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DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE CLASSICA SCIENTIFICA E MAGISTRALE Divisione VII - Uff. Dir. di Rag.

GRUPPO LAVORO INTERDIREZIONALE GESTIONE E CONTABILITÀ ISTITUZIONI SCOLASTICHE

C.M. n. 784

AI PROVVEDITORI AGLI STUDI LORO SEDI
AL SOVRINTENDENTE SCOLASTICO PROVINCIALE DI TRENTO
AL SOVRINTENDENTE SCOLASTICO PER LA PROVINCIA DI BOLZANO
ALL'INTENDENTE SCOLASTICO PER LA SCUOLA IN LINGUA TEDESCA BOLZANO
ALL'INTENDENTE SCOLASTICO PER LA SCUOLA DELLE LOCALITÀ' LADINE BOLZANO

e, p.c. ALL'UFFICIO GABINETTO DEL MINISTRO - S E D E
ALLE DIREZIONI GENERALI, ISPETTORATI E SERVIZIO SCUOLA MATERNA SEDE
AL MINISTERO DEL TESORO - RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO - I.G.F. ROMA
ALLA REGIONE SICILIANA ASS. BENI CULTURALI AMBIENTALI PUBBLICA ISTRUZIONE PALERMO
AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DELLA PROVINCIA AUTONOMA BOLZANO
AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE DELLA PROVINCIA AUTONOMA TRENTO
AL SOVRINTENDENTE SCOLASTICO DELLA VALLE D'AOSTA AOSTA
ALLA RAGIONERIA CENTRALE - SEDE
ALLA CORTE DEI CONTI - UFFICIO CONTROLLO ATTI P.I. ROMA
AL SERVIZIO DI CONTROLLO INTERNO - SEDE
ALL'UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - SEDE

Oggetto: Istruzioni per la compilazione del Bilancio di previsione per l'anno finanziario 1997 delle istituzioni scolastiche, artistiche ed educative di ogni ordine e grado e dei distretti scolastici.

In attesa di dare compiuta e razionale attuazione all'ormai imminente disegno di autonomia scolastica attraverso la emanazione tra l'altro di norme regolamentari recanti istruzioni per l'allocazione delle risorse, per la formazione dei bilanci, per la gestione delle risorse ivi iscritte e per la scelta dell'affidamento dei servizi di tesoreria o di cassa, nonché per le modalità del riscontro delle gestioni delle istituzioni scolastiche, si rende necessario per l'immediato fornire - alla luce della normativa attualmente vigente - istruzioni per disciplinare, nei contenuti e nelle modalità, i criteri per la compilazione del bilancio di previsione per l'anno finanziario 1997 delle istituzioni scolastiche, artistiche ed educative di ogni ordine e grado e dei distretti scolastici.

AVVERTENZE

Prima di impartire le direttive per rendere più agevoli ed uniformi le procedure nello svolgimento degli adempimenti previsti dalle prescrizioni e dalle norme vigenti in materia, si ritiene opportuno evidenziare le disposizioni di particolare portata innovativa che investono la struttura del bilancio di previsione 1997:

A) - Pur lasciando aperta la prospettiva di un aumento dei capitoli e articoli all'interno delle varie categorie, l'attuale impostazione del documento contabile prefigura una forma valida per tutte le istituzioni scolastiche, con l'eccezione degli istituti di educazione statali e dei Conservatori e Accademie.

B) - Il Mod.1 (unificato) riporta, di fianco alla denominazione dei singoli capitoli e articoli di entrata, l'indicazione dei capitoli dello stato di previsione del Ministero della P.I. dai quali provengono i finanziamenti relativi. Una ulteriore innovazione riguarda la colonna "previsione definitiva dell'anno precedente", che riporta sia l'indicazione dei capitoli e articoli presenti nella struttura dei modelli di bilancio per 1996 delle istituzioni scolastiche dotate (DOT.) e non dotate di personalità giuridica (NON DOT.), che l'indicazione (N.I.) per i capitoli di nuova istituzione a decorrere dal 1997.

C) - Il medesimo Mod. 1 è stato elaborato per contenere tutti i possibili movimenti finanziari che interessano le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Tuttavia, per l'iscrizione di somme nelle varie articolazioni dei capitoli di entrata e di spesa riferiti al funzionamento amministrativo-didattico e al conto capitale, le istituzioni scolastiche non dotate di personalità giuridica devono tenere conto delle prescrizioni previste dal D.I. 28.5.1975.

