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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente

Nota 28 novembre 2007

Prot.n. 5906/P5

Oggetto: Programma nazionale “scuole aperte”. Indicazioni operative per lo sviluppo del programma, monitoraggio e valutazione

La Legge 296/2006 (Finanziaria 2007), al comma 627, dispone che al fine di favorire ampliamenti dell'offerta formativa ed una piena fruizione degli ambienti e delle attrezzature scolastiche, anche in orario diverso da quello delle lezioni, in favore degli alunni, dei loro genitori e, più in generale, della popolazione giovanile e degli adulti, il Ministero della Pubblica Istruzione definisca criteri e parametri sulla base dei quali sono attribuite le relative risorse economiche.

La successiva circolare ministeriale a firma del Ministro del 29 Agosto 2007 (prot. n. 4026/P5) ha presentato il programma nazionale “Scuole Aperte” per l’anno scolastico 2007/2008, definendo gli ambiti di intervento e le procedure attuative, che qui si intendono integralmente richiamate, e rinviando a successive indicazioni operative concernenti lo sviluppo del programma, il monitoraggio e la valutazione delle attività realizzate, la rendicontazione contabile delle risorse assegnate.

La presente nota, che accompagna il piano di riparto delle risorse finanziarie annunciate nella predetta circolare, è pertanto finalizzata a favorire la realizzazione, negli ambiti già individuati, di azioni significative che siano volte ad ampliare l’offerta formativa delle istituzioni scolastiche ed a valorizzare le specificità territoriali, nell’intento di migliorare negli studenti il livello di apprendimento delle discipline curricolari e di sviluppare, in tutti i possibili fruitori del servizio, il senso di appartenenza alla comunità scolastica.

Le risorse finanziarie indicate al punto 6-II della circolare precedentemente richiamata, per un importo complessivo di 34.000.000 di euro, sono state ripartite fra i diversi Uffici Scolastici Regionali in proporzione alla rispettiva popolazione scolastica, distintamente per le scuole statali e paritarie, come è desumibile dalla tabella di cui all’allegato A.

Ciascuna Direzione regionale, allo scopo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse assegnate:

  • inviterà le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, statali e paritarie, a proporre specifici progetti, negli ambiti precisati dalla circolare del 29 agosto sopra citata,
  • costituirà un nucleo di valutazione regionale o più nuclei di livello provinciale, per l’esame e la valutazione dei progetti presentati, avendo cura di garantire un’equa distribuzione territoriale delle risorse assegnate.

I suddetti nuclei avranno i compiti di seguito specificati:

  • esaminare e selezionare i progetti pervenuti, promuovendo in particolare le iniziative da realizzare nelle aree di maggiore svantaggio socio-economico;
  • individuare le modalità di monitoraggio sull’attuazione dei progetti selezionati;
  • valutare l’efficacia e l’efficienza dei progetti finanziati;
  • indicare le procedure di rendicontazione che gli istituti scolastici interessati dovranno seguire, con particolare riferimento agli istituti paritari beneficiari dei finanziamenti.

E’ auspicabile che i finanziamenti di cui trattasi coesistano con altri provenienti da fonti diverse, sia delle scuole stesse che di Enti ed Istituzioni pubbliche e private interessate a sostenere le finalità del Progetto “Scuole aperte”, soggetti con i quali le istituzioni scolastiche adotteranno le modalità di collaborazione precisate nel DPR 275/1999. E’ dunque auspicabile che, pur nella loro diversa fruibilità temporale ed eterogeneità, tutti i fondi disponibili per lo sviluppo del presente Progetto confluiscano in un piano organico di ampliamento dell’offerta formativa delle scuole, nel quale le singole azioni siano tra loro connesse e tutte finalizzate all’acquisizione di conoscenze e competenze certificabili.

Ciò premesso, si precisa che, in conformità a quanto già previsto dalla richiamata circolare del 29 agosto, i progetti delle istituzioni scolastiche dovranno collocarsi nei seguenti ambiti tematici:

  • Potenziamento delle attrezzature scientifiche e della didattica laboratoriale
  • Percorsi di approfondimento dello studio di Dante
  • Promozione dell’attività motoria e sportiva
  • Approfondimento della cultura e della storia locale
  • Potenziamento delle attività di ascolto e studio della musica
  • Promozione delle discipline artistiche, ad esempio: teatro, danza, arti figurative.

Su queste tematiche sono già operanti presso il Ministero alcune commissioni tecniche che hanno elaborato dei contributi utili per la progettazione delle scuole. Tali schede sono consultabili collegandosi al sito www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/scuoleaperte.zip.

