Circolare Ministeriale 10 marzo 1999, n. 60

Prot. n. 2997

Oggetto: Introduzione dell'insegnamento non curriculare e facoltativo di una seconda lingua comunitaria nella scuola media - Diffusione delle "Linee Guida" e ulteriori indicazioni operative

1. - Lo stato di attuazione del progetto

Il progetto per l'introduzione dell'insegnamento non curricolare e facoltativo di una seconda lingua comunitaria nella scuola media è in corso di realizzazione su tutto il territorio nazionale.

Risultano autorizzati oltre 6.700 corsi, così suddivisi:

Dai dati in possesso della Direzione generale risulta che la maggior parte dei corsi sono stati avviati.

La complessità dell'iniziativa ha richiesto l'attivazione di una serie di azioni di sostegno al processo di realizzazione del piano.

Con la circolare n. 345 del 3 agosto 1998 è stato delineato il piano di formazione per formatori.

L'intervento, realizzato nello scorso mese di novembre in collaborazione con gli Enti culturali di Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna, ha interessato 315 formatori, selezionati tra le oltre 1.400 domande pervenute. E' previsto un richiamo di 10 ore che sarà realizzato nel prossimo mese di aprile.

Con la circolare n. 477 del 7 dicembre 1998 sono state fornite indicazioni operative per la realizzazione della formazione, a livello provinciale, interprovinciale e regionale, dei docenti impegnati nell'insegnamento della seconda lingua comunitaria.

Le attività sono in atto nella maggioranza delle sedi provinciali.

Per completezza di informazione si aggiunge che in data 3 febbraio scorso, in una riunione con gli Enti certificatori stranieri, sono state affrontate le problematiche connesse alla certificazione e ai relativi costi, in previsione della stipulazione di formali intese.

2. - Le "Linee Guida"

La connotazione fortemente innovativa del progetto, per gli obiettivi che si propone, per le modalità organizzative, per le risorse impiegate, per le prassi didattiche previste, per i modi di valutazione e di certificazione degli esiti, ha richiesto l'elaborazione di un documento di "Linee Guida", che viene inviato contestualmente a tutte le scuole medie allo scopo di fornire alcune indicazioni metodologiche, anche nel quadro dei risultati degli studi svolti dal Consiglio d'Europa nel campo delle lingue straniere.

In particolare si intende fornire:

a) agli ispettori tecnici e ai referenti provinciali del progetto, una cornice metodologica per attivare misure di sostegno e consulenza a livello locale;

b) ai capi d'istituto, i parametri di riferimento per monitorare le attività di apprendimento in rapporto ai risultati attesi e ai bisogni rilevati;

c) ai formatori e ai docenti - interni ed esterni al sistema scolastico – impegnati nell'introduzione della seconda lingua comunitaria, spunti di riflessione per:

- scegliere i materiali didattici;

- sviluppare un percorso di apprendimento per moduli;

- impiegare le tecnologie per lo studio anche individuale e autonomo delle lingue;

- approntare strumenti di valutazione delle competenze acquisite dagli alunni.

Il documento (disponibile anche sul sito Internet della Direzione generale: http://www.bdp.it/~dgsm0001) non intende offrire modelli rigidi da seguire, ma ha lo scopo di fornire suggerimenti ed esemplificazioni alle scuole impegnate nella progettazione dei percorsi didattici.

Si tratta di un contributo utile al miglioramento della qualità delle iniziative in corso di realizzazione che ciascuna istituzione scolastica potrà adattare alla propria situazione ed ai bisogni formativi degli studenti, fermi restando gli obiettivi generali delineati con la C.M. 304/98.

3. - La diffusione delle Linee Guida

Oltre alle finalità sopra delineate, le Linee Guida offrono l'occasione per avviare un ampio dibattito sull'insegnamento delle lingue moderne che veda attori sia la scuola sia le realtà culturali e produttive del territorio.

Per la diffusione si prevedono interventi differenziati a livello di:

- Provveditorati agli Studi;

- Centri risorse territoriali;

- singole scuole medie.

3.1 - I Provveditorati agli Studi

Allo stato attuale del progetto sembra necessario formalizzare la struttura del Gruppo provinciale già previsto in via facoltativa dalla C.M. n. 304 del 10 luglio 1998 in relazione ai molteplici compiti che ad esso possono essere affidati.

