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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione
Ufficio 7°

Nota 26 maggio 2008

Prot. N. 2633/P7

Oggetto: Protocollo di intesa sulle attività di teatro della scuola e sull’educazione alla visione. Attività previste per il secondo anno di vigenza dell’accordo. Precisazioni

Pervengono a questo Ufficio numerose segnalazioni concernenti l’attività teatrale svolta da singoli istituti del territorio nazionale. Si precisa, ad ogni buon conto, che la scheda di rilevazione allegata alla nota prot. n. 2500/P7 del 19 maggio 2008, di pari oggetto, deve essere compilata esclusivamente a cura degli Uffici Scolastici Provinciali, i quali sono invitati a «segnalare a questa Direzione l’esistenza di rassegne di teatro della scuola presenti ed operanti sui territori di propria competenza, avendo cura altresì di includere nell’elenco anche quelle istituzioni scolastiche che, singolarmente o in rete, contemplino nei propri piani dell’offerta formativa una progettualità significativa in coerenza con il tema di cui trattasi».
Le istituzioni scolastiche che desiderino segnalare l’esistenza delle proprie attività teatrali, potranno rivolgersi pertanto agli USP di competenza, inoltrando in quella sede gli opportuni riferimenti utili.
Si prega di voler dare massima diffusione alla presente presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

F.to IL DIRIGENTE
- Raffaele Ciambrone -


Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione
Ufficio 7°

Nota 19 maggio 2008

Prot. n. 2500/P7

Oggetto: Protocollo di intesa sulle attività di teatro della scuola e sull’educazione alla visione. Attività previste per il secondo anno di vigenza dell’accordo

Con nota protocollo 1552/A1 del 23 marzo 2007, questa Direzione Generale ha diffuso il protocollo d’intesa sul teatro della scuola, firmato il 21 dicembre 2006 dal Ministero della Pubblica Istruzione, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall’Ente Teatrale Italiano e dall’AGITA (http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/all_prot1552.pdf).

In esso, oltre a riaffermare i principi dell’analogo protocollo sottoscritto dalle medesime istituzioni il 6 settembre del 1995, si prevedeva l’organizzazione di uno specifico momento di visibilità e di riflessione, poi denominato Palcoscenico del teatro della scuola, la cui organizzazione era demandata ad un comitato tecnico scientifico, costituito all’uopo con mandato triennale da membri delle istituzioni firmatarie.

Tra i principi che a distanza di un decennio si intendeva riaffermare, trovava e trova particolare evidenza quello del necessario riconoscimento di una specificità del teatro della scuola, che non deve semplicemente essere inteso ad imitazione del modello amatoriale, né essere pedissequamente rivolto ai programmi ministeriali, ma avere una sua vita autonoma, come luogo in cui la libera espressività e le istanze dell’infanzia, dell’adolescenza e della gioventù si coniugano con il rigore metodologico del linguaggio teatrale; che deve innervare i suoi messaggi coi bisogni profondi e spesso sommersi delle nuove generazioni; che deve promuovere, sia attraverso la rivisitazione consapevole dei classici, sia attraverso elaborazioni drammaturgiche originali, un’alternativa significativa alla sempre più evidente omologazione mediatica che interessa i giovani; che, si auspica, possa costituire un antidoto alla civiltà dell’apparire, della competitività, del facile successo.

In coerenza con queste premesse, già il Palcoscenico del teatro della scuola, tenutosi a Viterbo dall’8 al 12 ottobre 2007, ha rappresentato un momento in cui circa duecento bambini e ragazzi hanno avuto l’opportunità di rappresentare e veder rappresentati spettacoli provenienti da tutt’Italia e da ogni ordine di scuola, di discuterne insieme e, in alcuni casi, anche di scriverne (i materiali sono pubblicati e reperibili sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione, alla URL www.pubblica.istruzione.it/studentionline/novita/2007/recensioni_viterbo.shtml).

Contemporaneamente gli adulti, sia insegnanti, sia operatori teatrali, hanno avuto occasione di scambiare esperienze e poetiche, ed anche di confrontarsi con un gruppo di esperti europei, invitati come osservatori. Per tutti c’è infine stata la possibilità di scoprire ed esplorare le istanze, le aspirazioni, i sogni, a volte espressi sopra le righe, da cui traevano origine, a volte in modo sotterraneo ed implicito, i lavori dei ragazzi.