Per la promozione dell’attività motoria e sportiva, si rimanda alla circolare prot. n.5352/P5 del 9/11/2007 di questa stessa Direzione Generale.

Ovviamente si prescinde dagli ambiti tematici sopraindicati relativamente alle iniziative progettuali rivolte alle fasce d’utenza specificate nel par. 4 della Circolare Ministeriale del 29 agosto 2007.

I nuclei di valutazione nella definizione dei criteri per l’esame e la selezione dei progetti da finanziare, dovranno tener conto dei seguenti elementi al fine di garantire una cornice di unitarietà a livello nazionale:

  • svolgimento delle attività in orario diverso da quello dedicato alle lezioni curricolari;
  • realizzazione degli interventi in aree a rischio di devianza giovanile, in zone periferiche delle aree metropolitane, in territori che fanno registrare una forte carenza di centri di aggregazione giovanile o alti tassi di dispersione scolastica;
  • collaborazione con Enti Locali, associazioni ed altri soggetti pubblici e privati che operano sul territorio, con i quali sarebbe opportuno formalizzare i rapporti di collaborazione attraverso appositi accordi, convenzioni, protocolli d’intesa o atti similari;
  • promozione di reti di scuole e di reti interistituzionali, ovvero di “patti educativi territoriali” al fine di agevolare la possibilità di fruizione da parte degli studenti, delle famiglie e degli adulti in generale e di potenziarne la efficacia formativa;
  • organicità del progetto nel piano dell’offerta formativa;
  • coinvolgimento nella progettazione, delle rappresentanze delle famiglie, e nelle scuole di secondo grado, degli studenti;
  • previsione di una specifica fase di verifica, in itinere e al termine delle attività progettuali, circa l’efficacia delle stesse in riferimento agli obiettivi previsti ed ai risultati attesi.

Una volta definita, la griglia di valutazione sarà oggetto di informativa alle OO.SS. di categoria.

Si fa presente che una quota dei finanziamenti stanziati per la realizzazione dei progetti anzidetti, sulla base del riparto indicato nella tabella allegata, può essere destinata alla copertura delle spese necessarie per l’apertura, la vigilanza, il funzionamento e la pulizia dei locali della scuola durante le ore pomeridiane, ove l’E.L. competente non sia assolutamente in grado di assumersene l’onere.

Altrimenti, la suddetta quota andrà ad incrementare il budget assegnato per il finanziamento delle attività progettate.

I progetti, elaborati dai competenti organi collegiali, devono pervenire entro il 21 dicembre 2007 agli UU.SS.RR. o agli UU.SS.PP. di competenza, a seconda della scelta operata a livello territoriale dalle SS.LL.

Gli adempimenti di esame e selezione dei progetti da parte degli USR dovranno concludersi entro il 20 gennaio 2008.

Il piano regionale dei progetti selezionati, previo confronto con il FORAGS e con il coordinamento regionale delle Consulte degli studenti per la parte relativa agli istituti superiori, dovrà essere inviato alle scuole , perché possano immediatamente avviarne la realizzazione, e a questa Direzione Generale.

Al riguardo si comunica che si sta procedendo alla costituzione di un gruppo di lavoro, di livello nazionale e composizione interdirezionale, che si interfaccerà con i nuclei di valutazione territoriali e con le Commissioni tecniche operanti presso questo Ministero già richiamate, con il compito di svolgere un’azione di monitoraggio e di valutazione dei progetti attuati nell’intento di aggiungere contributi significativi ai risultati della sperimentazione delle innovazioni introdotte nell’ordinamento del sistema scolastico nazionale.

Si ringrazia e si confida nella consueta e professionale collaborazione delle SS.LL, tanto per la diffusione massima della presente, quanto per la sua puntuale applicazione.

Il Direttore Generale reggente
F.to Lucrezia Stellacci


Allegato


Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per lo Studente

Nota 29 agosto 2007

Prot.4026/P5

Oggetto: Art. 1, comma 627, Legge n. 296/06 (Legge Finanziaria 2007). Programma nazionale "Scuole aperte" a. s. 2007/08. Criteri e parametri organizzativi

1 - Premessa

La Legge Finanziaria 2007, nel comma 627 richiamato in oggetto, dispone che "al fine di favorire ampliamenti dell'offerta formativa ed una piena fruizione degli ambienti e delle attrezzature scolastiche, anche in orario diverso da quello delle lezioni, in favore degli alunni, dei loro genitori e, più in generale, in favore della popolazione giovanile e degli adulti, il Ministero della Pubblica Istruzione definisce … criteri e parametri sulla base dei quali sono attribuite le relative risorse economiche" .

