Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 
QUE SE VAYAN TODOS
 

A LA JUSTIZIA Y POR LA PAZ
 
di Cristina Castello
 
 
 
 

Che se ne vadano via tutti
 
 
Tutti quelli che negano la Cultura
E la sua più grande rivoluzione
La più grande e comprensiva rivoluzione
Cultura è libertà, dignità, lucidità, allegria
Che se ne vadano via tutti quelli che negano il valore sociale della felicità
Quelli che detestano l'esistenza come possibilità creativa
Quelli che impongono ordini ai loro figli
Quelli che sottopongono i figli ai loro ordini
Che se ne vadano via tutti quelli che decretano
Che distruggono il canto, che uccidono la musica
Chè la poesia è lirismo, quelli che arrestano chi dipinge
E che sono profani del miracolo e del mistero.
Che se ne vadano via tutti quelli che trattano con il FMI
E devastano i diritti umani, nella corruzione e nell'impunità
Che se ne vadano via quelli che offrono il circo senza il pane
A coloro che necessitano più di pane che di circo,
assolutamente,  che se ne vadano via quelli che vedono morire l'umanità
Come iene, ridono
Di cosa ride il Cancelliere Carlos Federico Ruckauf ?
Che se ne vadano via tutti
Gli "arrivisti" e le "arriviste" del marketing,
che ignorano trionfi e valori
Che se ne vadano gli indegni,
i mentitori, i mafiosi, gli assassini
Che se ne vadano i gestori del debito estero argentino, fraudolento
Che se ne vadano i carcerieri dell'allegria. Che se ne vadano via le  maschere
Maschere senza sole, schiavi che schiavizzano
Corpi senz'anima
Che se ne vadano via tutti
Che se ne vadano via le multinazionali e le imprese argentine, che chiesero
di nazionalizzare i loro debiti in dollari. Come fece Domingo Cavallo nel 1982,
che nella sua prolifica carriera politica fu funzionario delle dittature militari.
Nazionalizzò il debito estero dei ricchi e nessuno disse nulla.
E lo stesso fece Eduardo Duhalde nella sua provincia di Buenos Aires,
con i piani senza senso di Jorge Remes Lenicov.
Remes Lenicov. Maschera corretta e ingigantita di Josè Alfredo Martinez de Hoz.
Che se ne vadano via tutti quelli che cancellano il riso
Che se ne vadano via tutti i media della "stampa" che non sono stampa senza
il potere delle multinazionali,
Che se ne vadano via tutti quelli che non ascoltano il clamore dei cuori,
né la lingua universale della libertà
Che se ne vadano via tutti gli pseudo giornalisti, pedagoghi del Regime che ci uccide.
E parlo dal mio essere giornalista per tutta la vita, però con dignità
E parlo con la conoscenza di aver lavorato in quasi tutti i giornali più diffusi in Argentina.
E nella radio e nella televisione, dove tornerò un'altra volta
Anche se il potere non vorrà.
Che se ne vadano via tutti i "comunicatori"
Che se ne vadano via quelli che parlano di "estate" nell'economia e, verosimilmente,
ogni giorno ha le sue necessità. E, ugualmente, sappiamo che in autunno
potrà mancare il latte per i nostri bambini.
Che se ne vadano via tutti
Che se ne vadano via tutti i membri crudeli dei tre poteri dello Stato argentino
E che  se ne vada chi li governa.
Che se ne vadano via tutti gli stati del pianeta, che danneggiamo tutti gli essere umani.
Esiliati dello spirito, tomba dell'alba, a coloro che disconoscono la naturalezza.
Che se ne vadano via tutti gli uccelli senza ali.
Che se ne vadano via i ladroni del denaro dei risparmiatori,
nella maggior truffa che abbia conosciuto il mondo. E parlo della Banca e del Governo.
Che se ne vadano via tutti quelli che reprimono il Movimento dei Lavoratori,
dei disoccupati, dei piqueteros, degli studenti, dei medici, dei
risparmiatori, dei manifestanti per la vita di tutto il genere umano di
qualunque colore sia la pelle o di origine
Che si rompano le rotule e basta con le discriminazioni.
Che la nostra differenza sia la gerarchia dello spirito, però non il colore della pelle.
Che non si tratta di essere o no intelligenti, né di credere o no.