D) -L'avvento del passaggio della competenza alle DD.PP.TT. del pagamento delle retribuzioni al personale di ruolo e a quello non di ruolo - con esclusione dei supplenti brevi - e la gestione dei fondi relativi alle competenze accessorie previste dal CCNL- Comparto Scuola del 4.8.1995, nonchè le sopravvenute disposizioni recanti nuove attribuzioni affidate alle istituzioni scolastiche, hanno imposto una diversa articolazione della struttura del modello di bilancio.

E) - Presso i circoli didattici con sezioni di scuola materna statale, tutto il personale supplente breve viene gestito in forma unitaria nel bilancio del circolo didattico. Per i finanziamenti e le spese riferite al funzionamento della scuola materna statale, lo specifico bilancio è limitato alla sola dimostrazione dei relativi flussi finanziari, e costituisce un allegato al bilancio di previsione del circolo didattico. I totali della entrata e della spesa per il funzionamento della scuola materna devono essere riportati nello specifico articolo dei capp. 23/E e 19/U del bilancio del circolo didattico. Resta confermato che l'eventuale avanzo di amministrazione deve essere riutilizzato per le esigenze della scuola materna stessa.

F) - Quanto illustrato al precedente punto E) va esteso anche agli istituti comprensivi di scuola materna, elementare e media, nonché alle aggregazioni di istituti di istruzione superiore comprendenti sezioni di scuola di ordine diverso, con l'avvertenza che, anche in presenza di tali situazioni, i totali vanno iscritti negli specifici articoli dei medesimi capp. 23/E e 19/U del bilancio dell'istituzione scolastica "madre".

G) Le istituzioni scolastiche funzionanti dal 1.9.1996 debbono comprendere nel proprio bilancio di previsione 1997 anche le entrate e le spese relative al periodo 1.9.96 - 31.12.96.

H) Si ricorda che, in base alle disposizioni contenute nella C.M. 138 del 4/496, le assegnazioni di provenienza statale sono disposte al lordo dei contributi a carico dello Stato per il Servizio sanitario nazionale e INPS (quando dovuti), e al netto dei contributi INPDAP a carico dello Stato e a carico del dipendente. Al versamento dei contributi INPDAP (sia a carico dello Stato che a carico del dipendente) provvedono direttamente i competenti Uffici centrali del Ministero.

I) Per consentire una corretta ed uniforme gestione dei movimenti finanziari che affluiscono alle istituzioni scolastiche ed educative, si procederà trimestralmente ad emanare una circolare contenente risposte a quesiti.

Istruzioni vengono fornite anche in ordine alle convenzioni di cassa stipulate con gli istituti di credito venute in scadenza per decorso del termine novennale e in ordine alla misura del compenso per il 1996 spettante ai revisori dei conti.

ADEMPIMENTI GENERALI

1= Il bilancio di previsione, approvato dal consiglio di circolo, di istituto o di distretto e, quindi, dal Provveditore agli studi quale organo tutorio, costituisce il documento di legittimazione della gestione futura, perché determina, soprattutto per la spesa, i limiti entro i quali lo stesso consiglio di circolo, di istituto o di distretto e le rispettive giunte esecutive potranno operare durante l'esercizio;

2= le istituzioni scolastiche ed educative, nella programmazione dell'attività gestionale didattico-amministrativa facente capo al proprio bilancio, devono potersi basare sulla concreta possibilità di realizzare quel complesso di entrate confluite nel documento previsionale che permettono poi l'assunzione di impegni di spesa più propriamente concernenti la programmazione stessa;

3= prima di dare corso alle spese deliberate dal consiglio di circolo, di istituto o di distretto, i capi delle istituzioni scolastiche medesime si accertino che le deliberazioni non siano in contrasto con le vigenti disposizioni di legge o di regolamento e, nel caso di deliberazioni di spesa ritenute irregolari o illegittime, promuovano il riesame da parte dell'organo collegiale. Per gli impegni disposti in eccedenza agli stanziamenti e che superano il limite delle maggiori entrate ovvero delle disponibilità realizzabili, rispondono personalmente i componenti del consiglio di circolo o di istituto e della rispettiva giunta esecutiva;

4= dopo una attenta valutazione delle effettive esigenze gestionali, le istituzioni scolastiche ed educative quantificheranno le previsioni di spesa, in relazione ed entro i limiti delle assegnazioni pervenute alle istituzioni scolastiche stesse. Pertanto in sede di approvazione del bilancio si pone l'esigenza della verifica della rispondenza delle relative impostazioni previsionali ai suindicati criteri.

