Progetti ed Esperienze

a cura di Rolando Alberto Borzetti


 

Progetti U.E.S.

I Progetti UES (Unità Educativa Sperimentale) si riferiscono ad esperienze ad alta intensità assistenziale, svolte nell’ambito scolastico con alunni handicappati gravi.

Con i Progetti UES si intende verificare la funzionalità di nuovi modelli organizzativi capaci di rispondere nel contempo alle esigenze specifiche di alunni con handicap gravi ed a quelle di un uso più flessibile delle risorse comunque messe in campo, anche a vantaggio di tutta la collettività scolastica.

L’UES si configura come nucleo educativo a forte valenza specialistica, compatibile con la presenza di un massimo di 4/5 alunni con handicap grave, la cui idoneità al contesto organizzativo dovrà essere verificata concordemente tra le Istituzioni contraenti l’Accordo.

La struttura funzionale ed organizzativa dell’esperienza si caratterizza per il coinvolgimento del nucleo in attività laboratoriali, appositamente predisposte, cui parteciperanno a rotazione piccoli gruppi di alunni frequentanti il plesso, secondo un orario settimanale che verrà, di anno in anno, predisposto dai competenti Organi collegiali della Scuola, nell’ambito della normale programmazione educativa, e allegato come parte integrante dell’Accordo sottoscritto fra gli Enti interessati.

Gli alunni iscritti all’UES potranno usufruire altresì di esperienze sul territorio come dal Progetto SEI successivamente riportato.

L’UES ha durata finalizzata alle esigenze degli alunni e quindi non si configura come struttura permanente.

In sede di programmazione gli operatori interessati individueranno le modalità di attuazione, gli spazi ed i tempi delle singole attività laboratoriali, avendo cura di mantenere una particolare attenzione all’interscambio dei ruoli di attore/spettatore che gli alunni dell’Unità dovranno avere nei confronti dei compagni delle altre classi.

L’organigramma funzionale del Progetto è rappresentato da:

un referente Istituzionale nominato da ciascuna delle Amministrazioni sottoscriventi il Progetto. Del Gruppo fa parte di diritto il Capo di Istituto, come coordinatore e responsabile del Progetto;

un gruppo tecnico di consulenza specialistica, composta da un neuropsichiatra ed un pedagogista;

un Gruppo operativo composto da:

docente specializzato assegnato all’Unità;

docente specializzato assegnato alle attività laboratoriali aperte a tutto il plesso;

un operatore dell’area educativa ed un assistente a tempo parziale (ex L. 118/71) a carico dell’Ente locale;

un operatore dell’area educativa ed operatori dell’area riabilitativa (a tempo parziale e secondo le necessità) a carico dell’ Azienda ASL.

Ciascun Ente si assume a pieno titolo ogni responsabilità giuridica inerente la sorveglianza e l’assistenza degli alunni, per la parte di orario settimanale in cui gli alunni stessi sono affidati al personale di propria competenza.

L’Ente locale si assume altresì gli oneri relativi ad eventuali interventi strutturali necessari (abbattimento barriere architettoniche, ecc.), al trasporto degli alunni, alle pulizie degli ambienti, alle attrezzature ed ai sussidi non riabilitativi.

Il Progetto UES dovrà essere sottoposto a periodiche verifiche, anche sulla base di documentazioni multimediali (immagini diapositive o video, oltre alle relazioni scritte), soprattutto per valutare la piena realizzazione delle attività laboratoriali integrate nella vita del plesso di appartenenza.


 

Progetti S.E.I.

I Progetti S.E.I. (Scuole con Esperienze Integrate) realizzano esperienze integrate fra scuola e territorio, adottate in presenza di alunni con handicap grave frequentanti la scuola. Le caratteristiche del modello organizzativo di un Progetto S.E.I. sono rappresentate da:

parziale presa in carico dell'alunno da parte della Scuola per attività svolte in classe e/o in aula attrezzata;

parziale utilizzo di un'aula attrezzata per interventi specialistici a carico di operatori dell'Ente Locale e/o dell'Azienda ASL competente, e/o di operatori di Centri per gravi o di altre strutture del territorio specifiche per l'handicap e non (ricreative, sportive, ecc.), comunque appositamente convenzionate;

parziale utilizzo dei Centri o delle strutture di cui sopra secondo le modalità definite dal Progetto.