La nostra differenza sia un'altezza nel volo. E, se esiste Dio, conveniamo
(con gli spietati) che fummo condotti con mani differenti.
Che se ne vadano via tutti i torturatori e che i cittadini prendano coscienza
Del valore della vita
In questo momento, Luis Patti è il  primo nella lista per l'elezione a
Governatore della Provincia di Buenos Aires.
Che se ne vadano via tutti i responsabili degli orrori, dal 24 marzo 1976
fino ad oggi, per non risalire oltre nella Storia
I responsabili di quello che l'Argentina ha ora:
-         60% di poveri (in ottobre 2002, la cifra era di 37%)
-         24,7% di indigenti (nel dicembre 1999 la percentuale era del 7,5%)
-         40,9% di aumento del costo della vita durante il 2002
-         75% di aumento del canestro alimentare di base nel 2002
-         e solo uno 0,24% di aumento dei salari, nello stesso periodo.
Soldi di quei pochi che hanno i soldi in Argentina.
tralascio, chiaramente, di includere le responsabilità, dall'inizio del suo
governo fino ad oggi, del Presidente Eduardo Duhalde. Per l'aumento della
povertà, indigenza, infermità e morte che questo stato delle cose provoca.
Non dimentico che fu vicepresidente di Carlos Menem. Che tutelò i cargo
durante il "governo" di quella persona.
Che il suo governo della Provincia di Buenos Aires ha sommerso i suoi
abitanti nella povertà e nel dolore
E che  a Eduardo Duhalde, Carlos Menem, "donava" 600 milioni di dollari
extra ogni anno.
Che se ne vadano via tutti. Basta ora.
Che se ne vadano via tutti
Tutti quelli che mentono con impunità, mentre liberano lo stomaco vacante,
occhi senza luce e sogni abortiti.
Per la memoria, per il diritto alla vita che tutti abbiamo e per quelli
che "benediciamo" nelle urne, ugualmente per quelli che di noi sacrificano
la vita, eccovi alcune espressioni di Eduardo Duhalde nel 2002. Per compararle con
oggi, anno 2003:
" E chi ha dollari, riceverà dollari"
" Il 9 di luglio (2002) celebreremo la fine della recessione"
" I prezzi non saliranno"
" Ho dato ordine che il dollaro resti a $ 1,70"
Assicurò trasparenza, sicurezza e rinascita economica però, per pesare le
parole di Duhalde, alla fine del 2002, queste sono le cifre dell'Argentina:
12% di caduta del Prodotto Interno Lordo (mai accaduto in tempi di pace)
120.000 commerci falliti in un anno
16% di caduta delle esportazioni
12% in meno di consumo di alimenti e bevande
3 bambini al giorno muoiono in Argentina, per denutrizione.
Che se ne vadano via tutti
Quelli che misero l'Argentina in liquidazione
E che non vengano mai più. Ora vendono 16.900.000 di ettari di terra
Che se ne vadano via tutti i "politici" svuotati di utopia.
Che se ne vadano via tutti quelli che ci hanno domandato, con le parole del poeta Enrique Bossero,
" dove sta la porta dei sogni belli, se non posso entrare quando voglio ? "
Che se ne vadano via quelli che hanno murato il cielo. Quelli che odiano ciò che lo illumina.
Quelli che scommettono sul declinare delle nostre forze e che ci stancano con questa noia.
Che se ne vadano via
e a quelli che sono innocenti, non accada, come scrisse
Ezra Pound, di chiedersi "chi sono, perché perdo il mio centro lottando col mondo ?".
Che se ne vadano via tutti
Tutti quelli che vendettero il patrimonio degli argentini.
E parlo di Carlos Menem e della sua banda, che "vendettero" a prezzo vile -
e in molti casi a imprese straniere - tutti i beni di quello che era la
nazione argentina.
Che se ne vadano via tutti gli pseudo giornalisti, che - ed erano la
maggioranza - sventolarono la bandiera della "privatizzazione o morte" e,
ora, sempre con le tasche piene, perché peccano per lo stipendio, criticano
la vendita dello stato, nella stessa maniera in cui prima la applaudivano.
Sento ripugnanza degli innocenti e la serenità della certezza.
Che se ne vadano via tutti
Tutti quelli che causarono, causano e causeranno, con l'assoggettamento al
FMI, disoccupazione
