani, sieropositivi, su di un Territorio di 150.000 anime.

Ha ribadito inoltre come all’interno della Azienda Sanitaria si sia voluto dare rilievo di struttura ai singoli Ser.T . Cioè ulteriore articolazione e creando quindi delle strutture dedicate ad alcuni servizi che hanno più senso e tra questi ci sono sicuramente i Ser.T perché con il riconoscimento a livello di struttura significa investimento in termini economici diretti con la conseguente valorizzazione del personale.

Dando per scontato l’approvazione dei progetti per il prossimo triennio, ha poi colto l’occasione per sollecitare al riguardo tutti gli operatori delle Cooperative, dell’Azienda e delle Associazioni che collaboreranno con il Ser.T nella attività di attuazione, a fare in modo che questi temi non vadano poi dimenticati nel lavoro di tutti i giorni, nelle riunioni pubbliche in generale e che non si parli del problema droga solo in occasione del decesso di qualcuno, ma che sia un problema per il quale si deve riuscire a creare una azione più generale, altrimenti il mancato coinvolgimento della Società , porterà al fallimento di qualsiasi iniziativa.

 

Una premessa sul contesto locale:

Il Territorio coinvolto nell’intervento, comprende i Comuni di Pomezia-Ardea e Anzio-Nettuno, di competenza della Asl RMH. La scelta dell’area di azione e’ stata determinata da alcune stime, realizzate dall’ OER Lazio ( Osservatorio Epidemiologico Regionale, che è la struttura scientifico-sanitaria della Regione Lazio che svolge le attività di epidemiologia, a livello regionale, e cura la programmazione, l'indirizzo e il coordinamento delle analoghe attività ai livelli locali)con l’ausilio di metodi statistici indiretti, che depongono per un numero di Tossicodipendenti pari al doppio di quelli attualmente in carico presso i Ser.T (circa 600, secondo i dati del 1996).

Tale situazione è ascrivibile all’estensione della ASL RM H ed alla dislocazione dei Ser.T. nel Territorio (a Ciampino, Frascati, Genzano, Nettuno, Velletri) che rende difficile il collegamento tra utenti e servizi. Ciò è particolarmente evidente a Pomezia , dove dovrebbe esistere il Ser.T, ma non esiste malgrado ci siano i fondi stanziati dalla Regione Lazio e allora la distanza fisica con il Ser.T di riferimento di Nettuno, rende complicata la presa in carico degli utenti se non in termini di affidamento domiciliare del metadone.

La carenza dei servizi per le tossicodipendenze determina inoltre la saturazione di quelli esistenti che in alcuni periodi dell’anno raddoppiano l’utenza, come a Nettuno, Torvaianica e Tor San Lorenzo ( comunque su tutto il litorale ) dove d’estate agli utenti abituali si aggiungono i villeggianti e i proprietari di seconde case, si pensi che solo a Torvaianica si raggiungono le 100.000 unità rispetto alle 18.000!!.

A questa situazione si aggiunge la forte carenza di aggregazione per i giovani che potrebbero contribuire a prevenire situazioni di emarginazione come la tossicodipendenza (soprattutto in relazione alle nuove droghe) e di disagio più in generale ( Tasso di disoccupazione tra i giovani di età inferiore ai 25 anni è il 43,7 % in Provincia , ma solo nei Comuni della nostra Diocesi , inclusi Frascati e Velletri ,è circa il 55 % !! ).

Per quanto riguarda il tipo di utenza dei Ser.T della ASL RM H, il 90% è costituito da assuntori di eroina di età media superiore ai 28 anni, tra i quali è alto il tasso di sieropositività.

Non accedono invece ai servizi i giovani consumatori di nuove droghe la cui presenza sul territorio è testimoniata da ricerche effettuate nelle scuole e confermate da altri interventi ( chissà, forse……la convinzione di non essere drogati !! ) in strada .