Per ciascun Progetto S.E.I. dovrà essere siglata apposita Convenzione tra la Scuola, il Comune, l'ASL di competenza ed i Centri o le strutture del territorio interessati, previa delibera degli Organi collegiali della Scuola, da cui dovrà risultare:

la regolare appartenenza dell'alunno ad una classe, alle cui attività egli parteciperà nei limiti delle proprie possibilità, secondo la programmazione educativo-didattica individuata e regolarmente deliberata dagli Organi competenti,

la quantificazione e la distribuzione dell'orario settimanale di presenza dell'alunno in classe, completamente a carico dell'Istituzione scolastica;

la quantificazione e la distribuzione oraria settimanale, nell'ambito scolastico, riferita ad interventi specialistici a carattere educativo-assistenziale o tecnico-riabilitativo a carico dell'Ente Locale e/o dell'ASL o di operatori delle strutture o dei Centri convenzionati;

la quantificazione e la distribuzione oraria settimanale, nonchè la localizzazione delle presenze dell'alunno, in ambito extrascolastico, riferite all'utilizzo di strutture territoriali, pubbliche o private, a carico di operatori dell'Ente Locale e/o dell'ASL o comunque convenzionati con essi.

la specificazione degli ambienti scolastici destinati alle attività speciali, delle attrezzature in uso e della dotazione di sussidi e materiali di facile consumo, secondo le specifiche competenze di ogni Amministrazione interessata.

la specificazione delle modalità di accompagnamento e sorveglianza dell'alunno, nonché della conduzione delle attività extrascolastiche comunque non a carico dell'Istituzione scolastica.

La Convenzione dovrà altresì richiamare il consenso scritto della famiglia dell'alunno all'attuazione del Progetto ed esplicitare le scelte a carattere operativo/organizzativo che lo caratterizzano, la durata del Progetto stesso, i tempi e le modalità di programmazione e verifica.

La presenza dell'alunno in ambito scolastico sarà considerata a tutti gli effetti come presenza scolastica, così come le attività extrascolastiche entreranno a pieno titolo nel Piano educativo personalizzato.

Il Capo di Istituto è responsabile del Progetto. Gli operatori interessati al Progetto, dipendenti da altre Amministrazioni o con esse convenzionati, non devono comportare alcun onere per l'Amministrazione scolastica e durante lo svolgimento dell'attività in ambito scolastico sono soggetti al controllo funzionale del Capo di Istituto ed alla normativa che regola i comportamenti di chi opera all'interno dell'Istituzione scolastica.


 

Progetti S. e F.I.

Il progetto S.eFI è un modello organizzativo che può essere adottato in presenza di alunni con handicap medio-grave per realizzare una programmazione integrata fra scuola, formazione professionale e territorio che coinvolge, oltre alle aziende ASL, le amministrazioni provinciale e Comunali.

Il progetto SeFI è destinato ad alunni che frequentano il biennio della scuola Secondaria Superiore e seguiranno programmi semplificati o finalizzati all’orientamento e all’inserimento in corsi di Formazione professionale .

Il modello organizzativo del progetto prevede la costruzione di un percorso formativo strettamente individualizzato per ciascun alunno che utilizza in modo integrato le risorse della Scuola, del territorio e della Formazione Professionale.

Questo modello prevede essenzialmente:

attività all’interno della classe;

intervento individualizzato operato dalla scuola;

utilizzo di laboratori appositamente attrezzati;

attività in Centri di Formazione Professionale;

utilizzo delle risorse territoriali.

L’Istituto Scolastico è responsabile del progetto in quanto gli alunni sono regolarmente iscritti ad una classe, alle cui attività parteciperanno nei limiti delle loro possibilità secondo la programmazione educativo/didattica individuata e regolarmente deliberata dagli organi collegiali competenti.

Il Centro di Formazione Professionale e la Scuola sono tenuti a siglare una convenzione ove risulti il quadro orario settimanale dell’alunno così articolato:

quantificazione e distribuzione delle presenze dell’alunno in classe completamente a carico dell’istituzione scolastica

quantificazione e specificazione della quota oraria e del progetto relativo agli interventi a carattere educativo-assistenziale a carico dei Comuni e /o delle ASL (la verifica attuata dal gruppo tecnico interistituzionale indica come ottimali 9 ore settimanali . Le risorse dei Comuni possono essere distribuite laddove siano iscritti più ragazzi con progetto SeFI, sul progetto stesso e non sui singoli alunni).

quantificazione dell’intervento presso i Centri di formazione Professionale (per il primo anno del progetto la presenza dell’allievo presso i CFP è da intendersi a partire dal mese di gennaio di una giornata scolastica e, per il secondo anno, a partire dall’inizio della Scuola, di due giornate e, al termine del calendario scolastico, di una settimana continuativa di stage presso il CFP). Nel periodo iniziale di frequenza scolastica dell’allievo, sono previsti da parte dagli operatori della F.P. momenti di attività all’interno della scuola, non direttamente con l’allievo, ma per l’osservazione e la programmazione congiunta degli interventi.