E' opportuno che il Gruppo comprenda almeno i seguenti profili professionali: il referente provinciale, il capo d'istituto del Centro risorse territoriali, un capo d'istituto scelto tra quelli che hanno attivato i corsi per l'insegnamento di una seconda lingua comunitaria, un docente in servizio a tempo indeterminato impegnato nei corsi per l'apprendimento della seconda lingua comunitaria, un docente formatore, un ispettore tecnico del settore linguistico-espressivo il cui nominativo sarà indicato dalla Segreteria regionale degli ispettori tecnici.

Ogni opportuna intesa dovrà essere attivata al fine di permettere la partecipazione degli ispettori tecnici alle riunioni del Gruppo provinciale.

Il Gruppo provinciale ha il compito di:

1) monitorare i dati e le azioni del territorio relativi all'insegnamento delle lingue straniere e, in particolare, a quello della seconda lingua comunitaria;

2) sostenere la diffusione delle "Linee Guida" con ogni opportuna iniziativa;

3) promuovere l'informazione anche per i soggetti terzi;

4) presentare proposte al Provveditore agli Studi in ordine alle questioni di rilevanza locale che attengono all'insegnamento delle lingue moderne;

5) progettare le linee di comunicazione con il Gruppo di lavoro per la scuola elementare e azioni di raccordo con la scuola secondaria di secondo grado.

Si segnala la necessità di un attivo coinvolgimento dei gruppi di lavoro della scuola elementare costituiti presso ciascuna Provincia e l'opportunità di promuovere iniziative di continuità con la scuola secondaria superiore.

I Provveditori vorranno inoltre sollecitare sia le scuole elementari sia gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado a provvedersi delle "Linee Guida" attraverso il citato sito Internet, allo scopo di diffonderle tra i docenti, con particolare evidente riferimento agli insegnanti di lingue, materna e straniere, per ogni opportuno percorso di autoformazione rispetto alle nuove problematiche.

I Provveditori agli Studi valuteranno anche l'opportunità di promuovere incontri di studio ai quali possono partecipare i capi d'istituto e i docenti delle scuole della Provincia insieme con i rappresentanti dei genitori, degli Enti locali, delle Associazioni professionali, culturali e dei ceti produttivi.

Il progetto per l'introduzione della seconda lingua comunitaria, infatti, vuole anche rappresentare la risposta del sistema-scuola alle richieste e alle vocazioni del territorio e all'opportunità di dotare i cittadini di competenze comunicative nelle lingue straniere.

E' significativo al riguardo il forte impulso che stanno ricevendo le lingue meno diffuse nel sistema scolastico italiano quali il tedesco e lo spagnolo. La percentuale di richieste per queste lingue supera notevolmente la percentuale delle medesime nell'insegnamento curricolare.

Si comprende, pertanto, la ragione dell' importanza del coinvolgimento dei soggetti terzi sopraindicati.

Il progetto infatti:

3.2 - I Centri risorse territoriali

I Centri risorse territoriali che la citata circolare ministeriale n. 304/98 individua come struttura di servizio e luogo fisico di incontro e di socializzazione delle esperienze dei docenti, appaiono sedi opportune per la diffusione del documento anche tra i docenti esterni al sistema scolastico, che risultano in numero elevato e per i quali è stato possibile prevedere percorsi di formazione solo in via residuale.

I Centri risorse saranno inoltre la sede per incontri di studio, per la raccolta e la diffusione di dati, suggerimenti e indicazioni da parte dei docenti di lingue straniere che nel frattempo avranno avviato ogni iniziativa volta a tradurre nella prassi didattica gli orientamenti delle Linee Guida.

Il Gruppo provinciale, a sua volta, curerà la raccolta degli esiti delle predette attività, per l'ulteriore diffusione e socializzazione - anche all'esterno - degli obiettivi e delle metodologie che caratterizzano il progetto.

3.3 - Le scuole

Le "Linee Guida" vengono inviate a tutte le scuole medie, anche a quelle non ancora coinvolte nell'attivazione dell'insegnamento non curricolare di una seconda lingua comunitaria, poiché - in aderenza alle indicazioni che emergono in ambito europeo - possono costituire uno spunto di riflessione e di promozione anche per il rinnovamento dell'insegnamento delle lingue straniere svolto in ambito curricolare o in via sperimentale ai sensi dell'art. 278 D.L.vo n. 297/94.

Si confida nella consueta collaborazione dei Provveditori agli Studi e nella disponibilità di quanti sono coinvolti nella realizzazione del progetto a promuovere momenti di riflessione e di confronto fra tutte le componenti che a vario titolo operano nella scuola e per la scuola.



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