5= l'azione di controllo sia da parte dei revisori dei conti, ove previsti, e sia dei Provveditori agli studi, deve riguardare oltre ai fondamentali adempimenti concernenti l'esame dei bilanci, anche l'esame degli atti di amministrazione della istituzione scolastica o del distretto sia sotto il profilo della legittimità che sotto quello della proficuità economico-finanziaria;

6= per assicurare una più incisiva azione di controllo da parte dei Provveditori agli studi, le scuole non dotate di personalità giuridica e i distretti procedono alla verifica della situazione di cassa, da effettuarsi a cadenza trimestrale, e la inviano ai rispettivi Provveditori agli studi, unitamente al documento di riscontro trimestrale dell'istituto di credito che svolge il servizio di cassa;

7= ai fini dell'esatta applicazione dell'art. 33 del D.I. 28.5.1975 concernente la gestione dei residui, si rammenta che non è consentita la contabilizzazione in conto resti del maggior accertamento o impegno di un residuo (attivo o passivo) che si verifichi posteriormente alla scadenza dell'esercizio finanziario;

DISPOSIZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE

ENTRATE

Per quanto riguarda le formulazioni delle singole previsioni di bilancio di entrata si evidenzia che, ove le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado siano venute a conoscenza in forme ufficiali dei finanziamenti statali ad esse destinati, le corrispondenti previsioni di entrata vanno iscritte direttamente in bilancio nella fase iniziale. Se i finanziamenti di cui trattasi, invece, saranno oggetto di comunicazioni successive da parte dei Provveditori agli studi, le istituzioni scolastiche procederanno alle prescritte variazioni di bilancio.

Tuttavia, qui preme porre in evidenza che:

- per quanto riguarda i mezzi finanziari destinati al pagamento degli assegni principali dei supplenti brevi e saltuari, si richiamano le disposizioni contenute nelle circolari nn. 740 e 741, entrambe dell'11.12.1996;

- per quel che concerne il finanziamento delle competenze accessorie previste dal CCNL-comparto scuola e dei compensi delle ore eccedenti, è in fase di ultimazione la rilevazione annuale della quantificazione delle provviste finanziarie da assegnare ai Provveditori agli Studi. Immediatamente dopo l'approvazione del bilancio dello Stato per il 1997, sarà assegnato un congruo acconto del fabbisogno rilevato;

- per quel che riguarda l'impostazione delle previsioni di entrata relative al funzionamento amministrativo e didattico, le istituzioni scolastiche quantificheranno le stesse in misura non superiore all'80% degli stanziamenti definitivi dell'esercizio precedente, salva diversa indicazione dei rispettivi Provveditori agli studi.

- per tutti gli altri trasferimenti di fondi ministeriali da contabilizzare nel bilancio delle istituzioni scolastiche, si assicura, compatibilmente con i tempi più utili, la pronta messa a disposizione dei Provveditori agli studi delle risorse finanziarie occorrenti.

- per le altre entrate autonome dell'istituzione scolastica, nonché per quelle di provenienza non ministeriale, riferite a tutte le somme messe a disposizione dell'istituzione scolastica per spese di natura corrente, gli stanziamenti potranno essere indicati solo se quantificabili con certezza all'inizio dell'anno, ovvero in base ad atti formali di affidamento.

SPESE

Le spese comprendono: a) l'area delle spese obbligatorie per stipendi al personale supplente breve e saltuario, per assegni accessori al personale dipendente e relativi oneri riflessi, per imposte e tasse; b) l'area delle spese per il funzionamento amministrativo e didattico; c) l'area delle spese per la realizzazione di progetti e programmi mirati; d) l'area delle spese in conto capitale; e) l'area delle spese dell'azienda agraria o speciale, ove esiste.

Salvo il regime delle entrate per trasferimenti a destinazione vincolata, le istituzioni scolastiche ed educative esplicano l'autonomia nella programmazione delle risorse acquisibili e nella loro destinazione all'assolvimento delle finalità istituzionali, nel rispetto delle decisioni deliberate in sede di approvazione del bilancio.

VARIAZIONI DI BILANCIO

Resta confermato il divieto di operare variazioni compensative fra capitoli di spesa riferiti al personale e capitoli di spesa riferiti al funzionamento e al conto capitale; è fatto divieto di operare storni fra capitoli relativi alla liquidazione di competenze principali ed accessorie e dei corrispondenti oneri riflessi al personale.

Per ciò che concerne l'approvazione delle delibere di variazioni al bilancio da parte degli Uffici scolastici provinciali si conferma che quando le variazioni all'entrata e alla spesa vengono operate dai Consigli di circolo e di istituto sulla base di una comunicazione di assegnazione o di finanziamento del competente Provveditore agli Studi ovvero di un Ufficio dell'Amministrazione Centrale, le delibere stesse non sono soggette ad ulteriore approvazione del Provveditore agli Studi e sono immediatamente esecutive.