L'apertura delle scuole in orario extracurricolare è già prevista da precedenti disposizioni quali l'art. 2 del D.P.R. n. 567/1996 (Regolamento recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche) e l'art. 9 del D.P.R. n. 275/99 (Regolamento dell'autonomia scolastica). La Legge Finanziaria 2007, nel confermare Il prolungamento dell'orario di fruibilità delle istituzioni scolastiche, lo rende cogente in ragione della previsione di risorse finanziarie aggiuntive destinate allo scopo.

D'altra parte, la prescrittività di tali disposizioni si collega alla ineludibilità degli obiettivi mirati che attengono alla riduzione dei tassi di dispersione scolastica (ancora distanti dagli obiettivi dell'Agenda di Lisbona 2010) ed all'innalzamento del livello di partecipazione degli adulti in età lavorativa al sistema di educazione permanente (in conformità al quinto degli indicatori di Lisbona dedicati all'educazione).

Per dare seguito a quanto sopra richiamato, con la presente si definiscono criteri e parametri per l'attuazione del programma nazionale "Scuole aperte" e per l'attribuzione delle relative risorse finanziarie alle istituzioni scolastiche.

2 - Destinatari degli interventi

La norma della Finanziaria 2007, che prevede la fruizione degli ambienti e delle attrezzature scolastiche, anche in orario diverso da quello dedicato alle lezioni curricolari, si rivolge ad una platea eterogenea composta dagli alunni della scuola stessa, dai loro genitori, dalla popolazione giovanile ed adulta del territorio.

Una utenza potenziale così ampia richiede una programmazione differenziata per tipologia di destinatari, per contenuti, metodologie e tempi di svolgimento, tenendo presenti le finalità richiamate in premessa, che diventeranno misura della efficacia degli interventi posti in essere.
Naturalmente, stante la significatività dell'ampliamento dell'offerta formativa che l'iniziativa di cui trattasi propone, le istituzioni scolastiche potranno farvi fronte singolarmente, o collegate in rete, o tra loro consorziate, come precisato dall'art. 9 del DPR 8 marzo 1999 n. 275.

3 - Interventi in favore degli alunni della scuola

Con riferimento agli alunni della scuola, il prolungamento dell'orario di apertura deve essere finalizzato alla realizzazione di:

a) corsi di recupero di debiti formativi maturati negli anni precedenti, con particolare riferimento alla nuova normativa sugli esami di stato, da realizzare in attuazione degli artt. 3 e 4 del D.M. n.42 del 22 maggio 2007;

b) corsi di sostegno e di aiuto allo studio, da realizzare durante l'anno scolastico in concomitanza con lo svolgimento delle lezioni o nei periodi di sospensione dell'attività didattica, per gli studenti che evidenzino carenze di preparazione in una o più discipline, ivi compresa la scarsa padronanza della lingua italiana da parte di studenti provenienti da altri paesi,in attuazione del combinato disposto del comma 8 dell'art.3 e del comma 3 dell'art.4 del D.M. n.42 già citato;

c) moduli didattici di approfondimento e sviluppo, finalizzati alla promozione delle eccellenze;

d) sperimentazione di metodologie didattiche innovative nello studio delle discipline curricolari, quali, ad esempio, gli insegnamenti scientifici e tecnologici, la letteratura italiana, la storia contemporanea, l'apprendimento pratico della musica e dell'arte;

e) iniziative complementari di arricchimento del curricolo a forte valenza socializzante, quali, ad esempio, il teatro, le arti figurative, la musica, il canto, le attività sportive, e quant'altro risponda a concrete esigenze rappresentate dagli studenti e dalle famiglie, per contrastare la disaffezione allo studio, per potenziare il senso di appartenenza alla scuola, per favorire una interazione sistematica ed una corresponsabilità educativa fra scuola e famiglia. Per queste ultime iniziative complementari di arricchimento del curricolo, il D.P.R. n.567/96 e successive modifiche ed integrazioni disciplina modalità e procedure di attivazione, favorendo l'iniziativa degli studenti, riuniti in gruppi o in associazioni studentesche, anche al fine di incentivare la partecipazione responsabile dei giovani alla comunità scolastica; è comunque necessario che anche per tutte le altre ipotesi sopraevidenziate gli studenti siano preventivamente informati, coinvolti, motivati.

Parimenti necessario sarà il preventivo esame delle iniziative congiuntamente con le famiglie, anche per il tramite delle associazioni di rappresentanza.

Tutte le azioni, ovviamente, saranno preventivamente deliberate dagli organi collegiali competenti della scuola.

