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Usa, Prozac anche ai bambini. Sì alla terapia ma regole severe
Repubblica in edicola

WASHINGTON - Prozac anche ai bambini. La "Food and drug administration", l'organismo americano che regolamenta l'utilizzo dei farmaci, ha approvato l'uso del noto antidepressivo anche nella cura di bambini e adolescenti dai 7 ai 17 anni, vittime di depressione e disordini compulsivi-ossessivi. Un provvedimento destinato a far discutere. Intanto, perché da anni il Prozac è sotto accusa da parte di una larga fetta della comunità scientifica internazionale (secondo alcuni ricercatori, un uso prolungato istigherebbe al suicidio). E poi, esiste un precedente eccellente: il Ritalin, il cui uso fu autorizzato, nel '99, sempre negli Usa, per controllare la condotta dei bambini nelle scuole (il cosddetto "disordine di disattenzione per iperattività"), salvo poi trasformarsi, nell'uso comune, nella "cocaina dello studente", acquistabile dietro semplice prescrizione medica.
Ma l'America deve risolvere un problema. Secondo le stime dell'Istituto nazionale della salute mentale, negli Stati Uniti la depressione affligge oltre il 25% dei bambini e circa l'8% degli adolescenti. I disturbi ossessivi-compulsivi riguardano il 2% della popolazione, e solitamente si manifestano per la prima volta proprio durante l'adolescenza o la prima infanzia. Una spesa rilevante: il costo, economico e sociale, della patologia, è stimato intorno agli 8,4 miliardi di dollari.

Il via libera alla somministrazione del Prozac a bambini e adolescenti deve però partire da attenti test clinici, effettuati sul potenziale paziente, dalla cui diagnosi emergano alcuni elementi corrispondenti a precisi criteri stabiliti dall'"American psychiatric association". I sintomi della depressione negli adulti devono includere, generalmente, sbalzi emotivi ed apatia, perdita di interesse nei confronti della attività quotidiane, un cambiamento rilevante nel peso e nell'appetito, insonnia o eccesso di sonno, agitazione o ritardo psicomotorio, stanchezza, tristezza, desiderio o tentativo di suicidio. I disordini ossessivi-compulsivi si manifestano con l'incubo di idee ricorrenti e persistenti, di impulsi pensieri e immagini ripetitive, comportamenti eccessivi e irrazionali.

Le statistiche analizzate dalla "Food and drug administration" rivelano che nei bambini fra i 7 e i 13 anni, e negli adolescenti fra i 13 e i 18 anni, affetti da sindrome ossessivo-compulsiva, il Prozac produce risultati significativi, mentre gli effetti collaterali non sono diversi da queli riscontrati negli adulti: nausea, stanchezza, difficoltà di concetrazione, anche se sono ancora sconosciuti gli effetti della terapia, sui pazienti più giovani, sul lungo periodo. Per questo la Lilly, la casa produttrice del farmaco, ha accettato di sottoporre il proprio prodotto ad una nuova fase di studi, per verificare quali possano essere eventuali disturbi collaterali a lungo termine sui pazienti più giovani.


'Massima prudenza e particolari limitazioni" è l'indicazione del professor Marco Trabucchi, neurofarmacologo dell'università di Roma Tor Vergata. "L'autorizzazione data dall'agenzia americana per i farmaci - ha spiegato il farmacologo - fa parte di una cultura interventista nei confronti dei medicinali, tipica degli Stati Uniti. Da noi la tradizione culturale medica è sicuramente di maggiore prudenza. Basta vedere - ha aggiunto - il differente comportamento nei confronti di un altro farmaco, il Ritalin: in Usa è diffusissimo il suo ricorso per la cura dei bambini iperattivi, mentre da noi è quasi sconosciuto. Questo non vuol dire - ha precisato Trabucchi - che vi siano alcuni casi limitati nei quali il farmaco può essere utile nei casi nei bambini, ma va affidato a specialisti".

 

 


Via al Prozac ai bambini
www.Superabile.it

di Maurizio Trezzi

MILANO – La decisione della Food and Drugs Administration americana di autorizzare l'utilizzo dell'antidepressivo Prozac sui bambini e gli adolescenti americani colpiti da depressione o da disturbi ossessivo-compulsivi ha scatenato in Europa e in Italia molte polemiche.

Una decisione che, lasciando da parte gli aspetti puramente terapeutici e farmacolgoci, nasconde un'impostazione particolare nell'affrontare le problematiche del disagio giovanile e adolescenziale, riservando poca attenzione agli aspetti psicologici che portano ad un determinato comportamento, per tentare di mettere una pezza su quelli permanente esteriori e comportamentali.
E' di questa opinione la psicologa Gabriella Rossi, per anni consulente della Uildm lombarda: «E' una notizia terribile, che mi fa molta paura. Personalmente non ho esperienze professionali dirette con questo tipo di realtà ma da psicologa posso affermare che l'introduzione di farmaci come il Prozac nell'infanzia è sicuramente un pratica a rischio. Non è chiaro quali possano essere, durante la crescita, gli effetti di alcune sostanze e quali siano i legami chimici che si possano verificare all'interno del cervello dei bambini.