La partecipazione dell’alunno alle attività di cui sopra, purchè incluse nella programmazione scolastica, sarà considerata a tutti gli effetti come presenza scolastica.

I contenuti e le modalità di attuazione del progetto sono definite dal Consiglio di Classe con gli Enti interessati dando attuazione alle norme generali del presente Accordo e vengono rimandate alla convenzione di cui sopra, siglata per ciascuna delle singole esperienze. Per la gestione del personale non statale utilizzato nella integrazione scolastica, sia esso dipendente delle ASL o dell’Ente Locale, vedi:

Tipologia e mansioni del personale

Il processo di integrazione presuppone una attiva collaborazione di tutto il personale scolastico ed è favorito dall’utilizzo di figure appositamente assegnate secondo le necessità accertate e documentate degli alunni con handicap:

Personale docente

Svolge le funzioni, previste dalla norma, attinenti l’area educativo-didattica. Viene assegnato secondo le procedure ed il contingentamento fissati dall’Amministrazione scolastica.

Personale dell’area educativo-assistenziale

Svolge le funzioni, previste dalla norma, inerenti all’area educativo-assistenziale (assistenti, educatori, mediatori). Viene assegnato, secondo le procedure ed il contingentamento fissati dagli Enti Locali di competenza, dietro richiesta del Capo di Istituto e nel quadro del presente Accordo.

Personale di riabilitazione (logopedisti, fisiokinesiterapisti, educatori professionali)

E’ reso disponibile dalla Azienda ASL e interviene eccezionalmente nel contesto scolastico in relazione a specifici progetti.

L’utilizzo del personale dell’area educativo-assistenziale avverrà sotto la responsabilità funzionale ed organizzativa del Capo di Istituto (art. 396, 2° comma, D.Leg.vo 16/4/94, n. 297), fermi restando la dipendenza amministrativa e i vincoli dello stato giuridico propri dell’Amministrazione di appartenenza.

L’articolazione dell’orario di servizio del Personale sarà definita, previo accordo con l’amministrazione fornitrice, in relazione alle esigenze operative ed organizzative dei Piani Educativi Personalizzati.

Nel caso di utilizzo di personale convenzionato o a contratto con Enti Locali od Aziende ASL, i Capi di Istituto faranno diretto riferimento alle suddette Amministrazioni, le quali sono garanti dei requisiti di idoneità professionale, anche dal punto di vista igienico-sanitario, previsti dalla norma, e dei dovuti atti assicurativi, per tutto il Personale comunque assegnato.

Ciascun Ente si assume a pieno titolo ogni responsabilità giuridica inerente la sorveglianza e l’assistenza degli alunni, per la parte di orario settimanale durante il quale sono affidati al personale di propria competenza. Nel caso di compresenza di personale scolastico e di altri Enti/Amministrazioni, la responsabilità è di competenza dell’Istituto in cui viene svolta l’attività.

Per ogni singolo progetto deve essere attivato il Gruppo operativo interprofessionale previsto dalla CM n. 258/83.

Esso è costituito dal Direttore Didattico o Preside, dagli insegnanti che seguono l’alunno (curricolari e di sostegno), dagli specialisti dell’Azienda ASL, referenti per il caso, dagli operatori educativo-assistenziali e/o tecnici dell’Ente Locale.

Il Gruppo si riunisce in date prestabilite, secondo un calendario concordato, su convocazione del Capo di Istituto almeno tre volte l’anno (variazioni potranno essere concordate nell’ambito del Gruppo stesso), per la stesura, l’aggiornamento e la verifica del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Personalizzato.

La famiglia partecipa alla definizione ed alla verifica del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Personalizzato.


 

Progetti di formazione

Il Progetto è destinato agli alunni con handicap psichico lieve e medio lieve che hanno frequentato almeno il primo biennio in una Scuola Secondaria Superiore della Provincia e seguono una programmazione individualizzata per la acquisizione di competenze professionali spendibili sul Mercato del Lavoro .

Per la sua realizzazione il progetto deve vedere la collaborazione attiva di tutte le sue componenti per il raggiungimento di una programmazione integrata tra Scuola, Formazione Professionale e Mondo del Lavoro .

Le modalità di attuazione sono definite tra gli Enti interessati dando attuazione alle norme generali del presente Accordo e vengono rimandate alla convenzione di cui sopra, per le singole esperienze.

ll Progetto complessivo deve essere elaborato, realizzato, verificato insieme dall’istituto e dal CFP che lo presentano nelle sedi preposte, ove sarà valutato.

