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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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SI SONO DIMENTICATI DI NOI!

E’ tempo di immissioni in ruolo, arrivano i telegrammi per le convocazioni e a riceverli ancora una volta non siamo noi! Per noi, veri precari storici nella scuola superiore, insegnanti a tutti gli effetti fino a giugno e poi veri disoccupati, il postino non suona mai…nemmeno una volta! Sono tredici, quindici, diciotto anni che aspettiamo il ruolo, vediamo entrare nella scuola giovani senza alcuna esperienza in classi di concorso dove non hanno prestato servizio neppure un giorno, assistiamo ogni anno alla cabala dei numeri che serve per nascondere una dura realtà: si sono dimenticati di noi. Hanno dimenticato, per esempio, i tanti insegnanti che hanno lavorato da sempre nel sostegno, nella scuola superiore,  che hanno maturato un’esperienza di tutto rispetto grazie anche ad una seria formazione, quando ancora questa prevedeva corsi di 1500 ore ( a numero rigidamente chiuso) previa selezione. Hanno dimenticato chi, per dieci anni non ha avuto la possibilità di fare concorsi perché non banditi, chi ha lavorato seriamente formandosi a proprie spese e dell’handicap ne ha fatto la propria professione! Per una strana logica che oramai non riusciamo più a capire, delle 4 immissioni in ruolo su posti di sostegno nella provincia di Macerata, solo una riguarderebbe le graduatorie permanenti, le altre tre si riferirebbero alle graduatorie “di merito”. Sarebbero queste le graduatorie dei vecchi concorsi ordinari, nelle quali hanno ingiustamente permesso di inserire i titoli di specializzazione nel sostegno conseguiti di recente presso le locali Università. Eh già! C’è chi si merita di lavorare nel sostegno senza essersi mai seduto vicino ad un ragazzo disabile. Poi siamo noi, precari con i capelli bianchi, a dovere insegnare il mestiere ai neo assunti e magari aiutarli anche nell’anno di formazione! Poi ancora, ci tocca vedere gente demotivata che lavora con i nostri ragazzi tappandosi  il naso e chiudendo gli occhi perché questo è lo scotto da pagare per entrare in ruolo.; tra cinque anni tanto passeranno all’insegnamento curricolare!  Si sono proprio dimenticati di noi, ci avevano promesso il superamento del rapporto 1/138 per la nomina in ruolo su posti di sostegno, ma che fine ha fatto tale “impegno”? Ci hanno riempito la testa di corsi sulla qualità dell’integrazione, ma la qualità parte dalla formazione seria, dalla motivazione e dall’esperienza. Noi questi requisiti ce li abbiamo da tempo ma evidentemente a noi si chiede qualcosa di più, si chiede di soffrire ancora! Alla domanda: “ Sei passata in ruolo finalmente?” noi cominciamo a vergognarci, rispondiamo con voce sempre più flebile “Non ancora” e abbiamo rinunciato a spiegare il perché, oramai gli altri si sono convinti che non siamo meritevoli! E’ inutile che Ministero e Sindacati proclamino orgogliosi le 60.000 assunzioni di precari, noi, veri precari storici nel sostegno, siamo relegati nella terza fascia delle graduatorie permanenti ed ogni anno vediamo qualcuno superarci grazie a varie leggi e leggine che ogni nuovo governo si affretta ad emanare peggiorando ogni volta le cose. Noi, resteremo sempre fuori se il meccanismo delle assunzioni continua ad essere retto da regole che non salvaguardano le esperienze  nel settore di decenni, ma permettono sempre in qualche modo, meccanismi di sorpasso a destra e sinistra.

Ai neo assunti vanno le nostre congratulazioni ma non vengano a chiederci quest’anno “Ma come si fa un piano educativo individualizzato?”. Non otterranno risposta!


Per i precari “storici” nel sostegno della scuola superiore
Roberta Morgoni e Loriana Gattafoni


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