A parte questo aspetto puramente medico, mi sembra che l'utilizzo degli antidepressivi proposto dalla Fda americana sia però un modo come un altro per non affrontare il problema». Un alibi per non andare a fondo alla questione? «Esatto. In questo caso mi sento di condividere le affermazioni fatte dal sottosegretario Guidi: il problema non è il farmaco ma la comprensione. Occorre dare spazio, capire le situazione e quindi affrontarle, servono una cultura dell'integrazione e un'apertura ai problemi dell'infanzia che il ricorso a farmaci mi pare non garantiscano».

Capire, quindi, per curare: «Certamente. Alcuni anni fa – prosegue Gabriella Rossi - sono stata coinvolta solo marginalmente in una vicenda di iperattività di un bambino figlio di amici. Anche grazie al mio intervento di psicologa è stato possibile capire come dietro a questa manifestazione, che portava a scuola a grossi problemi di apprendimento e concentrazione, a dislessia e disgrazia, c'era un disagio dovuto a delle relazioni familiari, al rapporto con un fratello molto più grande e alla necessità del bambino di dover farsi notare a tutti i costi dai genitori. Una lacerazione che è stata ricostruita e risolta con lavoro e tempo, non con un farmaco».

Di segnale opposto le considerazioni di Renato Donfrancesco, neuropsichiatra infantile dell'ospedale La Scarpetta di Roma. «La somministrazione di questo tipo di medicinali ai bimbi con problemi psichiatrici, spesso curati illegalmente in molti Paesi, Italia compresa, è da oggi supportata da opportuni studi che dimostrano scientificamente i vantaggi e gli eventuali rischi dell'assunzione».
Dunque un assenso alla somministrazione: «Sono contento di questo via libera dell'Fda - prosegue Donfrancesco - anche se il provvedimento non deve indurre a pensare che il Prozac sia l'unico trattamento disponibile». Oltre al Prozac si potrebbero somministrare altri antidepressivi come la fluoxetina e la sertralina. E il rischio di abusi? «Certo esiste - ammette il neuropsichiatra - ma in Italia vi sono genitori molto attenti e che hanno scarsa propensione a riempire di pillole i propri figli». Nel nostro Paese si può stimare che in età pediatrica la prevalenza della depressione sia dell'1% e che quella delle sindromi ossessivo-compulsive, sia del 2-4% per bambini sotto i 10 anni di età.


FDA Approves Prozac for Pediatric Use to Treat
Depression and OCD

The Food and Drug Administration has approved new uses for the antidepressant Prozac (fluoxetine) to treat children and adolescents seven to 17 years of age for depression (major depressive disorder) and obsessive compulsive disorder (OCD). This is the first approval of one of the newer types of antidepressants (selective serotonin reuptake inhibitors or SSRIs) for treating depression in this population.

According to the National Institute of Mental Health (NIMH), depression affects up to 2.5 percent of children and about eight percent of adolescents in the United States. OCD affects about two percent of the population, and typically begins during adolescence or early childhood. At least one-third of the cases of adult OCD began in childhood. The social and economic costs of OCD were estimated to be $8.4 billion in 1990.

Today's approval of Prozac for use in children and adolescents was based on two placebo controlled clinical trials in depressed outpatients whose diagnoses corresponded to standard rating criteria (under the American Psychiatric Association's Diagnostic and Statistical Manual). Symptoms of depression include general emotional dejection, withdrawal and restlessness that usually interferes with daily functioning, and includes at least five of the following nine symptoms: depressed mood; loss of interest in usual activities; significant change in weight and/or appetite; insomnia or hypersomnia (abnormally excessive sleep); psychomotor agitation or retardation; increased fatigue; feelings of guilt or worthlessness; slowed thinking or impaired concentration; a suicide attempt or suicidal ideation.

The studies of Prozac for depression produced a statistically significant effect for the drug compared to placebo on the "Childhood Depression Rating Scale R (revised)."

In children with OCD between the ages of seven and 13 and adolescents 13 to 18, Prozac produced a statistically significant result compared to placebo on a measurement called "The Children's Yale Brown Obsessive Compulsive Scale." Obsessive-compulsive disorder is characterized by recurrent and persistent ideas, thoughts, impulses, or images (obsessions) that are repetitive and purposeful, and intentional behaviors (compulsions) that are recognized by the person or their parent or guardian as excessive or unreasonable.

Common side effects associated with use of Prozac in children and adolescents were similar to those experienced by adults and include nausea, tiredness, nervousness, dizziness, and difficulty concentrating. In one clinical trial in children and adolescents eight to 17 years of age, after 19 weeks of treatment with fluoxetine, pediatric patients gained, on average, about 1.1 cm less in height (about a half an inch) and about one kg. less in weight (about two lbs.) compared to pediatric patients treated with placebo. The clinical significance of this observation on long-term growth is unknown. Lilly has agreed to conduct a Phase 4 postmarketing study to further evaluate any potential impact of fluoxetine on long-term growth in children.

Prozac is marketed by Eli Lilly, of Indianapolis, Ind., and is also approved for major depressive disorder in adults, bulimia, and panic disorder.



75506 Prozac Approval


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Prozac
FLUOXETINE   HYDROCHLORIDE

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