TRENTINO ALTO ADIGE


 

Prov. Aut. Trento (042)

ISTITUTI O CENTRI DI RIABILITAZIONE EX ART. 26 L. 833/78
IN CONVENZIONE

ISTITUTI O CENTRI DI RIABILITAZIONE

042024 -

UNIONE ITALIANA MUTILATI VOCE
VIA ROSMINI, 13 - 38100 TRENTO (TN) - TEL.:0461/234180

042025 -

ASSOCIAZIONE TRENTINA SCLEROSI MULTIPLA
VIA TARAMELLI, 8/C - 38100 TRENTO (TN) - TEL.:0461/238111

042026 -

SILENZIOSI OPERAI DELLA CROCE
VIA S. PIETRO, 2 - 38062 ARCO (TN) - TEL.:0464/516789

042027 -

MASO S. PIETRO
VIA S. PIETRO, 4 - 38057 OSPEDALETTO (TN) - TEL.:0461/515382

042028 -

STRUTTURA RESIDENZIALE RIABILITAZIONE PER PSIC.
LOCALITA' ISCHIA - 38066 CONDINO (TN) - TEL.:0464/556924

Struttura Pubblica
(Data apertura 01/1998)

042029 -

CENTRO AUDIOFONETICO
VIA PIAVE - 38100 TRENTO (TN) - TEL.:0461/273411

Struttura Pubblica
(Data apertura 01/1998)


Prov. Aut. Bolzano (041)

ISTITUTI O CENTRI DI RIABILITAZIONE EX ART. 26 L. 833/78
IN CONVENZIONE

ISTITUTI O CENTRI DI RIABILITAZIONE

041016 -

SANATRIX S.R.L.
MONTE DI MEZZO 87 - 39054 RENON (BZ) - TEL.:0471/356180

041026 -

SALUS CENTER S.R.L.
PRISSIANO 75/M - 39010 TESIMO (BZ) - TEL.:0473/920943




 

HANDICAP E FORMAZIONE

Nell’ambito formativo generale, della scuola professionale, trovano collocazione anche le iniziative di formazione rivolte a soggetti disabili e ad utenze svantaggiate in genere-.

La legge Provinciale 8 Aprile 1998 n.3 prevede, infatti:

art.17 comma 3

I corsi di formazione professionale tengono conto delle diverse capacità ed esigenze dell’alunno in situazione di handicap, mediante inserimento in classi comuni o in corsi specifici, o in corsi prelavorativi o di apprendistato. Oltre alla piena qualificazione, la Formazione Professionale può attestare anche qualificazioni parziali.

Di conseguenza i percorsi possibili che i giovani disabili possono seguire presso la formazione professionale sono costituiti da:

-integrazione nei corsi di base o introduttivi,

-frequenza di corsi di apprendistato

-frequenza di corsi di tirocinio formativo con integrazione in corsi di apprendistato

 

FREQUENZA DI CORSI DI BASE O INTRODUTTIVI

-La frequenza in integrazione di corsi di base o introduttivi avviene tenuto conto degli interessi e motivazioni che la persona disabile dimostra per alcuni specifici settori lavorativi e per i contenuti che i programmi prevedono.

La scelta della frequenza del corso di base permette inoltre di proseguire l’integrazione iniziata nella scuola dell’obbligo al fine di favorire l’acquisizione di un ruolo e di un’identità attraverso la socializzazione in un gruppo di coetanei e permette all’allievo disabile il rafforzamento della personalità prima di affrontare situazioni formative in situazione reale per periodi più lunghi di quelli rappresentati dagli stage di formazione lavoro previsti nei corsi.

I percorsi individualizzati prevedono in ogni caso un progressivo aumento dei periodi di formazione in azienda previsti anche in alternativa ad attività curricolari che necessitano di eccessiva differenziazione degli obiettivi e dei contenuti.

Un insegnante di insegnamento individualizzato, coadiuvato se necessario da un assistente, si occupa di favorire l’integrazione con il gruppo classe e collabora con i colleghi di materia per l’individualizzazione dei percorsi.

Al termine del percorso formativo l’allievo che non è in grado di raggiungere gli obiettivi minimi previsti per le singole materie riceve, in alternativa alla qualifica professionale un attestato di frequenza utile ai fini della graduatoria per il collocamento obbligatorio.

Prima di un effettivo inserimento lavorativo è possibile che l’allievo necessiti, come forma di mediazione al lavoro, di un ulteriore momento formativo rappresentato da un corso di tirocinio in azienda.

 

FREQUENZA DI CORSI DI APPRENDISTATO

-I corsi di apprendistato sono previsti per giovani regolarmente assunti come apprendisti.

L’obiettivo di questi corsi è quello di formare professionalmente l’apprendista fornendogli le idonee competenze teorico-pratiche. Un insegnante di insegnamento individualizzato presta la propria consulenza tecnico formativa all’azienda e cura il buon andamento dell’esperienza attraverso visite aziendali e individualizzazione dell’insegnamento durante la formazione teorica d’aula, prevista per l’apprendista un giorno la settimana.

Al termine del contratto di apprendistato l’allievo sostiene gli esami per il conseguimento della qualifica professionale.

 

CORSI DI TIROCINIO FORMATIVO

-Al corso di tirocinio formativo accedono gli allievi che per caratteristiche di personalità e di apprendimento, necessitano ancora della presenza costante e rassicurante dell’insegnante. Un insegnante, coadiuvato se necessario da un assistente, segue contemporaneamente da quattro a sette allievi dislocati in più aziende.