disoccupazione che determina, il 70% di problemi psichici in chi non ha lavoro,
Come può vivere in salute un essere umano con attacchi di panico, "condotte
impedite" (per esempio, non salire a casa) insieme a paranoie o schizofrenia ?
Sono esseri umani, quel 36% che ha dichiarato, in un'inchiesta, di avere
pensato al suicidio e quel 11% che lo pensò seriamente o lo tentò ?
Di pari passo, la speranza dei vicini delle cento fabbriche occupate dai
lavoratori, che caratterizza la loro lotta. Per il lavoro e la dignità
E, all'estero, si adombrano per il Movimento della cultura in Argentina
Ignorano tutto quello che abbiamo come cultura e arte,in maniera seria:
scultura, musica, teatro, cinema, poesia, giornalismo. Ora. E con nostro proprio sforzo
E' resistenza. E' necessità
E', almeno nel mio caso, sete
Che se ne vadano via tutti quelli che non sono innocenti.
Ma che non se ne vadano via i politiciPerché i pochi che sono degni, devono rimanere.
 Perché è giusto e per il sistema che se ne vadano tutti i giudici che sono indegni,
della cosiddetta Corte Suprema di Giustizia
Che se ne vadano via tutti lo stesso, perché
l'Argentina con loro è insoportabile
Qui non abbiamo nulla che sia come
Hugo Chàvez in Venezuela
E abbraccio il suo valoroso popolo che lotta per la sua libertà.
Qui non abbiamo un Lucio Gutièrrez, come in Ecuador.
Né un Evo Morales, come in Bolivia.
Né un "Lula" Da Silva, come in Brasile.
E desidero ringraziare tanto "Lula", come i suoi elettori, come l'América Latina
E come il Mondo innocente, spero
Basta sia nella pace. Che se ne vadano via tutti. Dio! Che se ne vadano via lo stesso
Che se ne vada via anche il IV Reich.
George Bush, ansioso di sangue che vuole il petrolio
Che se ne vadano via tutti
Però che venga la Giustizia. E dato che l'Argentina non ha Giustizia, che
giudichi la Giustizia Universale. Per i crimini di lesa umanità, in questo
nuovo genocidio 2002-2003
Imploro il Cielo che le organizzazioni per i diritti umani, agiscano come
una sorta di "medicina preventiva"
Che assimilino chi, oltre al genocidio nella sua forma convenzionale e
orrenda, ha agito  il  genocidio per fame. Per disperazione. Per esasperazione.
Per mancanza di sogni. Per rassegnazione
Imploro il Cielo che le organizzazioni per i diritti umani, considerino,
anche, le nuove forme di tortura
Come quella che porta alla morte di chi non mangia
O quella di chi non ha lavoro e gli si serrano le porte come in un luna park
di divertimenti da incubo. Così come vive o muore chi non può curare la sua salute.
O chi, come tante persone, non può pagare i medicinali o gli interventi chirurgici,
perché la Banca e il governo rubarono il suo denaro.
E nel frattempo, quelle stesse persone torturate dal Potere,
sanno chi esportò i loro capitali, con il consenso della Banca e del Governo.
Che se ne vadano via tutti. Costruiamo un paese in cui si abbia Giustizia
E che, intanto, se ne vadano via tutti, però nella Giustizia
La presa di coscienza che molto del nostro destino , dipende dal nostro
lavoro come cittadini e come persone, è essenziale.
Perché molto di quanto occorre in Argentina, non sarà mai possibile se
avremo una opinione pubblica complice e/o leggera e/o indifferente
L'esempio   più immediato è che nessuno decida di votare Carlos Menem e
senza costrizione. Egli fu quello che alienò l'Argentina tutta, mentre la
maggioranza applaudiva. E mentre si degradavano i valori essenziali dell' esistenza.
Con l'esercizio quotidiano della democrazia e della fraternità, potremo costruire un paese
E se l'Argentina sarà un paese in cui, in qualunque giorno, le istituzioni
funzioneranno, allora avremo Giustizia.
E allora saremo tutti, sì.
Saremo tutti nella Giustizia.
Chiedo che l'América Latina sia una, in fraternità e in difesa di sé stessa
Affinché il Venezuela, la Bolivia, l'Ecuador, il Brasile e tutti i popoli di
questa America
Siano liberi
Perché tutti i cittadini del Mondo dicano
NO ALLA GUERRA !!!
 