 

Alcuni dati statistici

Da contatti effettuati dalle "Unita’ di Strada" ( nell’anno appena trascorso ), le caratteristiche della popolazione che hanno riguardato le 437 persone contattate, di cui 371 maschi e 66 femmine suddivise nelle seguenti fasce di età:

< 15 anni: 9 persone…………..2,1 %

15-20 anni: 253 persone…………57,9 %

21-25 anni: 81 persone………….18,5 %

> 25 anni : 94 persone…………..21,5 %

La prevalenza dei tossicodipendenti di sesso maschile è preponderante, il rapporto tra femmine / maschi è di 1 : 5.6

Femmine 15,1 %

Maschi 84,9 %

Si nota come la classe di età che ricorre con maggiore frequenza è quella che va dai 15 ai 20 anni, d’altra parte solo il 2% dei tossicodipendenti ha meno di 15 anni e solo 1 utente su 5 ha più di 25 anni. Una delle ragioni che si possono ipotizzare per spiegare la prevalenza del numero dei maschi, di età compresa tra i 15 ed i 20 anni, può essere attribuita ad una maggiore propensione dei maschi adolescenti a riunirsi in gruppo, in punti di aggregazione, e quindi più facilmente contattabili.

Si riporta qui di seguito il consumo percentuale delle varie sostanze stupefacenti calcolato su 437 persone che hanno dichiarato di aver usato almeno una delle sostanze stupefacenti negli ultimi 3 mesi. Alcune delle sostanze riportate possono essere assunte sotto controllo medico: in questi casi non ne è stato registrato l’uso.

 

Eroina

Cocaina

Anfet.

Barbit.

Metad.

Ecstasy

Alcool

LSD

Cannab.

Popper

14,6

43,9

12,8

11,9

0,9

16,0

35,9

6,6

88,8

1,1

 

Età

Eroina

Cocaina

Anfet.

Barbit.

Metad.

Ecstasy

Alcool

LSD

Cannab.

Popper

<15 anni

-

11,1

-

-

-

-

22,2

-

100,0

-

15-20

0,8

43,5

16,6

8,3

-

20,2

40,7

8,3

94,9

2,0

21-25

13,6

44,4

11,1

4,9

-

13,6

38,3

7,4

87,7

-

>25

54,3

47,9

5,3

28,7

4,3

8,5

22,3

2,1

72,3

-

 

Da come si evince:

Il consumo di cannabis, cocaina ed alcool è presente in tutte le fasce di età

L’uso del popper è presente nella sola fascia di età tra i 15-20 anni

L’uso del metadone è presente nella sola fascia di età > 25 anni

Nella fascia di età 15-20 anni è massima la percentuale del consumo di anfetamine, ecstasy, alcol ed LSD, si rivolgono al centro una prima volta come fumatori per poi ritornare a distanza di un anno eroinomani, nell’ultimo anno è scesa l’età di coloro che si sono rivolti al centro.

Nella fascia di età 21-25 anni cresce percentualmente, rispetto alle fasce di età precedenti, il consumo delle droghe maggiori (eroina e cocaina) e diminuisce l’uso delle altre sostanze

Nella fascia di età > 25 anni cresce percentualmente, rispetto alle fasce di età precedenti, il consumo di eroina e cocaina ed è massimo il consumo di barbiturici e tranquillanti.

Coloro che fanno uso prevalentemente di eroina e cocaina, hanno un titolo di studio basso, lavoro di manovalanza, spaccio, piccoli furti, prostituzione

 

Analisi delle cause

I fattori che favoriscono l’entrata in giro sono tanti, dalle problematiche familiari difficili, psicologie fragili, vuoti nelle famiglie, degrado, la disoccupazione ( Pomezia, il 22,8 % !!!)….

