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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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Per le associazioni che ce ne hanno fatto richiesta pubblichiamo un facsimile di Esposto Denuncia per l’eventualità che all’inizio del nuovo anno scolastico i genitori dovessero accorgersi che non sono state rispettate le tassative disposizioni contenute nel CCNL del comparto scuola ed emanate dal Ministero dell’Istruzione.

Le norme citate nel testo sono scaricabili dal sito https://www.edscuola.it/archivio/norme

 

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI……..

 

 

ESPOSTO DENUNCIA

 

Il sottoscritto………, nato…..residente……, genitore del minore……, in situazione di handicap, iscritto per l’anno scolastico 2002/03 alla classe……Sez….. dell’istituzione scolastica statale………., con sede in via…….in…..espone quanto segue:

Il Contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto scuola del 15 Aprile 2001, all’allegato "D", precisando il nuovo profilo ed il mansionario dei Collaboratori scolastici, precisa che "deve comunque essere assicurata" l’assistenza alla persona degli alunni con handicap. Fra le forme di assistenza alla persona, come precisato nella Nota della Direzione Generale per l’Organizzazione dei servizi nel territorio del Ministero dell’Istruzione del 30 Novembre 2001 prot. n. 3390 è inclusa anche l’assistenza per l’uso dei servizi igienici e l’igiene personale, nel caso, ad es. di mancanza di controllo sfinterico.

Per lo svolgimento di tali mansioni spetta al collaboratore scolastico un compenso incentivante, quale svolgimento di "mansione aggiuntiva", nonché il diritto alla frequenza di un corso di aggiornamento, la cui realizzazione è assicurata dai finanziamenti trasmessi con la nota ministeriale sopra accennata.

Alcuni collaboratori scolastici in Italia ed anche quelli della scuola cui è iscritto mio figlio, si rifiutano di svolgere queste mansioni, ritenendo le "funzioni aggiuntive", non obbligatorie, ma " di libera scelta del lavoratore".

Il fatto è che il giorno………., ho trovato a scuola mio figlio in uno stato penoso di sporcizia, perché nessuno aveva provveduto a pulirlo a seguito della sua incontinenza sfinterica.

Avendo protestato, mi è stato detto che, contro il rifiuto del lavoratore, il Dirigente scolastico non può far nulla.

Sta di fatto che, malgrado la chiara dizione del CCNL sopra citato e la logica manageriale introdotta con l’autonomia scolastica, viene negato a mio figlio, nell’ambito di un servizio scolastico pubblico, il diritto fondamentale all’igiene personale e quindi alla qualità dell’integrazione scolastica, costituzionalmente garantita.

 

Il sottoscritto, a questo punto si vede costretto, per tutelare la qualità dell’integrazione scolastica del proprio figlio, garantita da precise norme di legge a rivolgersi a codesto Ufficio, affinché ove dai fatti esposti risulti qualche ipotesi di reato a carico di chi doveva rispettare le norme sopra citate, si proceda come per legge.

Conseguentemente sporgo formale denuncia querela contro tutti i responsabili perché si proceda nei Loro confronti per gli eventuali reati che dalla S.V. verranno ravvisati nei fatti sopra esposti.

Chiedo, altresì, che nella denegata ipotesi in cui la S.V. illustrissima si orientasse per l’archiviazione del procedimento, mi sia data formale e tempestiva comunicazione in modo tale da poter esercitare le facoltà previste dall’art. 408 del C.P.P..

 

Fiducioso porgo deferenti ossequi.

 

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