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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Dopo un lungo periodo di inattività finalmente a partire dal 4 maggio ha ripreso a funzionare l’Osservatorio del Ministero sull’integrazione scolastica.

Su richiesta delle Associazioni aderenti alla FISH e alla FAND il Ministero ha impostato cinque Gruppi di Lavoro che, riunendosi a partire dal 31 maggio, dovranno completare i lavori con fine giugno prossimo.

I Gruppi, composti da esperti indicati dalle Associazioni e designati dal Ministero, dovranno formulare proposte su le tematiche più attuali ed importanti concernenti l’integrazione scolastica, anche nell’ambito della Riforma della scuola operata con la Legge Delega n° 53/2003.

Ed a tal proposito desidero segnalarVi alcuni aspetti positivi relativi ai nuovi Decreti delegati che fanno seguito al decreto n° 59/2004 sull’avvio della Riforma nella scuola del 1° ciclo di istruzione.

La FISH aveva fortemente criticato la prima stesura del Decreto delegato n° 59/2004 per la totale assenza in esso di alcun riferimento all’integrazione scolastica. A seguito di ciò la stesura definitiva dello stesso reca, sia pure marginalmente nell’art. 19, il riferimento richiesto.

La normativa che si sta adesso succedendo è invece più attenta a questo aspetto.

Infatti lo schema di Decreto delegato sul diritto-dovere alla formazione e all’istruzione che ha iniziato il suo iter normativo con la preliminare approvazione governativa del 21 maggio u.s., espressamente prevede all’art. 1 comma 6 che “la Repubblica garantisce, attraverso adeguati interventi, l’integrazione nel sistema educativo di istruzione e formazione delle persone in situazione di handicap, a norma della legge 5 febbraio 1992, n° 104 e successive modificazioni”.

Anche lo schema di Decreto legislativo concernente l’alternanza scuola-lavoro, anch’esso approvato dal governo nella seduta del 21 maggio scorso fa espresso riferimento all’integrazione scolastica in due punti importanti, e cioè nell’art. 4 comma 5 dove è detto che “i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono dimensionati, per i soggetti disabili, in modo da promuoverne l’autonomia e l’inserimento nel mondo del lavoro”, e nell’art. 6 comma 3 dove è detto che “la valutazione e la certificazione delle competenze acquisite dai disabili che frequentano i percorsi in alternanza sono effettuate a norma della legge 5 febbraio 1992, n° 104, con l’obiettivo prioritario di riconoscerne e valorizzarne il potenziale, anche ai fini dell’occupabilità”.

A questi atti normativi si aggiunge anche la recente nota ministeriale 14 maggio 2004, che trasmette la direttiva n° 47 del 13 maggio relativa ai finanziamenti per la formazione del personale scolastico.

Anche in tale documento normativo si fa  espresso riferimento all’integrazione scolastica ed esattamente all’art. 2 dove è precisato che € 2.345.745,00 sono destinati per la formazione e l’aggiornamento dei docenti di sostegno all’integrazione scolastica e all’art. 3 dove si precisa che parte dei fondi per l’aggiornamento è finalizzata ad “interventi formativi per la programmazione e realizzazione del Piano Educativo Individualizzato degli alunni diversamente abili”. Quest’ultima disposizione implicitamente richiama la nota ministeriale n° 4088 del 2002 e la C.M. n° 78 del 2003

 

 

 

 

 

sulla formazione degli insegnanti curricolari da effettuarsi al più tardi all’inizio dell’anno scolastico e prima dell’inizio delle lezioni.

Si prende atto con piacere di questi riferimenti normativi, che mostrano come le pressanti richieste delle Associazioni siano state raccolte dal Direttore Generale Mariolina Moioli e dai suoi collaboratori e trasmesse al Sottosegretario On. Valentina Aprea, che le ha fatte divenire norme vincolanti il Ministero dell’Istruzione.

Come atto normativo, queste disposizioni indicano un programma di azione che deve essere concretamente e tempestivamente attuato.

Le Associazioni aderenti alla FISH hanno condiviso pienamente le lagnanze dei Sindacati della scuola e di altri ambienti culturali circa l’insufficienza dei mezzi finanziari per la scuola ed i tagli operati dal governo agli enti locali, provvedimenti tutti che incidono negativamente anche sulla qualità dell’integrazione scolastica; per questo la FISH ha aderito alla manifestazione di protesta del 15 maggio scorso.

Però alla luce di quanto sopra detto, pur permanendo molti timori sulla pratica attuazione della Riforma, sono più fiduciose per l’attenzione mostrata dal Ministero con atti ufficiali alle problematiche dell’integrazione scolastica.

Certamente le Associazioni vigileranno affinché quanto detto negli atti ufficiali si traduca concretamente in pratica.

A tal fine la prima occasione è offerta già dalle riunioni dei Gruppi di Lavoro dell’Osservatorio, durante le quali potremo meglio dialogare tra noi e con i funzionari e i dirigenti dell’Amministrazione scolastica su proposte concrete che potrete formulare anche utilizzando quelle già elaborate dall’Osservatorio Fish.

In attesa di incontrarci prossimamente a Roma, invio a tutti cordiali saluti.

 

Roma, 26 maggio 2004

 

             Avv. Salvatore Nocera

Responsabile dell’Osservatorio della FISH

          sull’Integrazione scolastica

 


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