Chiedo per la gran rivoluzione
 
Per la Cultura
 
Trasparenza
 
Fraternità
 
Per tutti gli innocenti del Pianeta
 
Per la Bellezza
 
In pace.
 
 
 
 

 
 
QUE SE VAYAN TODOS
 
 
Que se vayan todos 
 
A la Justicia y por la Paz
 
Que se vayan todos
 
Todos quienes niegan la Cultura
 
Y la gran revolución de la Cultura.
 
La más grande y abarcadora revolución
 
Cultura es libertad, dignidad, lucidez, alegría
 
Que se vayan todos quienes niegan el valor social de la felicidad
 
Quienes abominan de la existencia como posibilidad creadora
 
Quienes dan cañones a los niños
 
Quienes dan niños a los cañones (J. Prèvert)
 
Que se vayan todos quienes decretan
 
Que se acabe el canto, que muera la música
 
Que poesía es lirismo, que para qué pintura
 
Y que son profanos milagro y misterio
 
Que se vayan todos quienes pactan con el FMI
 
y devastan a los seres humanos, en corrupción e impunidad
 
Que se vayan quienes dan circo sin pan
 
a quienes necesitan más que pan. Y de circo, nada
 
Que se vayan quienes ven morir a la humanidad y como hienas, ríen
 
¿De qué reirá el Canciller Carlos Federico Ruckauf?
 
Que se vayan todos
 
Los "exitosos" y "exitistas"/marketing,
 
quienes ignoran triunfos y valores
 
Que se vayan los indignos,
 
mentirosos, mafiosos, asesinos
 
Que se vayan los gestores de la deuda externa argentina, fraudulenta
 
Que se vayan los carceleros de alegrías. Que se vayan las máscaras
 
Máscaras sin sol, esclavos que esclavizan
 
Cuerpos sin almas
 
Que se vayan todos
 
Que se vayan las multinacionales y empresas argentinas, que quieren estatizar sus deudas en dólares.
 
Como hizo Domingo Cavallo, quien en 1982 y en su carrera prolífica como funcionario de dictaduras militares.
 
 Nacionalizó la deuda externa de los poderosos y nadie dijo nada.
 
Y lo mismo hizo Eduardo Duhalde, quien actuó igual, en la Provincia de Buenos Aires,
 
con los planes sin calificativos de Jorge Remes Lenicov.
 
Remes Lenicov. Máscara corregida y aumentada de José Alfredo Martínez de Hoz
 
Que se vayan todos quienes cancelan la risa
 
Que se vayan todos los medios de "prensa" que no son prensa, sino poder de multinacionales
 
Que se vayan todos quienes no escuchan el clamor de los corazones, ni el idioma universal de la libertad
 
Que se vayan todos los pseudo periodistas, pedagogos del Régimen que nos mata la vida.
 