Le cause ricorrenti, secondo una indagine svolta sul territorio di Pomezia e Ardea, e secondo gli operatori sociali ed operatori del Ser.T, le zone degradate e il traffico di droga sono le cause esterne, altri fattori legati alla persona sono quelli che favoriscono l’entrata in giro. Incidono problematiche familiari difficili, benessere con grossi vuoti nelle famiglie, psicologie fragili con tendenze depressive.

E’ il gruppo amicale di riferimento che adesca attraverso l’uso di droghe leggere per poi passare all’uso delle pastiglie, tipo ecstasy, e…..all’eroina .

Da una identikit fatta , il degrado familiare e culturale trionfa, questi giovani non amano il quotidiano, ma non gli va nemmeno come il loro corpo attraversa quel quotidiano…loro che cominciano adesso a scoprirlo, a conoscere le proprie reazioni e a confrontarsi con l’esterno, con un fuori dove imperversa un culto del bello che ha del demenziale, devi essere in forma, scattante, non devi essere stanco se non ci riesci, devi tentare….un po’ di palestra, un po’ di dieta perché il mondo mica è fatto per i " brutti ". C’entra anche l’età, il brufolo, il naso irregolare, l’eccessiva magrezza e grassezza scatenano l’ira di dio. E allora si vestono e si travestono, al venerdì e al sabato notte, con un rituale in cui il richiamo è alla tribù, ma quella vera, quella antropologica.

 

L’alcolismo parte a 14-15 anni, e i ragazzi che ci finiscono dentro si sa benissimo chi sono; lo sanno i loro compagni di classe, i loro vicini, gli amici del bar…. Eppure questi ragazzi non hanno un freno, un minimo appiglio dalla società; entrano dentro un vortice immenso e la regola è che ci rimangono dentro per sempre, o comunque finché non rischiano veramente la vita ( o compiono atti criminali ) allora qualcosa inizia a muoversi …se sono fortunati.

Si è osservato il maggior coinvolgimento dei maschi nell’uso dell’alcool, un approccio alle bevande alcoliche e che inizia spesso in ambito familiare e percentuali già consistenti di giovanissimi che mostrano consumi elevati, questi aumentano considerevolmente passando agli studenti di media inferiore ai giovani delle scuole medie superiori, in particolare tra i diciottenni che risultano pertanto il gruppo più a rischio e il principale gruppo target per gli interventi preventivi. In particolare risulta pericolosa la tendenza che i giovani mostrano all’uso occasionale ma eccessivo all’alcol, come sostanza psicotropa capace di produrre un cambiamento dello stato di coscienza, specialmente se associato alla guida dei veicoli a motore.

 

L’ecstasy la considerano una droga leggera, la percepiscono come una medicina. Tanto più che ha una immagine safe: non necessita, se non nei casi estremi, di aghi e non evoca scenari da HIV, non da dipendenza fisica, per cui gode di buona fama nel tam tam della piazza; si trova….più facilmente delle mentine, i fatti di questi giorni lo testimoniano, produce effetti dannosi e permanenti sul cervello sia a breve che a lungo termine, inequivocabilmente!!

Il fatto di sballarsi il fine settimana sta diventando un pseudo-valore dominante nell’ultima generazione. Non possiamo non considerarlo un problema sociale, né possiamo continuare ad ignorarlo o a rimuoverlo…

 

LE PROPOSTE

Progetto 1 :

"QUO VADIS",

Settore Prevenzione realizzato dalle Coop. Sociali Albatros 85 ed Obiettivo Uomo

La strada……. un punto di partenza per la prevenzione

Per il Settore d’intervento "Prevenzione" nel territorio dell’ ASL RM H - con finanziamento : Fondo Nazionale " LOTTA ALLA DROGA"

Intervento:

Unità di strada

Scuole Medie Superiori

Obiettivo:

Raggiungere i giovani nei luoghi comuni di ritrovo;

Informazione sui rischi ed effetti dell’uso delle droghe;

Distribuzione "ragionata" del materiale prodotto dal Ministero della Sanità

Informazioni sulla trasmissione del virus dell’HIV e distribuzione del condom.