Anche per il corrente anno, il comitato tecnico scientifico sta lavorando alla realizzazione di una serie di indicazioni operative e di obiettivi, i quali si concretizzeranno, verosimilmente, in un secondo evento che avrà luogo nell’autunno 2008. Anche per questo secondo appuntamento, i gruppi da coinvolgere saranno scelti da osservatori che, in tutto il paese, stanno visionando proposte di scuole dei vari ordini e gradi, giovandosi anche della collaborazione degli organizzatori di rassegne territoriali o nazionali; per il corrente anno si è scelto di dar spazio, nel corso dell’evento, ad approfondimenti sul tema dell’intercultura (l’edizione dello scorso anno era focalizzata sull’integrazione dei diversamente abili), e a tale scopo sono stati avviati contatti per coinvolgere gruppi di studenti provenienti da altri paesi europei e/o extraeuropei. In special modo, si avrà cura di sottolineare ed analizzare ancora il rapporto culturale ed educativo fra il vedere e il fare teatro, fra il ruolo dell’insegnante e quello dell’operatore teatrale, elementi basilari fra i presupposti teorici sottesi al protocollo d’intesa del 2006.

Al fine di operare al meglio nella pianificazione di quanto esposto, è intenzione di questa Direzione generale avviare, sul territorio nazionale, una rilevazione concernente l’esistente sul teatro della scuola. Tale indagine dovrebbe poter integrare o modificare il quadro di quella prima rilevazione che seguì la sottoscrizione del protocollo del 1995, pubblicato nel volume Geografia del teatro scuola in Italia (2001), fornendo ulteriori elementi conoscitivi in ordine soprattutto a singole iniziative che, pur non afferendo ad alcuna rassegna territoriale, si caratterizzano nel tempo per qualità e maturità di intenti educativi.

Gli Uffici scolastici provinciali sono pertanto invitati a segnalare a questa Direzione l’esistenza di rassegne di teatro della scuola presenti ed operanti sui territori di propria competenza, avendo cura altresì di includere nell’elenco anche quelle istituzioni scolastiche che, singolarmente o in rete, contemplino nei propri piani dell’offerta formativa una progettualità significativa in coerenza con il tema di cui trattasi.

A tal proposito è stata predisposta una scheda di rilevazione, volutamente semplificata nella forma, che si richiede ad ogni USP di voler inviare compilata alla scrivente entro il giorno 16 giugno 2008, all’indirizzo v.lifranchi@istruzione.it.

Nel mese di settembre sarà organizzato un incontro con finalità formative con i docenti che hanno operato, nel corso dei precedenti anni scolastici, a livello provinciale e regionale, per la realizzazione di azioni progettuali concernenti il teatro della scuola; i nominativi dei partecipanti verranno in seguito comunicati.

Nella consueta ottica di collaborazione, le SS.LL. sono pregate di voler dar seguito alla presente, per quanto di propria competenza, con tempestività, onde consentire alla scrivente Direzione di poter avviare nei tempi opportuni la pianificazione delle diverse fasi dell’evento.

F.to IL DIRETTORE GENERALE
Roberto Uboldi


Allegato


Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per lo Studente

Nota 23 marzo 2007

Prot. n. 1552/A1

Oggetto: Protocollo di intesa sul Teatro della scuola

A undici anni dalla firma del primo protocollo d'intesa per l'educazione al teatro, siglato il 6 settembre 1995 dal MPI e dal Dipartimento dello Spettacolo, questo Ministero ha promosso un nuovo accordo sul teatro della scuola. Tale documento, che si allega in copia, è stato sottoscritto dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con l'ETI - Ente Teatrale Italiano e AGITA - Associazione per la promozione e la ricerca della cultura teatrale nella scuola e nel sociale.

Contestualmente alla pubblicazione di tale nuova intesa, si intende riaffermare l'importanza della pratica del teatro nelle scuole di ogni ordine e grado, fornendo sull'argomento alcuni spunti di riflessione e promuovendo una iniziativa di carattere nazionale volta a valorizzare i progetti e le attività didattiche che si realizzano in tale ambito.

La galassia delle rassegne di teatro della scuola in Italia è costituita da oltre un centinaio di iniziative, omogeneamente distribuite nel Paese. Come rilevato dallo studio Geografia del teatro scuola in Italia (2001), si tratta di una realtà vasta ed eterogenea, che va da rassegne generiche a progetti mirati su temi specifici; da iniziative di respiro nazionale alle piccole ma non meno importanti vetrine locali, che offrono una preziosa occasione di visibilità all'esterno del lavoro che si svolge nelle scuole.