4 - Interventi in favore dei genitori nonché della popolazione giovanile e adulta del territorio

Le istituzioni scolastiche, possibilmente organizzate in rete o tra loro consorziate, sono invitate a programmare, nel prolungamento dell'orario di apertura, attività culturali, educative, ricreative, sportive in favore dei genitori degli studenti che frequentano la scuola, di studenti di altre scuole, di giovani che non sono più in formazione, di adulti disponibili ad aggiornare la propria formazione e ad alfabetizzarsi nei nuovi saperi.

La scuola in tal modo si riappropria del ruolo di centro di promozione culturale, relazionale e di cittadinanza attiva nella società civile in cui opera, favorendo rientri scolastici e creando occasioni sistematiche di formazione, in grado di elevare il livello culturale e di benessere generale del territorio e di offrire opportunità di accesso e di mobilità lavorativa.

Con riferimento alle diverse tipologie di utenza, sulla base delle risorse strutturali, finanziarie e professionali disponibili, possono essere programmate iniziative mirate per specifiche fasce d'età e per particolari interessi. Possono essere attivate anche particolari forme di collaborazione, ad esempio, con gli EE.LL., biblioteche, teatri, musei, impianti sportivi, al fine di integrare le rispettive offerte culturali, formative ed educative attraverso apposite intese o convenzioni.

5 - Organizzazione e gestione delle attività

Il dirigente scolastico, sulla base di una attenta ricognizione dei bisogni degli studenti e della comunità locale, acquisiti il consenso o la collaborazione degli eventuali soggetti terzi coinvolti, nell'esercizio della propria autonomia istituzionale, elaborerà un piano di azioni da realizzare in orario extracurricolare che sottoporrà all'esame ed alla approvazione del Collegio dei docenti e del Consiglio di istituto, ciascuno per i propri ambiti di competenza. La programmazione degli interventi dovrà essere declinata considerando anche situazioni territoriali particolari, quali ad esempio le aree a rischio di devianza giovanile, le zone periferiche delle aree metropolitane, quei territori che fanno registrare una forte carenza di centri di aggregazione giovanile o alti tassi di dispersione scolastica.

La programmazione dovrà tenere conto delle norme generali dell'istruzione, degli obiettivi e delle indicazioni contenute negli atti di indirizzo e nelle linee guida ministeriali emanate in tema di partecipazione studentesca, di cittadinanza democratica e legalità, di prevenzione e lotta al bullismo, di promozione del benessere a scuola.

Il prolungamento dell'orario di apertura della scuola e l'utilizzo a tempo pieno di tutte le attrezzature disponibili comporterà la necessità che siano assicurati i servizi di vigilanza, portierato e custodia degli edifici, dei laboratori, delle palestre, nonché le prestazioni anche oltre l'orario ordinario di servizio del personale addetto al loro funzionamento necessario per garantire l'efficace svolgimento delle attività programmate.

In ogni Scuola che attivi il Progetto "Scuole aperte" sarà individuato un responsabile di progetto per il coordinamento delle attività, per le relazioni con le famiglie e gli enti esterni (pubblici e privati) coinvolti nel progetto, per l'interlocuzione continua che dovrà instaurarsi con l'Amministrazione centrale e periferica, in merito a tutte le fasi del progetto.

6 - Risorse finanziarie

Le risorse dedicate al Progetto, e destinate per l'anno in corso a tutte le istituzioni scolastiche, sono pari ad euro 64.000.000, tratti dalle previsioni contenute nella legge n. 296/06 (Finanziaria 2007).

Tali risorse, che saranno trasferite direttamente sui bilanci delle scuole, avranno le seguenti destinazioni:

I) 30 milioni di euro, per attività di recupero, per prevenire ripetenze ed abbandoni (lettere a) b) c) del precedente paragrafo 3);

II) 34 milioni di euro, per sperimentare metodologie didattiche innovative nello studio delle discipline curricolari , e più precisamente:

15 mil.per laboratori scientifici, 2 mil.per percorsi di approfondimento dello studio di Dante, 2 mil. per la promozione dell'attività motoria e sportiva, 2 mil per l'approfondimento della cultura e della storia locale, 2 mil. per l'apprendimento pratico della musica , 2 mil. per le discipline artistiche, oltre 9 mil destinati alle spese di apertura, funzionamento e pulizia dei locali della scuola. (lettere d) e) del precedente paragrafo 3 nonché attività di cui al precedente paragrafo 4).

Con successive istruzioni si forniranno indicazioni operative per lo sviluppo del Programma, il monitoraggio e la valutazione delle attività realizzate, la rendicontazione contabile delle risorse assegnate.

Il Ministro
F.to Giuseppe Fioroni


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