Y hablo desde mi lugar de periodista de toda la vida, pero con dignidad
 
Y hablo con el conocimiento de haber trabajado en casi todos los medios gráficos, de mayor venta de Argentina.
 
Y en radio y en tevé, donde me verán otra vez aunque el Régimen no quiera.
 
Que se vayan todos los "comunicadores"
 
Que se vayan quienes hablan de un "veranito" en la economía y a la par, cada día más necesidad.
 
Y a la par sabemos que en otoño podría faltar también leche para nuestros niños
 
(fuente: Misionesonline.net, Rosario.net, Diario El Popular de Olavarría y otros. Autor del informe: Ramiro González)
 
Que se vayan todos
 
Que se vayan todos los miembros desalmados, de los tres poderes del Estado argentino y que se vaya el poder que los gobierna.
 
Que se vayan de todos los estados del Planeta, desde donde dañen a un solo ser humano.
 
Exiliados del espíritu, tumbas del alba, a quienes la naturaleza desconoce.
 
Que se vayan todos los pájaros sin alas
 
Que se vayan los ladrones de dineros de ahorristas, en la mayor estafa que conoce el Mundo. Y hablo de la Banca y del gobierno
 
Que se vayan todos quienes reprimen a los Movimientos de Trabajadores Desocupados, de piqueteros, de estudiantes,
 
de médicos, de ahorristas, de manifestantes por la vida y de todo ser humano de cualquier color u origen
 
Que se acaben los rótulos y basta ya de discriminaciones.
 
Que nos diferencia la jerarquía del espíritu, pero no el color de la piel.
 
Que no se trata de ser o no inteligentes, ni de creer o no. Nos diferencia una altura de vuelo.
 
Y si existe Dios, convengamos que (con los desalmados) fuimos hechos por manos diferentes - Ezequiel Martínez Estrada
 
Que se vayan todos los torturadores y que los ciudadanos tomen conciencia del valor de la vida
 
Al momento, Luis Patti está primero en las encuestas, para gobernador de la Provincia de Buenos Aires.
 
A quienes interese vida y justicia, lean y divulguen todas las causas de Patti,
 
 
Que se vayan todos los responsables del horror,
 
desde el 24 de marzo de 1976 hasta hoy, por no remontarme más en la Historia
 
Los responsables de que Argentina tenga:
 
· Un 60 % de pobres (en octubre 2001, la cifra era del 37%)
 
· Un 24,7% de indigentes (en diciembre de 1999 el porcentaje era del 7,5 por ciento)
 
· Un 40,9% de aumento en el costo de vida, durante 2002
 
· Un 75% de incremento en la canasta básica de alimentos, en 2002
 
· Y sólo un 0,24% de aumento en los salarios, en el mismo período.
 
Sueldos, de los pocos que tienen sueldo en Argentina
 
 (Datos del INDEC, organismo del gobierno, por lo cual habría que dar otra dimensión a esas cifras)
 
Dejo claro que incluyo y responsabilizo, desde el inicio de su "gobierno" hasta hoy,
 
al Presidente Eduardo Duhalde. Por el aumento de pobreza, indigencia, enfermedades y muertes
 
 que este estado de cosas, provoca.
 
Y no olvido que fue vicepresidente de Carlos Menem.
 
Que tuvo cargos durante todo el "gobierno" aquella ¿persona?
 
Que su gobernación de la provincia de Buenos Aires, sumió a sus habitantes en pobreza y dolor
 
Y que "A Eduardo Duhalde,
 
Carlos Menem 'daba'
 
600 millones de dólares extras al año".
 
Palabras de Ramón "Palíto" Ortega,
 
en entrevista que le hice
 
yo.
 