La funzione principale di una rassegna non è quella di premiare l'eccellenza, fatto che spesso innesca dinamiche competitive estranee agli obiettivi del teatro della scuola, ma di un confronto fra poetiche, fra itinerari educativi, didattici e di ricerca espressiva, e specialmente di dar voce alle istanze del mondo giovanile ed infantile, laddove l'adulto sappia esercitare una opportuna funzione maieutica. Inoltre, in alcune realtà la rassegna scolastica consente un approccio al teatro a fasce di pubblico, non solo giovanile, che altrimenti non lo avvicinerebbero, con un volume di utenza paragonabile a quello del teatro professionale.

A puro titolo esemplificativo, si possono citare le ormai storiche rassegne nazionali di Serra San Quirico e di Castellana Grotte, che costituiscono il nodo di una rete di rassegne locali; fra le altre giova ricordare inoltre il Palio teatrale studentesco della città di Udine, la toscana "Garibaldina", la lombarda "Teatro dei ragazzi" e la "Drammatica" di Napoli; fra quelle a tema, la rassegna organizzata dal Centro Nazionale Studi Pirandelliani di Agrigento e "Marinando", ad Ostuni, indetta dal Ministero delle Politiche agricole, sul tema del mare.

Per un elenco esauriente ed aggiornato, si rimanda al sito www.agitateatro.it, curato dalla associazione Agita, firmataria del documento sopra ricordato. Nel sito sono consultabili fonti normative, saggi e riflessioni teoriche, materiali didattici e di lavoro; sono inoltre di imminente pubblicazione i risultati di un osservatorio critico sulle rassegne italiane.

Uno sguardo d'insieme sul mondo del teatro della scuola consente di individuare, in Italia come in tutta l'Europa, alcune linee operative che s'intende, di seguito, enunciare brevemente.

Le esperienze più interessanti si configurano come laboratori di drammaturgia, ove i giovani partecipano alla costruzione e all'elaborazione scenica, informata alle dimensioni e alle caratteristiche del gruppo, a partire da opere narrative, teatrali, ma anche d'arte figurativa, da brani musicali, temi d'attualità o vicini al mondo dei bambini o dei ragazzi. Il prodotto finale non è l'obiettivo primario, ma rappresenta l'esito visibile di un percorso educativo ed espressivo, che deve coinvolgere anche e specialmente gli alunni più problematici.

In questi contesti operativi, la modalità di lavoro che consegue i risultati più felici è quella del partenariato, cioè una collaborazione organica fra l'insegnante e l'operatore teatrale, fin dal momento della progettazione: ciò consente sia la necessaria attenzione alle implicazioni pedagogiche ed educative del laboratorio scolastico, sia il rispetto e l'osservanza delle specifiche regole del linguaggio teatrale, attraverso momenti di confronto fra i due saperi, dai quali possa scaturire una progettualità attenta delle due anime, educativa ed espressiva, della pratica teatrale nella scuola.

Si riconosce, dunque, al teatro della scuola una sua ragion sufficiente, volta all'esercizio della progettualità, alla valorizzazione dei linguaggi non verbali, della socializzazione, all'integrazione dei soggetti disabili e degli stranieri.

Si rammenta infine che storiche e prestigiose riviste di teatro si occupano ormai da anni del teatro della scuola, e che anche la saggistica e l'editoria scolastica hanno recentemente prodotto testi che offrono utili supporti per un autoaggiornamento degli insegnanti (e degli operatori teatrali) sulla specificità e le modalità di approccio al teatro della scuola.

Nel rispetto dell'autonomia attribuita alle istituzioni scolastiche nella progettazione delle proprie iniziative, questa Direzione ritiene di esprimere un indirizzo di favorevole attenzione verso i temi sopra esposti. Al fine di promuovere la cultura e la pratica del teatro nelle scuole di ogni ordine e grado, è in fase di elaborazione un'iniziativa dedicata alla valorizzazione delle esperienze scolastiche di educazione alla pratica teatrale in Italia, la quale intende essere un vero e proprio "Palcoscenico del teatro della scuola italiana", le cui modalità realizzative saranno successivamente definite e rese note attraverso i canali di comunicazione istituzionali.

IL DIRETTORE GENERALE
F.to Mario G. Dutto


Protocollo d'Intesa MPI - MiBAC - ETI - AGITA


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