 

Resoconto dei contatti dal 01.10.98—30.09.99

Interventi

%

Maschi

%

Femmina

%

>15 anni

%

15 e 20anni

%

21 e 25anni

%

>25 anni

Pomezia

Ardea

51%

49%

10%

81%

7%

2%

Tipologia di informazioni richieste dai giovani

DROGHE

HIV

SERVIZIO

ALTRO

44%

30%

23%

0,3%

Intervento nelle scuole:

L’intervento rivolto in modo specifico a due scuole:

Istituto Tecnico " Copernico " ( nelle classi II e IV, per un totale di 9 )

Istituto d’Arte " Capogrossi " ( nelle classi I, II, III, per un totale di 11) Un centro di ascolto aperto in orario pomeridiano con cadenza quindicinale.

 

Obiettivi:

Fornire le informazioni corrette sulle droghe e sulle conseguenze del loro uso, in particolare sulle nuove droghe e sulla trasmissione del virus HIV

Offrire al gruppo di classe un contesto di confronto e riflessione sulle tematiche trattate, in particolare sul rapporto tra i bisogni evolutivi tipici dell’adolescenza e l’uso di sostanze.

Informazioni corrette ai ragazzi, aprire con loro un interessante e stimolante percorso di riflessioni sui temi dell’informazione e conoscenze sugli effetti della droga, con particolare riferimento alle droghe chimiche: ecstasy, anfetamine. Informazioni sulla prevenzione del virus HIV.

Progetto 2 :

UNITA’ DI STRADA

Settore Riduzione del Danno, realizzato dalla Coop.Magliana 80, in collaborazione con i SER.T della ASL RM/H ( Distretti di Ciampino-Marino; Anzio-Nettuno; Ardea-Pomezia.

 

Gli interventi di riduzione del Danno, in Italia, sono stati avviati relativamente in ritardo rispetto ai Paesi del Nord Europa. I motivi del ritardo vanno riscontrati in barriere culturali che hanno privilegiato i trattamenti terapeuti/riabilitativi rispetto agli interventi preventivi di riduzione del danno tra i tossicodipendenti.

L’attenzione , in questo progetto portato avanti dalla Coop. Sociale Magliana’ 80, è rivolta ai tossicodipendenti che per la loro particolare situazione contingente non formulano una richiesta di aiuto per un cambiamento, che hanno difficoltà ad accedere ai servizi, restare all’interno di programmi terapeutici centrati sull’astensione dalle sostanze, per costoro infatti non rimane che la soluzione , la più inevitabile: la strada.

Gli interventi saranno quelli di portare aiuto a quelli che non vogliono, non sanno , non possono chiedere aiuto!!

Ridurre e proteggere i tossicodipendenti non in contatto con i servizi, dai danni legati all’assunzione di sostanze stupefacenti nelle modalità possibili in situazioni di marginalità e clandestinità.

 

Progetto 3 :

"Reinserimento Socio-Occupazionale di Utenti in programma terapeutico in regime di affidamento" Settore Reinserimento Occupazionale, Realizzato dal SER.T di Nettuno in collaborazione con i Comuni di ANZIO, NETTUNO, ARDEA, POMEZIA

COME MOMENTI PARALLELI DI RECUPERO

Protocollo Terapeutico Reinserimento occupazionale

 

Percorso individualizzato, che partendo dall’accoglienza dell’utente lo conduce verso l’obiettivo che più risponde alle sue esigenze, attraverso varie tappe, caratterizzate da successi e ricadute.

 

Le figure professionali che guidano l’utente:

Medici, Psicologi, Assistenti Sociali, Educatori Professionali e Infermieri Professionali, presenti nel SER.T. Queste figure , secondo le loro specifiche competenze, effettuano una valutazione clinica e sociale della persona; predispongono, eventualmente, un piano con farmaci sostitutivi e poi con antagonisti o sintomatici; avviano una presa in carico anche sul piano psicologico e socio-educativo ed intervengono nell’area socio-familiare e relazionale; ove possibile orientano la persona relativamente alla realtà lavorativa e formativa.