Publicada en Revista "Gente", 26-09-96
 
Que se vayan todos. Basta ya.
 
Que se vayan todos
 
Todos quienes mienten con impunidad, mientras dejan estómagos vacantes, ojos sin luz y sueños abortados.
 
Para la memoria, por el derecho a la vida que todos tenemos y para que no bendigamos en las urnas, lo mismo
 
que nos sacrifica en la vida, algunas expresiones de Eduardo Duhalde en 2002. Para comparar con hoy, enero de 2003
 
· "El que puso dólares, recibirá dólares"
 
· "El 9 de julio (de 2002) celebraremos el fin de la recesión"
 
· "Los precios no subirán"
 
· "He dado órdenes para que el dólar esté a $ 1,70"
 
Aseguró transparencia, seguridad y reactivación económica
 
Pero a pesar de las expresiones de Duhalde,
 
a fin de 2002, estas fueron las cifras de Argentina:
 
· 12 por ciento de caída del PBI (no hay antecedentes de esto, en tiempos de paz)
 
· Ciento veinte mil comercios cerraron en un año.
 
· Las exportaciones industriales cayeron en un 16%
 
· Disminuyó en un 12% el consumo de alimentos y bebidas
 
· En Argentina mueren tres niños por día, por desnutrición (Fuente: http://www.savethechildren.org/ )
 
Que se vayan todos
 
Que se vayan quienes pusieron a Argentina en liquidación
 
Y vienen por más. Ya hay vendidas y a venderse, 16.900.000 hectáreas
 
Que se vayan todos los "políticos" vaciados de utopías.
 
Que se vayan todos quienes nos hacen preguntar, con el poeta Enrique Bossero, ¿
 
dónde está la puerta de los sueños bellos, que no puedo entrar en ellos cuando quiero?
 
Que se vayan quienes quieren tapiarnos el cielo. Quienes odian lo que alumbra.
 
Quienes apuestan al declinar de nuestras fuerzas y a que nos cansemos de estar cansados.
 
Que se vayan y que a los inocentes, no nos ocurra como escribió Ezra Pound,
 
¿Quién soy, que perdí mi centro luchando con el mundo?
 
Que se vayan todos
 
Todos quienes enajenaron el patrimonio de los argentinos. Y hablo de Carlos Menem y su banda, quien "vendió"
 
 a precio vil -y en muchos casos a empresas estatales extranjeras,- todos los bienes de lo que era, la Nación Argentina
 
Que se vayan todos los pseudo periodistas, quienes -eran mayoría- levantaban las banderas de "privatización o muerte"
 
Y ahora, siempre con bolsillos contentos, porque pecan por la paga, critican la enajenación del Estado, de la misma
 
 forma que antes la aplaudieron
 
Siento la repugnancia de los inocentes y la serenidad de la certeza.
 
Que se vayan todos
 
Todos quienes causaron, causan y causarán, con el sometimiento al FMI, desempleo
 
Desocupación que provoca que el 70% de quienes no tienen trabajo, acuse problemas psíquicos
 
¿Cómo pueden vivir pobrecitos seres humanos con ataques de pánico, "conductas evitavas" (por ejemplo, no salir de la casa)
 
adicciones y paranoias o esquizofrenias"?
 
¿Son humanos, quienes causan que el 36% de los encuestados para este estudio,
 
haya pensado en el suicidio y el 11% lo meditara seriamente o lo intentara?
 
(Fuente: Licenciado Juan Tausk - www.lanacion.com.ar/03/01/11/sl_465285.asp )
 
A la par, la esperanza de las cerca de cien fábricas, recuperadas por los trabajadores, quienes siguen en su lucha.
 
Por trabajo y dignidad
 
Y desde el Exterior se asombran, por el movimiento de la cultura en Argentina
 
Ignoran que todo lo que hacemos en cultura y arte, de manera seria: plástica, música, teatro, cine, poesía, periodismo.
 