Il corso ha la durata di due anni, ripetibili.

La strutturazione generale del corso prevede momenti pratici e teorici. La parte pratica (20-28 periodi settimanali) viene svolta, sotto forma di tirocinio lavorativo, presso aziende cittadine; la parte teorica viene svolta in integrazione con un corso per apprendisti relativo alle mansioni svolte sul posto di tirocinio. Le Aziende che collaborano ai progetti di tirocinio formativo devono essere "flessibili", in grado, cioè, di permettere l’introduzione graduale di mansioni, l’attenuazione progressiva della presenza dell’insegnante, la formazione di abilità complementari e lo sviluppo di competenze trasversali. La formazione teorica può prevedere anche alcuni momenti di formazione individuale per lo sviluppo di specifiche competenze.

 

 

ALTRE INIZIATIVE DI FORMAZIONE SPECIALE

PROGETTI INTEGRATI CON SCUOLE SUPERIORI

I progetti integrati nascono per sviluppare una maggiore articolazione degli interventi di supporto agli alunni in situazione di handicap, che si iscrivono, sempre più numerosi nelle scuole secondarie di secondo grado dello stato.

L'integrazione di allievi e allieve in situazione di handicap nelle scuole medie superiori della provincia di Bolzano risale all'anno 1993/94.

Da una osservazione svolta dal Servizio Psicologico in alcune scuole secondarie, era emersa la difficoltà che i ragazzi in situazione di handicap incontrano nel partecipare ad una vita scolastica caratterizzata da lezioni d'aula, per lo più frontali, e da materie con contenuti complessi.

La demotivazione al proseguimento della frequenza era uno dei dati più pregnanti venuto alla luce. Si evidenziava l'esigenza per i ragazzi e le ragazze interessate, di accrescere il proprio impegno allo sviluppo di competenze, finalizzate al loro futuro inserimento lavorativo e sociale ricercando nuovi obiettivi di integrazione, più utili ad un "progetto di vita".

Da qui l'idea di interventi integrati, tra Scuola dello Stato e Formazione Professionale, che per la sua lunga esperienza maturata con portatori di handicap adolescenti e per il rapporto continuo con il mondo del lavoro, poteva fornire un valido contributo.

In maniera congiunta si mette in atto una prima fase di orientamento che prevede riunioni coordinate tra le varie scuole il Servizio Psicologico e la famiglia; colloqui con i ragazzi da parte degli operatori della Formazione Professionale.

Obiettivo di questo orientamento è il Bilancio delle Competenze/interessi del ragazzo, utile a verificare le precondizioni di avvio dell'esperienza.

I Progetti individualizzati alla cui compilazione partecipano gli insegnanti della Scuola Superiore, gli insegnanti della Formazione Professionale, il Servizio Psicologico, la famiglia e altri operatori che lavorano con i ragazzi; possono essere estremamente diversificati e flessibili e prevedere tempi brevi come settimane o mesi, o tempi lunghi come l'intero anno scolastico.

In concreto i ragazzi frequenteranno per alcuni giorni della settimana un'azienda e per gli altri la scuola Superiore.

Gli alunni verranno seguiti sia a scuola sia in azienda dai propri insegnanti di sostegno e assistenti, mentre un operatore della formazione professionale, curerà il rapporto con l'azienda e fornirà il supporto metodologico nel monitoraggio dell'andamento dello stage.

QUALIFICHE PARZIALI

Si è notato che una certa fascia di utenza svantaggiata presentava caratteristiche tali da non poter affrontare con successo un regolare percorso con esame di qualifica finale ma al contempo non era possibile ipotizzare per la stessa nemmeno percorsi di formazione "speciali" con semplice attestato di frequenza finale.

E' parso, a questo punto, opportuno attivare dei gruppi di progetto che hanno visto coinvolti insegnanti di insegnamento individualizzato e insegnanti di materie tecniche nella progettazione di percorsi formativi paralleli e svolti all'interno dei corsi di base ordinari finalizzati al conseguimento di qualifiche professionali di più basso profilo prestazionale.

I progetti individualizzati prevedono un adeguamento degli obiettivi cognitivi rapportandoli alle effettive capacità e potenzialità degli allievi e percorsi di formazione pratica in stage di più lunga durata rispetto alle esperienze di alternanza previste per i corsi.

A conclusione del percorso formativo i ragazzi sosterranno l'esame finale relativo alla qualifica ridotta.

 

PROGETTO SESAMO (Corso di Fondo Sociale Europeo)

Il progetto SESAMO è un corso annuale indirizzato a giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni con assolto l'obbligo scolastico: esso è rivolto a giovani in situazioni di svantaggio sociale, a rischio di dispersione scolastica e con prevedibili difficoltà di inserimento lavorativo.

SESAMO è sostanzialmente un corso di formazione-orientamento finalizzato allo sviluppo di conoscenze e competenze funzionali all'elaborazione di un mirato progetto di sviluppo personale.

L'articolazione del corso prevede momenti di formazione in situazione, dove gli allievi sperimenteranno diverse mansioni in più ambiti lavorativi e, 600 ore di aula, centrate sul potenziamento delle competenze di base e sull'acquisizione di competenze chiave.

 

EXTRA IMMIGRANTS WOMEN @ WORK