Specifiche annotazioni di tali circostanze dovranno ovviamente risultare nei partitari di entrata e di spesa.


GESTIONE DELLE ECONOMIE.

Il manifestarsi delle economie concorre, come è noto, alla formazione dell'avanzo di amministrazione.

Si confermano anche per il 1997 le operazioni obbligatorie di reimpiego nelle stesse finalità istituzionali delle quote degli avanzi di amministrazione determinate da economie realizzate sui finanziamenti pervenuti alle istituzioni scolastiche con vincolo di destinazione.

L'elencazione analitica delle possibili economie è riportata nell'allegato A) alla situazione finanziaria definitiva al 31.12.1996, che accompagna il bilancio.

Si confermano le operazioni di libero reimpiego delle quote di economie affluite agli avanzi di amministrazione diverse da quelle indicate nel succitato allegato A).

Resta inteso che le economie potranno essere reimpiegate solo dopo la certezza delle stesse.

PRELEVAMENTO DALL'AVANZO DI AMMINISTRAZIONE.

Premesso che in questo caso occorre fornire analitica giustificazione nella relazione illustrativa che accompagna il bilancio, prima di procedere al prelevamento e alla determinazione del suo ammontare è opportuno analizzare tutti gli elementi che compongono l'avanzo di amministrazione, al fine di garantire l'effettiva liquidità del prelievo stesso.

Il prelevamento dall'avanzo di amministrazione consiste nell'iscrizione, sull'apposito capitolo di entrata così denominato, di un importo tratto dall'avanzo di amministrazione quale risulta dalla situazione finanziaria. L'iscrizione sul capitolo di entrata ha carattere puramente figurativo, trattandosi non già di nuova entrata, ma dell'utilizzo di una disponibilità derivante da fatti gestionali precostituiti. Per tale ragione la funzione del capitolo è limitata alla sola fase della previsione, e si di esso non si possono emettere ordini di incasso (o reversali).

ISTITUTI DI EDUCAZIONE STATALI

Per ciò che riguarda i bilanci di previsione degli Istituti di educazione statali (Convitti nazionali, Educandati femminili statali e Convitti per sordomuti) si dispone che il cap. IV° dell'entrata assuma la seguente articolazione:

- Art.1- Finanziamento per supplenze brevi e saltuarie al netto di contributi e ritenute (da cap.1032)

- Art.2- Finanziamento per contributi e ritenute previdenziali e assistenziali per supplenze brevi e saltuarie, compresi quelli a carico del personale (da cap. 1035)

- Art.3 -Finanziamento per ritenute erariali per supplenze brevi e saltuarie (da cap. 1036)

- Art.4- Finanziamento per compensi .ore eccedenti (da cap.1053)

- Art.5- Finanziamento fondo nazionale per indennità di lavoro notturno e festivo (art. 71 comma 2 - lett. a - CCNL) (da cap. 1051)

- Art.6 -Finanziamento fondo provinciale per indennità di direzione per i Capi di Istituto - art. 71 - comma 2 - lett. b - (da cap. 1051)

- Art.7- Finanziamento fondo di istituto miglioramento offerta formativa e prestazioni aggiuntive (art. 71 - comma 2 - lett c - (da cap. 1051)

- Art.8 -Finanziamento per indennità di funzioni superiori e reggenza - art. 69 CCNL (da cap. 1052)

- Art.9 -Assegnazioni per attività di formazione e aggiornamento del personale (da cap. 1121)

-Art.10-Assegnazioni per progetti a finanziamento da parte di Organismi comunitari e internazionali

-Art.11 -Altre entrate

Per automatica conseguenza, va modificata nel modo seguente l'articolazione del capitolo VII° della spesa:

- Art. 1- Spese per supplenze brevi e saltuarie al netto di contributi e ritenute

- Art. 2- Contributi e ritenute previdenziali e assistenziali per supplenze brevi e saltuarie.

" 3- Ritenute erariali ( IRPEF)per supplenze brevi e saltuarie

" 4- Compensi .ore eccedenti e contributi per SSN a carico dello Stato

" 5- Spese gravanti sul fondo nazionale (indennità attività aggiuntive, sicurezza sul lavoro, successo scolastico, efficacia della azione amministrativa, lavoro notturno/festivo e contributi per SSN a carico dello Stato

-Art. 6- Spese gravanti sul fondo provinciale (indennità di direzione, amministrazione ecc:) e contributi per il SSN a carico dello Stato

- Art. 7- Spese gravanti sul fondo di istituto per miglioramento offerta formativa e contributi per il SSN a carico dello Stato

- Art. 8- Indennità di funzioni superiori e reggenza e contributi per il SSN a carico dello Stato

" 9- Assegnazioni per attività di formazione e aggiornamento del personale (da cap. 1121)

" 10-Assegnazioni per progetti a finanziamento da parte di Organismi comunitari e internazionali

- Art.11-Spese per feste e ricorrenze varie

" 12-Spese casuali.