Y. Es con nuestro propio esfuerzo
 
Es resistencia. Es necesidad
 
Es, al menos en mi caso, sed
 
Que se vayan todos quienes no son inocentes.
 
Pero que no se vayan todos los políticos.
 
Porque los pocos que son dignos, deben permanecer. Porque es justo y por el sistema
 
Que se vayan todos los jueces que sean indignos,
 
de la llamada Corte Suprema de Justicia
 
Que se vayan todos y ya mismo, porque Argentina con ellos es insoportable
 
Y acá no tenemos nadie que sea como Hugo Chávez en Venezuela
 
Y abrazo a su valeroso pueblo, que lucha por su libertad. Y acá no tenemos a un Lucio Gutiérrez, como en Ecuador.
 
Ni a un Evo Morales, como en Bolivia. Ni a un "Lula" Da Silva, como en Brasil
 
Y deseo que siga siendo tan "Lula", como sus votantes, como América Latina y como el Mundo inocente, espera
 
Basta y en paz. Que se vayan todos. ¡Dios! Que se vayan ya mismo
 
Que se vaya también el IV Reich.
 
George Bush, ansias de sangre que huele a petróleo
 
Que se vayan todos
 
Pero que vayan a la Justicia. Y como en Argentina no hay Justicia, que los juzgue la Justicia Universal.
 
Por crímenes de lesa humanidad, en este nuevo genocidio 2002-2003
 
Y quiera el Cielo que las organizaciones de derechos humanos, hagan una suerte de "medicina preventiva"
 
Que asimilen que, además del genocidio en su forma convencional y horrenda,
 
hay un genocidio por hambre. Por desesperación. Por desesperanza. Por falta de sueños. Por resignación
 
Y quiera el Cielo también, que los organismos de derechos humanos, consideren también, que hay nuevas formas de tortura
 
Cómo es que llega a la muerte, quien no tiene qué comer
 
O quien no tiene trabajo y se le cierran las puertas como en un parque de diversiones de pesadilla.
 
 Cómo vive o muere, quien no puede cuidar su salud. O quien, como tantas personas, no puede pagar
 
sus medicamentos o intervenciones quirúrgicas, porque Banca y gobierno robaron su dinero.
 
Y mientras tanto, las mismas personas torturadas por el Poder, saben que los poderosos fugaron sus capitales,
 
con anuencia de Banca y gobierno.
 
Que se vayan todos. Construyamos un país para que haya Justicia
 
Y que entonces, se vayan todos, pero vayan a la Justicia
 
La toma de conciencia de que mucho de nuestro destino,
 
depende de nuestro trabajo como ciudadanos y como personas, es esencial.
 
Porque gran parte de cuanto ocurre en Argentina,
 
jamás hubiera sido posible si no hubiera habido una opinión pública cómplice y/ o ligera y /o indiferente
 
El ejemplo más simple es que nadie decía que votaba a Carlos Menem y sin embargo ganaba.
 
Y él fue quien hizo enajenó la Argentina toda, mientras la mayoría aplaudía.
 
Y mientras se degradaban los valores esenciales de la existencia.
 
Con ejercicio cotidiano de democracia y fraternidad, podremos construir un país
 
Y si Argentina es un país algún día y sus instituciones republicanas funcionan, habrá Justicia.
 
Y entonces se irán todos, sí.
 
Irán todos a la Justicia.
 
Clamo para que América Latina se una, en fraternidad y en defensa propia
 
Para que Venezuela, Bolivia, Ecuador, Brasil y todos los pueblos de esta América,
 
sean libres
 
Para que todos los ciudadanos del Mundo digamos
 
No a la guerra (adherir en: http://www.votenowar.org/ )
 
Clamo por la gran revolución
 
Por Cultura
 
Transparencia
 
Fraternidad
 
Por todos los inocentes del Planeta
 
Por belleza
 
En paz
 
Cristina Castello

La pagina
- Educazione&Scuola©