 

Utente:

 

Fascia di tossicodipendenti inseriti nel circuito penale o giudiziario che non hanno sufficienti risorse sul piano socio-occupazionale e quindi con grosse probabilità di insuccesso del loro programma di recupero alternativo al carcere.

 

Il reinserimento Sociale di questi soggetti, tenuto conto anche della situazione socio-economica del Territorio in cui opera i Ser.t (Nettuno, Anzio,Pomezia e Ardea), particolarmente carente di opportunità lavorative, è stato realizzato con un progetto di " Borse-Lavoro"

 

Obiettivi:

 

Gli obiettivi del progetto riguardano, infatti, un aumento del numero di utenti che accede alle suddette misure alternative, maggiori successi per questi programmi e come conseguenza dei primi due obiettivi un riscontro positivo, sul piano socio-culturale, cioè una modifica dell’immagine del tossicodipendente e della sua irrecuperabilità.

Il progetto attuale si sta svolgendo con la collaborazione degli Enti Locali che hanno individuato le concrete possibilità d’inserimento nei Lavori di Pubblica Utilità ( L.P.U.) ed in particolare nel settore della manutenzione parchi e verde pubblico. Nello specifico, l’inserimento lavorativo è avvenuto prevalentemente in situazioni di gruppo, privilegiando questo contesto proprio per la sua intrinseca valenza socio-educativa. L’intero percorso riabilitativo ha nell’educatore professionale la figura di riferimento, operatore che si pone infatti come tramite tra Ser.T e l’ambito lavorativo.

 

Risultato:

Sono maturati progressivamente, modificando il loro stile di vita e la gestione del proprio "tempo", scandito non più dall’urgenza della sostanza ma dagli impegni più concreti e rassicuranti della quotidianità, di cui il lavoro rappresenta uno spazio fondamentale.

 

Queste verità sono state dimostrate nel dibattito in sede di Convegno, raccontate da:

"Utenti recuperati"

Leggi che regolano la tossicodipendenza

 

La Legge , il D.P.R. 309/90, Testo Unico delle Leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza. Art.118- ex Art.27 della L. 162/90- Organizzazione dei servizi per le tossicodipendenze presso le unità sanitarie locali

Il D.M. 30.11.1990, n. 444, Per l’istituzione dei SERT

Il D.M. n. 444/90, Per le caratteristiche funzionali

 

Legge 18 febbraio 1999, n.45 Disposizioni per il Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga e in materia di personale dei Servizi per le tossicodipendenze.

 

La legge "Disposizioni per il fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga e in materia di personale dei servizi per le tossicodipendenze", appena entrata in vigore, rappresenta un ambizioso tentativo dello Stato di rafforzare la strategia della lotta sociale alla tossicodipendenza, pur senza abbandonare lo strumento della repressione. Il provvedimento, approvato dal Parlamento nel febbraio scorso, è nato dallo stralcio di un precedente disegno di legge presentato dal Governo e innova le disposizioni del testo unico sulle tossicodipendenze del 1990 con due sostanziali obiettivi:

 

la Regionalizzazione del fondo (la quota del Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga è ripartita tra le regioni in misura pari al 75 per cento delle sue disponibilità);

l'integrazione tra i Servizi pubblici per la tossicodipendenza (SERT) e le comunità terapeutiche, le organizzazioni del volontariato e le cooperative sociali. Tra gli aspetti decisivi e concreti di questo rafforzamento dei SERT è la fine dello stato di precarietà professionale di molti operatori . Altro aspetto qualificante della legge è il raccordo tra le province, i comuni e i loro consorzi e le organizzazioni di volontariato e le cooperative sociali "per la presentazione alle regioni di progetti finalizzati alla prevenzione e al recupero dalle tossicodipendenze e dall’alcol dipendenza correlata e al reinserimento lavorativo dei tossicodipendenti, da finanziare a valere sulle disponibilità del Fondo nazionale". (26 marzo 1999).