DISTRETTI SCOLASTICI

A decorrere dal 1997, il nuovo modello di bilancio di previsione viene adottato anche dai distretti scolastici, i quali lo compileranno nelle parti di entrata e di spesa, in relazione alla gestione dei fondi correlati alle proprie specifiche attività istituzionali.

TERMINI E DOCUMENTAZIONE

Entro il mese di gennaio 1997, la giunta esecutiva predispone il bilancio di previsione per l'anno finanziario 1997 che, corredato di una analitica relazione illustrativa dei singoli stanziamenti, viene sottoposto all'approvazione del consiglio di circolo o di istituto.

Entro il mese di febbraio 1997 il capo dell'istituzione scolastica invia per l'approvazione al Provveditore agli studi competente il bilancio di previsione, in duplice copia con firme originali, corredato della documentazione appresso specificata:

-Mod. 1 - Bilancio preventivo.

- Mod. A - Situazione finanziaria definitiva al 31.12.1996.

- Mod. A1- Riepilogo delle economie con vincolo di destinazione.

- Relazione della Giunta esecutiva, illustrativa del bilancio nel suo complesso.

- Delibera del Consiglio di istituto con cui è stato approvato il bilancio di previsione.

- Relazione dei revisori dei conti sul bilancio di previsione e, ove esistenti, sui preventivi delle aziende agrarie e delle aziende speciali, limitatamente agli istituti dotati di personalità giuridica.

Entro 60 giorni dall'invio della suddetta documentazione, il Provveditore agli studi restituisce alla istituzione scolastica il documento contabile con il visto di approvazione.

ISTITUZIONI SCOLASTICHE OPERANTI NELLE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO E NELLA REGIONE SICILIANA

Ferme restando le competenze delle Province autonome di Trento e Bolzano e della Regione siciliana in materia di funzionamento scolastico, lo schema di bilancio di previsione dovrà essere opportunamente adattato, in modo da salvaguardare la netta separazione nella gestione delle risorse finanziarie di provenienza statale da quelle provinciali e regionali.

DISPOSIZIONI PARTICOLARI

SERVIZIO DI CASSA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

In risposta ad alcuni quesiti pervenuti volti a conoscere se in base il contenuto della C.M. n. 224 del 27.6.95 le convenzioni di cassa stipulate con gli istituti di credito che vengono a scadere al 31.12.1996 per decorso novennio, debbano essere prorogate, oppure debba attivarsi la procedura per il rinnovo, richiedendo i prescritti preventivi per lo svolgimento di tale servizio, si chiarisce che tali convenzioni devono essere prorogate fino a nuova diversa disposizione, prevista a breve, peraltro, in occasione dell'emanazione delle disposizioni regolamentari applicative del nuovo scenario che verrà disegnato dall'introduzione di nuove imminenti disposizioni legislative sull'autonomia scolastica .

COMPENSI AI REVISORI DEI CONTI PER IL 1996

Con riferimento a quesiti pervenuti da parte di istituzioni scolastiche interessate, si chiarisce che, in base alla C.M. n. 355 del 21.10.1989, e ai comportamenti fin qui seguiti, il compenso spettante ai revisori dei conti per il 1996 si calcola secondo gli stessi criteri del decorso anno. Vale a dire che esso è rapportato al totale delle somme impegnate nell'anno corrente.

Con l'occasione si chiarisce altresì che, in base alle disposizioni dell'art. 17 del D. Lgs. 24.7.1996, n. 434 riguardante le norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino Alto Adige, i revisori dei conti di nomina ministeriale decadono dall'incarico a decorrere dal 7.9.96, data di entrata in vigore del Decreto suindicato.

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La presente circolare è stata predisposta dal Gruppo di lavoro interdirezionale appositamente costituito, coordinato dalla Direzione generale dell'istruzione classica, scientifica e magistrale.

I Provveditori agli studi sono pregati di riprodurre la presente circolare con i relativi allegati e di trasmetterla con la massima urgenza a tutte le istituzioni scolastiche, educative e ai distretti scolastici dipendenti, per gli adempimenti di competenza.

IL MINISTRO