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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Lettera aperta agli iscritti della lista Sociale-Edscuola

Cari amici e care amiche ,leggo sempre con attenzione il dibattito, le segnalazioni e le osservazioni su edscuola.Mi sento anch'io di dover intervenire su alcune cose.Premetto che sono madre di due gemelli autistici di 28 anni e che ho insegnato per molti anni matematica e scienze nella scuola media pubblica.Oggi sono impegnata in Anffas in qualità di consigliere nazionale con delega alla scuola.Volevo puntualizzare quanto segue.

-Vi assicuro che trattare con le forze politiche del Polo è qualcosa di veramente frustrante (vedi seminario a Riccione, Osservatorio ,convegni ecc.).Pare che non ci sia nessun ostacolo per realizzare i 13 punti presentati da FISH, ripresentati.....ri-ripresentati...pare ci sia la massime disponibilità dell'on Aprea o chi per essa, poi la realtà concreta è tutt'altra cosa!! E noi con lo Sportello Nazionale Anffas scuola lo sappiamo in tempo reale:ore di sostegno tagliate, difficoltà per il trasporto,mancanza di assistenti di base......tagli continui e indiscriminati ai comuni ,alle ASL alle scuole!! Noi con forza e determinazione battiamo i pugni sul tavolo.in ogni sede...come associazione abbiamo inviato mozioni alla Moratti approvate nelle assemblee nazionali ,ultima quella approvata al seminario nazionale dei referenti-scuola Anffas il 5 febbraio 2005 a Padova

E qui mi collego  al secondo punto:gli insegnanti, i sindacati. Non sono d'accordo nel pensare al sindacato come una controparte anzi, dobbiamo volerlo come alleato e mi pare che sulla riforma Moratti, sui  tagli delle finanziarie si sia sempre mosso.. Posso confermare la linea del sindacato anche per la difesa dei diritti dei più deboli sia nella scuola che nel lavoro..Quanto a richiedere agli insegnanti che fanno sostegno e sono di ruolo, di fare per tutta la vita sostegno o per molto di più di 5 anni continuativi ,avrei dei dubbi avendo io vissuto nel mondo della scuola. Se un insegnante di sostegno fa il suo lavoro con impegno,professionalità e  AMORE , ha bisogno di staccare, di avere, un anno di sosta per aggiornarsi, per riflettere.(Questo discorso vale anche per i docenti curriculari).

Terzo punto: è vero che tutta la scuola deve prendere in carico il ragazzino disabile, ma oggi così non è in moltissime realtà dal Nord al Sud,quindi bisogna chiedere per i gravi rapporto 1:1.Il rapporto 1:138 va modificato in favore dei ragazzi disabili.
Quarto punto:art.35 sulla certificazione.Più volte ho detto all'on Aprea che è vero che, a volte, nelle scuole, si è usata la certificazione per quei numerosi e sempre più numerosi alunni con disagio scolastico, sociale per aiutarli nel recupero di abilità e di competenze.E' anche vero che ora nelle nostre scuole ci sono tanti bambini immigrati, che sono in difficoltà per la lingua, per le abitudini diverse ,per i tempi diversi  a cui erano abituati! E allora di questi bambini cosa ne facciamo? Per loro non esiste il diritto allo studio? Allora sono d'accordo di non certificarli, però non senza un Finanziamento ad hoc per Enti Locali e scuole ,che, nella loro AUTONOMIA possano prendere tutte quelle misure perché questi bambini possano integrarsi,migliorare le loro capacità di apprendimento...abbiano anche loro PARI OPPORTUNITA' e non siano DISCRIMINATI. Noi Associazioni  non possiamo pensare solo ai nostri ragazzi, ma ricordarci che i bambini sono di tutti.

Arrivederci

Lilia Manganaro
ANFFAS NAZIONALE


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