 

Alcune risposte necessarie :

Maggiore conoscenza delle problematiche giovanili e del territorio stesso!

Maggiore investimento di risorse da parte dell’Amministrazione Pubblica.

Lavoro

Insediamento del Servizio SERT nel ns. Territorio Comunale.

Servizio di accoglienza per malati di AIDS.

 

Prevenzione:

Mobilitare soprattutto le agenzie educative, quali la famiglia, le scuole in tutti i suoi ordini le Associazioni sportive, culturali, ricreative, religiose per una più incisiva opera informativa-formativa.

Rafforzare il controllo da parte delle forze dell’Ordine , svolgendo opera preventiva con assidui pattugliamenti , indagini e incontri nelle scuole.

Istituzione dello Psicologo Scolastico

Istituzione dei C.I.C. Centri Informazione e Consulenza

 

Attraverso il CIC si può ottenere ogni indicazione di carattere didattico, culturale, informativo e orientativo sulle strutture sociali e sanitarie presenti sul territorio.

Alla base di questo centro di informazione vi sono la prevenzione delle tossicodipendenze e l'educazione all'affettività, affrontate in una serie di incontri organizzati tra le classi e gli esperti.

Le cui finalità ed obiettivi:

 

Il C.I.C. dovrà proporre iniziative e progetti volti a:

Agevolare la comunicazione e la relazione tra studenti
Stimolare la consapevolezza e la responsabilità dei giovani
Migliorare i rapporti tra giovani e adulti in qualità di docenti e genitori
Migliorare i rapporti tra giovani e servizi territoriali
Contrastare e diminuire elementi di disagio giovanile (scolastico, personale, familiare)

Il C.I.C. dovrà evidenziarsi come un'occasione per offrire ai giovani:

Uno spazio polifunzionale all'interno della scuola, area di animazione per una progettualità comune
Uno spazio di consulenza informativa

Funzioni primarie del C.I.C.:

Offerta di informazione agli studenti, mirata a soddisfare bisogni relativi a diverse problematiche, interessi e tematiche sia nell'area scolastica sia in attività culturali, ricreative, del mondo del lavoro, con progettazione di incontri con esperti esterni.
Offerta di consulenza per studenti, al fine di recepire richieste di giovani in difficoltà e desiderosi di un orientamento per la soluzione di problemi di natura psicologica, culturale, sociale indirizzando i ragazzi ai servizi territoriali preposti.
Organizzazione di serate con i genitori sulle problematiche dell'adolescenza, essendo stata rilevata una fondamentale esigenza di trovare il giusto modo per comunicare, per costruire delle relazioni significative ed efficaci che aiutino le generazioni a trovare un reale terreno di incontro.

Potrete incontrarli per le strade, le piazze, davanti alle discoteche, vicino ai muretti, sale da gioco e bar…. Oppure andate a trovarli nei centri di Albano e Pomezia.

 

ASSUNTA - BARBARA - ROBERTO - CIRO - VALENTINA - FRANCESCA – ALBERTO

Potete fare quattro chiacchiere con loro, potete chiedere informazioni sulle pasticche, l’alcool, la coca, il fumo e le altre droghe; come fare l’amore senza rischi di malattie e comunque potete dire loro delle vostre idee, dei vostri dubbi e curiosità.

OGNI VENERDI’ SABATO E DOMENICA NELLE STRADE DEI CASTELLI ROMANI.

A POMEZIA PRESSO LO SPORTELLO DI ASCOLTO NELL’ISTITUTO D’ARTE " CAPOGROSSI"

IL MARTEDI’ ( OGNI 15 GIORNI ) DALLE 14 ALLE 16


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