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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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La prostituzione minorile

 

            Strettamente connesso con il fenomeno della violenza sessuale - perché questo spesso ne è la genesi - è il fenomeno della prostituzione minorile. Un fenomeno che non è più solo femminile ma che è divenuto, e in modo non irrilevante, anche maschile; un fenomeno che non coinvolge più soltanto italiani ma utilizza principalmente minori stranieri arruolati, trasferiti e controllati in Italia da potenti organizzazioni criminali.

            Non esistono, ovviamente, dati sicuri sull'entità del fenomeno: alcune cifre che sono state desunte da stime non meglio precisate non appaiono del tutto attendibili. Quel che è sicuro è che, secondo dati dal ministero degli Interni, nel 1999, 202 minori sono stati vittime nel reato di prostituzione minorile: il che costituisce un numero assai alto data la difficoltà nella persecuzione di tale reato e nella identificazione della reale età della prostituta di strada. Non appare pertanto inverosimile il dato, che emerge da diverse ricerche, secondo cui l'8 - 10% delle prostitute di strada è minorenne con una incidenza di circa 1500-1800 persone irretite nella prostituzione di età minore.

            Il fenomeno è assai preoccupante, perché comporta la devastazione di una personalità; perché cagiona la totale caduta di ogni forma di autostima percependosi la persona come mero oggetto; perché spesso sviluppa un desiderio di annientarsi, di punirsi e di degradare con sé l'altro, ripagando con la violenza sul cliente la violenza subita. Recuperare queste persone non è impossibile: certo non è facile anche perché, ovviamente si sviluppa una forte pressione in senso contrario da parte di chi ha organizzato l'attività prostituiva e vive sugli ingenti proventi di questo fenomeno. Comunque è assai penoso il dover constatare come - malgrado le nuove illuminate disposizioni legislative che puniscono non solo il favoreggiatore e lo sfruttatore ma anche il semplice cliente che ha avuto un rapporto con una prostituta/o di minore età, e malgrado le deprecazioni sulla pedofilia nel nostro paese - la domanda di prostituzione giovanile non sia affatto diminuita anzi vada aumentando. In queste situazioni la mera civiltà repressiva - pur - necessaria - non può essere sufficiente: sarebbe indispensabile un radicale mutamento di cultura che invece non sembra affatto che si stia realizzando se solo si guarda a come il fenomeno è giudicato e rappresentato dai mezzi di comunicazione di massa.

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Note:

Quaderni n. 19
Le violenze sessuali sui bambini


Minori e Disagio


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