Il contenuto del Progetto ha come riferimento i corsi dell’Istituto, che concorre alla sua realizzazione, ma deve mantenere caratteristiche di flessibilità per rispondere ai bisogni dei giovani e alle possibilità di inserimento lavorativo, compresi gli aspetti relativi ai rapporti con le famiglie e gli operatori dei Servizi territoriali.

Responsabili del Progetto sono il Preside dell’Istituto e il Direttore del Centro di formazione professionale. Tutte le fasi di programmazione e verifica sono affidate al Gruppo di lavoro, costituito dagli insegnanti di sostegno della Scuola destinati al progetto e i docenti della Formazione Professionale .

Il Gruppo di lavoro si attiva anche per la progettazione degli stages in azienda.

Gli allievi pur regolarmente iscritti ad una classe costituiscono un modulo, che svolgerà le proprie attività, in uno spazio espressamente dedicato, in alcuni momenti con i docenti della scuola destinati al progetto, in altri con i docenti della FP, in altri ancora in compresenza degli uni e degli altri.

Il C.F.P e la scuola sono tenuti a siglare una convenzione ove risulti il quadro orario degli alunni secondo la seguente struttura, che vede alternarsi momenti di aula e momenti di stage:

il biennio del corso (2000 ore) segue il calendario scolastico dell’Istituto a cui gli allievi sono iscritti

il tempo trascorso dagli allievi presso la Scuola è pari ad un terzo del monte ore complessivo

il tempo trascorso da ogni allievo in situazione lavorativa o stage è pari ai due terzi del monte ore complessivo del biennio.

L’accesso ai progetti di Formazione in situazione in Scuola Superiore è così regolato:

Passaggio dalla Scuola dell’obbligo alla Scuola secondaria superiore e artistica o alla Formazione Professionale

Ferme restando le competenze istituzionali definite per il GLIP e in considerazione della rilevanza e della complessità di tale scelta e passaggio, si costituisce un "Gruppo Operativo di Raccordo Provinciale", a cui partecipano rappresentanti del Provveditorato, della Provincia, delle Aziende AA.SS.LL., dei Comuni firmatari che, in collaborazione con il coordinamento delle Associazioni, ha compiti di:

elaborare la "mappa delle opportunità", che consiste nella messa in rete delle informazioni sulle opportunità scolastiche e formative, da diffondere fra tutti i Soggetti istituzionali e da aprire anche all’utilizzo diretto dei cittadini;

definire gli interventi operativi in rapporto alle risorse ed ai bisogni emergenti;

collegare il percorso scolastico/formativo agli interventi di transizione e integrazione lavorativa.

Per realizzare gli obiettivi sopraindicati l’Azienda AA.SS.LL. concorda di costituire:

l’Unità sovradistrettuale per l’inserimento scolastico e formativo dei giovani disabili che hanno il compito di:

attivare moduli di osservazione, a partire dalla seconda media inferiore, collaborando con le singole Istituzioni scolastiche ai fini del raggiungimento degli obiettivi di cui all’Art.18, in rapporto con i referenti dei Servizi territoriali e le famiglie;

effettuare il monitoraggio degli interventi in collaborazione con la famiglia, la Scuola, i Servizi territoriali;

collaborare con i Servizi deputati all’inserimento lavorativo delle persone con handicap.

il Gruppo Inter-Asl che, nell’ambito delle proprie competenze, ha compiti di:

rilevazione complessiva del bisogno scolastico-formativo delle persone con handicap, in rapporto al quadro delle risorse;

indicazione dei propri rappresentanti in seno al Gruppo Operativo di Raccordo Provinciale,

espressione di parere consultivo circa i progetti di formazione professionale da realizzare;

segnalazione dei nominativi dei giovani da inserire nei posti riservati delle diverse tipologie delle attività di formazione professionale.

Sostegno all’accesso e alla permanenza dei giovani con handicap all’interno del sistema scolastico o formativo

Le azioni finalizzate a creare le migliori condizioni di accesso e permanenza dei giovani con handicap presuppongono:

la costante qualificazione del personale della Scuola e dei docenti della Formazione Professionale mediante attività di aggiornamento e formazione in servizio da attivarsi anche in modo congiunto;

il supporto tecnico, scientifico e terapeutico/riabilitativo degli operatori delle Aziende AA.SS.LL. che si affianchi e integri l’azione della Scuola e della Formazione Professionale; interventi organici del diritto allo studio, Legge .Regionale ed altre, sempre meglio pianificati a livello provinciale, intercomunale e/o comunale.